• mese scorso
A Melitopol i partigiani ucraini danneggiano l’unico ponte che collega la città alla filiera di rifornimenti russi, qual è il futuro di questa città?
Torniamo poi nella Capitale italiana, dove gli studenti e le studentesse del Liceo G.B Morgagni, da ieri, stanno portando avanti l’occupazione dell’istituto. In esclusiva due studenti ci spiegano le motivazioni di tale protesta: “Vogliamo un scuola più equa e sicura”.
Infine con il nostro esperto di storia Paolo Battaglia ripercorriamo la storia dei rapporti tra Marocco e Francia alla vigilia della semifinale che coinvolge le loro nazionali. Due Paesi questi legati da antiche rivalità, una storia di riscatto di un Paese colonizzato che cerca la redenzione contro l’ex colonizzatore.

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Trascrizione
00:00Prima pagina, la giusta dose di notizie con Andrea Candelaresi.
00:06Bentornati carissimi telespettatori di Radio Roma Television. Questa è prima
00:11pagina, io sono Andrea Candelaresi e per la prossima ora vi darò tutte le notizie
00:14che arrivano da Roma, dall'Italia ma soprattutto dal resto del mondo.
00:19Partiamo dai mondiali in Qatar, l'Argentina è la prima finalista. Oggi si
00:24scoprirà invece chi la sfiderà nella finalissima tra Marocco e Francia. Al
00:29Biseleste infatti ha vinto per tre reti a zero contro la Croazia, di Modric che
00:35avrebbe avuto da ridire addirittura sull'arbitraggio dell'italianissimo
00:39Orsato. E poi continua lo scandalo del Qatargate, la polizia belga avrebbe
00:43trovato 1,5 milioni di euro in contante nelle tasche di Panzeri e della
00:51vicepresidente del Parlamento europeo Caili. Ma non è tutto, ovviamente andiamo
00:56ad aprire le prime pagine dei quotidiani nazionali di oggi e come
00:59sempre partiamo dal Corriere della Sera che titola Maxi Tangente 1,5 milioni di
01:06euro. Appunto il Corriere della Sera apre con il caso Qatargate, insomma un caso che
01:12sta facendo imbarazzare non poco l'europarlamento anche perché avrebbe
01:16colpito le sue più alte istituzioni. Parliamo della vicepresidente, la greca
01:22Caili che in totale dentro casa avrebbe avuto in contante almeno 750 mila euro
01:29equivalente di Panzeri. E poi la Repubblica Qatargate ecco le carte,
01:34escono fuori le carte che inchioderebbero ovviamente Caili, Panzeri
01:40ma anche altri eurodeputati, ovviamente sono in tanti a tremare lì nell'euro
01:45parlamento per uno scandalo che sembra veramente risparmiare pochi
01:49europarlamentari. La stampa, tutti i segreti del Qatargate, segreti che tra
01:54l'altro fanno emergere dei rapporti, io li definirei loschi, tra alcuni
02:00europarlamentari che in solitaria si sarebbero rapportati con il Qatar
02:06semplicemente per parlare bene di questo paese, dei suoi fantomatici diritti per i
02:12lavoratori. Ce lo ricordiamo il discorso della vicepresidente del Parlamento
02:17europeo Caili, greca, che avrebbe parlato di un Qatar come un paese del futuro per
02:23quanto riguarda i diritti dei lavoratori, addirittura avrebbe parlato di sicurezza
02:28sul posto di lavoro proprio mentre morivano circa 6.750 operai nella
02:33costruzione degli stadi che stanno ospitando proprio in questi giorni i
02:39mondiali di calcio. Poi Libero, con tanti saluti al PD, ecco Sinistropoli, le foto
02:45delle mazzette trovate a casa di Panzeri e Caili, via agli interrogatori,
02:50Panico tra i Dem, pure Bonaccini chiede il Repulisti, voto anticipato all'Europarlamento
02:55questo si chiede Libero di fronte allo scandalo Qatargate, effettivamente varie
03:00le personalità Dem in tutta Europa che sarebbero indagate, non solo Caili e
03:05Panzeri, però certamente questo è uno scandalo che va a colpire non solo
03:10l'Europarlamento ma anche l'ala di sinistra dell'Europarlamento. Il giornale
03:15Italia nel mirino, Meloni inchioda Macron, sparge migranti nell'Unione
03:18Europea, il Premier riapre il fronte polemico, è un report conferma,
03:25l'Eliseo fa più trasferimenti grazie al trattato di Dublino, quindi Giorgia
03:31Meloni continua il suo braccio di ferro con la Francia guidata da Emmanuel
03:36Macron e continua questo braccio di ferro sulla questione migranti. Secondo
03:43Giorgia Meloni il presidente francese non vorrebbe altro che uno spargimento,
03:49così viene definito dal giornale, dei migranti in tutta l'Unione Europea
