• 4 ore fa
00:00 Inizio
03:12 Italia, tre milioni di disoccupati ma non si trovano lavoratori. In collegamento Stefania Zolotti, Direttore di “Senza Filtro”
26:01 Superbonus, la grana dei crediti incagliati è risolta? In collegamento Domenico Passarella, Vicepresidente Associazione Esodati del Superbonus

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Trascrizione
00:00l'attualità. Extra. Tutti i
00:06colori dell'attualità. Con
00:09Claudio Micalizio. Bentornati,
00:12bentornati a destra, almeno a
00:14livello mediatico nei talk show
00:17televisivi da mesi si discute
00:19di lavoro e ci raccontano come
00:22gli imprenditori non riescano a
00:25trovare mano d'opera dando tal
00:27volta la colpa al reddito
00:29di lavorare. Gli stessi show
00:31televisivi però talvolta ci
00:33fanno anche vedere che i
00:34contratti che vengono proposti a
00:36telecamere ovviamente nascoste
00:39sono per cifre irrisorie. È uno
00:42dei tanti paradossi che il
00:44mercato occupazionale italiano
00:46vive almeno dal racconto dei
00:49media. Noi oggi ne parliamo con
00:51un esperto alla vigilia di un
00:54festival che tra pochi giorni a
00:56Roma cercherà di fare proprio il
00:58racconto della situazione. Prima
01:00di entrare nel vivo del tema di
01:02puntata però c'è la copertina
01:04come sempre a cura di Silvia
01:05Corsi. Siamo il paese che da
01:07anni conta almeno tre milioni di
01:09disoccupati e in cui però
01:10puntualmente le aziende di un
01:12po' tutti i settori lamentano di
01:14non riuscire a trovare
01:15lavoratori e poi rispondendo al
01:17click day istituito dal governo
01:19per programmare i flussi
01:20migratori stimano di aver bisogno
01:22di almeno duecentocinquanta mila
01:24stranieri. Siamo il paese dove
01:26le persone studiano e non
01:27lavorano ma in decine di
01:28migliaia ogni anno fuggono
01:29all'estero, chi per andare a fare
01:31il lavapiatti in qualche
01:32ristorante e chi invece per fare
01:34carriera in paesi capaci di
01:36riconoscere il merito e offrire
01:38da subito migliori possibilità di
01:40guadagno e di carriera. E poi
01:42siamo soprattutto il paese che da
01:44mesi discute sul reddito di
01:45cittadinanza, l'imputa di aver
01:46tolto agli italiani la voglia di
01:48lavorare ma non si rende conto che
01:50il primo meccanismo ad essersi
01:51inceppato è proprio quello del
01:53collocamento che peraltro da anni
01:55dimostra statisticamente di non
01:56riuscire a incrociare la domanda
01:58e l'offerta di lavoro. È lo
02:00spaccato schizofrenico della
02:01situazione occupazionale italiana,
02:03argomento prediletto nei talk
02:05show televisivi ma che da qualche
02:06anno sembra essere incredibilmente
02:08uscito dai radar della politica
02:10che ormai nei programmi
02:11elettorali e nei dibattiti
02:12politici neanche promette più di
02:14voler garantire posti di lavoro
02:16adeguatamente retribuiti e
02:18tutelati. Sembrano lontani anni
02:20luce i tempi in cui per vincere
02:22le elezioni c'era chi come Silvio
02:24Berlusconi prometteva un milione
02:25di posti di lavoro. Sembra
02:27quasi che il tema oggi non
02:28interessi più o forse venga
02:30percepito come troppo difficile
02:32da affrontare per farlo diventare
02:34anche solo uno slogan elettorale.
02:36Resta il fatto che oggi trovare un
02:38lavoro dignitosamente pagato
02:40sembra quasi come vincere un
02:41terno all'otto. Questione di
02:43fortuna o di conoscenza perché le
02:45conoscenze o le vere e proprie
02:47raccomandazioni restano ancora
02:48oggi il principale biglietto di
02:50accesso al mercato occupazionale.
02:52Chi non conosce nessuno finisce
02:54per essere in balia delle regole
02:56del mercato e non tutti accettano
02:58compromessi a ribasso e qualche
03:00sacrificio o come dice qualcuno
03:02davvero alla fine noi italiani non
03:04abbiamo più voglia di lavorare?
03:08E allora è un tema questo
03:10che davvero fa molto discutere
03:12vi presento la nostra ospite
03:14e il direttore della piattaforma
03:16senza filtro Stefania
03:18Zolotti. Bentornata
03:20estra. Buonasera. Eccomi di nuovo
03:22qua grazie di nuovo per l'invito.
03:25Senza filtro lo ricordiamo è una
03:26piattaforma multimediale che ha
03:29nel suo DNA proprio un
03:31giornalismo investigativo
03:33applicato ai temi dell'economia
03:35ma in modo particolare del lavoro.
03:36Voi tra l'altro tra pochi giorni
03:38il quindici e il sedici maggio poi
03:41ne parleremo a Roma lanciate
03:43Nobilita il vostro tradizionale
03:45festival dedicato alla cultura
03:47del lavoro. Nè nella coppia
03:49abbiamo cercato di raccontare
03:51questa Italia un po' schizofrenica
03:53no? Da una parte tre milioni
03:55disoccupati però le aziende hanno
03:57bisogno eh dei duecentocinquanta
03:59mila stranieri perché altrimenti
04:01dicono che non riescono a trovare
04:02mano d'opera. Ma voi vi siete
04:04fatti un'idea di che cosa ci sta
04:06succedendo? Mi faccio intanto i
04:09complimenti per la copertina
04:10perché avete toccato un nervo
04:12scoperto e c'è che una volta la
04:13politica perlomeno fingeva di
04:15occuparsi di lavoro quando
04:16promettiva posti. Oggi non non
04:18si degna neanche più di fare
04:19questo ed impegnarsi. È uno dei
04:21grandi temi che toccheremo
04:23appunto a questa sesta edizione
04:25di Nobilita che farà tappa
04:26finalmente a Roma dopo cinque
04:28anni itineranti dal nord a
04:29sud Italia. Il problema è
04:31veramente serio oltre che
04:33oltre che urgente. Nel senso che
04:35qui eh non soltanto la politica
04:37ma anche le aziende devono
04:38iniziare a farsi delle domande.
