00:00 Intro
02:32 Un giovane su due con ansia e sintomi depressivi. In collegamento Roberta Rossi, Irccs Istituto San Giovanni di Dio - Fatebenefratelli Brescia
25:35 La Calabria assume medici cubani: è schiavitù? In collegamento Julio Rodriguez, Associazione “Cubani per la democrazia”
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02:32 Un giovane su due con ansia e sintomi depressivi. In collegamento Roberta Rossi, Irccs Istituto San Giovanni di Dio - Fatebenefratelli Brescia
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NovitàTrascrizione
00:00l'attualità. Extra. Tutti i
00:06colori dell'attualità. Con
00:09Claudio Michelizio. Bentornati
00:12bentornati a destra. I nostri
00:15giovani sono usciti decisamente
00:17malconci dal punto di vista
00:19psicologico da due anni di
00:21pandemia e l'ultimo anno
00:22caratterizzato dalle tensioni
00:24della guerra rischia di non
00:26averli aiutati. Eh è un tema
00:29che è molto importante sui
00:31mezzi di comunicazione è un
00:33tema sul quale però gli esperti
00:35gli psicologi in modo
00:36particolare stanno prestando
00:38già da parecchio tempo
00:39attenzione perché è necessario
00:41capire che cosa sta succedendo
00:44e allora adesso vi propongo la
00:46copertina cura di Silvia
00:48Corsi e poi subito dopo vi
00:50presento l'ospite di questa
00:52puntata di Estra. Diciamoci la
00:54verità. Durante gli anni della
00:56pandemia anche i mezzi di
00:57comunicazione si riferiva a
00:59loro parlando di scuola, della
01:01famosa dad, la didattica a
01:03distanza e delle altre misure
01:04messe in campo per affrontare
01:06l'emergenza ma quando mai si è
01:08data voce agli studenti del
01:09senatari delle misure per
01:10conoscere il loro punto di
01:12vista, il loro stato d'animo,
01:13le paure e le speranze? Per
01:15mesi tv e giornali hanno
01:16raccontato costantemente le
01:18proteste e le preoccupazioni
01:19delle imprese, dei commercianti
01:21e di tutte le categorie
01:22professionali penalizzate
01:23durante il lockdown ma non c'è
01:25stata attrettanta attenzione
01:26sulle nuove generazioni e
01:27l'impatto che l'epidemia stava
01:28avendo sulle nuove generazioni.
01:30Oggi, a distanza di tre anni
01:31dalla proclamazione dello stato
01:33di emergenza, statistiche e
01:35qualche studio scientifico ci
01:36dicono che il virus, con tutti
01:38gli aspetti correlati, i
01:39provvedimenti amministrativi e
01:41l'infodemia hanno lasciato un
01:42segno profondo. L'ultimo spunto
01:44è un'indagine dell'Istituto Fate
01:46Bene Fratelli di Brescia, secondo
01:48cui un giovane su due denuncia
01:50ansia e sintomi depressivi. Ma
01:52le cronache dei mesi scorsi hanno
01:54strettamente segnalato anche
01:55altri campanelli d'allarme, come
01:57l'aumento dei suicidi, tentati e
01:59riusciti del 30%, o anche di
02:01episodi di bullismo e vandalismo
02:03in crescita, a scuola o fuori,
02:05con le immancabili polemiche
02:06sulla sicurezza e sul degrado
02:08sociale dei protagonisti di
02:09questi episodi. Ecco, quando i
02:11giovani sbagliano o commettono
02:12reati più o meno gravi, i
02:14mediani parlano, ovviamente con
02:16il consueto tono giudicante,
02:17tipico degli adulti spesso più
02:19pronti a criticare e punire,
02:20invece di provare a capire le
02:22origini di un disagio che
02:23continuiamo a voler ignorare.
02:26E allora, che cosa sta succedendo
02:28ai nostri giovani? Quello che
02:30cercheremo di capire con la
02:31nostra ospite, la dottoressa
02:33Federica Rossi, lei è psicologa,
02:35psicoterapeuta, ed è responsabile
02:37dell'unità di ricerca
02:39psichiatria dell'Istituto Centro
02:41San Giovanni di Dio, fate bene
02:43fratelli di Brescia. Intanto
02:45grazie per essere con noi,
02:47dottoressa, buonasera. Buonasera,
02:49grazie a voi dell'invito.
02:51Allora ovviamente
02:53nel mondo della scienza è anche
02:55molto difficile dare subito
02:57delle risposte. Noi
02:58giornalisticamente abbiamo messo
03:00in relazione questi dati
03:02che negli ultimi mesi
03:04hanno fatto capolino
03:06nel racconto delle conseguenze,
03:08le cosiddette macerie emotive
03:10sui giovani, le abbiamo messe in
03:11relazione con gli anni che abbiamo
03:13vissuto. Ovviamente voi
03:15addetti ai lavori siete un po' più
03:17cauti, però vi state interrogando
03:19il motivo per il quale un giovane
03:21su due abbia
03:23questi disturbi, sintomi depressivi
03:25e stati d'ansia.
