• 3 settimane fa
00:00 Inizio
03:52 L'Italia non è un paese per donne, bambini e adolescenti. In collegamento Martina Albini, Centro Studi di WeWorld
24:46 Trasporto aereo, ancora incertezze su Ita. In collegamento Antonio Amoroso, Segretario Nazionale Cub Trasporti

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Trascrizione
00:00l'immigrazione. Extra. Tutti i
00:06colori dell'attualità. Con
00:09Claudio Michalizio. Bentornati
00:11bentornati a destra. Quando si
00:14sente parlare di inclusione
00:16sociale nel nostro paese
00:18subito il pensiero va al tema
00:20dell'immigrazione che è un tema
00:22sicuramente caldo. Eh
00:24l'inclusione significa
00:25permettere a tutti sto
00:27banalizzando un termine
00:28ovviamente che dal punto di
00:29vista della profondità di
00:31approfondimento eh tutti parte
00:34di una società di un gruppo in
00:36realtà non è così scontato
00:38neanche da italiani essere
00:41inclusi sentirsi parte della
00:44nostra società e del nostro eh
00:47paese. Tra pochi istanti lo
00:49capiremo insieme perché oggi
00:51vogliamo parlarvi di un
00:52rapporto che cerca proprio di
00:55capire quanto l'Italia nella
00:57regione sia un paese inclusivo
00:59per alcune categorie specifiche
01:02di persone. Parliamo di donne,
01:04parliamo di bambini e bambine,
01:06parliamo di adolescenti. La
01:08copertina di Silvia Corsi come
01:10sempre ci aiuta a focalizzare il
01:12tema di puntata e poi vi
01:14presento il nostro ospite.
01:15Nell'Italia degli ottomila
01:17comuni sappiamo da tempo che la
01:19qualità della vita ormai è
01:20molto spesso migliore in
01:21provincia e meno nelle grandi
01:23città. Certo non mancano le
01:25persone e i centri più grandi
01:27spesso vincono sul fronte dei
01:29servizi che possono offrire ai
01:30cittadini ma da tempo perdono
01:32su tutta una serie di valori
01:33magari meno materiali ma
01:35vincenti sul fronte per esempio
01:37delle relazioni umane.
01:38L'ultima conferma arriva da
01:40mai più invisibili duemilaventitré
01:42il report della ONG italiana
01:44WeWord che analizza attraverso
01:46una trentina di indicatori il
01:48livello di inclusione di donne
01:50e bambini e bambine in Italia
01:52suddiviso per regioni. Già a
01:54questo punto il quadro è di per
01:55sé poco entusiasmante. Nel
01:572023 in Italia il livello di
01:59inclusione è peggiorato per
02:00quanto riguarda le opportunità
02:02economiche e la partecipazione
02:04politica delle donne mentre la
02:06condizione di bambine e bambini
02:08e adolescenti è peggiorata nella
02:10dimensione dell'istruzione della
02:12salute e del capitale umano.
02:14Tradotto in parole povere meno
02:16servizi l'ente pubblico può
02:17offrire più alto è il rischio di
02:19esclusione sociale per le
02:20categorie che sono
02:21inevitabilmente più deboli. Le
02:23eccezioni non mancano ma sono
02:25appunto eccezioni in un contesto
02:27complicato un po' in tutta la
02:28penisola. La provincia autonoma
02:30di Trento e la Valle d'Aosta
02:32sono le uniche zone a garantire
02:33livelli di inclusione sufficienti
02:35per donne, bambini e adolescenti
02:37e in un contesto in cui nessun'altra
02:39regione eccelle il Lazio si
02:41classifica all'ottavo posto per
02:43inclusione di donne, bambini e
02:45bambine con circa 252 mila
02:47minori che vivono a rischio di
02:49esclusione sociale, più di uno
02:51su quattro. Il livello di
02:53inclusione nella regione è quindi
02:55giudicato insufficiente. L'ultima
02:57volta i laziali erano quarti ma
02:59c'è anche qualche nota positiva.
03:01Nel Lazio infatti viene autorizzato
03:03più di un posto su tre nei
03:05servizi della prima infanzia, uno
03:07dei risultati migliori in Italia.
03:09Bene anche gli indicatori relativi
03:11alla disponibilità di tecnologie
03:13digitali se è vero che il 75%
03:15delle famiglie dispone di almeno
03:17un pc e della connessione
03:19internet a casa.
03:21Il risultato migliore del paese
03:23che ha una media del 69,7%.
03:25Pesa
03:27sull'inclusione delle donne la
03:29scarsa partecipazione politica ma
03:31soprattutto sul fronte delle condizioni
03:33ambientali, abitative, di sicurezza
03:35e protezione per donne minori
03:37ed episodi di violenza.
03:39Nel 2018 era quarta, nel
03:412023 non figura tra le prime
03:43cinque regioni per questi ambiti.
03:45E allora
03:47tra luci ed ombre
03:49questo rapporto 2023
03:51è mai più invisibile. Noi siamo collegati
03:53con Martina Albini
03:55del Centro Studi
03:57di WeWork. Intanto buongiorno
03:59e benvenuta.
04:01Buongiorno, grazie per l'invito.
04:03Allora grazie intanto
04:05a voi perché ci avete
04:07devo dire un po' spalancato gli occhi
04:09su un tema di cui poco
04:11si parla nel dibattito politico.
04:13Dicevamo in apertura di inclusione
04:15si fa riferimento alle tematiche
04:17dell'immigrazione ma in realtà poi è vero
04:19non è detto che solo per il
04:21fatto di essere cittadini italiani
04:23si possa a tutti gli effetti poi
04:25riuscire a vivere, a espletare questa condizione
04:27di cittadino.