04:40Domande da che punto di vista?
04:42Le domande più grandi che
04:43occorre farsi adesso sono
04:44domande di natura motivazionale
04:46nei confronti del lavoro perché
04:48siamo oramai entrati anche noi
04:50dentro questo grande fiume delle
04:52cosiddette grandi dimissioni o
04:54big quit come le chiamano
04:55oltreoceano che sta toccando
04:57anche l'Italia ormai da parecchio
04:58tempo e anche per posizioni che
05:01potevano sembrare sicure fino a
05:02un po' di anni fa. Quindi le
05:04persone veramente si stanno
05:06interrogando qual è il senso del
05:08lavoro oggi nel duemilaventitré.
05:10I salari sono bassissimi, sono i
05:12più bassi d'Europa, sono
05:13immobili da più di trent'anni e
05:15soprattutto sono in recessione
05:17rispetto ai salari medi europei
05:18che sono cresciuti come in
05:19Francia del trenta per cento.
05:20Noi siamo stati persino capaci
05:22di scendere quasi al tre per
05:24cento con un 2,9 punto
05:26percentuale. Tutto questo per
05:28dire che cosa? Che la situazione
05:29è drammatica e nel dire che è
05:31drammatica però dobbiamo anche
05:33riboccarci le maniche e provare
05:34ad essere un po' costruttivi per
05:36ricostruire qualcosa a livello
05:38sociale, economico e anche di
05:40relazione sui luoghi di lavoro.
05:42Quello che porteremo al festival
05:44ma che trattiamo tutti i giorni
05:46sul giornale fondamentalmente è
05:47un discorso veramente di
05:49individui e di persone che sono
05:51sui luoghi di lavoro. Questo
05:53perché? Perché di fatto ci siamo
05:55dedicati come Italia, come
05:57politica, come scelte negli
05:58ultimi quindici anni soprattutto a
06:00fare tanta formazione, a parlare
06:02di competenze, di lavori del
06:03futuro, ma nel frattempo non ci
06:05siamo resi conto che era saltato
06:07completamente il mercato del
06:09lavoro. Quindi il grande paradosso
06:11che stiamo vedendo con gli occhi
06:13è proprio questo, che abbiamo
06:15investito a parole nella formazione,
06:17parliamo continuamente di scuole, di
06:19giovani, ma di fatto questi giovani
06:21e anche questi over 50 non hanno
06:23più un mercato del lavoro. Questi sono
06:25i due binari fragilissimi su cui si
06:27muove questa economia. Più tutto il
06:29discorso degli stranieri...
06:31Perdonami direttore perché tu hai
06:33toccato un tema che mi fa
06:35chiedere che tipo di
06:37realtà vediamo noi giornalisti
06:39quando esauriamo
06:41il dibattito lavoro sì, lavoro no
06:43a magari inchieste giornalistiche
06:45dove con la telecamera nascosta
06:47si va, che ne so, negli alberghi
06:49della riviera e si fa vedere che ti
06:51offrono 400 euro per
06:53lavorare in nero oppure si dice che i
06:55giovani non hanno voglia di lavorare.
06:57La realtà che voi giornalisticamente
06:59tutti i giorni fotografate invece mi para di
07:01capire che sia un po' più complessa.
07:03Cioè qui c'è davvero da
07:05ripensare
07:07le politiche del lavoro se vogliamo
07:09che questo paese riesca
07:11prima o poi a trovare il bandolo
07:13della matassa.
07:15Corrette, è una
07:17deduzione molto corretta nel senso che
07:19io accetto sempre di partecipare
07:21a approfondimenti come questo programma
07:23anche ad altri in cui vengo abitata perché
07:25c'è la possibilità di spiegare che
07:27cosa succede oggi dietro il mondo del lavoro.
07:29Cosa che invece non accade
07:31purtroppo quando sulla carta stampata
07:33o nelle notizie veloci si semplifica
07:35e si cerca una scorciatoia
07:37e si sta occupando sempre una responsabilità
07:39a qualcuno.
07:41Le dinamiche legate alla cultura del lavoro
07:43sono molto più complesse
07:45e richiedono comunque giornalisticamente
07:47un grande senso di responsabilità
07:49per far capire a chi ci ascolta che cosa
07:51sta accadendo perché siamo
07:53veramente tutti parte di questo gioco
07:55purtroppo che sta saltando in aria.
07:57Quindi queste crisi che oggi possono
07:59toccare grandi o piccole
08:01imprese come ad esempio i 70
08:03tavoli che sono aperti al MISE
08:05ex MISE, ora MIMIT
08:07al Ministero delle Imprese Made in Italy
08:09sono crisi aziendali che in realtà
08:11adesso riguardano quelle aziende
08:13e quelle migliaia di lavoratori ma potrebbero
08:15toccare chiunque di noi.
08:17Sto dicendo semplicemente che il lavoro
08:19è uscito proprio da una zona sicura.
08:21Tutto quello che una volta bene o male
08:23era arginato. Vi faccio un esempio.
08:25Ci siamo occupati con Senza Filtro in occasione del
08:27primo maggio di un grande reportage
08:29sui settori in cui effettivamente
08:31mancano i lavoratori.
08:33Io vi voglio per rispondere un po' alla vostra copertina
08:35cioè se veramente ci sono
08:37lavoratori che mancano oppure no.
08:39Quindi non è il reddito di cittadinanza
08:41che crea problemi ma come
08:43noi approcciamo la risoluzione di
08:45certe dinamiche legate alla disoccupazione.
08:47I settori in cui veramente
08:49mancano i lavoratori
08:51sono soprattutto la pubblica amministrazione
08:53di cui nessuno parla,
08:55l'arrivo dirompente del PNRR
08:57con tutte le procedure e la burocrazia
08:59che si sta portando dietro.
09:01Questo ha mascherato una grande inefficienza
09:03a livello di lavoro pubblico di pubblica amministrazione.