03:27Sì, noi
03:29abbiamo appunto fatto una
03:31avevamo bisogno come
03:33ricercatori e come clinici di avere
03:35di avere di fatto un po' una
03:37fotografia perché nel
03:39post pandemia e anche durante la
03:41pandemia si sono succedute
03:43anche sui giornali tutta una serie di
03:45allarmi anche rispetto alla salute mentale
03:47l'idea era quella proprio di avere
03:49una fotografia chiara, di cominciare
03:51a definire anche quale
03:53fosse questo disagio
03:55dei giovani tanto appunto
03:57di cui tanto si parla
03:59e appunto l'idea era quella di andare
04:01a somministrare una serie di questionari
04:03quindi proprio con una valutazione
04:05specifica dello stato della loro salute
04:07mentale ed è appunto ai giovani della
04:09nostra città che ci siamo
04:11rivolti nel tentativo proprio di
04:13cominciare a dare un nome e cognome
04:15a questo disagio
04:17l'idea ovviamente è quella che poi
04:19una volta fatta la fotografia
04:21naturalmente tutti i
04:23servizi dedicati appunto
04:25poi alla salute mentale devono provare
04:27a dare una risposta
04:29a questo disagio quindi una risposta
04:31che possa essere mirata e
04:33centrata sulla
04:35tipologia appunto del
04:37disagio emergente
04:39Lei è collegata da Brescia, io lo ricordo
04:41ai nostri ascoltatori, è evidente che
04:43questa indagine se venisse
04:45fatta a Roma probabilmente
04:47porterebbe immagino più o meno
04:49agli stessi risultati, a noi interessa
04:51parlarne perché deve diventare
04:53uno spunto di riflessione e poi
04:55con la dottoressa Rossi racconteremo
04:57anche come quel territorio lombardo
04:59sta cercando di dare risposte
05:01alle esigenze dei giovani
05:03ma partiamo dall'analisi, da quello che
05:05è emerso da questi vostri
05:07questionari, che cosa vi hanno
05:09risposto i giovani?
05:11Questo malessere che hanno
05:13dentro, intanto loro
05:15in che modo lo manifestano?
05:17Allora intanto la cosa
05:19che è emersa
05:21principalmente in termini proprio
05:23anche di frequenza
05:25sono come avete un po' indicato
05:27prima
05:29soprattutto sintomi di
05:31ansia e sintomi
05:33depressivi
05:35sintomi depressivi non
05:37così come dire generici
05:39ma al di sopra
05:41di quella che comincia a essere
05:43una soglia clinica di interesse
05:45quindi non solo magari degli aspetti
05:47di tristezza anche rispetto a tutto
05:49quello che stavano vivendo
05:51ma degli aspetti che possono
05:53cominciare ad essere un po'
05:55un punto di allarme
05:57su cui interrogarsi, su cui intervenire
05:59quindi sintomi depressivi proprio legati
06:01un po' alla percezione
06:03di affaticamento, di perdita
06:05di interesse nelle cose, nel fare
06:07le cose, nel mantenere i propri
06:09compiti. Chiaramente il nostro
06:11bacino di utenza
06:13è stata quella dei giovani
06:15degli istituti superiori e
06:17dell'università, quindi questo diciamo
06:19una fascia di età tra i 14
06:21tra circa 14
06:23e i 25 anni più o meno
06:25e quindi il malessere
06:27è legato chiaramente anche un po' al momento
06:29di vita, quindi una difficoltà
06:31nel mantenimento di quelle che poi
06:33sono gli aspetti
06:35diciamo della vita
06:37che può essere la vita di uno studente
06:39quindi anche un altro
06:41aspetto importante che è emerso
06:43è un senso di solitudine
06:45profonda, un senso proprio
06:47probabilmente questo chiaramente legato
06:49anche a tutte le
06:51misure che sono state utilizzate
06:53per il fronteggiamento della pandemia
06:55hanno chiaramente portato
06:57tutti a scollegarsi e quello che emerge
06:59abbiamo appunto somministrato
07:01una scala specifica per la
07:03situazione della solitudine che ha mostrato
07:05effettivamente un effetto molto su tutti
07:07i ragazzi, un po' di tutte le
07:09fasce di età, questo
07:11sentimento proprio di solitudine che poi
07:13spesso poi può agganciarsi chiaramente
07:15a degli aspetti anche magari di tristezza
07:17e più di stampo depressivo
07:19diciamo
07:21Dottoressa faccio riferimento alla sua
07:23competenza come psicologa
07:25ci aiuta a capire
07:27mentre è facile immaginare il senso di
07:29solitudine proprio perché la vita sociale
07:32non solo per i giovani in quei due anni
07:34è stata fortemente condizionata
07:36per quale motivo
07:38perdono di interesse
07:40rispetto alle attività
07:42visto che la scuola certo
07:44sotto forma di DAD è comunque
07:46andata avanti, le interrogazioni
07:48c'erano, gli impegni c'erano
07:50che cos'è che è scattato
07:52per
07:54provocare questo allontanamento
07:56anche dal senso
07:58del dovere verso
08:00incombenze che in un modo o nell'altro
08:02sono sempre andate avanti
08:04Sì, se pensiamo
08:06agli aspetti anche
08:08agli aspetti depressivi
08:10come anche in termini
08:12anche di una visione di sé
08:14rapportata al mondo, quindi anche una perdita
08:16anche magari in certi momenti
08:18di quella sensazione
08:20un po' di autoefficacia che noi abbiamo
08:22nei confronti del mondo
08:24può essere anche rispetto chiaramente
08:26a un lutto enorme che
08:28abbiamo visto chiaramente poi
08:30Brescia è un territorio
08:32che è stato uno tra i più colpiti
