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03:12 Oxypolitik: social e qualunquismo, così i politici "stanno a galla". In collegamento Raffaele Rio, presidente di Demoskopica
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NovitàTrascrizione
00:00Extra, tutti i colori dell'attualità, con Claudio Michalizio.
00:05Bentornati, bentornati ad Extra. Certo è una conquista il fatto che noi si possa in
00:12qualche modo dialogare, o almeno avere la convinzione di farlo con i politici che ormai
00:18hanno imparato a usare i social per comunicare con l'opinione pubblica. In realtà, se non
00:24stiamo attenti, questa che potrebbe sembrare una chance, un'opportunità rischia di
00:29trasformarsi in una potenziale trappola. Di questo parleremo in questa puntata di Extra.
00:34Prima di presentarvi l'ospite, Silvia Corsi, con la sua copertina, ci permette di focalizzare
00:40il tema di oggi. Saremo anche il bel paese, ma se iniziassimo
00:44a prestare più attenzione a quello che i media dicono spesso di sfuggita, in modo criptico,
00:49magari tra una polemica politica strillata e un servizio sull'ultimo video di Fedez
00:54e della Ferranni, ci accorgeremmo che le cose vanno diversamente da come le percepiamo.
00:58Certo, la crisi economica e le vicissitudini personali ci fanno capire che non è un periodo
01:03facile e che c'è chi fatica più di altri, ma è un po' tutta l'Italia che è a rischio.
01:08Un debito pubblico da oltre 2.800 miliardi di euro che impedisce provvedimenti davvero
01:13utili perché troppo costosi. Una qualità dei servizi pubblici in continuo calo che
01:18oggi è appena superiore a quella di stati come Botswana, Polonia, Tonga, India, Vietnam,
01:23Rwanda e Costa Rica, anche se siamo il quinto paese europeo dove si pagano più tasse, ne
01:29abbiamo ben 70 e ci spremono non poco. Se aggiungiamo l'alto numero di disoccupati
01:34e che evasione fiscale e mafie sottraggono centinaia di miliardi ogni anno, l'immagine
01:40che esce è tutt'altro che rassicurante. I dati sono certificati nero su bianco ma
01:44non c'è consapevolezza. In un paese in cui si leggono meno giornali rispetto al
01:49dopo guerra, i quotidiani, salvo poche eccezioni, preferiscono inseguire i telegiornali in un'informazione
01:55spesso veloce, superficiale e priva di spirito critico. E così chi ancora li guarda spesso
02:00non ha neanche tempo e modo di riflettere. Anche perché ormai siamo abituati a leggere
02:05le notizie che ci arrivano sul telefonino dai social, spesso solo il titolo perché
02:09siamo di corsa e i primi a capirlo sono stati i politici, che non a caso oggi preferiscono
02:15comunicare direttamente ai propri elettori, reali o potenziali, attraverso tweet, post
02:20e video, senza la mediazione dei giornalisti, ben sapendo che così possono dire tutto e
02:25il contrario di tutto senza il rischio di essere smentiti.
02:29Allora noi siamo collegati con Raffaele Rio che è il presidente di Demoscopica. Buonasera
02:37intanto e benvenuto a Estra. Buonasera e bentrovati.
02:42Demoscopica è una delle più importanti società di ricerca, fa statistiche, sondaggi, studia
02:49e anche l'evoluzione di questo nostro paese dal punto di vista sociologico e Rio ha appena
02:53pubblicato un libro che si intitola Oxipolitik. Il sottotitolo è come liberarci dalla dipendenza
03:04di una politica un po' qualunquista. Perché intanto questo titolo e questo allarme, Rio?