09:05La gente non partecipa
09:07più neanche ai concorsi pubblici,
09:09questa cosa è palese.
09:11Molto spesso vengono banditi concorsi pubblici
09:13da nord a sud che vanno deserti.
09:15Tutto il flusso migratorio
09:17che per decennia
09:19ha alimentato
09:21un sistema professionale pubblico
09:23verso nord, in realtà non è più
09:25sufficiente a coprire quello che serve
09:27come domanda di lavoro. Questo perché?
09:29Perché le persone non sono più disposte
09:31a sradicarsi dalla propria città,
09:33a lasciare i propri affetti,
09:35le proprie radici, per un lavoro dove
09:37il salario è insufficiente.
09:39Le relazioni che si creano
09:41nei luoghi di lavoro sono spesso
09:43inesistenti. La possibilità
09:45di fare quella che una volta si chiamava
09:47carriera non c'è quasi più.
09:49Se noi cominciamo a raccontare,
09:51a snocciolare le cause che sono dietro
09:53a questo grande fallimento del mercato del lavoro,
09:55capiamo perché poi le persone
09:57sono così in difficoltà.
09:59Fatti 100 i posti di lavoro che servirebbero
10:01alla pubblica amministrazione. 16
10:03ogni anno vanno deserti, sono dati dell'Istat,
10:05che incrociano comunque tutti
10:07quelli dei grandi concorsi che vengono
10:09fatti a livello ministeriale o a livello
10:11di istituzioni. E sono dati
10:13fondamentali. Così come
10:15il tema delle donne. Quando l'Istat
10:17a fine 2021 dice che abbiamo
10:19perso quasi 90.000 posti di lavoro
10:21e un 70-80% sono
10:23di donne, vuol dire che in realtà
10:25stiamo perdendo delle risorse fondamentali.
10:27Non ci stiamo occupando di un
10:29cambio di passo a livello sociale.
10:31Noi siamo quelli tra i 45
10:33e i 60 anni che vengono chiamati
10:35generazione sandwich.
10:37Siamo a cavallo tra la nostra vita
10:39e quella di chi ci ha preceduto. Questo vuol dire
10:41che ci facciamo carico di famiglie, di genitori
10:43anziani, di parenti, di familiari
10:45che hanno bisogno di cura.
10:47Tutta questa economia invisibile non può
10:49sparire davanti agli occhi della politica e delle aziende.
10:51Dobbiamo veramente farci delle domande
10:53molto più profonde e molto più oneste
10:55sul mercato del lavoro.
10:57Ho una domanda
10:59poi tu ci svelerai la risposta nella
11:01seconda parte perché tra poco devo dare la pubblicità.
11:03Voi l'avete anche
11:05fatta per sviluppare poi
11:07una parte dei dibattiti che il
11:0915 e il 16 maggio a Roma
11:11saranno il cuore di questa edizione
11:13di Nobilita ed è, ma non è che
11:15alla fine noi italiani abbiamo anche un po' perso la voglia
11:17di lavorare. Io la drammatizzo in questo
11:19modo ma poi tu ci spiegherai
11:21come vi è arrivato a questa che
11:23sembra quasi una domanda politicamente scorretta.
11:25Però è un po'
11:27il pensiero che
11:29aleggia
11:31in questo paese quando
11:33tu senti Confindustria che dice
11:35non si trovano i lavoratori e la colpa
11:37è del reddito di cittadinanza e la gente non
11:39vuole più fare sacrifici. I giovani soprattutto
11:41che non accettano di essere
11:43schiavizzati nei ristoranti mentre
11:45alla nostra età invece si facevano i sacrifici.
11:47Cioè alla fine dare
11:49la colpa al lavoratore
11:51è anche un alibi. Non
11:53temete anche di poter far parte
11:55del coro pure voi. Ti chiedo
11:57una risposta di 30 secondi e poi do la pubblicità
11:59ma a rientro ci spiegherai
12:01che cosa è emerso dal vostro sondaggio.
12:03Sarò
12:05velocissima. Confindustria dovrebbe verificare
12:07con le sue aziende quanto paga i suoi
12:09dipendenti prima di uscire costantemente
12:11sui giornali a raccontare che la gente
12:13non vuole più lavorare. Poi però vi racconto
12:15anche che in parte è vero
12:17ma cerchiamo di capire perché la gente
12:19non vuole più lavorare.
12:21Allora breve pausa pubblicitaria
12:23poi con Stefania Zolotti
12:25vi daremo conto di questo
12:27sondaggio. Davvero gli italiani
12:29non hanno più voglia di lavorare?
12:31Torniamo tra un attimo.
12:33Rieccoci a Estra
12:35in questa puntata. Stiamo parlando
12:37di lavoro. Abbiamo messo insieme
12:39se ci avete seguito nella prima parte della trasmissione
12:41tutti quei dubbi
12:43che vengono in mente a chi
12:45non è come me, come voi
12:47magari seguite i tour show televisivi e
12:49vi rendete conto che l'Italia
12:51sembra quasi un paese schizofrenico
12:53ha tre milioni di disoccupati però le aziende
12:55non trovano mano d'opera addirittura
12:57devono cercarla all'estero. Tema
12:59questo naturalmente che accende poi altre
13:01polemiche e la colpa è del reddito di
13:03cittadinanza, la colpa è dei giovani che non hanno più
13:05voglia di far sacrifici. Risultato
13:07risultato questo è un paese
13:09che si sta sgretolando. Stefania
13:11Zolotti è direttore di Senza
13:13una piattaforma che prevede
13:15una quotidiana online e una serie
13:17anche di altri contenuti multimediali
13:19che da anni investiga proprio
13:21la dinamica del mondo del lavoro e ci diceva
13:23come in realtà noi il lavoro lo stiamo
13:25davvero perdendo nel
13:27senso che a forza di discutere di cose
13:29assurde senza fare politica che
13:31abbiano una logica finiamo
13:33inevitabilmente per avvitarci
13:35su noi stessi.
13:37Prima della pubblicità abbiamo detto che voi
13:39avete fatto un sondaggio
13:41i risultati verranno
13:43enunciati nel corso della prossima edizione
13:45di Nobilita che andrà in scena tra pochi
13:47giorni a Roma però io ti chiedo
13:49qualche anticipazione. Allora gli italiani davvero
13:51non hanno voglia di lavorare?