08:34durante la pandemia, quindi
08:36anche l'idea che
08:38tanti di questi giovani sono stati
08:40sono venuti a contatto con aspetti
08:42chiaramente della perdita
08:44di un proprio caro, la perdita magari
08:46di figure anche vicine
08:48quindi un aspetto diciamo
08:50di lutto che ha attraversato
08:52tutta la nostra, chiaramente
08:54tutto il mondo insomma
08:56quindi come un aspetto anche di
08:58se lo pensiamo proprio anche
09:00per esempio sugli aspetti d'ansia
09:02anche l'idea di
09:04se pensiamo all'ansia come l'emozione
09:06dell'incertezza e del senso
09:08di minaccia che una persona può percepire
09:10è chiaro che siamo stati tutti
09:12per mesi e mesi
09:14e mesi con l'idea di
09:16oddio chissà che cosa ci succederà
09:18oddio chissà come andremo avanti
09:20quindi con questo senso
09:22un po' di perdita di controllo
09:24sulle nostre vite, avevamo tutti
09:26delle vite bene o male
09:28molto come dire, strutturate sui propri impegni
09:30la pandemia ha chiaramente
09:32completamente stravolto tutto
09:34facendoci mancare un po' tutti i punti di riferimento
09:36quindi i sintomi d'ansia
09:38sicuramente possono essere proprio
09:40possiamo pensare come
09:42a una sensazione proprio
09:44di incertezza che ci ha
09:46travolto tutti
09:48E tra l'altro da questa vostra ricerca
09:50emerge che certo
09:52l'ansia e i sintomi depressivi
09:54sono quelli forse più eclatanti
09:56tant'è vero che statisticamente riguardano
09:58un giovane su due, ma
10:00questo stato di malessere voi avete scoperto
10:02che si può manifestare in tanti modi
10:04addirittura anche
10:06somatizzando in qualche modo
10:08il dolore
10:10Assolutamente
10:12tutto l'aspetto anche questo più
10:14proprio legato come
10:16un impatto anche traumatico
10:18che c'è stato nelle vite
10:20su sintomi del sonno
10:22quindi difficoltà nel dormire
10:24sia nell'addormentamento
10:26che di mantenere diciamo un sonno
10:28prolungato
10:30e riposante, ma anche
10:32sintomi somatici, laddove le cose
10:34non escono in termini emotivi
10:36spesso il corpo parla per noi
10:38quindi sicuramente anche
10:40appunto una
10:42sicuramente una frequenza alta
10:44anche di questi aspetti
10:46Poi è bene ricordare che
10:48questa fotografia è stata fatta
10:50a novembre dell'anno scorso
10:52quindi nella quarta
10:54diciamo nella quarta ondata
10:56della pandemia
10:58quindi come dire anche in una fase in cui
11:00un po' le cose si stavano
11:02riprendendo
11:04noi non sappiamo, abbiamo fatto una fotografia
11:06uno scatto come dire
11:08non abbiamo chiaramente
11:10la misura di quanto
11:12la fotografia che noi abbiamo
11:14rilevato sia strettamente
11:16e solo legata al covid
11:18noi questo chiaramente non lo possiamo dire
11:20ma come clinici
11:22questa fotografia
11:24è a questa fotografia che noi ci dobbiamo
11:26rivolgere pensando poi ai nostri
11:28interventi e a quello che dobbiamo
11:30mettere in campo per riuscire a rispondere
11:32a questi bisogni
11:34quindi questo è importante
11:38Noi adesso ci dobbiamo prendere una piccola pausa
11:40pochi secondi di pubblicità dottoressa
11:42ma poi con lei io vorrei aiutare il pubblico a casa
11:44a capire intanto
11:46perché è importante
11:48accorgersi se
11:50anche i giovani vicino a noi
11:52sono cambiati, voi siete
11:54collegati da Brescia, Brescia è stata
11:56purtroppo una delle città martoriate
11:58dall'emergenza pandemica ma attenzione
12:00perché poi la paura del covid
12:02è andata oltre i confini territoriali
12:04ha riguardato anche altre regioni dove forse
12:06ha impattato meno ma a livello
12:08psicologico la paura quella
12:10naturalmente ha galoppato comunque
12:12e allora cercheremo anche di capire come
12:14il vostro territorio sta cercando
12:16di gestire questa situazione
12:18adesso una breve pausa e poi di nuovo
12:20a Estra questa sera per parlare
12:22degli effetti sui giovani della pandemia
12:24tra poco
12:26Bentornati a Estra
12:28stiamo cercando di capire quali
12:30macerie emotive abbia
12:32lasciato sui giovani
12:34del nostro paese
12:36la drammatica situazione
12:38del covid con tutto quello che
12:40è scaturito negli ultimi
12:42tre anni, lo facciamo con la dottoressa
12:44Roberta Rossi che è psicologa
12:46e psicoterapeuta, lei collegata da Brescia
12:48qui all'ospedale Fatebene Fratelli
12:50ha condotto un'indagine
12:52molto articolata
12:54nel novembre del 2021 quando
12:56si stava vivendo l'ultima coda
12:58dell'emergenza pandemica da qui è emerso
13:00un dato preoccupante
13:02un giovane su due accusa
13:04sintomi di ansia
13:06o depressione e poi
13:08si può manifestare anche
13:10in modo più profondo a livello somatico
13:12dottoressa prima di capire come
13:14il vostro territorio sta cercando ora di
13:16prestare soccorso a questi giovani
13:18io in apertura ho fatto
13:20con la copertina abbiamo fatto
13:22due mea culpa
13:24uno quello di essere stati forse
13:26noi
13:28giornalisti
13:30in grado di alimentare
13:32attraverso l'infodemia
13:34la paura perché c'era un virus
13:36che naturalmente era pericoloso
13:38ma noi abbiamo probabilmente contribuito
