Extra con Claudio Micalizio - Puntata di Lunedì 7 Novembre 2022
00:00 Intro
02:23 Sanità, il piano per ridurre le liste d'attesa funziona - Ospite Natale Di Cola segretario FP GCIL Roma e Lazio
24:29 Corsa al litio nel sottosuolo di Cesano - Ospite Marco Cassinis
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NovitàTrascrizione
00:00Extra, tutti i colori dell'attualità con Claudio Michalizio.
00:06Bentornati a Extra, non è la prima volta che affrontiamo il problema delle liste
00:12d'attesa nella sanità della Regione Lazio. Ricorderete che questa è una delle
00:17principali frontiere dell'efficienza del sistema sanitario nel nostro
00:23territorio che la Regione ha voluto in qualche modo iniziare a gestire con un
00:29piano straordinario di investimenti da quasi 48 milioni di euro che avrebbe
00:35dovuto riportare alla normalità la situazione dopo l'emergenza innescata
00:40dalle ultime annate all'insegna dell'emergenza covid. A che punto siamo?
00:48Secondo il CGL c'è ancora molto da fare. La copertina è a cura di Silvia Corsi
00:55come sempre ci introduce nel vivo dell'attualità e poi vi presento
00:58l'ospite di questa puntata di Extra. Fronteggiare l'emergenza dei tempi di
01:02attesa troppo lunghi lo scorso luglio la Regione Lazio ha varato anche un vero e
01:06proprio piano operativo che avevano detto in consiglio regionale il
01:10presidente Nicola Zingaretti e l'assessore alla sanità D'Amato avrebbe
01:13permesso di dichiarare guerra alle liste di attesa per accelerare tutti i
01:17percorsi di screening e di prenotazione. Un impegno ambizioso così come ingente
01:22all'investimento di soldi pubblici stanziati la scorsa primavera in un
01:25apposito fondo. Poco meno di 48 milioni di euro per recuperare gli interventi
01:30chirurgici, i ricoveri ospedalieri, le prestazioni specialistiche ambulatoriali
01:34e di screening che non era stato possibile erogare durante il periodo
01:38della pandemia da covid-19. Un vero e proprio tour de force stando a quanto
01:42auspicato dalle autorità regionali che per recuperare il ritardo avevano
01:46immaginato ospedali ambulatori a pieno regime anche di sera e nei fine settimana
01:50per consentire di fissare visite ed interventi ben oltre gli orari standard
01:54della sanità pubblica che nell'azio non brilla per efficienza se è vero che
01:58oggi una persona su tre non riesce ad ottenere nei tempi previsti dalla legge
02:03una visita diagnostica di priorità B cioè quelle da effettuare entro dieci
02:07giorni perché ritenute importanti per condizioni cliniche che possono peggiorare
02:11rapidamente. Al di là degli annunci però oggi poco
02:14sembra essere cambiato e questo nonostante da mesi la fine dell'emergenza
02:18covid-19 abbia smesso di impattare sul funzionamento delle strutture sanitarie.
02:24Allora era davvero colpa della pandemia o probabilmente il sistema sanitario del
02:28Lazio è andato in sofferenza anche perché c'erano dei problemi per così
02:32dire cronici che sotto l'era del virus sono semplicemente deflagrati con ancor
02:39maggior virulenza. Quello che cerchiamo di capire con il nostro ospite già
02:44collegato con noi Natale Di Colla, lo ricordiamo, è il segretario della
02:48funzione pubblica della CGL a Roma e Lazio. Bentornato a Estra, buonasera.
02:55Buonasera a voi. Allora partiamo dal dato che sentivamo in chiusura della
03:00nostra copertina. Un laziale su tre non riesce a ottenere una visita diciamo
03:08così di media urgenza quando c'è bisogno di dieci giorni per dare le
03:13risposte. Immagino che ci stiamo riferendo a patologie che non badano
03:17sottovalutate. Questo è lo screening e il monitoraggio che voi avete reso pubblico
03:22nelle scorse ore. Sì purtroppo ancora oggi nel Lazio la cura è una corsa
03:31ad ostacoli. Noi abbiamo lanciato questa campagna, la cura non può attendere
03:35proprio perché notiamo e siamo subissati di richieste di lavoratrici e
03:39lavoratori, pensionati e pensionati che ci raccontano che non riescono a curarsi
03:44nella nostra regione. E il dato che noi abbiamo monitorato sono dati ufficiali
03:48della regione Lazio e ci dice proprio che è un cittadino su tre di quelli che
03:53decide di farsi curare dal sistema pubblico. Per capirci non sono tutti
03:57quelli che si rivolgono perché se io mi rivolgo al sistema pubblico e il sistema
04:02pubblico mi dice che la prestazione c'è dopo sei mesi e io rinuncio non sono una
04:06lista d'attesa. Quello che noi vediamo, ce lo dice anche l'Agenas con un
04:10rapporto degli scorsi giorni, è che nel Lazio, come in tutta Italia, ancora oggi
04:15siamo lontani dai livelli pre-covid. Per capirci, nella nostra regione nel primo
04:20semestre del 2022 si sono svolte il 10% in meno di prime visite di
04:25prestazione ambulatoriale. Questo dato aumenta ancora di più se andiamo alle
04:29visite di controllo dove arriviamo al 22%.