13:55Faccio una premessa che può essere utile
13:57un sondaggio diciamo che il primo sondaggio
13:59manageriale dalla pandemia in poi
14:01che ha voluto investigare
14:03i sentimenti, le motivazioni, le
14:05scelte dei lavoratori italiani. Abbiamo
14:07aperto il sondaggio online anonimo
14:09a chiunque sono arrivate
14:11diverse migliaia di risposte da nord
14:13a sud quindi con una rappresentatività
14:15molto significativa.
14:17Il dato più eclatante che
14:19posso lasciarvi è che due persone
14:21su tre, due italiani su tre in questi tre
14:23anni hanno già cambiato lavoro, stanno
14:25cercando di cambiarlo o lo vogliono lasciare.
14:27Questo è un dato importante
14:29che dovremmo far arrivare
14:31soprattutto alle aziende o comunque
14:33a chi gestisce il mercato del lavoro.
14:35Perché? Perché di fatto
14:37questo dato va incrociato con
14:39l'altro dato eclatante che è emerso tramite
14:41le risposte aperte che era possibile
14:43fornire in questo sondaggio.
14:45Vella dire che in crisi hanno dato
14:47lo scopo per cui si lavora. Quindi quella
14:49che una volta era una motivazione soltanto
14:51magari salariali o
14:53di copertura di costi per poter vivere
14:55in modo dignitoso ora è stata completamente
14:57scavalcata. Le persone si stanno
14:59veramente interrogando su che cosa voglia
15:01dire lavorare adesso, lavorare oggi
15:03a queste condizioni e le abbiamo
15:05accennate prima in maniera abbastanza
15:07evidente. Quindi dovendo rispondere, Claudio,
15:09le persone hanno meno voglia
15:11di lavorare a queste condizioni.
15:13Questa è la risposta importante che dobbiamo
15:15dare e cioè è sempre quella seconda
15:17parte della frase che i giornalisti non chiedono
15:19mai. Ci si ferma sempre alla
15:21prima frase quando in realtà è la seconda domanda
15:23che poi racconta un po' le motivazioni
15:25che spingono le persone a fare certe
15:27scelte oppure no.
15:29Ovviamente questi sono solo
15:31alcuni dei temi che voi toccherete
15:33perché dedicherete
15:35nei due giorni di
15:37nobilita edizione che
15:39si terrà il 15 e il 16 maggio
15:41a Roma. Voi vi interrogate anche
15:43su come rivedere il tema della
15:45formazione scolastica
15:47che è una sfida credo che
15:49attiene anche alla possibilità nel futuro
15:51di creare prospettive
15:53per i giovani italiani
15:55permettere che restino qui
15:57ed evitino anche loro di emigrare
15:59altrove. Toccate il tema
16:01dell'intelligenza artificiale che sembra essere
16:03diventato l'argomento del momento
16:05però c'è un tema che io vorrei
16:07con te condividere. Abbiamo detto
16:09come anche
16:11Confindustria per esempio sostenga
16:13che per trovare subito
16:15mano d'opera sia opportuno
16:17aprire le frontiere ai lavoratori
16:19stranieri che attenzione
16:21può essere una scelta lungimirante
16:23ma io mi chiedo nella mia
16:25beata ignoranza ma abbiamo tre milioni disoccupati
16:27per quale motivo
16:29dobbiamo andarli a cercare fuori
16:31e non sto dicendo prima gli italiani
16:33vorrei anche precisare che non c'è una
16:35connotazione politica dietro questa mia
16:37valutazione e la risposta
16:39che danno è ma perché
16:41è più facile la formazione? Io non riesco
16:43a capire il senso
16:45di questa come di altre risposte
16:47per la verità che vengono proposte
16:49tu come la vedi questo discorso?
16:51Guarda
16:53mi fa tornare in mente una mia esperienza
16:55durante l'università io ho studiato
16:57giurisprudenza e ho fatto l'erasmus in Germania
16:59era la metà degli anni 90
17:01e vi posso garantire che
17:03quella politica, quell'operazione
17:05industriale di accoglienza che è stata fatta
17:07nei confronti della comunità turca che è la più presente
17:09in Germania tuttora e che
17:11sicuramente ha dato una forte mano
17:13all'industria tedesca
17:15per avere mano d'opera
17:17in realtà era una politica fatta in maniera molto
17:19inclusiva in anni completamente
17:21diversi rispetto a quelli di adesso
17:23perché faccio questo esempio e porto questo mio
17:25ricordo perché ci si può
17:27mettere a tavolino a dire prendiamo
17:29gli stranieri e dimentichiamo gli italiani
17:31queste operazioni vanno fatte
17:33con una coerenza e con una trasparenza di fondo
17:35che deve avere anche una rispondenza
17:37culturale nel paese in cui si vive
17:39noi non possiamo chiudere gli occhi davanti
17:41ai giovani che sono totalmente
17:43estromessi dal mercato
17:45così come vengono espulsi dal mercato
17:47gli over 50
17:49persone che escono
17:51dal mondo dell'uso quindi non possiamo
17:53sempre prendere una scorciatoia come in questo
17:55caso gli stranieri
17:57per risponderti alla domanda sulla formazione
17:59fatico anch'io a capire quali sia
18:01il senso nel dire che è più semplice formarli
18:03la formazione è un percorso
18:05accidentato
18:07nel senso fatto di molte variabili ma un paese
18:09non può derogare a formare i propri laboratori
18:11semplicemente perché pensa che la bassa
18:13manovalanza o la bassa mano d'opera
18:15sia più importante
18:17questo è un paese che ha bisogno anche di competenze alte
18:19il fatto che siamo precipitati
18:21in questo disastroso
18:23mercato del lavoro e anche la conferma che
18:25anche a livello alto non è stata fatta
18:27una buona selezione
18:29del personale a livello di dirigenti aziendali
18:31a livello politico dove siamo noi stessi
18:33a esprimere un parere
18:35quindi è molto semplice e molto comodo
18:37dire che prendiamo gli stranieri
18:39perché si formano meglio ma non è assolutamente vero
18:41quella è una fetta del mercato del lavoro