13:40a quella sindrome psicologica
13:42del mille non più mille
13:44che poi ha avuto effetti
13:46drammatici sulla psiche non soltanto
13:48temiamo dei giovani ma anche degli altri
13:50componenti del nostro paese
13:52e l'altra mia culpa
13:54lo dico forse anche come genitore
13:56che forse ci siamo un po' dimenticati
13:58dai nostri giovani di capire
14:00come loro stessero vivendo
14:02questa situazione
14:04sono ipercritici o c'è qualcosa di vero
14:06lo chiedo al clinico ovviamente
14:08e all'esperto
14:10in quello che stiamo dicendo
14:12beh è chiaro
14:14che insomma abbiamo
14:16partiamo un po' dal presupposto che
14:18in un momento di grande sconvolgimento
14:20abbiamo fatto tutti del nostro meglio
14:22in parte in certi momenti
14:24forse anche certo andando
14:26così come dire
14:28andando a cercare di capire
14:30anche solo in alcuni momenti
14:32come stare in piedi
14:34sicuramente i ragazzi, i giovani
14:36che sono già in un momento
14:38perché questo è bene ricordarlo
14:40che la fase dell'adolescenza
14:42cioè tra i 16, la finestra tra i 16
14:44e i 25 anni
14:46è già la finestra critica
14:48per gli esordi
14:50della malattia mentale
14:52nel senso che quasi la totalità
14:54dei disturbi mentali
14:56ha proprio questa fascia di età
14:58come età di insorgenza
15:00quindi già in un momento di grande
15:02vulnerabilità è arrivato
15:04anche questo momento
15:06per cui questo
15:08l'aspetto della pandemia
15:10quindi sicuramente
15:12questi ragazzi
15:14giovani appunto adolescenti
15:16e tardo adolescenti
15:18sicuramente si sono trovati
15:20a gestire una sfida nella sfida
15:22dal punto di vista
15:24evolutivo
15:26tocca a noi però adesso come clinici
15:29sicuramente provare a dare
15:31delle risposte
15:33cliniche
15:35pensate esattamente
15:37sui bisogni
15:39di questi ragazzi
15:41perché appunto questo
15:43l'altro aspetto che non dobbiamo chiaramente
15:45come dire neanche drammatizzare troppo
15:47noi abbiamo trovato si è vero
15:49che ci sono dei sintomi depressivi
15:51che cominciano ad essere di interesse clinico
15:53abbiamo trovato dei sintomi
15:55d'ansia che non vuol dire
15:57tutto il numero che questo
15:59un ragazzo su due si troverà a gestire
16:01una diagnosi
16:03e una malattia conclamata
16:05che sia un disturbo d'ansia o che sia
16:07un disturbo depressivo
16:09quindi anche questo è bene
16:11sottolinearlo. Noi appunto
16:13dobbiamo rivolgerci alle persone
16:15che cominciano, ai ragazzi che cominciano
16:17ad avere una sofferenza
16:19proprio per evitare che la sofferenza
16:21poi si tramuti in qualcosa di
16:23quelli che sono all'inizio dei sintomi
16:25che si tramutino in qualcosa che poi è una malattia
16:27una malattia ben definita
16:29quindi la prevenzione in questo
16:31come in tutti i campi della medicina
16:33anche in psichiatria la prevenzione
16:35deve essere
16:37deve cominciare ad essere anche per noi
16:39un aspetto importante
16:41e quindi gli interventi appunto anche che
16:43noi stiamo
16:45cominciando a mettere in atto
16:47vanno in quest'ottica
16:49nel far si che la filiera un pochino
16:51si interrompa
16:53Ecco voi avete messo in campo
16:55un approccio direi di sistema
16:57perché sono tanti gli interlocutori
16:59che stanno dando vita a questo
17:01progetto nella zona
17:03di Brescia dove è nata
17:05questa ricerca e dove ovviamente ora
17:07si sta cercando di intervenire
17:09in ottica preventiva. Che strategia avete
17:11messo in campo dottoressa?
17:13Intanto come
17:15ha detto di sistema
17:17è un progetto di rete
17:19che coinvolge
17:21diversi attori
17:23sicuramente
17:25noi siamo capo fila
17:27come IRCS Fate Bene Fratelli
17:29ma sono coinvolti
17:31gli attori principali
17:33che in
17:35città si occupano appunto di salute mentale
17:37quindi lavoreremo
17:39con la neuropsichiatria infantile
17:41lavoreremo con l'università
17:43di Brescia con la psichiatria
17:45lavoreremo molto importante
17:47con alcune
17:49realtà del terzo settore
17:51quindi una cooperativa
17:53che si chiama La Rete
17:55un'associazione di volontariato
17:57che si chiama
17:59Ita Progetto Itaca
18:01e poi molto importante all'interno
18:03di questa rete il mondo
18:05della scuola. A bordo diciamo
18:07del nostro team di ricerca
18:09c'è l'ufficio scolastico
18:11perché di fatto la scuola
18:13rappresenta per noi un bacino
18:15importantissimo
18:17e ha avuto appunto un grande ruolo
18:19anche nella fase appunto
18:21della survey che abbiamo condotto
18:23perché proprio ci ha facilitato chiaramente
18:25l'entrata poi anche nel mondo
18:27della scuola. Quindi è un progetto diciamo
18:29a più mani in cui poi
18:31all'interno ci sono delle azioni
18:33che riguardano appunto attori diversi.
18:37Ovviamente è impossibile
18:39in questa sede
18:41riassumere tutti gli interventi
18:43che voi andrete a fare
18:45però forse è più facile sintetizzare
18:47qual è lo spirito di questa iniziativa
18:49l'approccio in poche parole
18:53che cos'è che farete? Ascolterete i bisogni
18:55dei giovani? Cioè ci aiuti a capire
18:57a grandi linee quantomeno cosa avete
18:59in animo di fare?