04:32Questo perché? Perché negli anni non si è investito nella sanità pubblica.
04:36Servono assunzione, servono strumenti per svolgere le attività e serve una
04:42nuova organizzazione e quello che ci vuole rappresentare è che nonostante gli
04:47sforzi con questo piano delle liste d'attesa non si muove di una virgola la
04:52risposta del servizio sanitario regionale. Quindi è necessario che in
04:56questi giorni, nelle prossime settimane, anche in vista dell'inverno e
05:00dell'aumento delle richieste di accessi e di malattie da parte delle
05:05persone soprattutto più fragili, ci sia un cambio di passo. Noi chiediamo tre
05:09cose. Chiediamo un piano straordinario di assunzioni, solo nella nostra regione
05:14mancano 10.000 operatori, un investimento chiaro nella sanità pubblica universale
05:20e gratuita per i cittadini e quindi anche una strategia di fondo per fare
05:26in modo che la cura non sia più una corsa ad ostacoli ma sia un diritto dei
05:30cittadini. Soprattutto in una fase come questa dove il potere d'acquisto e i
05:34salari dei pensionati e dei dipendenti ha avuto un grosse difficoltà.
05:40Sicuramente è evidente che in momento di forte contrazione economica e di
05:45difficoltà per le famiglie anche la possibilità che oggi viene data anche
05:49nella Regione Lazio di optare tra la sanità pura pubblica e quella privata
05:55è un'opportunità che viene in meno perché si tratta di dover tirar fuori
05:58dei soldi. La Regione ci sta mostrando tra l'altro i tempi d'attesa nel
06:03monitoraggio che Regione Lazio stessa, stiamo parlando dei dati ufficiali,
06:07propone sulla propria piattaforma e come vedete ci sono delle fasce, delle visite
06:15specialistiche per le quali il colore verde dice che inoltre il 90% dei casi,
06:23stiamo parlando degli standard migliori questi, è possibile rispettare i
06:28tempi in base alle tempistiche previste per ogni singola patologia in base
06:34alla gravità mentre il colore giallo e il colore rosso evidentemente proprio
06:38come un semaforo stradale ci dicono che nella maggior parte dei casi non si sta
06:44garantendo questi standard. Ecco lei stava facendo riferimento a questo piano
06:48straordinario che la scorsa primavera era stato accompagnato da uno stanziamento
06:53di oltre di quasi 48 milioni di euro proprio per lanciare questo vero e
06:59proprio tour de force con visite ambulatoriali anche nel fine settimana e
07:05addirittura nelle ore serali. Ma le posso chiedere se sono effettivamente partite?
07:09Non è una domanda tra bocchetto, ammetto di non saperlo, cioè c'è stata davvero
07:15questa intensificazione delle ore e delle possibilità di fruizione dei
07:20servizi sanitari nella Regione Lazio? Troppo molto poco anche perché la
07:25coperta è cortissima e in tanti casi non si riescono a far fronte ai turni
07:30ordinari. È evidente che non bastano pagare e dare risorse aggiuntive a chi
07:36già sta nel servizio sanitario. Servono assunzioni. Senza un piano
07:42straordinario di assunzioni non ci sarà mai l'aumento delle prestazioni. Può
07:47esserci un lieve recupero ma, vi ho detto prima, siamo ancora lontani dal
07:512019, quindi da prima dell'inizio della pandemia. Quindi sicuramente il
07:58piano può produrre qualche risultato ma non è la soluzione. Anche se il piano
08:03produce le risultati in questa base nel 2023 ci ritroveremmo a accumulare ancora
08:10ritardi su ritardi. La cosa più grave che noi notiamo è che i cittadini stanno
08:15perdendo la fiducia nel servizio sanitario regionale, cioè non hanno più
08:19fiducia che chiamando e prenotandosi possano avere in tempi celeri una
08:25risposta alle proprie cure. Quindi notiamo che c'è da una parte la crisi
08:29economica, da una parte anche uno scoramento da parte dei cittadini e
08:33sempre di più vediamo che la gente rinuncia a curarsi oppure si rivolge ad
08:38altre strutture sicuramente non pubbliche. Invece serve un servizio pubblico in
08:42grado di rispondere in tempi rapidi e prendere in carico i cittadini perché è
08:47grave che soprattutto nel Lazio, oltre alla prima visita, siano ancora più
08:52lunghi i tempi dei controlli. Ciò vuol dire che il sistema della presa in
08:56carico non funziona. Ci aspettiamo che quindi nei prossimi mesi si continui a
09:01lavorare per riorganizzare. Sicuramente il sistema può essere ancora
09:05efficientato ma non basta un piano per abbattere le riste d'attesa. Serve
09:10invece una strategia per aumentare i servizi offerti ai cittadini.
