• mese scorso
00:00 Intro
01:52 Covid e guerra, come stanno i giovani? In collegamento Camilla Velotta, Esecutivo Nazionale Rete degli Studenti Medi
25:59 Viterbo, cresce la tensione al carcere Mammagialla. In collegamento Gaetano Alaimo, direttore NewTuscia.it
31:35 Una panchina viola per la fibromialgia. In collegamento Francesco Piccerillo, presidente “Fibromialgia Libellula Libera”
37:21 Viterbo, che bella la ruota panoramica gigante! In collegamento Gaetano Alaimo, direttore NewTuscia.it
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Trascrizione
00:00Extra, tutti i colori dell'attualità, con Claudio Michalizio.
00:06Bentornati a destra. In questa puntata vogliamo occuparci dello stato di salute psicologica
00:16dei giovani, delle nuove generazioni, alle prese con tre anni difficilissimi. Prima l'emergenza
00:24e poi l'angoscia della guerra. Ma come stanno? La copertina è di Giacomo Chiucchiolo e poi vi
00:31presento l'ospite di questa puntata. I giovani stanno male a trovare la forza e il coraggio di
00:36farlo. Sono proprio loro, grazie ad un'indagine con migliaia di testimonianze, finita in un
00:41progetto promosso a livello nazionale dalla rete degli studenti medi. Chiedimi come sto questo.
00:46In nome del progetto voleva riempire un vuoto lasciato dagli adulti nel corso degli ultimi
00:51anni difficilissimi per tutti, tra pandemia e paura della guerra, ma soprattutto per le nuove
00:56generazioni. Il punto di partenza è un dato di fatto che non lascia dubbi di sorta. Politica,
01:01società e mezzi di comunicazione si sono preoccupati soltanto delle conseguenze che
01:06eventi così tragici e fuori dall'ordinario stavano avendo avrebbero avuto sull'economia
01:10e le relazioni sociali, ma solo tra i grandi, mentre nessuno si è preoccupato di come stessero
01:16vivendo quelle situazioni bambini, adolescenti e ragazzi. Solo recentemente qualche studio
01:21scientifico ha iniziato a porre i primi dubbi, prendendo spunto da fatti di cronaca e indagini
01:26statistiche. E' per questo che sappiamo che In Giovani su 2 denuncia ansia e sintomi depressivi,
01:32qui vanno aggiunti l'aumento dei suicidi, tentati e riusciti e degli episodi di bullismo e vandalismo.
01:38Episodi per certi versi eclatanti che però, dicono gli esperti, rischiano di essere solo
01:43la punta di un iceberg profondo che ancora non sta svelando il vero stato di malessere
01:48vissuto dalle nuove generazioni. E allora, il nostro ospite in questa puntata di Estra
01:55è Camilla Velotta. Lui rappresenta la rete degli studenti medi e tra l'altro la referente
02:02proprio per il benessere psicologico. Intanto buonasera e benvenuta. Ciao, buongiorno e grazie
02:08per l'invito. Allora, è interessante perché in effetti a noi è già capitato in questa
02:14trasmissione, Camilla, di chiederci più volte ma quand'è che iniziamo a pensare un po' alle
02:19nuove generazioni? Perché, diciamo la verità, noi adulti, parlo come se fossi tuo padre,
02:25in questi tre anni abbiamo avuto in mente l'emergenza, abbiamo avuto in mente questo
02:33dando per scontato che intanto i giovani c'erano, no? C'era da dargli la dad, c'era da in qualche
02:40modo star loro vicino, ma nessuno che abbia mai davvero cercato di capire qual era lo stato di
02:45salute. Perché voi avete sentito l'esigenza di chiederlo ai giovani proprio? Sì, noi,
02:53diciamo, dopo la pandemia, dopo una fase che, diciamo, ha messo in difficoltà sicuramente
02:58tutto il Paese, ma mi sento di dire nello specifico la nostra fascia generazionale,
03:03abbiamo iniziato a chiederci di fatto come stessimo e in realtà, insomma, abbiamo noi,
03:10tra di noi forse era facile dirci che non stavamo tanto bene, però ci mancavano delle risposte un
03:17po' più complessive rispetto alle nostre orbite, diciamo, al mondo della nostra associazione,
03:23quindi da qui nasce l'esigenza di provare ad allargare questo tema e provare a coinvolgere
03:32altre persone della nostra generazione. Da qui, diciamo, il sondaggio che in un mese ha raccolto
03:3930.000 risposte, un sondaggio in cui chiedevamo di fatto come la nostra generazione ha vissuto
03:47la pandemia, un sondaggio che abbiamo rivolto agli studenti delle superiori e delle università,
03:52che in realtà ci ha dato dei risultati abbastanza allarmanti. Io credo però che uno dei primi dati,
04:00forse più significativi, è proprio il fatto che in un mese un sondaggio comunque diffuso con i
04:06canali che abbiamo, con i social, con il giro di parole, ha raccolto 30.000 risposte, comunque un
04:11sondaggio anche abbastanza complesso, perché comunque c'erano una serie di domande, era anche
04:16abbastanza corposo. Diciamo però che il fatto che 30.000 studenti in tutto il paese, da nord a
04:21sud, hanno deciso di dare delle risposte a questo sondaggio ci ha fatto capire che era la strada
04:26giusta e che ce n'era bisogno e che la nostra generazione aveva necessità di parlare del tema.