19:01Allora intanto appunto
19:03agire anche non solo
19:05sui ragazzi ma su quelle figure
19:07chiave nella vita dei ragazzi
19:09ovvero insegnanti e genitori
19:11quindi ci sarà tutta una parte
19:13di interventi psicoeducativi
19:15sulla salute mentale ma soprattutto
19:17anche sull'apprendimento
19:19di strategie di gestione
19:21anche emotiva
19:23di regolazione emotiva
19:25in gergo tecnico si dice
19:27evolti proprio al fatto di riuscire
19:29a rendere tutti più
19:31in grado di
19:33gestire le proprie emozioni
19:35evitando quindi appunto anche
19:37a volte di non reggere
19:39l'onda emotiva
19:41quando arriva. Quindi ci rivolgeremo agli studenti
19:43delle scuole, ci rivolgeremo agli insegnanti
19:45ci rivolgeremo ai genitori
19:47e poi ci sarà una parte ovviamente
19:49più legata a chi effettivamente
19:51il disagio lo sta
19:53già manifestando. Quindi apriremo
19:55un ambulatorio in cui appunto
19:57agiranno gli attori di cui
19:59vi ho parlato, un ambulatorio in cui
20:01faremo degli interventi di stampo
20:03cognitivo comportamentale, sono dei
20:05protocolli appunto che si
20:07rivolgono a quelli che sono chiamati disturbi
20:09emotivi comuni, quindi aspetti d'ansia
20:11aspetti depressivi, quindi a quadri
20:13non solo a delle diagnosi definite
20:15ma proprio a dei
20:17c'è un po' un filo
20:19conduttore rispetto
20:21che prende il nome di disturbi
20:23emotivi comuni. L'idea
20:25è proprio quella che agire
20:27tempestivamente su quadri lievi
20:29evita appunto magari
20:31poi
20:33che questi ragazzi sviluppino poi
20:35invece qualcosa di più
20:37di più cronico
20:39dove poi le risposte chiaramente
20:41sono quelle delle istituzioni
20:43deputate appunto alla salute mentale.
20:45Le faccio un'ultima
20:47domanda, so che voi addetti odiate
20:49i prontuari
20:51che noi giornalisti talvolta
20:53vi chiediamo ma
20:57lei si metta magari nei panni
20:59delle famiglie che stanno seguendo questa
21:01puntata e magari hanno notato
21:03dei cambiamenti nei nostri giovani
21:05L'età dell'adolescenza
21:07porta in sé il cambiamento però
21:09forse è possibile che lei ci dia
21:11qualche suggerimento per capire
21:13quando è normale e conviene
21:15per così dire lasciar stare e quando invece
21:17è meglio preoccuparsi?
21:19Sì, sicuramente
21:21diciamo che la
21:23pervasività
21:25è un po' in tutti i campi della vita
21:27nel momento in cui
21:29una persona comincia
21:31ad essere preoccupata e in ansia
21:33per la scuola, per lo sport
21:35per le amicizie eccetera eccetera
21:37quindi questo sicuramente può essere un aspetto
21:39quando appunto
21:41queste emozioni
21:43questi stati d'animo
21:45diventano
21:47la norma. Poi sicuramente
21:49chiediamo e parliamo con
21:51i ragazzi perché molto spesso
21:53noi anche come genitore abbiamo
21:55un po' l'idea
21:57di non riuscire ad entrare
21:59nel mondo degli adolescenti
22:01in realtà io credo che nel momento in cui ci si
22:03mette in una posizione di ascolto
22:05osservando anche molto
22:07cercando proprio di liberare la nostra
22:09mente anche da giudizi
22:11e pregiudizi. Allora tenendo
22:13un'ottica che è molto quella di
22:15osservare come stanno le cose in maniera
22:17molto oggettiva, notare che non so
22:19per la maggior parte del tempo
22:21mio figlio ha il volto triste
22:23piuttosto che sta tutto il giorno nel letto
22:25piuttosto cominciare invece a notare
22:27quando dire ok in casa
22:29è un disastro però quando poi
22:31non parla, non dice niente eccetera
22:33invece poi quando è fuori lo vedo
22:35sorridere eccetera. Cioè cominciamo a
22:37metterci in una posizione come genitori
22:39come insegnanti, come noi clinici
22:41in una posizione di osservazione
22:43per cominciare a notare
22:45effettivamente se
22:47possono esserci come dire
22:49delle ripetitivi
22:51delle ricorsività, delle ripetitività
22:53questo è un pochino il
22:55senso. Chiedere come stanno
22:58i ragazzi sembra una domanda banale
23:00ma non lo è. Cioè a volte
23:02appunto anche cominciare
23:04con piccole domande
23:06e poi soprattutto notare
23:08sinceramente il tono emotivo
23:10a volte noi ci facciamo prendere un po'
23:12dalle nostre paure
23:14come genitori ci facciamo prendere
23:16dalle paure, andiamo in allarme
23:18così come a volte banalizziamo
23:20questo credo sia un quartiaco
23:22importante. Perché a volte
23:24il rischio o
23:26ci allarmiamo o il rischio opposto
23:28è un po' quello di banalizzare dicendo
23:30che sì in adolescenza un po' tutto
23:32è lecito. Quindi certe manifestazioni
23:34tanto in adolescenza ci stanno
23:36questo è importante anche dire che ci sono
23:38dei quadri che
23:40come dire vanno
23:42oltre quello che sono i
23:44fisiologici processi legati all'adolescenza
23:46quindi stiamo in
23:48osservazione, un'osservazione