09:14L'obiettivo non deve essere abbattere le liste d'attesa, deve essere una
09:18strategia che le rimuova, cioè un sistema che accolga i cittadini e
09:23non faccia essere la cura una corsa ad ostacoli. Perché immaginatevi soprattutto
09:27le fasce più fragili e anziane della nostra popolazione che in un momento di
09:32grande difficoltà, quando è a rischio la propria vita, chiamano e contattano il
09:37servizio pubblico e si vedono respinte. Questa è la più grande
09:40preoccupazione insieme all'altra che tutti quanti noi conosciamo e cioè i
09:45ritardi negli interventi chirurgici che ancora adesso non sono stati recuperati
09:49e il grande raffollamento dei pronto soccorso. Quindi c'è necessità di
09:54investimenti chiari e una strategia anche nella nostra regione per garantire la
09:58salute cittadina. Guardi di questi aspetti parleremo tra un attimo dopo la
10:03pubblicità. Le chiedo soltanto in attesa del break, ma se allora questi 48
10:10milioni di euro, anche questa è una domanda ingenua mi creda, non sono serviti
10:15per assumere anche con contratti a termine nuovo personale, che voi dite è
10:20fondamentale per garantire la giusta efficienza e la giusta operatività,
10:25questi soldi a cosa servono? Per l'acquisto di macchinari, per il
10:31pagamento di prestazioni aggiuntive al personale in servizio e per ad esempio
10:36se io lavoro di notte o lavoro a un orario diciamo festivo c'è una
10:41maggiorazione. Però per la sanità 40 milioni di euro sono davvero poca cosa
10:48rispetto alle centinaia di migliaia di prestazioni che sono andate perdute e
10:53noi dovremmo aver avuto in questo anno con il covid che praticamente è
10:58residuale all'interno delle strutture sanitarie un aumento del numero delle
11:03prestazioni. No, noi ancora siamo a livelli inferiori e l'esperienza ci
11:07insegna che quando sono inferiori poi le pagheremo dopo, perché vuol dire meno
11:11screening, meno monitoraggio e quindi anche le patologie si aggraveranno e
11:15quindi negli anni a venire, essendo che la popolazione aumenta anche l'età e la
11:20cronicità continuano ad aumentare, avremo degli effetti negativi per tanti
11:25anni anche negli anni a venire. Diciamo che sarebbe l'occasione ora che
11:30l'emergenza sembra passata, facciamo tutti gli scongiuri del caso, sarebbe
11:34l'occasione per tornare a fare prevenzione che sappiamo è la grande
11:38frontiera, la grande sfida per la quale la sanità dovrebbe investire sempre di
11:43più nell'interesse ovviamente della salute pubblica dei cittadini. Allora ci
11:48prendiamo una breve pausa e poi con il segretario generale della funzione
11:52pubblica della CCL, Natale Dicola, cerchiamo di capire quali sono i settori
11:57reparti della sanità che vanno maggiormente in difficoltà.
12:01Ce n'è uno che regolarmente quando si riempie fa notizia ed è il pronto
12:07soccorso che non a caso è la porta di accesso molto spesso del cittadino che
12:13ha bisogno di rivolgersi ai medicini. Parliamo tra un attimo.
12:21Rieccoci con Natale Dicola, segretario generale della funzione pubblica di CGL
12:26per Roma e Lazio. Stiamo parlando di sanità, stiamo parlando delle liste
12:30d'attesa che nonostante un piano straordinario lanciato lo scorso luglio
12:35dalla regione Lazio e nonostante quasi 48 milioni di euro sembra non riuscire
12:41ad abbattere i tempi di attesa, se è vero che un cittadino su tre non riesce ad
12:47avere un esame, secondo i termini di legge, entro i dieci giorni laddove abbia
12:52a che fare con una patologia, con un disturbo che richiede tempi di
12:56intervento mediamente urgenti. Segretario abbiamo parlato di come
13:00davvero il pronto soccorso sia la chiave di accesso molto spesso a un itara, a un
13:06percorso che il paziente deve avere all'interno della sanità pubblica.
13:10Noi sappiamo come negli ultimi anni si è andato in forte sofferenza questo ambito
13:15per l'emergenza covid, non c'era molto spesso altra via di accesso e di
13:23garanzia da qualche punto di vista, dal punto di vista sanitario, perché non
13:27funzionava, non essendoci medici di base cosa succedeva? Le persone andavano in
13:32ospedale a chiedere aiuto. Ora noi abbiamo parlato dell'emergenza
13:38covid, però è anche vero che i pronti soccorsi in queste stagioni sono spesso
13:42presi d'assalto anche per le normalissime influenze e la domanda è
13:48siamo in grado di fronteggiare anche una normalissima stagione influenzale o i
13:55calidi organico sono tali per i quali rischiamo ancora di andare in sofferenza?