18:43poi c'è tutto il resto ma come facciamo
18:45a competere a livello europeo e internazionale
18:47se pensiamo soltanto
18:49a occupare operaio
18:51comunque un lavoro che è scarsamente
18:53qualificato per quanto necessario
18:55il grande gap ad esempio
18:57del mondo dei navigator
18:59di quel tentativo che è stato fatto ma poi
19:01strumentalizzato
19:03dalla politica legata al reto dei cittadinanzi
19:05in realtà ci ha dimostrato che la maggior parte
19:07delle persone che cercavano lavoro
19:09erano persone con scarsissime qualifiche
19:11con scarsissime competenze
19:13milioni di italiani
19:15e allora proviamo a recuperare le competenze interne
19:17anche se basta a riqualificarle
19:19a migliorarle, proviamo a riportare un po' di bellezza
19:21intorno al tema del lavoro
19:23un po' di dignità
19:25non possiamo soltanto far finta che non sia un problema
19:27e squalificarlo di giorno in giorno
19:29ecco io vorrei che
19:31nobilità passasse anche per questo
19:33perché ogni anno ci prendiamo questa briga
19:35di riportare il tema del lavoro dentro
19:37un festival cittadino aperto a tutti
19:39dove si possa veramente recuperare
19:41un entusiasmo intorno ai temi del lavoro
19:43il lavoro è la dimensione
19:45che ci permette in assoluto di esprimere
19:47noi stessi, di esprimere una personalità
19:49di esprimere anche una relazione sociale
19:51quindi dobbiamo uscire un po' da questo
19:53ingannevole approccio di pensare
19:55al lavoro come una cosa arida, secca
19:57che porta uno stipendo e a questo punto lo porta
19:59anche basso, visti i dati che abbiamo
20:01segnalato poco fa, per cui
20:03questa stessa edizione di nobilità che abbiamo
20:05a Roma voluto fare anche
20:07ricalcandola un po' Claudio su certe caratteristiche
20:09quindi parleremo molto anche di cinema
20:11di spettacolo, tu accennavi prima
20:13al tema dell'intelligenza artificiale
20:15beh, porteremo sul palco
20:17il monologo di Cristiana Ghianzante
20:19che è un doppiatore della voce ufficiale italiana
20:21di Bradley Cooper che sta portando avanti
20:23una battaglia con molti colleghi doppiatori
20:25per raccontare i pericoli
20:27di questa intelligenza che in realtà li sta
20:29sbattendo fuori dal mercato
20:31perché i produttori cinematografici
20:33stranieri soprattutto stanno iniziando
20:35ad andare da mangiare
20:37agli algoritmi, alla machine learning
20:39tutta la voce italiana di doppiatori
20:41che in realtà non serve più
20:43ecco questo per dire che davanti a fenomeni
20:45dirompenti come i chat GPT
20:47o i suoi cugini o fratelli, chiamiamoli come vogliamo
20:49dobbiamo interrogarci su che cosa
20:51sta accadendo perché a livello normativo
20:53e giuridico non ci sono più argili
20:55il lavoro ha bisogno di essere protetto
20:57di essere amato e di essere curato
20:59questo è il messaggio importante che dobbiamo dare
21:01messaggio molto importante
21:03in chiusura ricorderemo
21:05è la location che è palazzo
21:07delle esposizioni, magari ci spiegherai
21:09anche se è possibile per i nostri ascoltatori
21:11magari qualcuno sia appassionato a questo tema
21:13e vorrà venire ad assistere
21:15se è possibile accedervi
21:17però prima volevo con te
21:19sfruttare
21:21il fatto che Senza Filtro è il giornale
21:23della cultura del lavoro
21:25e voi avete l'abitudine di
21:27approfondire i temi senza pregiudizi
21:29cercare anche le soluzioni
21:31che è un'altra cosa che forse in questo paese
21:33poco si fa o non si fa abbastanza
21:35come si esce
21:37da questa situazione
21:39posto che il mercato del lavoro è quello che è
21:41il settore industriale
21:43italiano un po' in tutti i comparti
21:45salvo qualche eccezione
21:47è in forte difficoltà e ovviamente
21:49il contesto internazionale non aiuta
21:51voi tra l'altro presente per la prima volta
21:53all'osservatorio italiano sulle crisi aziendali
21:55che so che è un progetto
21:57al quale avete lavorato negli ultimi mesi
21:59fa uscire da questo
22:01pantano e rimettere
22:03in carreggiata il paese Italia
22:05Stefania
22:07Nel nostro piccolo mondo
22:09editoriale che abbiamo coperto in questi dieci
22:11anni quello che stiamo provando a fare è
22:13mettere intorno a un tavolo soggetti diversi
22:15quindi questa tappa romana in realtà è
22:17stata molto utile e già funzionale perché ci ha
22:19permesso di entrare in queste
22:21stanze appunto della politica in cui è possibile
22:23anche raccontare attraverso
22:25la voce che abbiamo intercettato in dieci anni
22:27che cosa vuol dire a livello sociale
22:29lavorare oggi per cui
22:31siamo entrati in un progetto
22:33che è legato
22:35alla Commissione Lavoro della Camera
22:37cercheremo di portare avanti questa estate
22:39cercheremo di raccontare quello che abbiamo
22:41intercettato a livello proprio di storie
22:43presenteremo appunto alla conferenza
22:45stampa in Senato il 15 maggio
22:47l'osservatorio sulle crisi italiane
22:49che abbiamo monitorato per un anno dal 2022
22:51al 2023
22:53raccontando i viaggi che abbiamo fatto
22:55da nord a sud perché questo è fondamentale
22:57fare, molto spesso
22:59chi gestisce poi le nostre vite private
23:01non ha sotto mano
23:03il sentore reale di quello che succede
23:05quindi quello che noi possiamo fare
23:07a livello costruttivo è farci portavoce
23:09di essere antenne
23:11di quello che intercettiamo tutti i giorni
23:13attraverso progetti strutturali che
23:15possano essere progetti realistici
23:17legati al mondo del lavoro
23:19non possiamo fare miracoli perché siamo un giornale
23:21il giornalista non può