23:50non preoccupata ma proprio
23:52come dire un po' sul
23:54sul fatto come diciamo noi
23:56Allora, io la ringrazio
23:58per i minuti che ci ho dedicato
24:00complimenti all'equipe che sta lavorando
24:02a questo progetto, speriamo possa diventare
24:04davvero un'esperienza pilota
24:06perché è importante partire da quelle
24:08zone d'Italia che maggiormente
24:10hanno sentito purtroppo il peso
24:12delle vittime per l'emergenza covid
24:14come è il caso della provincia di Brescia
24:16la vicina Bergamo
24:18e poi il resto della Lombardia, però
24:20speriamo davvero che diventi un'esperienza pilota
24:22che possa aiutare anche in altre
24:24regioni italiane a
24:26aiutare, a offrire assistenza
24:28alle nuove generazioni che
24:30anche loro hanno vissuto anni drammatici
24:32Io ringrazio la dottoressa
24:34Roberta Rossi, psicologa
24:36e psicoterapeuta dell'istituto
24:38San Giovanni di Dio, Fate Bene Fratelli di Brescia
24:40Buon lavoro a tutti voi, grazie
24:44Grazie
24:46Grazie, buon lavoro davvero
24:48Allora, adesso abbiamo un'altra fascia pubblicitaria
24:50e poi come sempre a Estra
24:52ci accingiamo a voltar pagina
24:54Restate con noi
24:56Ben tornati a Estra
24:58Adesso voltiamo argomento
25:00La regione Calabria ha stipulato
25:02un accordo per
25:04rimpinguare le fila
25:06dei sanitari degli ospedali della regione
25:08con medici
25:10provenienti da Cuba
25:12Un'iniziativa questa che però ha
25:14sollevato la reazione di
25:16un'associazione che
25:18addirittura ha chiesto
25:20l'intervento del Parlamento Europeo
25:22contro un provvedimento che
25:24lo sintetizzo così giornalisticamente
25:26tra poco il nostro ospite ci spiegherà
25:28nel merito che cosa
25:30intendono dire
25:32tratta questi professionisti
25:34alla stregua di schiavi
25:36Con noi in collegamento c'è Uglio Rodriguez
25:38che è il segretario dell'associazione
25:40Cubani per la Democrazia
25:42Intanto buonasera e benvenuto a Estra
25:44Buonasera e la ringrazio
25:46dell'invito
25:48Allora, voi usate
25:50questa espressione
25:52schiavitù che è una parola molto forte
25:54Intanto ci spiega per quale motivo
25:56questi medici
25:58che sono stati messi sotto contratto
26:00dalla regione Calabria
26:02sarebbero schiavi?
26:06Sì, guardi, io sono diciamo
26:08faccio l'avvocato, sono un avvocato
26:10spagnolo, nato a Cuba
26:12è cresciuto a Cuba e quindi
26:14la nostra associazione si dedica
26:16alla difesa dei diritti umani
26:18dei cubani. Guardi, non siamo
26:20stati noi a definire gli schiavi
26:22è stata addirittura
26:24le stesse Nazioni Unite
26:26a definirlo. C'è un
26:28report del
26:302022
26:32mi scusi, di qualche anno fa
26:34in cui è addirittura
26:36la relatore italiana, la dottoressa
26:38Gianmarinaro, che ritiene
26:40che si tratti di una schiavitù
26:42moderna perché
26:44il personale sanitario medico
26:46che viene esportato
26:48dal governo cubano viene sottoposto
26:50a delle condizioni lavorative
26:52estreme
26:54non solo quello, ma vengono diciamo
26:56proprio
26:58controllati durante
27:00lo svolgimento del proprio lavoro
27:02che vuol dire che sono rinchiusi
27:04in degli alberghi, non hanno
27:06contatto se non
27:08sono sorvegliati diciamo
27:10da chi segue
27:12loro
27:14anche viene preso
27:16da loro come nel caso della Calabria
27:18addirittura fino al 90%
27:20dello stipendio mensile
27:22perché è vero che la Calabria pagherebbe
27:24i cubani, però lo stesso governatore
27:26Occhiuto ha riconosciuto
27:28che dai 4000 euro
27:30i cubani prenderebbero i medici
27:32il personale sanitario prenderebbe
27:34soltanto 1200 euro
27:36stiamo parlando che
27:38la libertà di movimento viene
27:40si vede
27:42come si dice
27:44si vede controllata
27:46la privacy viene comunque
27:48lesa e se non
27:50sono queste condizioni di schiavitù moderna
27:52non so, dovremmo
27:54chiederlo ad altre persone
27:56anche lo stesso Parlamento Europeo
27:58in due
28:00risoluzioni del 2021
28:02ha utilizzato
28:04questo concetto dalle Nazioni Unite
28:06per dire che
28:08infatti si tratta di schiavitù moderna
28:10quindi noi
28:12insieme a tantissime altre
28:14organizzazioni di diritti umani
28:16siamo molto preoccupati
28:18guardi, lei ha
28:20fotografato bene la
28:22questione, le faccio allora delle domande
28:24perché credo che siano sorte
28:26spontanee anche nella mente dei nostri
28:28ascoltatori, la prima domanda
28:30quindi, la Regione Calabria
28:32immaginiamo che faccia
28:34dei contratti di lavoro
28:36a chi viene
28:38assunto per prestare servizio
28:40nelle strutture ospedaliere del
28:42territorio, ma quindi vuol dire
28:44che c'è un intermediario
28:46o in qualche modo
28:48i singoli lavoratori
28:50poi devono a loro volta
28:52restituire una parte del loro
28:54compenso, come funziona questo meccanismo?