04:31Ecco, tra l'altro voi avete sondato decine di migliaia di giovani, perché stiamo parlando di
04:38300.000 passa e passa questionari, quindi è sicuramente un campione rappresentativo di una
04:45vasta fetta della popolazione giovanile italiana. Sì, diciamo da nord a sud, comunque la fascia su
04:53cui abbiamo deciso di porre il questionario era appunto da più o meno i 14 ai 25 anni, diciamo,
05:00posto che sappiamo che è un problema molto più largo il tema della salute mentale e del benessere
05:07psicologico, quindi è un progetto che in realtà abbiamo fatto insieme, affiancati dal sindacato
05:13dei pensionati italiani, dallo SPICI GL, proprio perché pensiamo che sia una battaglia intergenerazionale
05:18che non riguardi solo la nostra fascia. Quindi noi abbiamo rivolto
05:23questa domanda ai nostri compagni perché di fatto ci occupiamo di lavorare all'interno di scuole e
05:29università, però sappiamo che il tema è molto più complessivo, molto più largo e non riguarda solo i
05:35giovani. Ecco, se tu dovessi sintetizzare in una fotografia qual è la cosa che maggiormente
05:43angoscia le nuove generazioni oggi, che cosa ci racconteresti? Io direi che è una serie di concause
05:54che forse si può racchiudere nella parola futuro, nel senso che è forse la paura più grande che
06:01abbiamo, perché vediamo precarietà a dismisura nel mondo del lavoro, non riusciamo forse noi nuove
06:08generazioni a immaginarci un futuro che sia stabile anche economicamente. C'è sicuramente
06:14un tema rispetto al mondo del lavoro, un mondo che vediamo oggi fatto di precariato, di sfruttamento,
06:21che quindi in qualche modo ci spaventa. Insieme al tema lavorativo c'è sicuramente una questione
06:25rispetto alle tematiche ambientali, rispetto a dove effettivamente il nostro mondo sta andando,
06:30in qualche modo la nostra generazione lo ha già dimostrato riempiendo le piazze insieme al
06:35movimento Fridays for Future e quindi diciamo anche quella è un'altra grande ansia. A questo
06:43si aggiunge sicuramente il tema della guerra, che sicuramente sta aggiungendo peso a un panorama che
06:53già di fatto non è lucido, quindi io direi che la paura più grande che abbiamo forse è proprio
06:59riuscire a immaginarci il futuro, riuscire ad avere una prospettiva di cosa fare dopo,
07:03cosa fare una volta finite le scuole superiori, cosa fare una volta finita l'università insomma.
07:08Senti da questa vostra esperienza avete anche tratto delle valutazioni sul rapporto tra i
07:16giovani per esempio e le istituzioni, la scuola stessa. In una situazione normale è evidente che
07:24la scuola può essere vissuta come da una parte un'opportunità, dall'altra è una struttura che
07:30dovrebbe darti le basi per riuscire a costruirti come individuo nella società degli adulti. Vi
07:38siete interrogati sul che ruolo ha avuto la scuola in questi anni e in un momento complicato come
07:46quello che ancora stiamo vivendo? Sì, noi ovviamente come comunità studentesche che
07:52vivono le scuole superiori e le università ovviamente siamo partiti a fare un ragionamento
07:57complessivo partendo proprio dagli spazi che viviamo ogni giorno perché insomma sono quelli
08:02di cui abbiamo anche più conoscenza. Noi sappiamo che all'interno di scuole e università in questo
08:07momento non c'è nessuna garanzia rispetto al tema del benessere psicologico, proprio questo
08:14sondaggio ci ha dimostrato che c'è un tema, che c'è una difficoltà generazionale. Noi sappiamo
08:20però che in questo senso le nostre scuole non stanno dando delle risposte, non ci stanno dando
08:24gli strumenti per provare ad arginare quel malessere collettivo. Proprio rispetto a questo
08:31abbiamo fatto un ragionamento un po' più profondo che ci ha portato alla stesura di una proposta di
08:35legge che abbiamo presentato il 22 marzo alla Camera dei Deputati in cui chiediamo di fatto
08:40l'istituzione in ogni scuola e in ogni università di sportelli d'ascolto, di spazi insomma dove noi
08:46studenti possiamo incontrare un team di esperti che possa indirizzarci, che possa prevenire le
08:53forme di disagio giovanile che si sviluppano di più, che sono i disturbi del comportamento
08:58alimentare, i bisogni di bullismo. Quindi diciamo è proprio dalle scuole e dalle università che noi
09:05cerchiamo una risposta perché crediamo che siano questi gli spazi che devono tutelarci. Quindi sì,