14:00Purtroppo già in queste ore registriamo che in tanti pronto soccorso della
14:06capitale ma anche delle province in questo momento è possibile monitorare i
14:10risultati. Se andate a guardare i dati ci sono più di cento persone all'interno
14:15di queste strutture, se andate proprio a guardare, guardavo prima di iniziare la
14:19diretta, sono tanti. Immaginatevi quando entreremo proprio nel pieno dell'inverno.
14:23È evidente che il sorraffollamento del pronto soccorso è dovuta alla mancanza
14:29di alternativa e la mancanza di una sanità territoriale che il PNRR incita e
14:35dovrebbe trovare diciamo delle soluzioni grazie alla alla costruzione
14:40dell'ex casella salute che nel Lazio in troppi casi sono state annunciate non
14:44realizzate e dalla necessità di un rapporto diverso con i medici di
14:48medicina generale. Quindi la mancanza di una forte sanità territoriale e un
14:53rapporto diciamo è difficile tra il pronto soccorso e il medico di medicina
14:58generale crea oggi quello che è una tempesta perfetta, cioè il cittadino
15:02disperato che non ha risposte dalle servizie sanitarie regionali in nessun
15:07modo ha solo un'opportunità, recarsi al pronto soccorso. Quindi c'è necessità su
15:12questo di intervenire da una parte per potenziare, rendere il pronto soccorso
15:17anche un luogo decente, in tanti casi ancora sono troppe le scene di malati
15:23abbandonati o che restano all'interno delle strutture tantissime ore prima di
15:28essere presi in carico, ma dall'altra c'è anche necessità di un'appropriatezza, cioè
15:33di costruire una cultura e delle alternative ai cittadini in modo tale
15:37che non ci sia come unica opportunità per avere una prestazione sanitaria
15:41quella di rivolgersi al pronto soccorso. Bene, è bene precisare una cosa
15:46segretario, mi conforti in questo, la prego, perché non si tratta
15:50di gettare la croce addosso al personale pronto soccorso che è sotto organico,
15:55l'abbiamo ricordato più volte anche in questa trasmissione, ma molto spesso le
15:59file si creano anche perché dopo il pronto soccorso nei vari reparti c'è una
16:05situazione di intasamento, cioè alla fine è quasi, si genera del
16:10traffico che vuoi per l'assenza di posti letto, vuoi per le difficoltà di ottenere
16:17ed eseguire esami diagnostici specialistici, impongono al paziente di
16:22stazionare nel pronto soccorso finché non si libera il posto.
16:26Diciamo che la complessità della situazione forse viene evidenziata anche
16:30da questa fotografia.
16:32Pianificazione della gestione dei letti, che è proprio quello di cui stava parlando, è uno dei più grandi problemi,
16:40cioè non è soltanto sapere che cos'ha il paziente quando arriva al pronto soccorso,
16:44ma è mettere in campo tutte le azioni che l'ospedale deve fare dal posto letto
16:50all'esame diagnostico e quant'altro. Evidente che quindi la pianificazione
16:54dell'organizzazione è fondamentale e il potenziamento è indispensabile, ma anche
16:58ricucire quel rapporto con i cittadini. Io lo dico con molta chiarezza, noi
17:02registriamo ogni anno centinaia di segnalazioni di violenza nei confronti
17:06degli operatori, che sono dei veri e propri eroi all'interno di quelle
17:10strutture, che non solo devono far fronte alle difficoltà quotidiane nel poter
17:15gestire un afflusso così grande di personale, ma in tanti casi si trovano
17:19ad essere oggetto di violenza verbale neanche a contare le centinaia al giorno,
17:25non all'anno, ma anche quelle fisiche. Quindi è evidente che c'è un allarme
17:30rosso quello del pronto soccorso in tutta Italia, ma in particolare nella
17:35nostra regione, dove mancando un territorio, mancando una presa in carico
17:39da parte dei cittadini, della parte del servizio sanitario, ai cittadini non
17:44resta che andare all'ospedale. Ecco, è una cultura vecchia che va
17:48stradicata, ma in ogni caso nel frattempo che si costruisce l'alternativa va
17:53potenziata e resa agibile tutte le strutture che oggi ci sono, perché
17:57oggettivamente rischiamo con l'autunno di avere la convivenza del covid e
18:02quindi una difficoltà anche nella gestione delle strutture e la ripresa
18:07dell'influenza, che negli altri anni non abbiamo avuto, rischiamo di avere nel
18:102023 davvero un anno orribile per la sanità pubblica della nostra regione.