23:23cambiare le cose, il giornalista non ha
23:25questa capacità operativa purtroppo
23:27e per fortuna, quello che può fare
23:29è non derogare al suo mestiere
23:31quindi alzare le antenne e raccontare
23:33come stanno le cose
23:35questa tappa romana si divide
23:37in due blocchi, il 15 maggio
23:39purtroppo i posti sono esauriti
23:41al Palazzo delle Esposizioni
23:43e lì porteremo i collettivi dell'ex Whirlpool
23:45di Napoli che abbiamo monitorato
23:47per mesi, EG, KM, Firenze
23:49ci sarà con noi Gianfranco Pannoni
23:51regista che ha vinto
23:53ha vinto il nastro d'argento
23:55col suo film
23:57in pagina 310 che ha raccontato per un anno
23:59la storia di questi lavoratori
24:01mentre il vero cuore del Festival
24:03lì c'è ancora posto per iscriversi
24:05all'Acquario Romano
24:07saremo lì il 16 maggio
24:09è possibile ancora iscriversi
24:11al nostro sito che è nobilitafestival.com
24:13e in questi 4-5
24:15grandi panel tematici
24:17cercheremo appunto di approfondire con il pubblico
24:19quello che succede oggi nel mercato
24:21del lavoro
24:23E allora un'occasione di riflessione
24:25per provare a capirci di più
24:27e poi trovare anche
24:29una soluzione allettante
24:31dinamica un po' distorte
24:33che il tema
24:35occupazione vive
24:37nel nostro paese
24:39io ringrazio Stefania Zolotti
24:41direttore di Senza Filtro
24:43buon lavoro a voi e ovviamente buon Festival
24:45grazie
24:47e adesso
24:49ci prendiamo una pausa
24:51ancora un po' di pubblicità poi con il prossimo
24:53ospite come sempre
24:55voltiamo pagina qui a destra
24:57bentornati
24:59a destra
25:01è sempre così nel nostro paese
25:03per settimane addirittura mesi
25:05i mezzi di comunicazione
25:07noi giornalisti raccontiamo
25:09argomenti che tengono banco
25:11sui giornali, sui telegiornali
25:13dopodiché finiscono nel
25:15dimenticatoio e talvolta
25:17non si riesce neanche a capire
25:19concretamente come vanno a finire
25:21prendete il super bonus
25:23sapete dopo che il governo
25:25Meloni ha deciso di sospendere
25:27quella misura a sostegno dell'economia
25:29che era stata introdotta dal governo
25:31Conte reiterata
25:33dall'allora
25:35Premier Draghi
25:37pur con tutte le per presidente che c'erano
25:39Meloni aveva deciso di sospendere tutto
25:41lasciando però migliaia di aziende
25:43che nel frattempo avevano maturato
25:45i crediti fiscali
25:47frutto del meccanismo che era stato introdotto
25:49per incentivare
25:51l'edilizia in ambito economico
25:53appese a un filo perché pare
25:55che nessuno fosse in grado di liquidare
25:57quei soldi. Ebbene questa vicenda
25:59come è andata a finire?
26:01Lo chiediamo al nostro ospite
26:03Domenico Passarella che è il vice presidente
26:05dell'associazione Esodati
26:07del super bonus. Intanto
26:09bentornato, buonasera
26:11Buonasera, buonasera a tutti
26:13i telespettatori. Grazie
26:15sempre per l'invito
26:17Ma ci mancherebbe
26:19perché alla fine credo che sia normale
26:21cercare di capire come sono andata a finire
26:23le cose. Allora
26:25io ho capito questo, che il governo
26:27alla fine ha fatto un decreto
26:29che
26:31di fatto dovrebbe
26:33sanare, così è stato detto
26:35la questione, cioè garantire
26:37l'accessione del credito
26:39tutti felici e contenti
26:41perché le aziende che avanzavano
26:43i soldi in qualche
26:45modo dovrebbero tramite
26:47il meccanismo del cassetto fiscale
26:49andare a posto
26:51è così?
26:53Assolutamente no
26:55purtroppo
26:57Allora, dopo il DL11
26:59di febbraio c'è stato
27:01diciamo i 60 giorni
27:03per la conversione in legge dove
27:05noi anche come associazione
27:07abbiamo avuto diverse audizioni
27:09sia alla commissione finanze
27:11della Camera
27:13sia alla commissione finanze
27:15siamo stati uditi anche al MEF
27:17abbiamo portato quel nostro famoso dossier
27:19di cui abbiamo anche già parlato
27:21le altre volte
27:23con dieci proposte
27:25proposte che erano
27:27in parte risolutive
27:29alla situazione dei crediti incagliati
27:31ma di fatto
27:33e nella sostanza per quelle proposte
27:35e di quelle proposte
27:37solo una siamo riusciti
27:39a trovare la quadra
27:41per il bloccamento delle scadenze
27:43per le unifamiliari
27:45ma nulla
27:47assolutamente nulla è stato
27:49fatto per dirimere
27:51la questione di eh
27:53sbloccare eh i crediti
27:55incagliati. Il governo
27:57eh non ha eh assolutamente
27:59la volontà a questo
28:01punto è conclamato
28:03il fatto che il governo non ha
28:05volontà di far monetizzare i
28:07crediti ai propri cittadini
28:09non ha avuto l'ardire
28:11di credere in una legge
28:13dello Stato e eh
28:15purtroppo oggi ma anche
28:17a più riprese l'ultima volta
28:19sabato scorso il ministro
28:21Giorgetti offendendo i
28:23cittadini italiani
28:25li ha ritenuti degli illusi
28:27ad aver creduto in una legge
28:29dello Stato e che lui
28:31ha dovuto dare il metadone
28:33con la la legge numero
28:35undici per per bloccare
28:37il cittadino
28:39drogato noi cittadini eravamo
28:41drogati da questa legge
28:43eravamo degli illusi ad aver
28:45rispettato una legge dello
28:47Stato e lui quindi l'ha dovuto
28:49bloccare. Queste sono le parole
28:51di un ministro della Repubblica
28:53italiana che si permette di dire
28:55che gli italiani sono degli
28:57illusi ad aver creduto in una
28:59legge. Allora visto e considerato
29:01che gli italiani sono degli
29:03illusi a credere in una legge
29:05perché non può esistere una
29:07legge che è un'illusione o un'altra legge
29:09no. Qualsiasi legge dello Stato
29:11può diventare un'illusione. Dico
29:13bene?