04:29Intanto la vostra è un'associazione che opera
04:31a livello internazionale. Le posso chiedere
04:33quanto l'Italia è diversa
04:35dalle situazioni che si vivono negli altri
04:37paesi?
04:39Certo, assolutamente. Innanzitutto
04:41mi permetto di ringraziarvi anche per l'ottimo
04:43servizio in copertina, molto approfondito
04:45e anche per questo aggancio
04:47al concetto di inclusione che è per
04:49noi veramente fondamentale.
04:51Come giustamente diceva
04:53noi siamo una ONG che opera in 27
04:55paesi del mondo, compresa l'Italia
04:57quindi abbiamo ben chiara
04:59la differenza esistente
05:01specie nei contesti del nord globale
05:03quindi se vogliamo
05:05il nostro cosiddetto occidente
05:07e il sud globale.
05:09Noi tra l'altro come WeWord, come
05:11centro studi, produciamo anche
05:13un altro rapporto che se vogliamo
05:15è il corrispettivo di quello che stiamo
05:17affrontando oggi
05:19ma a livello globale e qui è ben
05:21chiara la differenza
05:23emergente tra l'Italia e gli altri
05:25paesi. Devo dire che in realtà
05:27all'interno di questo rapporto
05:29l'Italia si posiziona anche bene
05:31se pensiamo che nell'ultima edizione
05:33era 28esima per inclusione
05:35su una lista di
05:37comunque circa 170 paesi.
05:39Però ecco, cosa succede?
05:41Chiaramente se noi andiamo a vedere
05:43da più vicino il nostro paese
05:45immaginiamoci con una lente di
05:47ingrandimento, ci rendiamo conto
05:49che più andiamo nello specifico
05:51più entriamo nella capillarità
05:53territoriale e più emergono
05:55le disuguaglianze, quindi è chiaro che
05:57per certi aspetti l'Italia
05:59si è paragonata a paesi
06:01comunque dell'Africa subsahariana
06:03ad esempio, che oggi è ancora la zona
06:05di maggiore esclusione globale
06:07ne emerge positivamente
06:09perché comunque noi garantiamo
06:11fortunatamente tutti
06:13e quei diritti cosiddetti basilari
06:15però il rischio c'è
06:17e il rischio c'è quando questi diritti
06:19vengono dati per scontati
06:21vengono considerati
06:23insomma battagli o raggiungimenti
06:25assodati
06:27in realtà non è così
06:29ed è quello che abbiamo approfondito
06:31proprio all'interno di questo rapporto
06:33Mai Più Invisibili, in cui vediamo
06:35emergere con tutta la loro forza
06:37le forti disuguaglianze
06:39esistenti nel nostro paese
06:43Ecco, voi avete preso in esame
06:45una trentina di indicatori
06:47di parametri, perché oggettivamente
06:49l'approccio di questo studio è
06:51di tipo scientifico
06:53voi avete messo insieme
06:55una serie di indicatori che
06:57contribuiscono a tratteggiare
06:59anche gli ambiti
07:01nei quali un cittadino può esprimere
07:03il proprio senso di appartenenza
07:05e i propri diritti
07:07giusto?
07:09Assolutamente sì, perché come giustamente
07:11diceva in apertura, il concetto di
07:13inclusione deve essere un concetto ampio
07:15fortunatamente
07:17già a livello internazionale è stata superata
07:19quella concezione
07:21più economicistica
07:23dello sviluppo e dell'inclusione
07:25e ci si è aperte una visione
07:27più ampia e più multidimensionale
07:29e questo è stato fatto anche
07:31in linea con la cosiddetta agenda
07:332030, quindi con i cosiddetti
07:35obiettivi di sviluppo sostenibile
07:37e questo perché? Perché per noi
07:39un individuo è realmente incluso
07:41quando ha accesso a tutta
07:43una serie di diritti, non solo i suoi diritti
07:45basilari, come possono essere
07:47il diritto alla vita, il diritto
07:49alla libertà, eccetera, ma anche
07:51il diritto a una
07:53buona educazione, a adeguate
07:55opportunità
07:57formative, a adeguate opportunità
07:59lavorative, alla conciliazione
08:01vita-lavoro, alla partecipazione
08:03politica. Ed ecco che noi
08:05all'interno del rapporto Mei Più
08:07Invisibili, che parte proprio da questo
08:09concetto molto ampio
08:11di inclusione, andiamo
08:13a delineare una metodologia
08:15scientifica che è molto complessa
08:17infatti il rapporto si compone
08:19di un indice generale che
08:21a sua volta è composto da tre sotto
08:23indici che valutano il contesto in cui
08:25donne e bambini vivono, la specifica
08:27condizione dei bambini
08:29e la specifica condizione delle donne
08:31e a loro volta questi
08:33sotto indici sono composti
08:35da 5 dimensioni ciascuna
08:37e ciascuna dimensione da 2 indicatori
08:39per un totale di 30 indicatori
08:41questo proprio per far capire
08:43come oggi bisogna considerare
08:45l'inclusione in maniera
08:47multiprospettica e multisettoriale
08:49quindi anche le politiche devono avere questo
08:51approccio trasversale e
08:53multisettoriale per andare a incidere
08:55sicuramente sulle tante disuguaglianze
08:57che oggi colpiscono donne e bambini
08:59Quando si dice che
09:01mancano i servizi
09:03essenziali, può essere banalmente
09:05l'asilo, la scuola, la possibilità
09:07di avere anche delle opportunità per il
09:09tempo libero, si tocca un tema che purtroppo
09:11da tempo dovrebbe essere
09:13nell'agenda politica di
09:15qualunque governo di questo paese
09:17in realtà passano gli anni ma
09:19si scopre che via via
09:21il nostro paese perde posizioni
09:23se ci fosse una pagella credo che sarebbe
09:25insufficiente la valutazione
09:27dell'Italia e fa
09:29specie il fatto che in realtà ci siano
09:31soltanto tre isole felici in tutta
09:33la penisola che sono quelle che
09:35in qualche modo la sfangano
09:37come si dice dalle mie parti
09:39questo dato che cosa
09:41denota secondo voi? È un problema di
09:43programmazione, di consapevolezza, di
09:45competenza? Che spiegazione date voi?