18:16E allora, abbattere le liste d'attesa per arrivare a quale obiettivo? Mi consente
18:21di fare chiarezza, segretario, c'ha scritto al 375 571 1870, Carlo, un nostro
18:26ascoltatore, che dice avete parlato sempre e soltanto delle liste... aspetti che io
18:34ho dei problemi di vista vista l'età, ma... ah ok, delle visite mediche che
18:39richiedono una risposta entro 10 giorni, ma quali sono le altre tempistiche? Le
18:45ricordiamo insieme, segretario, 72 ore per quelle urgenti, giusto? Poi 30 giorni per
18:53le visite differibili e 60 giorni per le prestazioni strumentali differibili,
19:00quindi stiamo parlando di quelle meno gravi, giusto? Sì, assolutamente, abbiamo
19:05preso in considerazione quella, diciamo, la tempistica che reputiamo normale, perché
19:11la lista d'attesa viene considerata quando si è fuori dei termini di legge,
19:15ma nella vita di ciascuno di noi qual è il termine che si reputa accettabile per
19:21avere una prestazione sanitaria? Noi non ci siamo voluti focalizzare in
19:25quegli interventi che vengono dati a due anni, quelle prestazioni date a tempi
19:29biblici, stiamo parlando di un cittadino che ha una difficoltà, ha necessità di
19:34prendere il tempo e di avere un esame con chiarezza in quel momento e
19:39agiamo su quella. E' utile dire ai radioascoltatori che stiamo parlando di
19:45un numero limitato di prestazioni, quelle che vengono monitorate, perché
19:49disciplinate dalla legge, ma non prendiamo in considerazione alcune
19:53tipologie di interventi, alcune tipologie di visite dove quella percezione, ma
19:59anche la realtà che noi riscontriamo, è proprio di un vero e proprio blocco
20:03all'accesso. Ecco, più che abbattere le viste d'attesa che sono una, diciamo,
20:09peculiarità tutta italiana, dobbiamo eliminare il blocco all'accesso ai
20:14servizi e quindi commisurare, organizzare i servizi pubblici, cruciali come
20:19quella la salute, in base alle vere esigenze che hanno i cittadini. Così non
20:24va e servono più personale, più strumentazione e un'organizzazione
20:29migliore. Questo è quello di cui abbiamo bisogno e ci preoccupa che il governo,
20:34nella prima manovra di finanziaria che si andrà a discutere nei prossimi giorni,
20:39sta prevedendo addirittura dei tagli. Invece di investire, sembra che si apro
20:44una nuova stagione di tagli, sia a livello nazionale e inevitabilmente anche
20:47a livello regionale. E questo rischia ovviamente di aggravare
20:51ancora di più la situazione. Secretario Di Cola, lei più volte ha fatto
20:54riferimento al ruolo strategico della medicina del territorio, per evitare che
20:59ci si rivolga tutti, anche per due linee di febbre, al pronto soccorso. Ecco, da
21:05questo punto di vista, Regione Lazio o addirittura il Governo
21:10centrale, Ministero della Sanità, per quanto stiamo parlando di un esecutivo
21:14che si è appena insediato, ha le idee chiare su quanto si debba investire e
21:19potenziare questo settore, oppure no? Che cosa ne desumete voi dal vostro
21:24osservatorio? Per fortuna il PNRR potrebbe dare una
21:29svolta importante, perché le misure previste da Bruxelles
21:33permetteranno, speriamo, di avere delle strutture di
21:38prossimità che però competerà lo Stato italiano a riempire di professionisti,
21:44riempire di strutture e far funzionare ed essere messe in rete.
21:48Quindi c'è necessità di avere le idee chiare, una programmazione, mettere al
21:52centro il ruolo dei distretti, che nessuno conosce, hanno un ruolo
21:56cruciale per il funzionamento della medicina del territorio e perché no
22:01combinare queste anche con l'innovazione tecnologica. La telemedicina
22:05sicuramente è uno strumento, ma anche l'assistenza domiciliare, che è una delle
22:10pecchie della nostra Regione, cioè aumentare sempre di più il numero di
22:14cittadini che vengono curati nel proprio domicilio e non farli andare
22:18nelle strutture sanitarie. Quindi gli strumenti ci sono, quindi
22:22ruolo del distretto, potenziamento della sanità territoriale in generale, aumento
22:28dell'assistenza domiciliare e quindi strutture di prossimità che possono
22:33affrontare le tematiche non gravi delle persone con una stretta relazione e noi
22:39diciamo anche una riforma dei medici di medicina generale, possono rappresentare
22:43una grande innovazione, perché è utile ricordarlo che purtroppo nel nostro Paese
22:48invece di essere dipendenti del servizio sanitario pubblico, i medici di medicina
22:52generale, che sono il primo approccio che i cittadini hanno con la sanità, sono dei
22:57professionisti in convenzione. E sì anche questo aspetto evidentemente comporta
23:02qualche difficoltà di gestione. Ci lasciamo allora con questo auspicio.
23:06Abbiamo capito che le strutture ci sono, si possono anche potenziare a livello
23:11tecnologico, ma serve potenziare gli organici, perché altrimenti medici,
23:16infermieri, personale paramedico, tutti coloro che ruotano attorno al mondo
23:21della sanità, rischiano di vivere costantemente in affanno, sotto stress.