29:15Sì, tra l'altro è un messaggio che ha
29:17un effetto secondo me devastante
29:19sulla credibilità di un paese, di
29:21uno Stato che già fa fatica a
29:23farsi rispettare. Guardiamo
29:25l'evasione fiscale, guardiamo tutte le volte
29:27in cui il cittadino cerca di fregare
29:29lo Stato e voi capite che
29:31perde autorevolezza nel momento in cui
29:33un esponente del governo dice
29:35quello che ha detto il ministro
29:37Giorgetti. Ma perché lui
29:39credo che lo dica andando
29:41avanti in modo coerente rispetto
29:43alla narrazione che ha fatto
29:45sul fatto che era
29:47impossibile onorare
29:49l'impegno che fosse lo
29:51Stato, l'ente pubblico a pagare
29:53tutti i lavori. Quindi immagino
29:55che la sua sia una scelta
29:59per portare avanti quel tipo di narrazione
30:01che poi è stata smentita da una serie
30:03di altri dati ufficiali che voi stessi
30:05avete citato ma la citate anche il
30:07Ministero dell'Economia, le ha citati
30:09l'ISTAT, cioè in realtà
30:11lui ha usato questa espressione forte forse per
30:13avvallare una scelta politica
30:15Ma assolutamente
30:17è solo una scelta politica
30:19allora innanzitutto c'è un
30:21grandissimo tradimento da parte
30:23delle forze politiche che in campagna
30:25elettorale hanno annunciato
30:27la soluzione a
30:29questo problema e che
30:31quando sono state elette
30:33di fatto non hanno
30:35rispettato la promessa
30:37elettorale. Questo è un tradimento
30:39nei confronti degli elettori.
30:41Nel centro-destra ci sono tantissimi
30:43elettori che hanno votato
30:45questa compagine
30:47governativa perché
30:49anche il 17 settembre
30:51il presidente Meloni aveva annunciato
30:53mediante un video che
30:55avrebbe risolto questo problema
30:57ma oggi ha smentito
30:59se stessa. Io avevo sempre
31:01pensato che essendo
31:03la Meloni una donna
31:05che una madre comunque
31:07avesse un atteggiamento
31:09di una condotta
31:11da buona madre di
31:13famiglia rispettasse
31:15gli impegni assunti in campagna
31:17elettorale. Questo è un legittimo
31:19affidamento tradito agli
31:21elettori che hanno votato
31:23questa compagine governativa
31:25per promuovere
31:27un'azione di programma di governo
31:29cosa che è stata assolutamente
31:31disattesa. Il ministro
31:33Giorgetti non può e non
31:35deve dare la colpa ai
31:37ai governi precedenti
31:39perché nel governo precedente
31:41nel governo Draghi lui era
31:43ministro dello sviluppo economico
31:45e le porcate firmate
31:47da quel governo per bloccare
31:49le cessioni dei
31:51le cessioni del credito con il
31:53credito dell'IPL quattro del
31:55duemilaventidue. Le ha
31:57sottoscritto lo stesso ministro
31:59Giorgetti e oggi dice che questo
32:01governo non ne ha colpa ma ne ha
32:03colpa il precedente dove lui era
32:05all'interno di quel governo per
32:07cui lui continua eh
32:09paradossalmente a perseguire la
32:11strada di quel governo di
32:13quella eh di quella fazione
32:15quindi questo è un governo
32:17melodrago non è un governo
32:19Meloni continua e persiste
32:22paradossalmente nella questione
32:24di bloccare le cessioni del
32:26credito. Eh senta però mi
32:28aiuti a capire una cosa perché
32:30io mi ricordo eh vagamente
32:32eh ma così mi mi permette
32:34di evidenziare meglio che nel
32:36momento in cui è stato annunciato
32:38addirittura questo decreto cessioni
32:40mi pare che fosse stato
32:42ribattezzato eh fosse eh
32:44stato deciso che la
32:46cessione dei crediti eh
32:48avveniva attraverso il meccanismo
32:50di cessioni in bonus o qualcosa
32:52del genere premesso che stiamo
32:54in in pieno burocratese e e
32:56noi sappiamo lo diceva già il
32:58il Manzoni che quando c'è di
33:00mezzo il latinorum è come
33:02dire il cittadino deve un
33:04po' guardarsi da eventuali fregature
33:06ma quindi di fatto i
33:08crediti fiscali che le
33:10aziende edili hanno
33:12maturato fidandosi dello
33:14Stato in realtà non vengono
33:16pagate quindi questo decreto
33:18cessioni in realtà non tocca
33:20questo argomento cioè non sana
33:22il vulnus principale il problema
33:24che rischia di mandare migliaia
33:26di aziende a rotoli?