09:47Ma allora
09:49da un lato sicuramente
09:51come si diceva c'è una
09:53questione di criticità strutturali
09:55e quasi
09:57cronicizzate, quindi noi sappiamo
09:59ad esempio da molto tempo
10:01della necessità di intervenire
10:03su adeguate politiche per la famiglia
10:05o adeguate politiche
10:07di conciliazione vita lavoro
10:09ma allo stesso tempo tutte le
10:11difficoltà ad esempio
10:13di cui afflitta il nostro
10:15comparto scolastico
10:17diciamo che non ha aiutato il fatto
10:19che ci sono stati
10:21tre anni di pandemia
10:23e infatti il nostro rapporto
10:25misura molto chiaramente quelli che possiamo
10:27ormai considerare gli effetti a medio
10:29termine della pandemia perché ricordiamoci
10:31l'OMS da pochi giorni
10:33ha dichiarato la fine ufficiale
10:35dell'emergenza pandemica
10:37ma ecco noi le conseguenze le iniziamo
10:39a pagare e a misurare veramente
10:41ora. Quindi sicuramente c'è
10:43questo contesto di policrisi
10:45unito insomma
10:47tra le varie congiunture globali
10:49e le varie sfide globali
10:51che si stanno prospettando davanti a noi
10:53d'altro canto vi è
10:55una difficoltà anche
10:57di implementazione delle politiche
10:59perché se ci pensiamo ci troviamo
11:01in un momento unico
11:03della nostra storia
11:05avendo a disposizione le risorse
11:07del PNRR quindi
11:09diciamo che non si
11:11può più utilizzare quella scusa
11:13per tanto tempo utilizzata ovvero che
11:15sono le risorse disponibili
11:17da una parte manca
11:19probabilmente una volontà politica
11:21ma anche le capacità
11:23proprio di implementazione
11:25di queste politiche
11:27al tempo stesso però a nostro avviso
11:29manca anche una visione
11:31che tenga veramente conto
11:33delle necessità specifiche
11:35delle categorie di individui
11:37più vulnerabili per questo noi proponiamo
11:39un approccio che sia di valutazione
11:41di genere e intergenerazionale
11:43quindi che tenga conto anche
11:45dei bisogni dei bambini e adolescenti
11:47di tutte le politiche
11:49questo dovrebbe essere fatto ex ante
11:51e ex post
11:53questa è naturalmente la filosofia
11:55di questo rapporto
11:5715 milioni di bambini che sono a rischio
11:59di esclusione sociale
12:01perché non hanno nei loro territori la possibilità
12:03di accedere a servizi
12:05essenziali tra poco
12:07dopo la pubblicità entraremo nello specifico
12:09anche della condizione femminile
12:11che emerge dal lavoro
12:13della vostra associazione
12:15e poi entriamo nello specifico anche del territorio
12:17laziale, noi stiamo trasmettendo
12:19da Roma e qui c'è gran parte del nostro
12:21pubblico il fatto che sia
12:23ottava regione in
12:25Italia per certi versi
12:27è un dato deludente ma c'è anche
12:29qualche nota, meno male,
12:31positiva, ma di tutto questo parliamo dopo
12:33la pubblicità
12:35bentornati a Estra in questa puntata
12:37stiamo parlando di inclusività
12:39sociale
12:41quanto davvero
12:43questo paese permette
12:45di vivere
12:47a pieno la condizione di cittadini ad alcuni
12:49target specifici della
12:51popolazione, nel caso specifico le donne
12:53i bambini e gli adolescenti
12:55è l'obiettivo di un'indagine che è stata
12:57presentata quest'anno
12:59ma i più invisibili
13:01viene realizzata ogni cinque anni
13:03se non ricordo male ma chiamo
13:05subito in soccorso Martina Albini
13:07che è del centro studi di
13:09WeWork dell'ONG che ha organizzato
13:11appunto questo monitoraggio
13:13voi periodicamente
13:15testate il polso
13:17ai vari paesi che avete messo sotto
13:19esame
13:21sì esatto, l'indagine
13:23viene pubblicata ogni due anni e
13:25siamo quest'anno alla terza edizione
13:27il fatto che appunto
13:29venga pubblicata con cadenza
13:31regolare permette una comparazione
13:33nel tempo e nell'edizione di
13:35quest'anno abbiamo preso in esame
13:37il periodo compreso tra il 2018
13:39e il 2023 per vedere
13:41i cambiamenti in atto nel nostro paese
13:43abbiamo ampiamente parlato
13:45dei problemi dei bambini ma anche
13:47le donne in questo paese sono a rischio di
13:49esclusione sociale, se le chiedessi di
13:51tratteggiare come in una fotografia
13:53quali sono gli aspetti
13:55che penalizzano oggi
13:57dal punto di vista
13:59del genere
14:01le cittadine di questo paese, lei cosa
14:03trove? Beh sicuramente
14:05il carico di cura
14:07il lavoro di cura che è ancora
14:09grave troppo sulle spalle
14:11delle donne e questo impedisce
14:13loro di vivere pienamente
14:15insomma una condizione di inclusione
14:17poiché spesso vengono private
14:19di opportunità formative
14:21e naturalmente di accedere
14:23al mondo del lavoro e questo proprio
14:25a causa dell'inconciliabilità
14:27della vita privata, del carico
14:29di cura dei figli ma anche dei genitori
14:31anziani con tutto
14:33il resto della vita e infatti
14:35il rapporto tratteggia molto bene
14:37questa condizione sia da un punto di vista
14:39della differenza tra il tasso di
14:41occupazione maschile e femminile
14:43che oggi è una differenza
14:45di circa 18 punti percentuali
14:47ma anche nella mancanza
14:49di adeguate politiche di conciliazione
14:51di adeguate politiche di supporto
14:53alla famiglia.