09:12direi che il ruolo più centrale in quest'ottica ce l'ha la scuola appunto. Quindi diciamo che la
09:20pandemia e probabilmente la guerra hanno avuto un effetto sindemico, si dice medicina,
09:27cioè di fare emergere probabilmente tutta una serie di problemi che già c'erano,
09:31l'assenza delle istituzioni nei vostri confronti probabilmente c'era anche prima e in un momento
09:36di grande emergenza che scompagina un po' tutti gli schemi, ecco che tutte queste complessità sono
09:42venute a galla. Infatti io anche ci tengo a sottolineare che siamo partiti diciamo da una
09:49fase post pandemica, però anche con la consapevolezza che queste problematiche ci
09:55fossero già precedentemente. Però c'è un dato, cioè che la pandemia ha incrementato e ampliato
10:02tutte queste difficoltà. Basti pensare che ad oggi il 28% dei giovani soffre di disturbi
10:09alimentari e dalla pandemia questo dato è implementato nel 16%. Quindi sicuramente c'è
10:16un tema rispetto a una fase che è stata sicuramente dura per tutti, ma che mi sento di dire ha colpito
10:25in maniera particolare la nostra generazione. Quindi noi abbiamo avuto ancora più esigenza
10:31dopo due mesi di interrogarci, di far partire questo progetto appunto con la consapevolezza
10:37che in realtà non stessimo bene neanche prima di fatto. Tra poco con la nostra ospite vedremo
10:44anche di capire che cosa gli studenti immaginano, vorrebbero anche per il futuro una volta che ci
10:52auguriamo questa situazione di emergenza che ormai sta diventando quasi cronica. Prima il
10:57covid e adesso la guerra possa voltare definitivamente pagina e permetterci di
11:02tornare a progettare anche gli anni a venire con maggior serenità. Adesso però c'è la pubblicità,
11:08pochi secondi e poi torniamo a dar voce ai giovani che hanno chiesto maggiore attenzione
11:15alle istituzioni e poi diciamo la verità in senso lato a noi adulti. Ne parliamo tra un attimo.
11:22Bentornati, abbiamo scelto di dedicare questa prima parte della puntata odierna di Estra alle
11:29nuove generazioni, a dare loro voce dopo che lo sappiamo, l'abbiamo detto tante volte noi
11:35adulti ci siamo accorti di essere forse stati un po' egoisti negli ultimi tre anni tra le paure
11:41per il covid prima e le tensioni internazionali legate alla guerra. Ci siamo forse dimenticati
11:45di chiedere a chi ci stava vicino, ai nostri figli, ai nostri nipoti, ai nostri allievi nel
11:50ruolo per esempio dei docenti, come stessero vivendo loro questa situazione complicata e i
11:56giovani a un certo punto hanno deciso di chiederselo da soli lanciando un progetto
12:01attraverso la rete degli studenti medi che ha restituito alcune risposte che devono davvero
12:08farci riflettere. Alcuni punti li abbiamo già toccati con la nostra ospite Camilla Velotta
12:13dell'esecutivo nazionale della rete degli studenti medi. Ecco ricordiamo questo sondaggio con oltre
12:20300 mila questionari che voi avete distribuito ha permesso di raccontare lo stato d'animo di
12:26tutta quella fascia di giovani che va dall'età dell'adolescenza a quella dei giovani adulti,
12:32stiamo parlando del dell'istituale superiori e del mondo universitario praticamente. Sì,
12:40appunto noi abbiamo abbiamo appunto sentito sentito questa esigenza e in realtà il quadro
12:48che ci ha restituito questo sondaggio ci ha contermato di fatto quello che in realtà già
12:54sapevamo, però a noi abbiamo sentito la necessità appunto di insomma allargare questo questo
13:02sondaggio proprio perché in realtà non c'erano delle ricerche troppo troppo specifiche sul tema,
13:07quindi in qualche modo abbiamo sentito la necessità di produrle noi. Dal sondaggio è
13:12emerso per esempio per dire anche qualche dato che il 60 per cento della nostra generazione è
13:19preoccupato per la propria salute mentale e che diciamo il 90 per cento degli studenti avrebbe
13:28bisogno di uno spazio di assistenza psicologica all'interno della propria scuola e che uno su tre
13:35ne farebbe uso senza troppi problemi, quindi io credo che insomma in qualche modo questi
13:42questi dati sottolineino una situazione di complessità che la politica non può più non può
13:47più ignorare ed è per questo che crediamo siano necessari oggi più che mai delle tutele che siano
13:52anche legislative. Poi parliamo anche del pacchetto di provvedimenti che secondo voi
13:59il mondo dei grandi dovrebbe varare a beneficio delle nuove generazioni. Mi ha colpito un dato