28:56Sì, allora guardi
28:58per quello che noi conosciamo
29:00noi comunque non siamo
29:02chi
29:04ha elaborato
29:06questi report, noi
29:08seguiamo quello che viene
29:10pubblicato dagli
29:12organismi internazionali
29:14quindi sono
29:16senz'altro fonte
29:18affidabili e quindi
29:20per esempio teniamo conto che
29:22anche il contratto
29:24tra questa
29:26entità privata, diciamo pubblico
29:28pubblica privata cubana che in realtà
29:30è una impresa, una società controllata
29:32100% dallo Stato Cubano
29:34lei e questa
29:36società ha firmato
29:38questo accordo con la Regione Calabria
29:40per cui in realtà
29:42chi predispone l'operato
29:44di questi medici e questi
29:46personali sanitari è
29:48la stessa società, quindi
29:50i medici cubani in Calabria
29:52non sono tutelati
29:54dal diritto del lavoro italiano
29:56si crea tutto uno spazio
29:58diciamo
30:00giuridico che
30:02non è uguale nei confronti
30:04a quelli di un normale
30:06dottore italiano o di un normale
30:08medico europeo
30:10che magari decide di prestare
30:12servizi in Regione Calabria
30:14questa è anche una questione
30:16che per noi è fondamentale
30:18qua non si tratta soltanto che
30:20la Regione Calabria sta
30:22andando a prendere servizi
30:24da medici che fanno
30:26parte di uno schema di schiavitù moderna
30:28si tratta che
30:30la Regione Calabria così
30:32sta deledendo i diritti
30:34dei medici italiani, i medici
30:36magari che possono dire perché
30:38non posso andare io a avere
30:40un'offerta simile di lavoro
30:42dalla Regione Calabria, ma non soltanto
30:44i medici italiani, ma da medici per esempio
30:46svizzeri, perché c'è un accordo
30:48tra la Unione Europea e la Svizzera
30:50per cui c'è libertà di prestazione
30:53di servizi e beni
30:55quindi perché un medico svizzero
30:57si vede diciamo
30:59non riceve lo stesso trattamento
31:01speciale che stanno ricevendo
31:03questi medici, ma non i medici
31:05la società
31:07a cui viene permesso per esempio
31:09di non dover giustificare
31:11o certificare i titoli
31:13stranieri, sono sempre titoli
31:15stranieri, stiamo parlando
31:17di personale che non controlla la lingua
31:19italiana, quindi non è una
31:21questione che il medico cubano
31:23forse non sia preparato
31:25la questione è che il medico cubano
31:27che viene portato da questa società
31:29statale cubana, non è
31:31proprio pronto per prestare
31:33un servizio così delicato
31:35che riguarda la sanità dei calabresi
31:39Guardi, in effetti la prima
31:41domanda forse che verrebbe in mente è
31:43perché li andiamo a prendere a Cuba
31:45questi medici, posto che io so
31:47che comunque Cuba ha una tradizione
31:49che mi si dice sia
31:51particolarmente
31:53elevata, almeno questo è
31:55quello che si dice abitualmente, lei me lo conferma
31:57avete una certa competenza
31:59in ambito sanitario a Cuba?
32:03Guardi, io da bambino nato e cresciuto a Cuba
32:05posso dire che i medici
32:07sì, sono bravi, c'è comunque
32:09una preoccupazione per il paziente, ma che è
32:11successo? Qua c'è
32:13diciamo
32:15una terza vittima di tutta questa
32:17preoccupazione di questo schema
32:19di schiavitù moderna, e si tratta
32:21del popolo cubano, perché il popolo
32:23cubano vede che 497
32:25medici di primo livello
32:27andranno a Calabria a prestare
32:29servizi, ma il popolo cubano in questo momento
32:31sta soffrendo una
32:33crisi nel suo sistema
32:35sanitario, che viene
32:37che è stato addirittura
32:39affondato dalla crisi del covid
32:41questo ovviamente ha inciso
32:43in tanti paesi, però a Cuba abbiamo 30
32:45anni in cui il governo non investe
32:47in sanità, cioè gli ospedali
32:49crollano a pezzi, e se tu
32:51se magari un paziente
32:53ha comunque
32:55l'attenzione del medico
32:57si trova che le condizioni dello
32:59stabilimento degli ospedali
33:01è proprio decadente
33:03quindi non hanno gli ospedali
33:05in condizioni, e addirittura
33:07li portano via i medici, allora
33:09i cubani
33:11non hanno
33:13come dire
33:15non sono contenti con questa situazione
33:17perché addirittura si tratta come
33:19una società statale
33:21i soldi non finiscono nelle tasche
33:23di quei pazienti cubani
33:25che vedono tolirsi il dottore
33:27finiscono nelle tasche
33:29del sistema comunista
33:31che è il governo, che è una
33:33dittatura sostanzialmente
33:35E questo è l'altro tema
33:37lei introduce l'ultimo quesito
33:39che voi stessi in qualche modo
33:41rilanciate e cioè
33:43perché dalla Calabria
33:45non si cercano dei medici più vicini
33:47posto che in Italia c'è un problema di
33:49carenza di organico
33:51però effettivamente ci sono anche altri
33:53stati più vicini dove sarebbe anche
33:55più agevole il confronto. La terza domanda
33:57è ma perché
33:59appunto è lo Stato Cubano stesso
34:01che invoglia
34:03incentiva questo genere di operazioni
34:05voi dite non è che in realtà lo fa anche
34:07per fare un po' di propaganda
34:09ci spiega questo ragionamento?