23:27Abbiamo più volte parlato anche in questa trasmissione delle difficoltà di chi
23:31opera in prima linea in ambito sanitario e soprattutto se non c'è il personale
23:36specializzato, anche la più moderna delle apparecchiature non può funzionare
23:42ed è evidente che tutto il sistema rischia di crollare. Io la ringrazio per
23:46il tempo che ci ha dedicato questa sera, Natale Di Cola, segretario generale della
23:50Funzione pubblica di CGL Lazio. Buon lavoro, arrivederci. Grazie, grazie al
23:58nostro ospite e tra poco voltiamo pagina perché dopo la pubblicità
24:03parliamo di uno dei tanti tesori che custodisce nel suo sottosuolo la regione
24:11Lazio, un territorio ricchissimo di litio che serve tra l'altro anche per le
24:18batterie elettriche, che voi sapete vengono ritenuto un po' il futuro della mobilità
24:22nell'era in cui bisogna combattere le emissioni inquinanti. Ne parliamo tra un
24:27attimo. Bentornati a Estra, nel sottosuolo il nostro territorio racchiude un tesoro
24:37che soprattutto in questo periodo in cui si stanno cercando delle modalità
24:43alternative per alimentare le nostre autovetture può avere un grandissimo
24:48valore. Il litio per esempio viene utilizzato per le batterie delle auto
24:54elettriche e scoprire che alle porte di Roma ci sarebbe un vero e proprio
24:59giacimento di questo minerale beh inevitabilmente fa discutere. Noi siamo
25:04con Marco Cassinis che è tornato a trovarci in studio. Buonasera. Buonasera
25:09Michalizio, buonasera a chi ci sta seguendo. Lo conoscete, autore di Economia
25:13Capitale, programma che viene sulla nostra emittente che serve anche a
25:16spiegare in termini molto semplici e schietti anche verrebbe da dire
25:22tematiche che a volte sono un po' complesse. Per esempio avere tutto questo
25:26litio nel nostro sottosuolo può essere un'opportunità per il nostro territorio?
25:30Beh direi assolutamente di sì nel senso che da che mondo è mondo la materia
25:37prime è un qualche cosa molto importante. Se qualche donna, qualche signora ci sta
25:42ascoltando io rammenterai che tra le materie prime potremmo annoverare sia
25:48l'oro e l'argento quanto pure i diamanti. Quindi Michalizio capisce che le
25:54materie prime sono certamente interessanti e questo in termini di
25:58bellezza e di valore. Parimenti nel settore industriale ovviamente se
26:03parliamo dal carbone dei tempi, la produzione quindi del ferro e tutta una
26:07serie di altre cose è fondamentale avere materie prime. I paesi a livello europeo
26:14che hanno avuto la maggiore concentrazione di materie prime soprattutto
26:18in passato e da cui hanno tratto notevole forza industriale sono state
26:23per esempio l'Inghilterra, la Francia e la Germania e tutti sappiamo che forza
26:28hanno questi paesi sull'ambito economico ed industriale.
26:32Ecco noi titoliamo l'oro del futuro perché il litio è destinato a essere
26:38così strategico negli anni a venire? Beh credo che qui forse anche chi ci sta
26:43seguendo qualche volta abbia sentito parlare di litio o di un'altra materia
26:49prima che è curiosa già solo nel nome che è le terre rare. Quindi sono materie
26:55prime fondamentali per queste industrie appunto come lei faceva riferimento
27:00correttamente industria del futuro perché un tema diventato molto di
27:05attualità per esempio oggi è l'ambiente, il green, le rinnovabili su tutti questi
27:10settori quindi ambiti puliti definiamoli, materiali come il litio sono molto
27:17importanti perché permettono di avere un'industria più pulita dal punto di
27:23vista proprio delle materie prime spesso anche cosiddette carbon free quindi che
27:28si parli dell'ambito farmaceutico dove comunque anche lì il litio ha delle
27:32applicazioni o dell'industria come può essere il settore del vetro, della
27:37ceramica quindi industrie che consumano e potenzialmente sono in parte inquinanti
27:43ma sono degli ambiti in cui l'Italia è molto forte in termini anche di export
27:48beh se andiamo ad avvicinarle ad altri settori come l'automotive quindi il
27:53settore automobilistico dalle marmitte alle batterie per quello che riguarda
27:58l'elettrico al settore delle batterie per i computer i pc o i cellulari è chiaro
28:05che il futuro dell'industria e dei guadagni dei posti di lavoro si gioca su
28:10chi dietene queste materie ovviamente un conto è produrle un conto è
28:15trasformarle noi siamo già bravi nelle trasformazioni
28:18averle in casa come miniere definiamole così è certamente ancora più strategico
28:25c'è però un dato di fatto mi pare di capire che l'Italia da questo punto di
28:31vista non abbia le competenze per estrarlo o il fatto che le prime
28:35richieste di sfruttare questi gestimenti arrivino dall'estero è puramente
28:38casuale beh diciamo che all'estero ci sono delle regioni delle nazioni che si
28:48sono mosse prima di noi nel senso che chiamiamo in questo caso del litio come
28:53le terre rare ci sono ambiti territoriali che come la
28:59Cina piuttosto che l'Australia o la Cina l'Argentina hanno da subito avuto
29:06le miniere da cui si è estratto il materiale che sono di vario tipo e può
29:11essere dal deserto x piuttosto che la montagna in cui si va a scavare e
29:16quindi queste zone queste nazioni hanno potuto in primis fare scorte
29:24commercializzare e sviluppare le prime applicazioni e quindi una sorta di
29:30potere di power di consapevolezza nella gestione di queste materie prime
29:36l'hanno avuto e anche la capacità di estrarre ma prima ancora di fare la
29:42ricerca è ovvio che c'è qualcuno che è più bravo di noi però noi ce la caviamo
29:46perché l'Italia poi dal punto di vista dell'ingegneria l'ingegneria
29:50industriale è certamente forte e comunque se le abbiamo sul nostro
29:53territorio lì possiamo giocarci la partita in partnership.