03:53tranne che in Francia. Da chiedersi ovviamente perché adesso Giorgia Meloni
04:00vuole così tanto questo braccio di ferro, questo confronto con Emmanuel Macron
04:05dopo la guida di Mario Draghi, una guida che aveva cercato un'alleanza, una sponda
04:10strategica nella Francia quando si parlava di Unione Europea anche
04:15contrastando perché no la Germania guidata da Olaf Scholz, una Germania che
04:21aveva perso mordente all'interno dell'Unione Europea dopo i saluti di
04:25Angela Merkel e Macron lo sappiamo anche in patria ha dei seri problemi quando si
04:32parla di dover mantenere in mano le redini del paese, avrebbe perso le
04:36elezioni dell'assemblea o meglio l'avrebbe vinta ma veramente con poco
04:40margine, ha perso in ogni caso la maggioranza che adesso passa
04:45all'opposizione quindi anche in patria Emmanuel Macron non può fare altro che
04:50dialogare con le opposizioni. Probabilmente questa ovviamente una
04:56personale visione, Giorgia Meloni non sta facendo altro che fare da sponda politica
05:03europea anche all'opposizione di Emmanuel Macron. Il fatto quotidiano
05:06Qatar fregato dagli Emirati, faro sui viaggi di Moretti, quindi anche il fatto
05:12quotidiano apre con le tangenti che stanno imbarazzando l'Unione Europea.
05:18La verità lo scandalo Qatar mostra il vero volto dell'Unione è tutto il sistema
05:23ad essere opaco questa la verità che parla ovviamente dello scandalo
05:28Qatargate poi l'uomo della Caili vuote il sacco sulle mazzette tremano anche i
05:34vertici della commissione nelle RSA non serve più il Green Pass basta tamponi
05:39nei pronto soccorso quindi doppio tema per la verità
05:41Qatargate ma anche ovviamente l'aver tolto l'obbligo di Green Pass nelle RSA
05:49e poi non serviranno più i tamponi per accedere ai pronto soccorso. Poi da
05:54socialismo e capitalismo alla schizofrenia addirittura questo uno dei
06:00temi che va a toccare la verità nel suo quotidiano oggi. Il tempo Meloni striglie
06:04all'Europa vertice Unione Europea quindi anche nel vertice con
06:11l'Unione Europea Giorgia Meloni avrebbe puntato il dito più che strigliato
06:16avrebbe puntato il dito contro Emmanuel Macron e la sua gestione dei migranti a
06:20scapito di tanti paesi tra cui anche l'Italia. Poi il PD vuole diventare Padel
06:25Bonaccini pensiamo a cose più serie. Poi il messaggero manovra via libera
06:30dell'Unione Europea una manovra economica che va a toccare vari temi
06:36ovviamente dal caro bollete per arrivare fino agli aiuti in Ucraina. Poi il
06:40quotidiano domani Eni a due e le altre aumenti illeciti in bolletta per 2,6
06:47milioni di italiani. Aumenti illeciti sembrerebbe che alcune grandi aziende
06:51che riforniscono il paese di gas ed elettricità in realtà non avrebbero
06:56fatto altro che manipolare il mercato facendo leva su un fantomatico
07:01rialzo dei prezzi dovuto alla carenza appunto delle materie prime rialzando i
07:08prezzi ovviamente a scapito dei contribuenti ma probabilmente si sta
07:11già indagando non solo sul caso bollette ma anche sul caso benzina ce lo
07:17ricordiamo il rialzo dei prezzi di questa estate per quanto riguarda il
07:20carburante. Il sole 24 ore frena l'inflazione USA, i borse in volo, questa
07:26la lotta all'inflazione della Federal Reserve che dovrebbe arrivare anche in
07:31Europa secondo quanto affermato da Christine Lagarde e chiudiamo con il
07:35mattino Catergate i soldi dello scandalo. Insomma queste le prime pagine dei
07:39quotidiani nazionali di oggi si parla ovviamente di scandalo Catergate uno
07:43che imbarazza l'Unione Europea ma soprattutto la sinistra dell'Unione
07:48Europea. Ci stacchiamo ci prendiamo una piccola pausa poi torniamo qui con le
07:52altre notizie che arrivano dai quattro angoli del mondo a tra poco.
07:57Bentornati su Radio Roma Television carissimi telespettatori continuiamo a
08:02dare le notizie che arrivano dai quattro angoli del mondo qui a prima pagina
08:05partiamo dal Consiglio dell'Unione Europea o quel consiglio che ha visto
08:10una Giorgia Meloni adirata nei confronti di Emanuele Macron e della sua
08:14gestione dei migranti ma un Consiglio dell'Unione Europea che ha visto anche
08:20il via libera per i prestiti da parte dell'Unione nei confronti dell'Ucraina
08:25prestiti che ammonterebbero fino a 18 miliardi di euro per ricostruire il
08:30paese ma anche per cercare di far finire questa guerra. Il servizio.