03:12Innanzitutto volevo fare un complimento se posso a voi e alla collega Silvia Corsi che
03:22ha firmato il servizio perché siete riusciti a rappresentare il mio messaggio, il contenuto
03:30di Oxipolitik in maniera assolutamente precisa e puntuale. Quindi grazie a voi per la consapevolezza
03:39manifestata nel servizio. Perché Oxipolitik? Perché in realtà prendo spunto dall'oxycontin,
03:46un opioide che dal 1995 è stato immesso sul mercato come antidolorifico. In realtà attraverso
03:58una pubblicità ingannevole che segnava in qualche modo una dipendenza al di sotto dell'1% è stato
04:05prescritto per esempio negli Stati Uniti anche per il mal di testa, il mal di denti, insomma non
04:12necessariamente per patologie particolarmente gravi. Il risultato è che ha arricchito sicuramente
04:19una famiglia e diverse case farmaceutiche, ma ha generato 400 mila tramorti e dipendenti da
04:28questo opioide. Perché poi si scoprì che ovviamente la dipendenza non era dell'1%,
04:33fu un inganno. Ecco io credo che una certa politica italiana, mi riferisco all'esercito
04:39dei politicanti, stia proprio diffondendo il suo opioide e si chiama proprio Oxipolitik che usa,
04:47come l'oxycontin usava i medici di base per le prescrizioni, i politicanti usano prioritariamente
04:54i social per poter diffondere questo Oxipolitik. Che cos'è? È sostanzialmente un messaggio politico
05:02semplicistico, qualunquisca, scarnificato, diciamo meglio una foto e meglio un hashtag che
05:10spiegare nel dettaglio una proposta politica. Chi se ne frega, importante è l'autoconservazione e
05:17ottenere i voti. E questo è l'inganno, attenzione, perché il politicante crede che attraverso
05:23l'Oxipolitik si possa ridurre l'astensionismo. In realtà i dati dicono in qualche modo il contrario,
05:31penso che ne parleremo, cioè sostanzialmente più navighi e meno voti. Questo è quello che
05:37emergerebbe da alcuni dati. Sì, anche perché un primo dato oggettivo, al di là dei dati statistici
05:45che la vostra società rileva periodicamente e puntualmente, è quello dell'affluenza. Alle
05:50ultime regionali han dato a votare il 40% degli eventi diritto, nelle regioni ovviamente dove si
05:56era chiamati al bordo, ma anche l'andamento nazionale è in continuo dato. Pensate che negli
06:03anni 50 votava il 90% degli italiani, fino agli anni 80 si oscillava tra l'80 e il 70%,
06:11adesso siamo in caduta libera. Quindi lei dice, più questi politici ci parlano e ci fanno credere
06:17che hanno la possibilità di dialogare con noi, perché poi i social danno anche questa illusione,
06:22uno si immagina che dietro un tweet ci sia il ministro X o il politico Y, in realtà tutto
06:28questo ci sta allontanando dalla politica. Sì, ha centrato perfettamente il senso, cioè rispetto
06:38per esempio alle elezioni, se noi utilizzassimo, questo io l'ho inserito nel libro, se noi
06:44utilizzassimo la stessa partecipazione, lo stesso tasso di affluenza al voto che si è registrato
06:50fino a fine degli anni 80, noi avremmo avuto alle elezioni del 2022, quindi alle ultime
06:58elezioni politiche, pensate, oltre 13 milioni di italiani in più alle urne. Che non è un dato da
07:07tenere sotto banco, anzi il contrario. Perché? Perché se noi continuiamo con questa logica di
07:13crescita della mancata partecipazione al voto da parte gli italiani, io stimo che nel 2027,
07:21scadenza diciamo naturale, per il rinnovo di Camera e Senato, potremmo andare a votare per le nazionali,
07:28per le elezioni politiche, un italiano su due. Insomma, soltanto un italiano su due avrebbe
07:34quindi la possibilità di scegliere il governo del paese e prioritariamente Camera e Senato per il
07:40sistema elettorale. Questo che cosa significa? Che paradossalmente se tu cittadino stai sui social
07:47e sei convinto che basta scrivere qualcosa, contraddire o partecipare politicamente attraverso
07:58i social sia necessario sufficiente sbagli, perché poi paradossalmente se lo fai per contrastare i
08:04politicanti, cioè chi è afflitto dalla sindrome di Grimilde, ricordate Biancaneve, ti guardi allo
08:09specchio e più che pensare ai problemi del paese pensi magari a dire a colpi di like chi è il più
08:14bello del paese, nel senso che il più efficace, stai creando un autoinganno, perché praticamente
08:20meno vai a votare e più i politicanti, cioè un pezzo della politica italiana può essere eletto
08:28con meno voti. Quindi paradossalmente un po' vai per costruire grazie e in realtà ottieni giustizia.
08:36Questo è il problema che si pone l'Oxipolitik e l'Oxipolitik è proprio strisciante, perché è
08:43costruito proprio in maniera cinica, perché pezzi della politica sanno che noi prioritariamente
08:51stiamo sui social e con un livello di attenzione che è davvero di una manciata di secondi. Per cui
08:58è importante non spiegare il concetto politico, la proposta politica, ma spottarla, quindi dare
09:07un piccolo assaggio, molto però chiaramente qualunquista e questo è il problema.