34:11Sì guardi
34:15i medici cubani come lei ha detto
34:17comunque hanno una tradizione
34:19di essere
34:21diciamo un risorse
34:23essere comunque professionisti di qualità
34:25che succede?
34:27Che la dittatura cubana
34:29ha sfruttato
34:31questi professionisti ma anche
34:33tanti altri professionisti
34:35mandandoli in missioni estere
34:37in tutta l'America Latina
34:39e infine anche in Europa
34:41quindi ci troviamo questi contingenti
34:43di 400-500 persone
34:45che vanno via
34:47partono, lasciano i loro cari
34:49a Cuba
34:51non li vedono per due
34:53tre, quattro, cinque anni
34:55se addirittura
34:57decidono per qualsiasi motivo
34:59anche ragionevole di abbandonare queste
35:01missioni vengono puniti in modo
35:03proprio pesante
35:05a loro già inizialmente viene tolto
35:07il passaporto quindi è già proprio
35:09difficile
35:11fuggire di queste situazioni in questi droni
35:13e quando lo fanno vedono che per esempio
35:15non hanno il diritto a ritornare
35:17a Cuba per più di otto anni
35:19e se abbandonano
35:21queste missioni e si trovano
35:23a Cuba o dicono che non vogliono assistere
35:25non possono per esempio
35:27un personale, un medico cubano
35:29che abbandona il sistema sanitario
35:31a Cuba che è pubblico non c'è l'entità
35:33non c'è possibilità di esercizio
35:35privato quindi il medico dice
35:37non voglio più fare il medico e vuole
35:39chiedere, voglio uscire
35:41dal paese, se ne vuole andare
35:43non può, deve aspettare cinque, sei
35:45sette, otto anni per
35:47abbandonare il paese soltanto perché la sua
35:49professione è stata
35:51quella di fare il medico
35:53quindi vediamo
35:55che è una situazione che in realtà
35:57separa le famiglie
35:59costringe magari a queste
36:01persone, non che per carità non
36:03siano persone che sono solidali
36:05che vogliono comunque conoscere
36:07magari un paese estero, magari
36:09portare a un livello superiore la loro
36:11professione, però vediamo che
36:13nel frattempo subiscono queste
36:15condizioni che non sono
36:17normali e naturali per
36:19nessuno al mondo, né per i medici italiani
36:21né per i medici europei
36:23in generale e poi per quanto riguarda
36:25per esempio
36:27lo svantaggio che
36:29soffre diciamo il personale
36:31medico italiano, per esempio c'è stato
36:33il sindacato
36:35federativo Civo Fesmed
36:37che ha presentato un ricorso al TAR
36:39contro questa assunzione, questo ricorso
36:41è dell'agosto dell'anno scorso
36:43quindi vediamo che
36:45dovranno dire le autorità italiane su questa
36:47situazione che comunque
36:49si è creata con la decisione
36:51del Presidente Occhiuto in Calabria
36:53Ecco, le faccio un'ultimissima
36:55domanda, però abbiamo solo trenta secondi
36:57Avvocato, voi che cosa
36:59chiedete? Avete lanciato come associazione
37:01anche una petizione, vi rivolgete all'Europa
37:03in un flash di trenta secondi
37:05cosa chiedete?
37:07Sì guardi, noi chiediamo con questa
37:09petizione che la Commissione Europea
37:11intervenga, noi vogliamo che la Commissione
37:13Europea dica che la regione
37:15Calabria sta violando i trattati
37:17europei perché sta
37:19prendendo personale sanitario medico
37:21da un paese terzo che non è europeo
37:23ledendo i diritti
37:25del personale medico sanitario italiano
37:27ma anche europeo e
37:29facendo parte di uno schema
37:31di sfruttamento
37:33e di tratta di
37:35personale, di persone
37:37e tratta di persone schiavitù moderna
37:39quindi questa cosa è stata condannata
37:41dal Parlamento Europeo e non è accettabile
37:43che in Italia, che una regione
37:45anche se bisognosa di questo
37:47personale, deva andare a prenderlo
37:49da una dittatura
37:51Io ringrazio l'Avvocato
37:53Giulio Rodriguez che è il segretario
37:55dell'Associazione Cubani per la Democrazia
37:57abbiamo raccolto il loro
37:59appello e crediamo che sia giusto
38:01aprire
38:03un focus su questo
38:05tema perché
38:07ci sono molti interrogativi
38:09che avete capito emergono al di là
38:11del fatto che c'è la collaborazione
38:13di personale
38:15che arriva da Cuba e vuole aiutare
38:17la sanità calabrese e però è evidente
38:19che ci sono tutta una serie di aspetti che vanno
38:21quanto meno chiariti. Io la ringrazio
38:23dottore per essere stato con noi e su
38:25questa vicenda siamo pronti naturalmente
38:27ad aggiornare l'evoluzione
38:29anche dando voce, perché no? Anche
38:31al governatore ho chiuto qualora lo
38:33ritenesse. Intanto le auguro un buon
38:35lavoro Avvocato, grazie.
38:37Grazie mille, grazie mille.
38:39Grazie anche a voi
38:41che ci avete seguito, adesso
38:43i programmi tornano
38:45sotto il controllo
38:47della rete, come si direbbe in questi
38:49casi, il nostro palinsesto con tutte le varie
38:51proposte, c'è poi l'informazione se ci
38:53state seguendo in questa serata
38:55di giovedì, il telegiornale con le ultime
38:57notizie. Noi torniamo domani alla
38:59solita ora. Arrivederci.