08:35Il Consiglio Europeo ha raggiunto l'accordo su un nuovo piano di prestiti
08:39all'Ucraina la proposta sarà presentata al Parlamento
08:42Europeo. L'Ucraina può contare sull'Unione Europea
08:45continueremo a sostenerla anche finanziariamente finché sarà necessario
08:50afferma Zvinek Stangiura ministro delle finanze della Repubblica Ceca paese
08:54presidente di turno del Consiglio UE. Il pacchetto prevede una soluzione
08:58strutturale per sostenere finanziariamente l'Ucraina nel 2023
09:03l'importo destinato al paese invaso dalla Russia sarà di 18 miliardi di euro
09:08le garanzie per i prestiti saranno fornite dal bilancio dell'Unione o dagli
09:12stati membri. L'obiettivo è fornire aiuti finanziari a breve termine
09:16finanziando i bisogni immediati dell'Ucraina la riattivazione delle
09:20infrastrutture e il sostegno iniziale alla ricostruzione post bellica
09:25sostenibile. Ma c'è anche un altro dossier scottante sui banchi dell'Unione
09:30Europea in particolar modo sulla scrivania di Christine Lagarde è
09:35ovviamente il dossier dell'inflazione che sta galoppando in tutto il
09:40continente nei 27 stati dell'Unione, un'inflazione che adesso deve essere
09:44fermata probabilmente con il rialzo dei tassi di interesse, un rialzo che andrà
09:50a costare ben 15 miliardi di euro all'Unione. Nel tentativo di raffreddare
09:55la spinta dell'inflazione l'aumento dei tassi di interesse deciso
09:58dalla BCE in questa seconda parte dell'anno comporterà un aggravio degli
10:02oneri sui prestiti alle imprese di circa 15 miliardi di euro. A segnalarlo è
10:07l'ufficio studi della CGA. Questa stima è stata costruita ipotizzando un aumento
10:13medio dei tassi di interesse del 2% tra il 2022 e il 2023.
10:18Le regioni più penalizzate da questo ritocco all'insù dei tassi saranno
10:22quelle dove sono maggiormente concentrate le attività produttive che
10:26si avvalgono dell'aiuto degli istituti di credito, vale a dire la Lombardia, il
10:30Lazio, l'Emilia-Romagna, il Veneto e il Piemonte. Quasi due terzi dei 15 miliardi
10:35di maggiore costo del denaro di cui le aziende dovranno farsi carico l'anno
10:39prossimo saranno riconducibili alle imprese del nord.
10:43Gli aumenti dei tassi di interesse avranno anche delle ricadute negative
10:47sulla spesa delle famiglie, sugli investimenti delle imprese e sul costo
10:51del debito pubblico. I nuovi aumenti dei tassi quindi, secondo la CGA, potrebbero
10:56contribuire a frenare una crescita economica che l'anno prossimo in Italia
11:00dovrebbe attestarsi tra lo 0,3 e lo 0,4 per cento.
11:06Non solo rallenta la crescita nel nostro paese ma rallentano anche i prestiti
11:13bancari a dircelo, è Banca Italia.
11:16Aumentano a ottobre i prestiti bancari al settore privato.
11:20Secondo i dati forniti dalla Banca d'Italia sono cresciuti del 3,4 per cento
11:24sui 12 mesi. C'è un lieve rallentamento rispetto al più 4 per cento fatto
11:29registrare a settembre. I prestiti alle famiglie sono aumentati del 4 per cento
11:34su base annua e quelli alle società non finanziarie del 3,1 per cento.
11:39I depositi nel settore privato sono diminuiti dello 0,1 per cento su base
11:43annua rispetto all'aumento del 2,1 per cento che era stato registrato a
11:48settembre. In calo anche la raccolta obbligazionaria.
11:52Aumentano i tassi di interesse, in particolare quelli sui prestiti
11:55erogati alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, comprese le spese
11:59accessorie, si sono collocati al 3,23 per cento rispetto a 2,65 per cento di
12:05settembre. Quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo salgono all'8,94 per cento.
12:12In aumento anche i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie.
12:18E ora cambiamo argomento, iniziamo a trattare le primissime riforme che
12:22vorrebbe mettere in atto il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini.
12:26Vorrebbe togliere la patente a chi guida sotto droga ed alcol per almeno 10 anni.
12:32Sospensione della patente per 10 anni o a vita per chi si mette al volante sotto
12:37l'effetto di alcol e droga e provoca incidenti con morti o feriti.