14:07nella copertina che tu hai probabilmente seguito in apertura di questa nostra trasmissione. La
14:13nostra redazione richiamava un'indagine credo dell'istituto fate bene fratelli che certificava
14:20come negli ultimi mesi siano aumentati i casi di suicidio o di tentato suicidio tra i giovani e
14:28questa cosa io credo che sia quella in assoluto più difficile da accettare perché io non credo
14:35che nella mente del giovane possa esserci già presente il concetto della morte del darsi la
14:43morte per in qualche modo rispondere fuggendo oppure no aggredendo uno stato di profonda
14:51angoscia di profonda tensione. Dal vostra indagine è emerso anche questo sentimento così spettrale
14:59così brutto davvero lo dico da adulto? Ma sì di fatto insomma è emerso anche nel nostro
15:08sondaggio che ci sia di fatto una situazione di malessere che molto spesso ha anche portato
15:14durante noi chiedevamo insomma nel sondaggio durante la fase pandemica nello specifico che
15:21ci fossero stati insomma un gran numero di giovani che insomma hanno provato istinti suicidari.
15:27Rispetto a questo io penso che ci sia un dato allarmante oggi perché nel corso degli ultimi
15:33mesi sono stati tantissimi fatti di cronaca soprattutto per quanto riguarda il mondo
15:38universitario che ci hanno insomma contermato che c'è di fatto un tema nel nostro paese che non può
15:44più essere ignorato. Soprattutto non possiamo pensare di parlare di benessere psicologico
15:49solo quando uno studente o una studentessa si toglie la vita e rispetto a questo io penso che
15:55al di là appunto dei presidi che si possono inserire all'interno di scuole e università
16:01degli sportelli insomma che possono essere introdotti io credo che sia insomma necessario
16:07fare un ragionamento serio su che tipo di spazi sono oggi le scuole e le università soprattutto
16:14perché c'è questa corsa al merito sempre più ampia dimostrata anche dalla volontà politica
16:20di rinominare il nostro ministero come ministero dell'istruzione del merito. Io credo che stiamo
16:25andando nella direzione sbagliata e che se continuiamo insomma a inseguire un'idea sbagliata
16:30anche di quello che deve essere il mondo della scuola continueremo semplicemente a peggiorare la
16:35situazione piuttosto che invece provare a fare dei ragionamenti collettivi e ripensare un attimo
16:40gli spazi e i mondi a cui siamo abituati. Anche perché mi pare di capire che il tema
16:47della competitività forse sia una direzione un po' sbagliata nel senso che non so se emerge
16:55anche dai vostri dati l'ansia del compito in classe, delle verifiche, delle interrogazioni
17:02dopo la pandemia è letteralmente esplosa. E' vero che questi che erano delle scadenze
17:08normali fino a qualche anno fa nei soggetti probabilmente più spossati dallo stress per
17:14la situazione vissuta può avere un effetto addirittura paralizzante, diventa un qualcosa
17:20di alienante. Io devo dire che ho anche finito le superiori non da troppo nel senso che sono
17:28stata nelle scuole superiori fino all'anno scorso e oggi non è per niente strano vedere compagni di
17:35classe che fanno utilizzo di ansiolitici, che hanno paura, che hanno molta ansia prima dei
17:43compiti in classe, delle interrogazioni, che vivono comunque lo spazio scolastico in maniera
17:49non sicura, non tranquilla. Anche poi i dati lo dimostrano ma io credo che rispetto a questo ci
17:57sia anche un dato umano nel senso che io penso che la nostra generazione in qualche modo abbia
18:02sdoganato lo stare male, quindi in qualche modo siamo abituati a sapere che i nostri compagni di
18:10classe, le persone con cui andiamo all'università non stanno bene, vivono con ansia quell'ambiente
18:16e quindi sicuramente bisogna ripartire da lì anche perché appunto proprio quella competizione di cui
18:24di cui si parlava continua a farsi sentire sempre di più, quindi noi crediamo serva una riforma
18:30strutturale della scuola nello specifico perché ormai troppe cose stanno dimostrando che non
18:40così non va più bene. Allora lanciamole delle proposte nella speranza che chi ha il potere
18:45decisionale stia ascoltando questa nostra trasmissione. La scuola del futuro, voi come
18:51ve la immaginate soprattutto se l'obiettivo non è soltanto quello di garantire la formazione ma
18:58anche quello di garantire un ambiente sereno che poi è il punto di partenza per valorizzare le