09:14Anche perché noi italiani tendiamo a dimenticarci le cose, quindi dopo qualche
09:20mese anche le promesse si sciolgono come neve al sole. Mi colpisce da operatore della comunicazione
09:26un aspetto. Un altro problema che c'è dietro a questo tipo di comunicazione è che non c'è il
09:31contraddittorio, sia chiaro non è che la stampa italiana brilli per la capacità di mettere gli
09:37attributi sul tavolo, mi perdoni questo linguaggio da caserma nel contrastare il politico di turno,
09:44anche perché si parte, mi assumo la responsabilità di quello che dico, da un livello di ignoranza
09:49abissale nella nostra categoria. Non si ha la consapevolezza, ignoranza latino molto spesso,
09:54dei problemi e quindi talvolta si fa fatica addirittura a contraddire l'interlocutore di
10:00qualunque fede politica esso sia. Però ecco questa comunicazione ovviamente elimina anche
10:05il rischio che un giornalista alzi il dito e faccia una domanda per smentire e dà adito ai
10:11politici di dire un po' la qualunque. Voi so che avete fatto anche in Oxipolitik una classifica
10:16di quali sono i partiti che dicono più bugie o sbaglio. Sì assolutamente, innanzitutto sono
10:25d'accordo con lei sull'informazione, cioè uno dei problemi è che prima l'informazione,
10:31il vostro lavoro, serviva a filtrare le informazioni. Cioè un buon giornalista,
10:37io ho un tesserino da giornalista, non so se sono buono ma diciamo formalmente lo sono anche
10:42io pubblicista, verifica la fonte e scrive dopo aver verificato la fonte. L'avvento dei social ha
10:52in qualche modo evitato il filtro, quindi non c'è un'intermediazione che filtra la giusta
10:58informazione e neanche la valorizzazione o la valutazione dell'informazione esiste e questo
11:05è un problema. Però parte dell'informazione italiana, secondo me, che cosa fa? Invece di
11:12ripristinare il vecchio ruolo dell'informazione sta inseguendo la logica dei social e quindi
11:20voi vedete anche su molti siti di quotidiani importanti che si usano titoli accattivanti
11:27per poter accaparrarsi l'esercito dei click e magari dire che milioni di persone hanno
11:33visualizzato il tuo sito. In realtà milioni di persone sono state accattivate da un titolo che in
11:38realtà poi esprime un contenuto che è diametralmente opposto al titolo comunque deludente. Però c'è
11:45un'informazione che sta reagendo. Come lo fa? Lo fa con il cosiddetto fact checking, cioè la
11:50possibilità di poter misurare in qualche modo la veridicità delle dichiarazioni di un politico.
11:58Per cui un politico fa una dichiarazione, io che cosa faccio? Vado a verificare se
12:03quell'informazione è giusta o sbagliata. Come faccio? Vado a verificare le fonti se ci sono
12:10e in questo modo riesco a capire più o meno qual è il livello di veridicità che il politico ha
12:20immesso in dichiarazione. Ecco, sulla base di questo noi abbiamo utilizzato il sito di Pagella
12:27Politica, che è una redazione giornalistica che fa un egregio lavoro di controllo dell'informazione
12:34e abbiamo analizzato oltre 1200 dichiarazioni di esponenti politici di tutti i partiti. Le
12:40abbiamo aggregate per forza politica e in base al falso o parzialmente falso e al vero abbiamo
12:50fatto una gradatoria che abbiamo chiamato la gradatoria dei partiti Pinocchio. Mediamente
12:55tutti i partiti sette dichiarazioni su dieci sono parzialmente vere o non rispondenti a dati
13:06che sono tangibili, che tu puoi verificare. In testa c'è la Lega di Salvini, poi Forza Italia
13:16e il partito di Di Maio e poi diciamo al di sotto della media per esempio Fratelli d'Italia,
13:22il partito dell'attuale Presidente del Consiglio, poi il Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico,
13:29Alleanza Verdi di Sinistra e Azione. Queste sono le forze che invece si collocano al di sotto.
13:34Però anche questo è un dato importante. Certo, da prendere con le pinze, per carità, non è verità
13:40assoluta, lungi da me voler spacciare essere vittima io stesso dell'oxy politica, però certamente può
13:46essere un orientamento interessante. Allora, questa non è una rubrica di segnalazioni letterarie e non
13:54è tantomeno un invito all'acquisto, però io credo che qualche spunto interessante questo libro oxy
14:00politica lo possa offrire. Tra l'altro la fotografia dell'Italia. Io la ringrazio per i complimenti che
14:05ha fatto la collega Silvia Corsi in apertura di questa chiacchierata, Presidente. È stata scritta
14:11mettendo in fila dati che abbiamo trovato sul libro, ma perché anche i giornalisti spesso presi
14:16dal racconto quotidiano, rutilante, forse nato dell'attualità, talvolta non si fermano un attimo
14:23per guardare la situazione un po' dall'alto e talvolta questo distacco ci farebbe capire meglio
14:29le cose. Grazie allora a Raffaele Rio, Presidente di Demoscopica, e in bocca al lupo per oxy politica,
14:35questo libro che vuole aiutarci a uscire da questa suggestione collettiva che vede nella
14:42comunicazione via social quasi la panacea di tutti i mali del nostro paese. Buon lavoro a lei e buona
14:47serata. Io ringrazio voi, viva il lupo e soprattutto ricorda a tutti, per ricordarlo a me stesso,
14:53che l'oxycontin viene distribuito dalle case farmaceutiche esclusivamente per per drenare
15:03profitto, mentre l'oxy politic viene diffuso dai politicanti esclusivamente per accaparare voti.
15:09Questo credo che sia molto importante. Grazie comunque a voi per l'ospitata,
15:16è ben dieto di esserci altre volte. Buon lavoro e grazie ancora.
15:20La saluto e la ringrazio. Io devo cedere subito la linea ai colleghi della nostra prima serata
15:25perché siamo in un ritardo pauroso. Grazie e ci vediamo domani alla solita ora. Arrivederci.
15:33Tutti I colori dell'attualità con Claudio Michalizio