12:42È una delle modifiche al codice della strada annunciate dal ministro delle
12:47infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. In occasione della presentazione
12:51del rapporto DECRA sulla sicurezza stradale, Salvini ha spiegato la volontà
12:56di convocare entro fine anno i ministeri competenti, compreso quello
13:01dell'istruzione, per studiare gli aggiornamenti necessari in materia di
13:05sicurezza stradale. Fra questi l'obbligo di avere un etilometro monouso in auto,
13:10mentre in materia di nuova mobilità l'obbligo di casco e targa per i
13:15monopattini elettrici. E poi il ministro Piantedosi avrebbe parlato della
13:21sicurezza nelle città italiane. Le minacce per i cittadini sono in netta
13:25evoluzione. Il servizio. Fare sicurezza vuol dire creare una cornice entro la
13:31quale ogni cittadino può sentirsi meno insicuro di fronte a violenze e reati
13:36nelle città. Parole del ministro dell'interno Matteo Piantedosi alla
13:40cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico della scuola di
13:43perfezionamento per le forze di polizia. Le minacce al vivere civile sono in
13:48continua evoluzione, osserva. Bisogna garantire la sicurezza attraverso
13:53un'attività di formazione continua. Il sottosegretario della Lega Nicola
13:57Molteni punta i fari sulla questione migranti.
14:00L'accoglienza al collasso ha detto il governo valuterà nuove norme. E dopo la
14:05strage del condominio a Roma si è riunito il comitato provinciale per
14:09l'ordine e la sicurezza. Il prefetto Bruno Frattasi ha assicurato che non
14:14c'erano i segnali di un raptus omicida e la città è sicura.
14:20E ora voliamoce ne a Melitopol. In una Melitopol occupata dai russi, dei
14:24partigiani ucraini dietro le linee nemiche avrebbero gravemente danneggiato
14:28l'unico ponte autostradale che collega la città alla linea di rifornimento
14:32russa e in esclusiva abbiamo il video del danneggiamento. Andiamo.
15:09Del ponte di Melitopol in procinto di crollare dopo aver distrutto i
15:14pilastri sottostanti. È l'unico ponte, lo ricordiamo, che unisce appunto la città
15:19ai rifornimenti russi. Quindi si taglia qualsiasi tipologia di bene da quello
15:25bellico a quello per i civili. Ovviamente è una mossa questa dei
15:29partigiani ucraini per cercare di portare dalla loro parte tutta la
15:34popolazione di Melitopol e non solo. E adesso cambiamo argomento. Parliamo di
15:38cronaca locale. Ieri abbiamo dato l'annuncio dell'occupazione del liceo
15:42scientifico Morgagni. Gli studenti hanno voluto darci un messaggio, hanno voluto
15:49parlare della realtà scolastica che vivono tutti i giorni nelle scuole e
15:55soprattutto hanno voluto spiegarci le motivazioni di tale occupazione. Allora
16:00mandiamo in onda il loro messaggio. Noi siamo gli studentessi e gli studenti del
16:04liceo Morgagni. Questa mattina il 13 dicembre abbiamo deciso di occupare la
16:08nostra scuola. Abbiamo occupato la nostra scuola.
16:11Questa decisione non è frutto di un singolo, non è frutto di pochi, ma è frutto
16:15di una votazione che è avvenuta negli scorsi giorni in cui la maggioranza
16:19degli studenti e gli studentessi hanno votato per quest'atto.
16:23Questo non vuol dire che noi non siamo consapevoli della forza e delle
16:27conseguenze a cui un'occupazione porta. Nonostante ciò noi
16:32siamo ritrovati costretti a tutto ciò. Noi non vorremmo occupare ma siamo
16:36costretti dalla situazione nazionale in particolare che viviamo. Viviamo in un
16:40contesto in cui i ricchi diventano sempre più ricchi, i poveri diventano sempre più
16:44poveri. Le politiche degli ultimi governi non hanno fatto altro che peggiorare
16:48questa situazione e questo governo si sta caratterizzando in
16:52continuità con tutto ciò, senza realmente riuscire a rappresentare
16:57gli interessi degli studenti e delle classi popolari.