14:55Da questo dossier
14:57emerge come ci sia sostanzialmente
14:59un'Italia in stallo
15:01da tempo, incancrenita, bloccata
15:03in una serie di difficoltà
15:05che ne impediscono
15:07anche lo sviluppo da certi punti di vista
15:09c'è sostanzialmente
15:11una divisione tra le regioni
15:13del centro-nord
15:15tendenzialmente più efficienti
15:17rispetto a quelle del centro-sud
15:19e poi ci sono le performance
15:21dei singoli territori
15:23in provincia a par di capire che si vive
15:25meglio, Lazio
15:27con Roma capitale
15:29è scesa dal quarto
15:31all'ottavo posto
15:33nell'arco del periodo di rilevazione
15:35come mai?
15:37Sicuramente
15:39il Lazio
15:41è una regione che
15:43denota vari aspetti positivi
15:45su cui sicuramente ci soffermeremo
15:47le varie criticità
15:49però che sono emersi in questo arco
15:51temporale che ricordo va dal 2018
15:53al 2023
15:55con un riferimento soprattutto
15:57alla dimensione di contesto
15:59le dimensioni di contesto sono quelle che
16:01rappresentano tutte appunto
16:03quelle specificità
16:05sociali, culturali, contestuali
16:07quindi l'abitazione, l'evoluzione
16:09digitale, l'ambiente
16:11del luogo in cui donne e bambini
16:13vivono. Diciamo che in questo caso
16:15la regione Lazio
16:17più che essere peggiorata
16:19non è migliorata al pari delle altre regioni
16:21motivo per cui
16:23non è migliorata di molto in classifica
16:25come diceva il servizio
16:27insomma in apertura ci sono
16:29risultati molto positivi per quanto
16:31riguarda l'evoluzione digitale
16:33la regione partiva già bene
16:35prima della pandemia e questo è importante
16:37sottolinearlo
16:39sicuramente è migliorata
16:41anche a causa di questo incontro
16:43un po' forzato che abbiamo avuto
16:45con lo strumento digitale durante il covid
16:47non altrettanto bene
16:49fa però per quanto riguarda
16:51la condizione abitativa
16:53delle famiglie infatti sono ancora
16:55il 7,3%
16:57le famiglie che non hanno
16:59accesso a condizioni abitative
17:01adeguate. Se pensiamo
17:03poi invece all'irregolarità
17:05nella distribuzione dell'acqua
17:07qui ancora il 12,4%
17:09delle famiglie nella regione
17:11denuncia di non avere
17:13acqua corrente o comunque
17:15acqua adeguata
17:17nelle loro esigenze all'interno della loro abitazione
17:19quindi questo sicuramente
17:21è un tema su cui andare a intervenire
17:23c'è poi tutta la partita
17:25della violenza a danno di donne
17:27e bambini infatti noi consideriamo
17:29la violenza come
17:31una componente quasi pervasiva
17:33del contesto in cui donne minori
17:35sono inserite e non
17:37stupisce il fatto
17:39che purtroppo la violenza
17:41sia aumentata a causa
17:43anche del covid-19
17:45e questo ci viene restituito da un
17:47aumento dell'indicatore relativo ai
17:49femminicidi che sono cresciuti dallo 0,1
17:51casi ogni 100.000
17:53abitanti allo 0,3
17:55ancora troppo alta inoltre
17:57la quota di minori a rischio di esclusione
17:59sociale che pensate sono ben
18:01il 28% nella regione
18:03questo significa più di un minore
18:05su 4 a rischio di esclusione sociale
18:07e potenzialmente quindi
18:09anche a rischio di situazioni di violenza
18:11In base
18:13alla vostra esperienza, lei prima diceva
18:15che la regione Lazio forse non è tanto
18:17peggiorata quanto è
18:19migliorata meno di altre
18:21usiamo questo giro
18:23di parole che quantomeno lascia
18:25anche un po' di spiraglio all'ottimismo
18:27che cosa fa la differenza
18:29in queste performance?