33:28Assolutamente sì. Allora
33:30innanzitutto le aziende non
33:32riescono a monetizzare i crediti
33:34perché nessuna azione
33:36tranne questa moral suasion che
33:38loro decantano tanto le banche
33:40non hanno riaperto. Se avessero
33:42voluto dare un segnale così
33:44come avevamo chiesto anche
33:46a Siena e a Poste un segnale
33:50positivo al mercato dovevano
33:52immediatamente riaprire le
33:54partecipate di Stato quindi
33:56Cassa Depositi e Prestiti eh
33:58Medio Credito Centrale eh
34:00Montepaschi di Siena e Poste
34:02questo avrebbe innanzitutto
34:04dato un'iniezione di fiducia al
34:06mercato finanziario in più
34:08avrebbe eh diciamo
34:10contribuito a calmerare lo
34:12sciacallaggio il calmerare i
34:14crediti perché oggi chi sta
34:16vendendo qualcosa è soggetto a
34:18uno sciacallaggio da parte di un
34:20mercato molto isterico che
34:22compra crediti quadriennali
34:24anche al di sotto del
34:26settanta per cento del valore
34:28facciale. La gente ha lavorato,
34:30ha rispettato una legge in un
34:32legittimo affidamento sono state
34:34cambiate trentaquattro volte le
34:36regole del gioco e oggi chi ha
34:38eseguito lavori come la mia
34:40impresa si potrebbe trovare
34:42sottoposto a un fallimento io ho
34:44avuto proposte al settanta per
34:46cento del valore facciale del
34:48credito questo è impossibile
34:50perché nessuna azienda ha questi
34:52margini operativi quindi si
34:54andrebbe sottoposto e si
34:56andrebbe soggetto comunque a un
34:58fallimento sulla questione della
35:00remissione in bonus però vorrei
35:02fare una precisazione perché
35:04hanno usato un tecnicismo che è
35:06veramente cinico e cinico nella
35:08misura in cui la remissione in
35:10bonus è stata realizzata con una
35:12circolare di il sei di ottobre
35:14alla trentatré e dove per i
35:18crediti maturati nell'anno
35:20precedente quindi al trentuno
35:22dicembre duemilaventidue dovevano
35:24essere comunicati entro il sedici
35:26marzo poi postergati al trentuno
35:28di marzo dell'anno successivo
35:30alla dalla dall'anno di
35:32sostenimento della spesa
35:34altrimenti si sarebbe eh si
35:36sarebbe potuto accedere alla
35:38remissione in bonus per i
35:40privati perché le imprese
35:42possono fare la cessione
35:43comunque entro il trentan di
35:45novembre eh del dell'anno
35:47successivo eh per i privati si
35:49poteva accedere a questa
35:50remissione in bonus
35:53tecnicamente hanno per norma
35:56stabilito che la remissione in
35:59bonus è ammessa solo se eh le
36:02cessioni avvenissero nei
36:03confronti di banchi o
36:05intermediari finanziari quindi
36:07se non avessero avuto la spesa
36:10al trentuno dodici duemilaventidue
36:12se non trovassero una banca
36:15disposta ad acquistare eh dopo
36:18il trentuno marzo loro hanno
36:20perso l'annualità perché a un
36:22privato non lo possono più
36:24cedere il cinismo sta che loro
36:27hanno decantato con la
36:28remissione in bonus ma la
36:30remissione in bonus era prevista
36:32già dall'Agenzia delle Entrate
36:34ma loro lo hanno eh
36:36se le banche non riaprissero
36:39poste non riaprisse i cittadini
36:42i committenti perdono un'annualità
36:46tra l'altro
36:49a rimarcare un aspetto qui
36:51abbiamo sempre dedicato
36:52attenzione ovviamente al dramma
36:54delle aziende che molto spesso
36:56hanno già dovuto chiudere i
36:57battenti alcune rischiano il
36:59fallimento hanno licenziato il
37:01personale quindi l'impatto
37:02economico è devastante ma anche
37:04le aziende che non hanno del
37:06super bonus potrebbero essere
37:08poi chiamate anche loro per
37:10essersi fidate di una legge dello
37:12Stato a dover tirare fuori eh
37:14dei dei soldi quindi voglio dire
37:16in realtà non c'è soltanto il
37:17dramma per le aziende ma anche
37:19per chi ehm ha ritenuto di
37:21potersi abbalere di questo
37:22meccanismo per rendere
37:24efficiente dal punto di vista
37:25energetico la propria abitazione
37:27eh io le faccio un'ultimissima
37:29domanda eh perché poi devo
37:31chiudere questa puntata ma
37:33perché perché voi continuate a
37:35lottare continuate a chiedere al
37:37governo di rivedere le proprie
37:39decisioni vogliamo ricordare di
37:41quante aziende di quante persone
37:43stiamo parlando? Cioè il destino
37:45di chi oggi è appeso al futuro di
37:50questo provvedimento così tanto
37:52controverso? Ma e allora si
37:55parla eh noi abbiamo stimato ma
37:57e ne ce ne sono ormai ce ne sono
37:59prove perché tanti studi lo
38:00scoprono ma noi abbiamo stimato
38:02le aziende un milione circa un
38:04milione di posti di lavoro
38:06qualcuno dice novecentoquaranta
38:08noi noi abbiamo stimato
38:10novecentosessantatremila
38:12addetti direttamente coinvolti
38:14nella questione del del delle
38:16opere edili relativa agli
38:18efficientemente energetico e
38:19miglioramento sismico quindi
38:21parliamo di numeri
38:23importantissimi abbiamo o noi
38:25fatto una una stima che ripeto
38:28se questa cosa non fosse
38:30risolta che arriviamo intorno ai
38:32trentacinque miliardi l'anno di
38:34costi generati a carico dello
38:36Stato tra mancati incassi e
38:38costi che lo Stato dovrebbe
38:40sostenere e paradossale che
38:43qualcuni eh tecnici del MEF e
38:46alcuni eh politici eh che sono
38:49lì al MEF non si rendono conto
38:51del disastro che stanno
38:53provocando allora ci
38:56parliamo di una di quelle
38:58vicende che abbiamo promesso di
38:59seguire fino in fondo perché
39:01questo significa anche fare
39:03informazione non è che gli
39:04argomenti passano di moda ok? I
39:07problemi restano al di là degli
39:09annunci che la politica fa io
39:11ringrazio Domenico Passarella
39:13vicepresidente del comitato ESO
39:17Dati del Superbonus eh buon
39:19lavoro avremo modo naturalmente
39:21di raccontare gli sviluppi di
39:23questa che è una vicenda
39:26di come possono andare le cose
39:29in questo paese. Buona serata
39:31lei. Grazie. Buonasera. Grazie.
39:34Grazie mille. Noi ci fermiamo
39:36qui perché il tempo a nostra
39:37disposizione è ampiamente
39:39esaurito. Torniamo domani alla
39:41solita ora. Grazie per
39:42l'attenzione. Arrivederci.
39:45Extra tutti i colori
39:47dell'attualità con Claudio
39:49Michalizio

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