16:59Noi vogliamo un modello di scuola più improntato su noi studenti in cui noi
17:05studenti in primis ma tutte le componenti riescano a partecipare attivamente alla
17:10vita democratica della nostra scuola. Questo esempio che vogliamo
17:14portare nel nostro liceo tramite delle commissioni di cui tra
17:19poco andremo a parlare è fondamentale secondo noi per andare a parlare del
17:23sistema scolastico tutto, per parlare di una rivoluzione, di una rivoluzione
17:26reale del sistema scolastico tutto che riesca a cambiare l'ottica presente in
17:32questo momento. Per questo abbiamo scelto di richiedere cinque commissioni
17:37in particolare che potessero rappresentarci effettivamente. La prima
17:40commissione è la commissione per il dritto allo studio, un dritto che non è
17:45per niente scontato al giorno d'oggi nel sistema in cui viviamo. La seconda
17:49commissione è la commissione sulla giudizia scolastica. Lo sappiamo tutti, in
17:53Italia le scuole crollano a pezzi, anche noi studenti al Morgani abbiamo
17:57diversi spazi che non possiamo più utilizzare. La terza commissione riguarda
18:01la salute mentale, un argomento importantissimo per noi studenti ma in
18:05realtà per tutte le componenti della scuola. Sappiamo bene che ogni anno
18:094.000 studenti muoiono per suicidio e questa cosa ovviamente non può essere
18:13accettata. La quarta commissione riguarda l'inclusività perché all'interno di
18:19questa società, come sappiamo bene, ci sono tantissime discriminazioni che non
18:23possono essere accettate, come non nella società, anche all'interno della scuola e
18:27per questo vogliamo che la commissione si guri di portare il benessere di queste.
18:33La quinta commissione è la commissione per i PCTO. Vogliamo che questa commissione
18:39si occupi di far sì che i percorsi che porteremo avanti all'interno della nostra
18:44scuola intercettino veramente i nostri interessi, anche consapevoli del fatto
18:49che i PCTO in sé presentano diverse problematiche.
18:54Noi ci teniamo a ripetere che questo atto non è un atto di svago, non vogliamo
19:00stare qui una settimana per svagarci e per non fare niente, è un atto di
19:04protesta e questo vogliamo essere avanguardia.
19:07Vogliamo che ogni studente, anche non solamente nella nostra scuola, si renda
19:11conto dell'importanza che ha all'interno della società. Vogliamo che ogni studente
19:14capisca la necessità che abbiamo di diventare veramente classe dirigente di
19:18questa scuola. E loro erano gli studenti del Morgani, liceo occupato dagli studenti
19:26stessi e direi che di motivi per protestare ce ne hanno e come. Adesso
19:31voltiamo pagina, parliamo della seconda semifinale che si terrà questa sera,
19:36quella tra Francia e un inaspettato Marocco, ma ne parliamo da un punto di
19:42vista storico. Che rapporti ci sono tra Francia e Marocco e perché questa
19:47tipologia di rapporti dipende dalla storia e sappiamo anche chi chiamare
19:52quando dobbiamo parlare di storia, ovvero Paolo Battaglia. Buongiorno Paolo.
19:57Buongiorno Andrea, buongiorno a tutti. Allora parliamo di Francia e Marocco, due
20:03paesi che sono legati da una storia certamente non fraterna, una storia
20:09fatta di colonizzazione da parte della Francia nei confronti del Marocco, ma se
20:15vogliamo anche una storia di riscatto da parte dei marocchini stessi nei
20:20confronti appunto della della Francia. Si parla di un Marocco piena di
20:25giocatori stranieri, cioè ad esempio il portiere Bonu che è canadese, oppure
20:31ancora giocatori che verrebbero dalla Francia, da altri paesi europei.
20:36C'è stata una sorta di diaspora marocchina che ora sta tornando così.
20:41È giusto Paolo? Sì assolutamente, in questo va dato merito molto alla feder
20:48calcio marocchina che è riuscita a creare una nazionale riprendendo tutti
20:52quei giocatori figli appunto di quegli immigrati dal Marocco, un paese sì
20:58bellissimo, altrettanto molto povero, privo di risorse e che erano andati a
21:02cercare fortuna all'estero. Quindi hai citato giustamente il portiere Bonu che è
21:06stato l'eroe appunto dei dei rigori contro la Spagna, ma ci sono moltissimi
21:14esempi di giocatori appunto nati all'estero che sono tornati a giocare
21:20indossando la maglia marocchina e quindi rifiutando anche di giocare con le
21:24nazionali delle appunto, di quegli stati dove erano nati appunto questi
21:30giocatori. Quindi hanno creato questo movimento, un movimento, una squadra
21:35soprattutto, che sta dando grandi risultati, che oggi giocherà una
21:40semifinale mondiale, la prima semifinale mondiale di una squadra africana e
21:44sarebbe incredibile, anche se tutti gli scommettitori naturalmente puntano
21:50più sui francesi, sarebbe incredibile se il Marocco si andasse a giocare con
21:53l'Argentina domenica alla finale della Coppa del Mondo, sarebbe veramente un
21:58esploat. Ovviamente credo che tutti, non solo noi italiani, ma anche moltissime
22:04moltissime nazioni che amano il calcio faranno il tifo per i più deboli