18:31Non so se voi avete modo
18:33anche di studiare i singoli casi
18:35cosa può
18:37fare la differenza nel variare
18:39questi parametri che lei ci stava
18:41ricordando poco fa
18:43Certo, beh da una parte
18:45forse la risposta
18:47potrebbe apparire un po' scoraggiante
18:49però i miglioramenti
18:51maggiori in questa fase di grande
18:53stallo abbiamo reggi proprio
18:55in quelle regioni che partivano
18:57da livelli di inclusione molto più bassi
18:59quindi le regioni del sud e
19:01delle isole. Le regioni
19:03delle aree centro, nord-est
19:05e nord-ovest sono
19:07sì migliorate ma ecco non così tanto
19:09quindi torno al discorso che
19:11si faceva prima ovvero
19:13sulla necessità di non dare per
19:15assodati certi traguardi
19:17ma continuare a investire
19:19a implementare politiche adeguate
19:21e targhettizzate perché purtroppo
19:23il rischio è che quando si
19:25considerano insomma certi traguardi
19:27certi diritti come stabiliti
19:29e come scontati
19:31poi in realtà gli eventi esterni
19:33in questo caso il covid, la guerra in Ucraina
19:35le varie crisi economiche
19:37insomma che si sono succedute ecco
19:39questi eventi possono arrivare
19:41a rovinare
19:43quanto era già stato acquisito
19:45quindi ecco ricordiamoci sempre
19:47che è vero la regione
19:49Lazio non è migliorata
19:51al pari delle altre ma come
19:53giustamente lei diceva anche prima
19:55il nostro paese nel suo
19:57complesso vive una situazione
19:59di stallo.
20:01A livello internazionale
20:03quali sono gli esempi virtuosi
20:05che secondo lei potremmo prendere come modello?
20:09Ma se pensiamo a tutto quello
20:11che è l'ottica delle politiche di conciliazione
20:13vita lavoro abbiamo le vicine
20:15Francia e Germania che sicuramente
20:17hanno tanto da insegnarci
20:19sia per quanto riguarda ad esempio
20:21i congedi genitoriali
20:23che oggi sono equiparati e potenziati
20:25rispetto alla nostra normativa vigente
20:27ma anche rispetto a tutte le politiche
20:29per la famiglia e la copertura
20:31dei servizi per l'infanzia.
20:33Guardando ad esempio ancora più virtuosi
20:35ci sono naturalmente i paesi
20:37del nord Europa
20:39che però si basano su modelli di welfare
20:41direi piuttosto diversi
20:43dai nostri ma sicuramente ci sono
20:45pratiche che potrebbero essere
20:47contestualizzate ed adattate
20:49anche al nostro contesto.
20:51Poco fa lei ci diceva che
20:53è il terzo rapporto che avete
20:55redatto, la vostra è un'organizzazione
20:57che da 27 anni opera
20:59a livello internazionale
21:01io immagino se io fossi un amministratore
21:03anzi
21:05in mezzo di non essere a conoscenza
21:07di quanto il vostro dossier fa emergere
21:09lo userei come punto di partenza
21:11per lo studio
21:13di strategie utili a migliorare
21:15almeno la qualità
21:17della vita nei territori di mia appertinenza
21:19che tipo di feedback avete voi
21:21dalle istituzioni?
21:23C'è una qualche forma di interlocuzione
21:25con chi guida questo paese
21:27e nello specifico le singole regioni?
21:29Beh questo certamente
21:31è fondamentale perché noi produciamo
21:33questi strumenti da una parte
21:35sicuramente per rilevare e fotografare
21:37la situazione del paese
21:39perché ricordiamoci che le politiche
21:41sane vanno derivate
21:43da dati solidi
21:45però al tempo stesso questo è
21:47uno strumento anche di mobilitazione
21:49politica motivo per cui
21:51il rapporto è stato lanciato
21:53proprio lo scorso 11 maggio
21:55quindi da pochissimo in un evento
21:57di concerto con il comune di Napoli
21:59quindi siamo partite dalla regione
22:01Campania insieme a tutta una serie
22:03di stakeholder
22:05comunali e regionali
22:07ma anche del terzo settore perché l'importante
22:09è fare rete e farsi forza
22:11insieme
22:13condividendo appunto le buone pratiche
22:15già esistenti però WeWord
22:17è parte di diversi gruppi di lavoro
22:19tra cui Alleanza per l'infanzia
22:21il gruppo CRC, siamo membri
22:23permanenti dell'osservatorio
22:25sul fenomeno della violenza domestica
22:27presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri
22:29quindi ecco noi continuiamo
22:31le nostre interlocuzioni
22:33contiamo nei prossimi mesi
22:35di organizzare comunque altri momenti
22:37e presentazioni con altre regioni
22:39in cui siamo attivi ma anche in quelle in cui
22:41non siamo attivi perché siamo più che
22:43disponibili a sviluppare ulteriori interlocuzioni
22:45sicuramente lo strumento
22:47sta diventando
22:49anche sempre più
22:51utilizzabile
22:53anche in maniera più semplice
22:55e più immediata perché da quest'anno
22:57abbiamo introdotto anche una versione
22:59interattiva e navigabile del rapporto
23:01che è disponibile sul nostro sito
23:03www.weword.it
23:05in cui potete trovare
23:07l'intero indice quindi il rapporto
23:09con tutti
23:11anche gli approfondimenti testuali
23:13ma anche la sua versione
23:15in cui i dati, gli indicatori di cui abbiamo
23:17parlato sono scaricabili
23:19e anche è possibile personalizzarli
23:21ad esempio comparando
23:23regioni a propria scelta
23:25proprio piacere
23:27Insomma è davvero un'opportunità di
23:29studio e approfondimento
23:31avere punti di partenza
23:33lei ha usato l'espressione solidi dati
23:35dai quali provare a tratteggiare
23:37anche le strategie per lo sviluppo
23:39di questo paese e riuscire a eliminare
23:41questo gap che c'è
23:43tra il fatto di
23:45voler essere cittadini italiani
23:47e poterlo essere realmente
23:49fino in fondo soprattutto se si è una donna
23:51o si appartiene alle categorie
23:53delle bambine e degli adolescenti
23:55oggetto del vostro report. Io ringrazio
23:57Martina Albini del centro studi
23:59di WeWord e le auguro un buon lavoro
24:01Grazie a voi per l'invito