19:05competenze, le eccellenze, le professionalità, le caratteristiche di ogni singolo studente? Noi
19:12appunto soprattutto parto dalla proposta di legge, da quello che già oggi noi chiediamo alla politica
19:18gli obiettivi diciamo che crediamo siano indispensabili da raggiungere per garantirci
19:24degli spazi in cui effettivamente stare bene, quindi l'introduzione di sportelli di ascolto,
19:31di assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counseling con un team multidisciplinare che
19:37sappia intervenire insomma sulle situazioni di disagio. Crediamo però che sia necessario
19:43anche prevenire il problema, quindi che sia necessario introdurre tutti quei percorsi
19:50di educazione all'affettività, alla sensibilità, alla salute, al benessere psicologico perché diciamo
19:56sicuramente sono necessarie delle misure di risposta ma che sia anche necessario provare
20:02a prevenire il problema insomma prima che si ponga. Rispetto a questo è necessario poi ampliare
20:08anche quella che è il rapporto tra il Sistema Sanitario Nazionale e le istituzioni scolastiche
20:13per insomma reindirizzare i ragazzi che poi hanno necessità anche di continuare i propri percorsi
20:19altrove oltre che insomma con gli sportelli di ascolto dentro le classi. In generale io credo
20:25che sia necessario provare a ripensare la totalità del sistema scolastico di oggi anche
20:32perché una riforma complessiva della scuola diciamo non la vediamo da un po' troppo, quindi
20:38ripensare anche la didattica, la valutazione, bisogna forse ricostruire proprio una nuova
20:46idea di scuola. Noi in realtà siamo anche abbastanza convinti di avere un'idea quindi
20:52chiediamo che le istituzioni insomma abbiano la volontà politica di ascoltarci perché in realtà
20:58abbiamo delle idee. Che rapporto avete voi con il mondo delle istituzioni e della politica in
21:05generale perché la Rete degli Studenti è a tutti gli effetti forse il primo sindacato che ha cercato
21:12di dare voce proprio alla popolazione studentesca in modo particolare alle nuove generazioni. Vi
21:18prendono in considerazione, avete mai avuto modo di sedervi al tavolo delle decisioni anche
21:24soltanto per portare il vostro punto di vista e formulare le vostre proposte? Sì, noi come
21:31sindacato studentesco siamo all'interno del FAST che è il foro delle associazioni studentesche
21:38e all'interno insomma della consulta quindi di fatto abbiamo degli spazi in cui poter intervenire,
21:45in cui poter confrontarci con il ministero dell'istruzione. Il dato vero è che ad oggi
21:51Valditara ancora non ci convoca seriamente o almeno anche le volte in cui ha convocato la
22:00consulta degli studenti più che un ascolto reale diciamo l'ha fatto per necessità ma non per
22:09volontà politica per ascoltare la nostra generazione. Quindi in realtà noi chiediamo un
22:14confronto all'istruzione, insomma abbiamo anche gli spazi in cui farlo però la verità è che ad
22:21oggi non sono sfruttati e che in realtà la nostra generazione insomma non viene data tutta l'attenzione
22:28che io credo meriterebbe. Eh sì, questo è un tema molto delicato, ti faccio un'ultimissima domanda
22:34poi ci dobbiamo salutare ma è forse la domanda più scomoda. Che idea avete voi giovani di noi
22:42adulti? Noi appunto in realtà crediamo soprattutto in realtà appunto il nostro progetto forse un po'
22:52paradossale che parliamo di giovani ma lo facciamo insieme al sindacato dei pensionati proprio perché
22:58in realtà noi abbiamo una visione intergenerazionale anche della società. Noi crediamo che non si
23:04possano insomma creare delle delle barricate, degli antagonismi tra le generazioni ma che sia
23:11necessario una mossa collettiva, anche un ragionamento collettivo per continuare le
23:17battaglie insieme. Io credo nello specifico anche la pandemia ha provato in qualche modo a dividere
23:22le generazioni e soprattutto per tutta quella retorica per cui i giovani erano fannulloni,
23:28i giovani insomma si lamentavano poi di fatto di una situazione che per loro poteva anche essere
23:33comoda. Quindi diciamo ci sono stati delle delle occasioni in cui si è provato ad anteporre le
23:40generazioni. Noi crediamo che insomma le necessità che abbiamo siano collettive e che i cambiamenti
23:48possono avvenire solo con un lavoro condiviso e più largo. Ecco quindi in realtà diciamo questo.