22:09marocchini stasera. Perché parliamo di una storia di riscatto sociale, di
22:16riscatto all'interno della storia, non è solo una partita di calcio, è l'ennesima
22:21partita di calcio che però nel background, nel backstage, anzi mi
22:27verrebbe da dire, nasconde anche delle battaglie sociali, delle battaglie
22:31civili, delle battaglie storiche per il Marocco. Un Marocco che è stato
22:36protettorato francese dal 1912 al 1956. Allora visto che sei il nostro esperto
22:43di storia, ormai ha purato questo, ti chiederei di raccontarci un po' quel
22:47protettorato, perché la Francia ha deciso di imporsi sul Marocco, perché nel
22:5356 invece i francesi hanno poi voltato appunto le spalle e se ne sono tornati in
23:01patria. Ma tutto nasce sempre da ragioni economiche, in realtà il
23:08Marocco dobbiamo pensare che è una nazione che anche per la posizione
23:11geografica che assume, e cioè di una nazione che guarda sia il Mediterraneo
23:16sia l'Oceano Atlantico, è sempre stata guardata con interesse dalle potenze
23:20coloniali e non a caso nella famosa conferenza di Algeciras del 1906 fu
23:27deciso di creare una sorta di zone di influenza da parte delle due nazioni
23:33che avevano messo gli occhi sul Marocco e quindi da una parte francese e
23:36dall'altra i più vicini spagnoli. E fu così che si arrivò attraverso poi tutta
23:44una serie di rivolte all'interno del Marocco, dobbiamo pensare, piccola
23:48parentesi, che il Marocco a differenza di tutti gli altri stati arabi non fu mai
23:52sottomesso all'impero ottomano, fu sempre guidato da una sorta di monarchia
23:57illuminata della dinastia lauida e quindi non subì mai la dipendenza di
24:06uno stato straniero, quindi né di uno stato islamico come appunto l'impero
24:10ottomano né delle potenze occidentali, fino a che appunto non si decise questa
24:15spartizione in cui a nord e a sud vi erano gli spagnoli e al centro i
24:20francesi. E fu così che nel 1912 si crearono questi due diversi protettorati,
24:26da una parte, come ho detto, nelle zone estreme di spagnoli con il protettorato
24:30spagnolo e al centro, nella zona che tutti noi conosciamo e che forse più
24:35visitiamo del Marocco, il protettorato francese. In realtà la conferenza di
24:41Algeciras fu la pripista di quelli che furono gli schieramenti della Prima
24:47Guerra Mondiale, perché le tensioni che si crearono a seguito della creazione
24:52del protettorato francese in Marocco scatenarono l'ire del
24:58Kaiser, quindi della Germania. Tanto è vero che si arrivò all'invio
25:03addirittura di un incrociatore in Marocco, un incrociatore tedesco,
25:08fino a che non si arrivò a una pace alla creazione appunto di questa
25:13sorta di riequilibrio delle potenze coloniali, già deciso a Berlino con la
25:18conferenza di Berlino vent'anni prima e quindi con la concessione di territori
25:24nel Camerun tedesco da parte dei francesi. Si creò quindi questo
25:29protettorato, in realtà rimaneva la figura del sultano o comunque, diciamo,
25:35del re nel territorio marocchino, ma era un re di fatto senza poteri, perché
25:43la Francia decideva un po' tutto, così come decidevano gli spagnoli nel
25:47proprio protettorato, fino a che poi decisivo fu la creazione innanzitutto
25:54dei movimenti indipendentisti marocchini, tra cui ricordiamo il più famoso l'Istical,
25:58che fu il movimento nazionalista che diede il via a tutti i moti di
26:03ribellione nei confronti agli occupanti occidentali,
26:05fino a che poi il Marocco assunse un'importanza decisiva nella Seconda
26:09Guerra Mondiale per la creazione delle basi americane, per l'invasione poi
26:15dell'Europa e soprattutto con il contingente marocchino, i famosi Goumiers,
26:22che funo un'importante risorsa da parte dell'esercito francese in esilio e che
26:29furono tristemente famosi anche nella campagna d'Italia,
26:32nelle famose marocchinate che alcuni film hanno poi ricordato, alcuni film
26:38del neorealismo italiano hanno ricordato nel nostro cinema. Fu così che poi si
26:45arrivò alla creazione, alla discussione della indipendenza del Marocco, fino a che
26:52appunto nel 1956 i francesi concessero al Marocco l'indipendenza,
26:59richiamando quel re Mohamed V, che poi è il nonno dell'attuale Mohamed VI,
27:04l'attuale re del Marocco, e quindi all'indipendenza vera e propria di
27:10questa nazione. Piccolo inciso, non è che fu deciso per un modo democratico da
27:15parte dei francesi, i francesi erano occupati con le guerre indipendentiste in
27:21Algeria, un territorio che sicuramente ai francesi interessava molto di più e
27:26soprattutto dopo la disfatta di Dien Bien Phu in Indocina per le guerre in
27:31indipendenza appunto in quella zona di mondo, e quindi diciamo che il Marocco
27:36risultava essere sicuramente un problema meno gravoso per i francesi,
27:42quindi sicuramente fu concessa l'indipendenza con maggiore
27:48libertà e con maggiore sicuramente, come dire, con maggiore libertà da parte dei
27:55francesi senza arrivare a uno scontro armato.