24:03e una buona giornata
24:05Arrivederci, buona serata
24:07anche a lei. Adesso andiamo
24:09in pubblicità perché poi c'è
24:11un altro ospite già collegato e come sempre
24:13voltiamo pagina, qui a destra, state con noi
24:15Bentornati
24:17Bentornati a estra
24:19Come è andata a finire la questione di
24:21vita la compagnia
24:23ex di Bandiera oggi
24:25in fase di privatizzazione
24:27sorta dalle ceneri di
24:29Alitalia. Soprattutto
24:31quelle migliaia di persone
24:33di lavoratori che ancora avevano
24:35davanti a sé un futuro di
24:37incertezza hanno
24:39avuto rassicurazioni sul
24:41fronte occupazionale. Nelle prossime ore
24:43a Roma è prevista un'assemblea
24:45dei lavoratori ex Alitalia
24:47Noi vogliamo fare il punto della situazione
24:49con Antonio Amoroso che è il segretario
24:51nazionale di Cube Trasporti
24:53Bentornato a estra, buonasera
24:55Buonasera a tutti voi
24:57e a tutti gli spettatori
24:59Questa è una vicenda che
25:01negli ultimi tempi è un po' scomparsa dai
25:03radar. Sì, ogni tanto si parla
25:05di questa possibile
25:07partnership internazionale con
25:09Lufthansa, però in effetti l'ultima
25:11volta che noi ci eravamo sentiti
25:13per molti lavoratori
25:15ancora non c'erano
25:17garanzie e certezze
25:19sulla possibilità di lavorare
25:21per la compagnia. Intanto
25:23come sta la situazione?
25:27Diciamo che
25:29le certezze non si sono
25:31né concretizzate ma neanche
25:33delineate all'orizzonte
25:35anzi tutt'altro
25:37erano impiegati circa
25:3910.500 lavoratori nella vecchia
25:41compagnia ormai in amministrazione
25:43straordinaria. Oggi Nita
25:45ne lavorano circa
25:473.500
25:491.800
25:51circa ne lavorano
25:53in Swissport che è la società
25:55nata
25:57dalle attività che ha
25:59acquisito le attività
26:01di handling di aeroportuali
26:03diciamo così
26:05all'Italia e altri
26:07800-900 lavoratori sono
26:09quelli che sono entrati
26:11invece nella società in
26:13cui si occupa
26:15la società che si occuperà delle
26:17manutenzioni per
26:19la nano
26:21compagnia come noi la chiamiamo
26:23Perita appunto. Sostanzialmente
26:25restano fuori all'appello
26:27poco meno di 4.000
26:29lavoratori. 4.000
26:31lavoratori a cui il governo
26:33aveva promesso un impegno
26:35sia in termini
26:37occupazionali
26:39di effettuazione del piano
26:41di realizzazione del piano
26:43delle tre società in cui è
26:45stata smembrata all'Italia
26:47peraltro era in discussione
26:49anche un prolungamento degli ammortizzatori
26:51sociali che inizialmente era stato
26:53inserito nella bozza del
26:55decreto primo maggio ma che poi è
26:57scomparsa nel momento in cui
26:59è uscito dalla
27:01ragioneria di Stato
27:03e quindi e addirittura
27:05lavoratori che avevano avuto
27:07l'impegno da parte del
27:09Ministero del Lavoro e non solo
27:11dal Ministero del Lavoro ma anche dal Ministero
27:13dell'Economia e Finanza che
27:15questi ammortizzatori per i lavoratori
27:17d'Italia che sono stati tagliati o
27:19meglio è stato tagliato all'integrazione
27:21prevista dal fondo venissero
27:23in qualche maniera ripristinati nella
27:25loro interezza così come è
27:27per tutti i lavoratori del comparto.
27:29In realtà quindi neanche
27:31questa promessa è
27:33stata onorata quindi insomma questi
27:35ammortizzatori non hanno
27:37una prospettiva occupazionale
27:39non hanno una prospettiva di
27:41prolungamento degli ammortizzatori
27:43sociali non hanno la possibilità
27:45che questi ammortizzatori sociali
27:47non essere fruiti nella
27:49interezza di quanto è previsto per
27:51il settore quindi anche con
27:53l'integrazione del eh con la
27:55completa integrazione da parte del
27:57fondo ehm di solidarietà
27:59questo è il motivo per il quale
28:01ehm il motivo per il quale
28:03tra poche ore il sedici di maggio
28:05avete convocato un'assemblea
28:07pubblica al teatro Mongiovino a
28:09Roma proprio per cercare
28:11di fare un po' il punto della situazione
28:13e capire il da farsi
28:15perché a questo a questo punto
28:17lo scenario all'orizzonte rischia di essere
28:19ancora più cupo per queste
28:21eh oltre 3600 famiglie
28:23sì esatto
28:25noi mh abbiamo indetto
28:27quest'assemblea per ragionare tutti
28:29insieme come giustamente
28:31dicevate
28:33il cosa come intervenire
28:35abbiamo fatto una serie di
28:37iniziative, abbiamo avuto
28:39delle interlocuzioni con i
28:41vari ministeri che in qualche
28:43maniera si sono rimpallati le
28:45responsabilità decisionali sulla
28:47vicenda ma poi in realtà
28:49c'è stata chiusa la porta in faccia
28:51e sembra che la detenzione mi stia
28:53arrivando. L'ustanza
28:55la prossima settimana
28:57dovrebbe arrivare a
28:59un impegno
29:01di ingresso del capitale
29:03nel capitale di Ita fino al
29:0540% un impegno che
29:07verrà sottoscritto ma che si realizzerà
29:09molto probabilmente a settembre-ottobre
29:11è una situazione anche
29:13questa che ormai
29:15sembra delinearsi dopo anni
29:17di che se ne sente parlare
29:19ora vedremo se poi
29:21l'ingresso di ustanza anche
29:23lì determinerà degli impegni
29:25diversi per quanto riguarda
29:27soprattutto le questioni
29:29occupazionali. Sicuramente ci sarà
29:31nel caso in cui
29:33dovesse entrare l'ustanza
29:35una ridefinizione
29:37delle cariche del Consiglio
29:39d'amministrazione e quindi bisognerà capire
29:41pure quali saranno le logiche
29:43imprenditoriali
29:45che sottenderanno al futuro
29:47della compagnia e al
29:49futuro dello sviluppo
29:51del trasporte aereo che nel frattempo
29:53continua a crescere in termini di
29:55numero di passeggeri e
29:57merci che transiano, che
29:59attraversano, che partono e arrivano
30:01nel nostro paese ma che purtroppo
30:03non è dotato
30:05di una compagnia degno di questo nome.