29:57Diciamo che però al momento le uniche richieste sono di provenienza straniera
30:02se non ho capito male giusto? Allora al momento soprattutto in questa zona
30:06perché diciamo che le zone in cui si stima ci possano essere delle riserve o
30:11giacimenti di litio sono appunto quelle tra Roma, Viterbo e la zona di Napoli in
30:20Campania quindi sono zone ritenute interessanti dal punto di vista dello
30:24sfruttamento. Chi ci sta accompagnando in questo senso sono due società
30:30australiane quindi una zona un territorio che per primo ha punti di
30:36estrazione dove le aziende hanno decisamente più esperienza rispetto a
30:41noi. E' ovvio che in questo caso uno dei punti di cui stiamo parlando questa sera
30:46è l'attività che è iniziata tra una società australiana in partnership con
30:52una italiana. Ecco infatti la domanda che le volevo fare è questa. Noi oggi
30:56associamo questa scoperta molto importante del litio, viene definito
31:00l'oro bianco, in una fase in cui si sta cercando di capire come garantire la
31:05miglior transizione ecologica ai tempi che stiamo vivendo, ma in realtà le
31:12prime consapevolezze, le prime tracce di presenza di questo minerale nel
31:18sottosuolo romano risalgono addirittura agli anni 70, al 1975. Perché abbiamo
31:25aspettato così tanto tempo per mettere l'attenzione su un minerale che a quanto
31:32pare è così prezioso? Beh in sé è corretto il periodo metà degli anni 70, tra il 70 e
31:40l'80, le prime ricerche hanno dato origine a qualche numerica interessante
31:46sulla possibilità di ritrovare questo materiale. Ovviamente ai tempi non vi
31:52erano neanche particolari informazioni sull'applicazione del prodotto, quindi è
31:57come se uno trovasse un qualche cosa come un diamante,
32:02mettiamo che non si usa fare dei gioielli nel tal paese, quindi i diamanti per
32:10quella popolazione rimarrebbero cose inutili, un po' come quando i conquistadores
32:16spagnoli andarono in America Latina, l'oro per gli indios, gli abitanti della
32:22zona non è che avesse un valore particolare e quindi per gli spagnoli
32:28invece si trasformò in un tesoro importantissimo. Quindi ai tempi le
32:33prospezioni avevano dato subito qualche risultato, ma non vi erano applicazioni
32:37pratiche. Per di più tra l'altro l'Italia non è
32:40certo il paese in cui è più facile muoversi velocemente nell'ambito delle
32:44autorizzazioni amministrative, per poi non parlare di quando si passa
32:50dall'autorizzazione per la ricerca al fatto di poter sfruttare proprio il
32:56territorio per la produzione in serie di queste ricerche estrazioni materiali.
33:04Ecco intanto vedete queste immagini che ci restituiscono anche un po' un'idea
33:08del minerale di cui stiamo parlando, della forma anche fisica nella quale si
33:14può presentare al nostro sguardo. L'ultima domanda però che io le rivolgo
33:19è che cosa succede adesso visto che sono state depositate, sono state
33:23presentate queste richieste per poter iniziare l'estrazione del litio dal
33:29sottosuolo laziale? Immagino che per estrarlo servano banalmente delle
33:35trivelle e sappiamo che è un paese che sulle trivelle in passato si è
33:40espresso in modo estremamente severo. Beh diciamo innanzitutto che le riserve
33:46mondiali di litio sono stimate in circa 14 milioni di tonnellate, quindi avere in
33:54Italia e in Europa quello che potrebbe essere il primo hub nazionale
33:59dell'estrazione e tra i più grandi comunque in Europa credo che dal punto
34:04di vista strategico sia una cosa piuttosto fondamentale e quindi io
34:08inviterei tutti a essere molto seri da questo punto di vista nell'affrontare il
34:13discorso della ricerca e successivamente dell'estrazione.