23:56Beh hai dato una risposta molto bella e molto da persona adulta e questo credo che sia un buon
24:07segnale che date voi nuove generazioni a noi che abbiamo qualche anni in più. Anche perché il
24:14coraggio e la lucidità di dire quello che nel vostro sito la regia ci ha promostato qualche
24:18minuto fa e cioè che avete davanti a voi un lavoro precario pieno di incertezze e tutto
24:24questo inevitabilmente mina ancora di più la stabilità psichica delle persone. Voi almeno
24:30avete il coraggio di dirlo. Talvolta invece le generazioni un po' più agee diciamo così fingono
24:38di non accorgersene e quindi solo per il fatto che avete avuto il coraggio di dire sai che c'è
24:43nessuno ci ascolta ma ce lo chiediamo noi come stiamo. Voi ci state dando un grande segnale di
24:51cosa significa essere cittadini che si preoccupano per il benessere della propria categoria perdonami
24:58questa espressione ma anche inevitabilmente delle altre generazioni. Grazie a Federico Cappè il
25:05nostro regista che ci ha riproposto proprio questo passaggio. La nostra generazione ha davanti a sé
25:11un lavoro povero precario e senza diritti. Lo dite voi che siete giovani ma in realtà purtroppo lo
25:17pensiamo anche noi che ai noi giovani non siamo. Io ringrazio Camilla Velotta dell'esecutivo
25:23nazionale della rete degli studenti medi. Grazie davvero e in bocca al lupo per le vostre richieste.
25:29Grazie mille grazie per l'invito. Grazie. Ci fermiamo qui perché adesso c'è la pubblicità
25:36poi come sempre nello spirito di questa trasmissione lo sapete noi amiamo voltare
25:41pagina. Cambiamo decisamente argomento tra un attimo. Bentornati bentornati a destra e ora come
25:49ogni venerdì un appuntamento che ci permette di focalizzare la nostra attenzione su quanto
25:55accade nella zona di Viterbo e della Tuscia. Lo facciamo grazie alla collaborazione editoriale
26:01con NewTuscia.it. Bentornato al direttore Gaetano Alaimo. Buonasera. Buonasera direttore un saluto a
26:09tutti i telespettatori di Radio Roma Television e di Extra. Lo ricordiamo i nostri ascoltatori
26:14ogni settimana a quest'ora focus su quello che accade in questo territorio così bello e importante
26:20per la nostra regione una partnership editoriale tra il gruppo Radio Roma e NewTuscia.it che è
26:26leader di mercato su questa fetta così ampia di territorio e di popolazione. Allora direttore
26:35io direi di partire dalle notizie della stretta attualità. Mi pare di capire che al carcere di
26:40Viterbo ci sia una situazione che è oggetto di attenzione anche da parte delle istituzioni. Che
26:45cosa sta accadendo? Sì innanzitutto buonasera è una situazione difficile com'è un po' in tutto
26:54il Lazio da qualche anno a questa parte e non solo. Alcuni giorni fa c'è stata una innesima
27:00aggressione ad un detenuto al carcere di Mamma Gialla a Viterbo un codice rosso che ha portato
27:08all'ospedale di Belcolle con ferite a colle e torace un detenuto appunto a Belcolle con 30
27:19giorni di prognosi. Questo fa il paio con la situazione difficile sia del sovrappollamento
27:26sia della polizia penitenziaria che eh oltre a essere in sotto organico fa appunto come già
27:33detto il paio con un sovrappollamento che è nell'ordine sempre delle due cifre. Questo ha
27:38portato ad una manifestazione di protesta eh di varie sigle sindacali tra cui la FNS CISL,
27:46la SAP, la USPP, SINAP, la CISAP e la FPCGL il ventimarzo scorso davanti alla prefettura
27:56di Viterbo che è vicino al comune di Viterbo e questa sarà eh solo la prima di quella che
28:01si svolgerà il ventisette marzo a Roma, quella nazionale eh sotto il carcere di Regino Eceli
28:09con le stesse sigle appunto per rivendicare una situazione sempre più difficile sia per
28:15la polizia penitenziaria che deve fare i salti mortali lo possiamo dire per eh arginare questo
28:21sovraffollamento e queste aggressioni che stanno diventando eh purtroppo continuative
28:28durante l'arco dell'anno. Poi tra poco avremo modo anche di snonciolare qualche dato direttore.
28:33Eh anche perché immagino che la situazione che si vive nel carcere mamma gialla lì a Viterbo sia
28:39simile no? A quella degli altri istituti penitenziari al di là magari delle capienze
28:45differenti pochi posti in relazione ai detenuti che ci sono e poi la questione dell'organico.
28:52Tra l'altro la Cisle dice attenzione perché sta diventando anche molto pesante dal punto di vista
28:58dello stress che gli agenti penitenziari in servizio devono sopportare. Non a caso il
29:03fenomeno dei suicidi purtroppo è drammaticamente diffuso tra i detenuti ma anche ai noi tra gli
29:10agenti di polizia penitenziaria. Sì purtroppo anche a Viterbo ci sono stati casi limite come
29:17come hai detto di suicidi e soprattutto di eh gravi stress eh con personale sanitario
29:25continuamente in allerta oltre al alla polizia penitenziaria va ricordato il personale sanitario
29:30interno che fa dei turni incredibili e va il nostro ringraziamento a livello eh pubblico.