30:07Il piano eventualmente di l'ustanza
30:09è tutto ancora da conoscere, bisogna
30:11capire se come sembrerebbero
30:13come sembrerebbe dalle prime
30:15indiscrezioni sposterà
30:17il baricentro della
30:19futura compagnia
30:21ex compagnia di bandiera
30:23o comunque
30:25ancora Fiumicino
30:27continuerà a rappresentare
30:29un asset strategico
30:31per lo sviluppo
30:33del trasporta aereo che
30:35ripeto è davvero
30:37impetuoso in questi ultimi mesi
30:39ormai si è superata alla grande
30:41la fase di stallo del
30:43periodo della pandemia.
30:45Ora però è chiaro che
30:47noi dobbiamo ragionare perché
30:49è evidente che dobbiamo
30:51mettere in piedi delle iniziative
30:53che non sono solo quelle legali.
30:55Noi abbiamo letto sui giornali
30:57che sembrerebbe l'ustanza
30:59sia preoccupata
31:01dei circa mille e duecento
31:03poco meno di mille e duecento ricorsi
31:05che hanno presentato i lavoratori
31:07rivendicando una
31:09continuità tra Alitalia e
31:11Italia e quindi la continuità
31:13occupazionale. Noi non sappiamo se è
31:15vero che è preoccupata. Sicuramente
31:17noi sappiamo che la continuità è
31:19evidente. Ancora non è immersa
31:21da dalle prime sentenze. La
31:23continuità è assolutamente certa e
31:25siamo sicuri che eh prima o poi
31:27sarà definita anche perché le
31:29notizie, le indiscrezioni sui
31:31documenti che vengono secretati
31:33sistematicamente vengono
31:35rifiutati gli accesso agli atti
31:37dell'atto di vendita di Alitalia a
31:39dita hanno confermato le prime
31:41indiscrezioni, le prime eh
31:43notizie che sono trappelate sul
31:45suo contenuto hanno hanno
31:47confermato che trattasi di una
31:49cessione di ramo d'azienda e
31:51come tale una cessione di ramo
31:53d'azienda doveva includere anche
31:55il personale. Ci sono tante altre
31:57questioni che metteremo a breve
31:59ehm diciamo eh che
32:01affronteremo a breve che riguardano
32:03appunto anche la questione degli
32:05slot come sono passati
32:07dall'Italia Ita la norma europea
32:09estringente dice che gli slot
32:11devono passare insieme al ramo
32:13d'azienda e quindi insieme ai
32:15lavoratori. Questa cosa eh non è
32:17stata fatta secondo le regole.
32:19Noi siamo intenzionati ad arrivare
32:21fino alla Corte di Giustizia
32:23europea su questa questione.
32:25Quindi dobbiamo capire che cosa
32:27vorrà fare Lufthansa e se
32:29definitivamente vorrà aprire
32:31un tavolo serio di
32:33confronto con impegni
32:35concreti e seri che verranno
32:37mantenuti sulla rieoccupazione
32:39dei lavoratori. Nell'attesa di
32:41tutto questo noi metteremo in
32:43campo quello che è possibile
32:45mettere in campo affinché le
32:47istituzioni siano chiamate alle
32:49loro responsabilità sia nel
32:51rispetto agli impegni che hanno
32:53assunto sia nella programmazione
32:55di un progetto che
32:57possa e debba rivedere
32:59non solo l'occupazione ma che
33:01debba garantire la mobilità dai
33:03per il nostro paese ai cittadini
33:05ai contribuenti che tra l'altro
33:07hanno sostenuto questo
33:09progetto. Eh sì anche perché
33:11l'attesa più cruciale è
33:13ovviamente tanto
33:15l'affetto e l'attenzione che è
33:17giusta rivolgere ai lavoratori
33:19in modo particolare a queste famiglie che ancora
33:21non hanno certezza del loro futuro
33:23ma qui c'è a monte un intero paese
33:25che forse avrebbe il diritto di sapere
33:27che cosa vorrà fare
33:29nel suo nuovo assetto societario
33:31il governo con Lufthansa di
33:33questa compagnia di bandiera
33:35al di là dell'ammarezza di
33:37constatare come nonostante tutti i tentativi
33:39che l'Italia abbia un proprio vettore
33:41qui mi par di capire che ancora
33:43non siano state messe le carte sul
33:45tavolo per
33:47capire se l'obiettivo è far
33:49tornare grande questa compagnia
33:51o se sarà comunque una compagnia
33:53diciamo così satellite di Lufthansa
33:55no?