27:59Certo, un processo di decolonizzazione a cui il Marocco ha preso parte insieme ad
28:04altri paesi, ovviamente che abbiamo spesso raccontato in questa sede, paesi
28:09africani, paesi anche del sud-est asiatico che si sono affrancati proprio
28:13in quegli anni dalle potenze coloniali quali appunto la Francia in questo caso
28:18ma anche l'Inghilterra, la Germania, in alcuni casi il Portogallo ed altri
28:23paesi europei, come anche perché no la Spagna. In ogni caso il destino di
28:28Marocco e Francia anche dopo il 56 rimane legato perché tantissimi
28:33marocchini sono andati a vivere in Francia e quindi tantissimi familiari
28:37iniziano a ricongiungersi con i propri cari proprio lì all'ombra della Tour
28:42Eiffel se vogliamo fino al 74 perché poi dal 74 in poi la Francia decide di
28:51chiudere in parte le frontiere con il Marocco, decide di limitare appunto il
28:56ricongiungimento dei familiari come appunto motivazione di immigrazione da
29:01parte del Marocco e da lì i rapporti iniziano ad incrinarsi sempre di più
29:06fino ad arrivare ad un Marocco che negli anni è iniziato a crescere
29:10esponenzialmente non solo nel PIL ma anche nell'ITEC, insomma parliamo di uno
29:15dei paesi africani certamente più avanzati quando parliamo del Marocco, un
29:19Marocco che cerca adesso un'indipendenza anche geopolitica dalla Francia.
29:25Il re marocchino ovviamente che è lì a Rabat sta cercando di attuare delle
29:32politiche se vogliamo veramente importanti quando parliamo di economia
29:38quando parliamo di indipendenza geopolitica nella scacchiera quella
29:41nordafricana che sta diventando sempre più rovente, io non penso solo alla
29:46Libia ma io penso anche ad esempio alle tensioni tra il Marocco e la Spagna
29:49quando parliamo di Ceuta e Melilla. È un paese che sta crescendo e che sta
29:55cercando finalmente la sua vera indipendenza, è così?
29:59Assolutamente sì, giustamente stavo per arrivare anche al discorso di Ceuta e Melilla
30:05perché in realtà Ceuta e Melilla sono l'eredità appunto di ancora quei
30:10protettorati in Marocco e sono delle enclave, sappiamo benissimo, spagnole
30:15quindi residui del protettorato spagnolo in Marocco e che rappresentano
30:24se vogliamo la divisione, la grande opposizione dell'Europa, chiamiamola così
30:30occidentale o moderna, all'immigrazione dell'Nordafrica perché se andiamo a
30:36vedere bene anche dalle foto sono emblematiche questa grande barriera di
30:41filo spinato che circonda queste due città, queste due enclave spagnole in
30:45terra d'Africa in cui i marocchini, questa barriera che i marocchini
30:52cercano di scavalcare per fare quello che chiamano loro il grande salto e
30:56quindi è l'evidenza di quelle tensioni che ancora esistono fra quella parte di
31:02mondo e l'Europa, è evidente che parliamo comunque di uno Stato in
31:08Marocco, come giustamente hai detto tu, in forte crescita, in forte crescita sia
31:13economica ma soprattutto demografica perché dobbiamo tenere presente che
31:17mentre l'Europa va verso un invecchiamento sempre più progressivo, una
31:21depopolazione, l'Africa spinge fortemente, questi sono paesi, i paesi del
31:26bacino mediterraneo, ad altissima crescita demografica e quindi è evidente
31:30che l'evoluzione di quella che sarà poi le prossime ondate migratorie
31:35inevitabilmente porteranno appunto all'immigrazione di moltissimi di
31:41queste popolazioni, fra l'altro nel caso dei francesi, dei marocchini
31:45francesi, è evidente in Francia la comunità marocchina rappresenta la
31:50seconda comunità dopo quell'algerina in Francia, quindi spesso parliamo di
31:56marocchini immigrati, in realtà sono francesi, di marocchini di quarta, quinta,
32:01sesta generazione, perché il loro genitore erano immigrati lì negli anni 50-60, quindi
32:07è evidente che si tratta di tutti gli effetti francesi, quindi non si può
32:10parlare neanche di integrazione, però è evidente che le tensioni
32:14rimangono, ovviamente non si parla di tensioni come ce ne furono e ce ne sono
32:20tutt'ora fra francesi e algerini, ma quella è un'altra storia, la storia del
32:24Noir e la storia appunto della battaglia degli algeri, quindi si tratta di una
32:28storia completamente diversa, però è evidente che ci sono delle somiglianze
32:33tra questi paesi, queste ex colonie francesi e appunto la Francia e questa