34:17C'è anche da dire poi che da questo materiale dipende molto, come stiamo
34:23anche vedendo poi nel video che scorre, del futuro dell'industria
34:28automobilistica e dell'industria informatica della telefonia via dicendo
34:33che credo che tutti coloro anche che ci stanno ascoltando sappiano quanto è
34:39importante avere un'automobile e un telefono cellulare e un computer per di
34:43più con questo ambito averlo verde e che non inquini. Tra l'altro faccio un
34:49ulteriore riferimento nel Lazio, che è il territorio che a noi interessa,
34:53l'industria automobilistica è la seconda dopo il settore del farmaceutico, quindi
35:00ci sono veramente tanti posti di lavoro, 18 mila circa collegati. Allora riuscire a
35:06sviluppare, qui abbiamo Enel in partnership con l'azienda australiana
35:10che ha il 50 per cento della licenza di ricerca, riuscire a sviluppare questo
35:15settore è una cosa decisamente ragguardevole perché è, la definisco
35:21molto banalmente, una miniera d'oro quella che si potrebbe andare a trovare, ma da
35:26tutti i punti di vista per l'Italia verso paesi esteri,
35:30oltre che per i nostri posti di lavoro per la ricerca e la tecnologia, anche qui
35:34ricerca e tecnologia vuol dire dagli ingegneri a scendere anche dei buoni
35:38tecnici, quindi è fondamentale. Ovviamente si vedrà dopo aver fatto
35:44queste analisi che si basano in una prima fase semplicemente su dati, quindi
35:51non si va a scavare a toccare niente, se non dei semplici carotaggi, si studiano i
35:56dati del terreno e poi si analizzeranno i campioni del materiale. In questa prima
36:03fase quindi non c'è nulla di invasivo, si vedrà poi, in caso verranno acquistate
36:09le concessioni. Diciamo che quindi il tema, chiamiamolo,
36:13della trivellazione, quindi lo scavo, della preparazione della miniera di litio
36:20sarà successivo, però io qui inviterei a una responsabilità di tutto il
36:24territorio e della politica. Abbiamo visto tra l'altro alcune immagini che si
36:29riferiscono a quello che potrebbe succedere laddove si iniziasse
36:33l'estrazione e lo sfruttamento del litio. È evidentemente una grafica che ci dà
36:39l'idea di come sarebbe un eventuale impianto, perché magari non tutti
36:43avevano dimestichezza con le scritte in inglese, essendo questo un filmato non
36:50italiano, che serve però a dare un'idea di come potrebbe evolvere questo ambito
36:54così importante. Staremo a vedere anche perché, attenzione, un paese e la capacità
36:59di essere sempre meno dipendenti dai combustibili di origine fossile,
37:07sappiamo che è anche un input che ci arriva dall'Europa e quindi dobbiamo
37:10comunque tutti noi dare il nostro contributo da questo punto di vista.
37:15Assolutamente sì e credo che poi non si può sempre dire che vogliamo un
37:21territorio pulito, l'aria limpida, respirabile, se poi siamo i primi a non
37:27voler mai avere nulla dentro casa nostra. Quindi credo che il tema di estrarre
37:36questo tipo di materiale sia piuttosto interessante, è ovvio che dobbiamo avere
37:40tutte le massime accortezze, ma un po' come il tema poi dei rifiuti, nel senso
37:45che noi ci troviamo a esportare rifiuti in tutto il mondo pagando a caro prezzo
37:50questa cosa e all'estero da città come Vienna, Oslo e via dicendo troviamo
37:57proprio nel centro delle città i termovalorizzatori che sembrano delle
38:02piste da sci o delle montagne perché sono tutte coperte di erba e quindi è
38:09veramente un'attività pulita anche quella. Quindi anche in questo caso
38:13secondo me si dovrà stare accorti e teniamo pure presente che le guerre di
38:18questi secoli sono fatte più sul tema della finanza delle materie prime di
38:24queste cose. La Cina ha colonizzato l'Africa, molti
38:31paesi, dando finanziamenti e avendo in cambio materie prime, quindi quando hai
38:36poi il monopolio sulle materie prime i prezzi vengono stabiliti e lo stiamo
38:41vivendo sull'ambito delle bollette elettriche.
38:44Eh sì perché tutto nasce poi proprio dalla possibilità di amministrare quelle
38:49che sono le risorse, le materie prime fondamentali per mandare avanti questo
38:54nostro pianeta e la sua economia. Io ringrazio Marco Cassinis, grazie per
38:58averci edotto su questa novità sulla quale immaginiamo si inizierà a
39:03discutere anche a livello politico man mano che si entrerà nella fase più
39:09concreta dell'esplorazione di questi giacimenti di litio contenuti
39:14nel sottosuolo. Buona serata a lei, grazie. Grazie, buonasera a tutti voi.
39:19Allora noi ci fermiamo qui perché il tempo a nostra disposizione è terminato.
39:23Adesso ci sono le ultime notizie poi il resto della programmazione.
39:27Grazie per averci seguito. Extra torna domani alla solita ora.
39:31Arrivederci. Extra tutti i colori dell'attualità con Claudio Michalizio