33:57Guardi qui non è un problema di biego
33:59nazionalismo. Quando noi
34:01rivendicavamo per un paese di 60 milioni
34:03di abitanti in cui l'asset
34:05del trasporto aereo può diventare
34:07un polano per
34:09un altro settore strategico
34:11per il nostro per l'economia del nostro
34:13paese per il nostro paese per l'occupazione
34:15del nostro paese che è il turismo
34:17non lo facevamo semplicemente
34:19perché c'era
34:21eravamo animati
34:23da intenzioni nazionaliste di rivendicare
34:25eh la proprietà
34:27pubblica di un di un
34:29vettore ma perché eravamo
34:31consapevoli anche per quanto era successo
34:33che nel France con all'epoca dei
34:35aereoporti italiani coraggiosi che
34:37al di là delle delle dichiarazioni
34:39in realtà all'Italia
34:41l'azionista di
34:43riferimento era Air France
34:45a all'epoca vennero
34:47gli aeroporti francesi
34:49divennero sostanzialmente
34:51le basi in cui
34:53trasportare i passeggeri
34:55raccolti negli aeroporti italiani
34:57per consentire loro di raggiungere
34:59il mondo e quindi
35:01di fare i grandi salti verso gli
35:03Stati Uniti, verso l'Oriente e
35:05verso il Sud America. Ora la
35:07gestione di questi
35:09flussi è una
35:11programmazione industriale
35:13importante, strategia e questo
35:15non lo fai quando sei un satellite
35:17di un'altra compagnia e questo
35:19ripeto non è sciovinismo
35:21è semplicemente un ragionamento
35:23molto pratico basato anche su
35:25esperienze che sono avvenute. Ora
35:27come farà il governo ad aprire
35:29un tavolo di confronto serio
35:31e garantire il futuro
35:33della
35:35connessione
35:37del nostro paese con il resto
35:39del mondo senza di dover
35:41diventare satellite di altri
35:43e magari con la possibilità di
35:45programmare anche l'arrivo
35:47di flussi turistici
35:49dei ricchi flussi turistici
35:51anche dall'Oriente che ormai
35:53sono una realtà in Europa
35:55al netto di quello che succederà
35:57con la guerra. Ecco questo è un poesito
35:59estremamente importante, dovremmo
36:01capire se ci saranno le volontà
36:03le competenze e le
36:05prospettive perché questo possa essere
36:07portato a casa. Certo è che
36:09i contribuenti hanno fatto la loro
36:11parte. L'hanno
36:13fatta non perché
36:15dovesse essere sperperato
36:17il denaro con consulenze facili
36:19o per alimentare
36:21il retro bottega della politica
36:23ma l'hanno fatta perché appunto speravano
36:25che nel paese si dotasse
36:27di una compagnia in grado
36:29di offrire un servizio degno
36:31di questo nome. Vedremo
36:33vedremo. Certo è che
36:35è molto difficile arrivare
36:37ad un confronto che non
36:39può essere sicuramente alla pari
36:41tra una compagnia che ha
36:43in flotta
36:45sessanta, settanta aeromobili
36:47con una compagnia che ne ha oltre
36:49seicento. Certo è che
36:51arriviamo in una condizione
36:53disperata e disperante
36:55e vedremo che cosa si potrà
36:57riuscire a fare. Gli errori sono tanti
36:59non sono mai finiti
37:01speriamo che non se ne commettano altri
37:03e che si peggiori ancora la situazione
37:05Beh questo è l'augurio credo
37:07condivisibile da parte di tutti
37:09oltre ovviamente alla solidarietà
37:11per chi in questo momento si trova appeso
37:13ad un filo nel proprio
37:15destino professionale. Io ringrazio Antonio
37:17Amoroso, lo ricordo, è il segretario nazionale
37:19di Cub Trasporti. Buon lavoro
37:21torneremo ovviamente ad aggiornare i nostri ascoltatori
37:23sugli sviluppi di
37:25questa lunga telenovela all'Italia.
37:27Ne auguro intanto un buon lavoro. Buona serata.
37:29Volevo solo
37:31aggiungere prima di chiudere
37:33volevo solo aggiungere che
37:35il diciannove di maggio
37:37ci sarà uno sciopero generale
37:39nel trasportaereo perché
37:41la situazione dei lavoratori del trasportaereo
37:43al netto dei lavoratori via l'Italia
37:45è quella di continuo di aumento
37:47di precarietà, tagli salariali e
37:49mancati rinnovi contrattuali. Tutto
37:51un insieme di questioni che
37:53anche si ritrovano interamente
37:55in Ita, in Italia,
37:57ma che purtroppo
37:59affliggono migliaia di altri colleghi
38:01nel settore. Grazie e buona
38:03serata. È un settore davvero in
38:05un brutto periodo, è proprio il caso di dirlo,
38:07il settore aereo sta attraversando molte
38:09difficoltà. Grazie ad Antonio Amoroso,
38:11segretario nazionale di Cub Trasporti,
38:13buon proseguimento a lei e buon proseguimento
38:15anche a voi che ci avete seguito. Adesso
38:17gli altri programmi della nostra emittente
38:19Extra torna, se volete, domani alla solita
38:21ora. Arrivederci!

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