32:40sicuramente sarà un punto di interesse nella partita di oggi tra Francia e
32:45Marocco, quella semifinale che non ha appunto solo righieri calcisti, ma anche
32:49righieri storici molto importanti. Assolutamente sì, quindi si parla di
32:53Marocco nella Francia, quando parliamo appunto di persone che ormai sono
32:58francesi, però che provengono magari, che hanno origini marocchine, magari sono
33:03appunto tra molte virgolette immigrati di quinta, sesta, magari anche settima
33:07generazione, ma bisogna parlare anche tanto di Francia in Marocco, perché è
33:12vero che le tensioni tra i due stati ci sono, sono sotto la luce del sole, però è
33:17anche vero che la Francia è il primo paese estero ad investire di più in
33:22Marocco, quindi un legame anche economico, finanziario, commerciale tra i due paesi
33:27continua ad esserci e continua ad essere fortissimo, quindi se vogliamo la Francia
33:32è anche un partner strategico per un Marocco che, come dicevamo, è in
33:38nettissima crescita. A tuo avviso, per concludere, l'integrazione appunto della
33:44comunità marocchina in paesi francofoni, parlo di paesi francofoni perché parlo
33:49di Francia, ma del Belgio, hai ricordato bene i disordini che ci sono stati a
33:55Bruxelles, in una Bruxelles piena di marocchini, in una Bruxelles che conta
33:59una comunità marocchina veramente vasta. Il livello di integrazione è cresciuto
34:05negli anni, è un'integrazione buona quella che questi paesi europei
34:08francofoni hanno appunto portato avanti nei confronti della comunità marocchina
34:14oppure vengono relegati ai margini della società e appunto poi quando il Marocco
34:18vince lo fanno sentire in strada? E' evidente che ci sono ancora delle
34:24differenze, differenze che nascono e che inevitabilmente nascono a differenze
34:28culturali, perché parliamo pur sempre di paesi che culturalmente anche sotto un
34:33profilo religioso appartengono a un mondo molto diverso da quello europeo
34:37mette l'europeo e questo inevitabilmente queste divisioni, queste differenze poi
34:43vengono fuori prepotentemente. E' evidente che si tratta di comunque di
34:49classi pur sempre povere, pur sempre certo magari nati in Francia, nati in
34:55Belgio, ma che svolgono appunto un ruolo di subalternità rispetto alle
35:00classi più agiate e non a caso le famiglie francesi sono pieni di
35:08immigrati o appunto francesi o belgi di origine marocchina o algerina.
35:14Quindi è evidente che poi questi scontri che possono essere dati da una partita di
35:18calcio o anche da problemi magari sicuramente più importanti vengono poi
35:24fuori alla prima occasione. E' chiaro che l'integrazione non può essere solo
35:29un'integrazione di natura chiamiamolo così religioso o culturale ma deve
35:34essere anche un'integrazione dal punto di vista economico. E' evidente che finché
35:37questo tipo di immigrazioni rimarrà ai margine della società
35:42è chiaro e a tutti evidente che scontri e tensioni ce ne saranno sempre, ma credo
35:48sia un processo storico inevitabile. Capitò anche agli italiani quando
35:53andarono a lavorare in Belgio andarono a lavorare in Germania che rappresentassero
35:57appunto quelle classi meno ricche e che appunto vennero messe
36:04in margine la società fino ad avere invece poi un loro riscatto sociale come
36:09attualmente in questi paesi. Un'integrazione che è necessaria e che
36:14tra l'altro trova il proprio crocevia a volte anche nel pallone giusto per
36:19citarne uno tra molti, ovviamente è un eufemismo, parliamo di Zinedine Zidane
36:25che aveva i genitori algerini. Quindi parliamo di un'integrazione che appunto
36:30è necessaria per una Francia che tra l'altro conta tantissimi giocatori nella
36:35propria nazionale di origine certamente non francese. Penso ad esempio anche
36:40Allianz Turan e ne potremmo citare qui almeno 30. Però purtroppo il tempo è
36:45finito, questo era per ricordare che il calcio non è solo un gioco e grazie a
36:50Paolo Battaglia per averci soccorso con le sue pillole di storia.
36:54Grazie a voi, una buona giornata a tutti. Buona giornata e buon lavoro anche a te Paolo.
36:59Bene, questo era l'ultimo tassello di conoscenza per oggi qui a Prima Pagina
37:03rinnoviamo il nostro appuntamento come sempre a domani. Un saluto da Andrea Candelaresi.

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