29:36Eh ahimè ci sono dei dati difficili che la stessa FNS Cisle ha nocciolato se posso dirne
29:45qualcuno eh sì mi sentite? Ah perfetto. Eh sì ti sentiamo prego. Si. Si parla di eh a Viterbo
29:55il meno ventuno percento di personale della polizia penitenziaria il record negativo è
30:01appunto Regina Celi con il trentaquattro per cento di sottorganico quindi Cassino eh meno
30:08trentatré per cento eh Rieti meno ventotto per cento Velletri meno ventisette per cento e Rebibbia
30:15meno venticinque per cento. Eh invece per quanto riguarda il eh sovraffollamento eh abbiamo dati
30:24veramente molto molto allarmanti che si parla del dal centocinquantotto per cento al centotrenta
30:32per cento di Viterbo quindi non dico altri dati perché comunque sarebbero dati un po' sterili ma
30:37danno l'idea di quello che è la situazione dei carceri delle carceri nel Lazio e a Viterbo.
30:42Una situazione che ovviamente andremo a monitorare per quello che riguarda gli sviluppi che potrebbero
30:49avere anche dopo questa manifestazione che diceva il direttore Alaimo eh si terrà nei
30:53prossimi giorni a Roma. Adesso però dobbiamo voltare pagina. Dobbiamo parlare eh di una
30:58patologia la la fibromialgia che non è eh secondo me ancora adeguatamente conosciuta
31:05dal dall'opinione pubblica. La regione Lazio sentivo proprio l'altro giorno eh il dato ci
31:12sono quasi centocinquantamila casi su tutto il territorio regionale a fronte di una popolazione
31:18che ne affetta a livello nazionale di due milioni e mezzo e c'è un evento che è stato eh
31:24organizzato nei giorni scorsi proprio per celebrare l'attenzione che l'opinione pubblica
31:28deve dare a questa patologia con l'inaugurazione di una bella panchina eh viola ma permettimi
31:36direttore di presentare subito Francesco Piccerillo che è il presidente di Fibromialgia
31:42Libellula Libera. Benvenuto a Estra, buonasera. Buonasera a voi e grazie per questa questo invito
31:50e sempre è una cosa bella far luce su una malattia che ancora oggi è invisibile per la
31:57sanità. È invisibile perché non è ancora eh diciamo non ha trovato il suo collocamento per
32:04quanto riguarda eh una legge che la riconosca e quindi non è inserita nemmeno dei livelli
32:09essenziali di assistenza. Eh sensibilizzare l'opinione pubblica nei giorni scorsi proprio
32:16a Viterbo c'è stata l'inaugurazione di questa panchina, vuoi parlarcene? Certo,
32:21allora la panchina la panchina viola rientra in quello che è la campagna di sensibilizzazione
32:27che viene fatta a livello nazionale. In altre regioni sono state installate queste panchine
32:33per eh far conoscere il viola per far conoscere poi ne parleremo un po' specificatamente sul
32:40discorso del colore ma a Viterbo ha trovato una collocazione particolare perché la panchina è
32:47stata inserita in un contesto che è la via Francigena e quindi quando noi siamo andati
32:54a fare questo progetto con il comune di Viterbo veramente è stato eh disponibilissimo anche la
33:01delegata ai ai alla via Francigena che ha collaborato in questa nostra diciamo in questa
33:08nostra avventura tanto è vero che poi eh un'altra associazione è stata interessata e ha ristrutturato
33:14questa panchina ed è l'età beta sono tutti i ragazzi disabili comunque che lavorano in una
33:19farmacneria e hanno ristrutturato noi gli abbiamo dato la vernice e tutto il materiale occorrente
33:25per ristrutturare questa panchina. La bellezza è che è stata inserita nella nel percorso della
33:32via Francigena. Quindi eh anche nel coniugare trovare una frase che potesse eh mettere insieme
33:39la via Francigena con la patologia è stata una cosa molto difficile. Poi alla fine ci siamo
33:46riusciti con mio cognato che ha coniato una frase che in effetti è molto bella ed è attinente ed è
33:54riposati dei tuoi molti passi anche per noi che li vorremmo percorrere. E questa è una frase che si
34:03colloca perfettamente in un percorso di bellegrinaggio ma anche che mette in risalto le
34:10difficoltà di queste persone che sono affette dalla sindrome fibromialgica. Direttore ti lascio
34:18il presidente. Sì. Sì presidente buonasera eh qual è stato il momento in cui voi avete creduto
34:27che la cittadinanza potesse eh accogliere le vostre istanze? Sappiamo che ancora è una malattia
34:33non riconosciuta tra quelle ufficiali se non sbaglio perché è una concausa di tanti di tante
34:40patologie. Che cosa vi aspettate voi dalle istituzioni? Beh diciamo che già da anni noi
34:47lavoriamo e e diciamo il governo che non c'è più perché è finita la la legislatura aveva portato
34:55avanti dei decreti che eh riconoscevano questa malattia come malattia cronica invalidante e
35:01questo eh fa diciamo eh c'ha una genesi che è eh il riconoscimento da parte dell'Organizzazione
35:08Mondiale della Sanità che è avvenuto già nel millenovecentonovantadue. Quando già in Italia
35:14nel millenovecentonovanta c'erano i criteri per diagnosticare questa malattia. Poi eh eh l'Europa
35:21non l'ha inserita nelle malattie, nell'elenco delle malattie. Tant'è vero poi che nel duemila
35:26e otto a dicembre duemila e otto con una dichiarazione il Parlamento Europeo eh invita
35:33gli stati membri a fare qualche cosa, a individuare dei centri di riferimento, di avviare una ricerca
35:41in merito a questa malattia. E veramente negli ultimi anni si sta parlando, però concretamente
35:48ancora non ci abbiamo niente. E quindi eh il il percorso è lungo. Però eh quello che volevo
35:56sottolineare che sì è vero è lungo il percorso. Però eh quello che noi chiediamo alle istituzioni
36:04di fare presto è perché queste persone continuano a soffrire. Non è che si interrompe. È una
36:11sofferenza continua tutti i giorni per nell'affrontare la quotidianità. Perché essendo una malattia
36:17invisibile è difficile pure eh arrivare a una diagnosi in tempi brevi. Forse anche per
36:25la mancata formazione dei medici e quindi quello che noi chiediamo continuamente è
36:30la formazione dei medici e di tutti quelli che fanno parte dei dei sanitari che fanno
36:35parte del del reparto di romatologia dove dovrebbe essere un ambulatore di fibromialgia
36:42che dovrebbe prendere in carico questi pazienti. Poi fammi qualche domanda. Le vostre richieste
36:49vengono accolte. Io lo devo salutare presidente perché abbiamo pochi istanti poi la regia
36:54ci sfuma però torneremo a parlare delle esigenze dei malati di fibromialgia intanto grazie
36:59a lei e a tutta l'associazione Libellula Libera. Grazie a Francesco Picello. Grazie.
37:05Con cui abbiamo acceso un cono di luce su questa patologia. Direttore abbiamo pochissimi
37:11secondi però io voglio che tu ci porti tutti idealmente a bordo della nuova ruota panoramica
37:18che avete lì a Viterbo. Sì. Allora c'è stato qualche giorno fa l'inaugurazione di questa
37:26immensa ruota panoramica che le immagini le documentano alta trentadue metri si vede
37:32praticamente mezza provincia e è stata messa a Prato Giardino che è il parco pubblico
37:38unico importante a Viterbo è stata la sindaca Chiara Frontini che abbiamo imparato a conoscere
37:44anche qui su Radio Roma Television a inaugurare la appunto questa ruota panoramica che era
37:50già nella campagna elettorale come uno dei mezzi per la promozione non globale però
37:56insomma dare un segnale al centro della città di presenza fino a mezzanotte circa di un
38:02posto di svago diciamo così perché il parco pubblico chiude normalmente massimo alle venti
38:08ventuno insomma tantissima gente che c'è proprio grande entusiasmo dal resto è altissima
38:16trentadue metri e trenta metri di diametro stiamo parlando davvero di un gigante una
38:21bellissima ruota panoramica che farà molto piacere a chi vive in nella Tuscia ma io sono
38:27convinto che da tutta la regione magari anche dei territori limitrofi si possa organizzare
38:31una gita da quelle parti per vivere l'ebrezza di salire a bordo di questa attrazione. Gaetano
38:37Laimo direttore di Newtusia.it ti devo lasciare perché purtroppo il tempo a nostra disposizione
38:42è terminato però grazie grazie davvero perché anche oggi ci hai regalato uno scorcio suggestivo
38:49dei temi che fanno discutere il tuo territorio e noi abbiamo contribuito a diffonderli al grande
38:54pubblico che segue Radio Roma. Buon lavoro. Buon lavoro. Grazie. Un saluto a tutti i teri
38:59spettatori. Grazie. Grazie davvero per questo collegamento e grazie anche a voi che ci avete
39:04seguito. Il tempo a nostra disposizione è terminato. Adesso ci sono gli altri programmi
39:09dal nostro emittente. Noi se volete torniamo domani alla solita ora. Arrivederci. Extra
39:17tutti i colori dell'attualità con Claudio Michelizio

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