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Trascrizione
00:00Roma Magazine, il rotocalco di Radio Roma con Alessandra Paparelli. Amiche e
00:07amici ben trovati qui a Roma Magazine, il nostro rotocalco tutto da sfogliare e da
00:11guardare. Vi tengo sempre compagnia tutti i giorni proprio con temi di attualità,
00:14cultura, spettacolo di qualità, tanto teatro, tanta letteratura. Oggi ancora
00:19tanto teatro, affrontiamo un discorso tra prima e seconda parte,
00:23parliamo del Teatro Marconi ma non solo, del Teatro Marconi di Roma e lo facciamo
00:29subito con il direttore artistico del Teatro Marconi di Roma, Felice della
00:33Corte, collegato con noi. Ben trovato Felice, mi permetto di darti del tu, ben trovato.
00:39Assolutamente sì, anzi dobbiamo. No no, grazie, sono qua e sono contento di
00:44essere con voi in trasmissione. Saluto chiaramente tutti gli spettatori.
00:50E anche del tu, del fatto di darci del tu che naturalmente hai dei ruoli, poi
00:54scopriremo anche un altro due ruolo, però insomma è più semplice, è più
00:59confidenziale. Allora, tanto teatro, il teatro è il focus di questa...
01:03Una battuta veloce sul tu. Una delle cose che io ho imparato e che adesso riporto
01:10è questa cosa qua. Il tu quando è usato con il giusto modo è straordinario.
01:18Forse io posso dire che le persone che rispettavo di più, fin quando ce l'ho
01:22avuto al mondo, erano i miei genitori e a loro fin dalla nascita ho sempre dato il tu.
01:28È vero, hai detto una cosa bellissima. Allora, io voglio ricordare che tu sei
01:34anche il presidente UTR, quindi dell'Unione dei Teatri Romani, ma ne
01:38parleremo dopo, perché entriamo subito nel tuo ruolo di direttore artistico del
01:42Teatro Marconi di Roma. Intanto quando inizia la tua direzione e
01:47soprattutto inizia il tuo ruolo, vediamo qualche bella immagine proprio del Teatro
01:52Marconi di Roma, un punto importante, un punto nevralgico, felice per tutti gli
01:57appassionati, gli amanti del teatro e per creare anche comunità.
02:03Assolutamente sì, perché il Marconi quando è stato fondato, diciamo così, aveva
02:10proprio questa intenzione, voleva essere un punto di comunità,
02:15una sorta di centro culturale con asse portante il teatro e
02:22quindi anche luogo d'incontro. E questo è quello che ho cercato di fare fin da
02:27l'inizio con il Marconi e continuo a reiterare nell'intento.
02:32Qui si è molto attenti a quelli che sono, come dire, la programmazione che
02:39tiene conto di dar risalto a quella che è la drammaturgia agita molto spesso dai
02:48giovani, la drammaturgia contemporanea, senza chiaramente disdegnare, anzi
02:54assolutamente con grande rispetto per quello che è il classico.
02:57Quindi la nostra attività viene rivolta a fare in modo che ci siano, al di là di
03:05personaggi famosi che possono funzionare da appeal per
03:11quello che è la programmazione, in realtà noi puntiamo su quella offerta di
03:16qualità che viene fatta dalla scelta. Mi ispiro a un vecchio modello di
03:23direzione artistica. Una volta ai teatri, quando il direttore
03:28artistico di un teatro si preoccupava di andare a scegliere tra gli spettacoli
03:33quelli che immaginavano potessero essere, come dire, belli da proporre al pubblico,
03:38un motivo di orgoglio. Molto spesso neanche di cassetta, ma belli, fatti in
03:43maniera, come dire, professionale e che avessero un loro valore. Da un po' di
03:49tempo a questa parte questa cosa si è un po' persa. Vi faccio un esempio, se voi
03:53guardate i cartelloni di tutti i nostri teati, compreso i miei, per l'amor di Dio,
03:57fino a qualche tempo fa, erano tutti i cartelloni fatti con i
04:01faccioni dei grandi e famosi interpreti. La direzione artistica di un teatro
04:09dovrebbe avere un po' un valore anche di proposta, quindi non solo famosi, ma anche
04:16meno famosi, ma non per questo meno bravi, e anche personaggi emergenti. Ecco, il
04:22cartellone del Marconi, mi chiedo scusa, sono direttore anche di un altro
04:27teatro, quindi la gaffa è d'obbligo, tiene conto di questa cosa. La
04:33programmazione va in questo senso, con spettacoli peraltro per grandi, per
04:38bambini, insomma, con un laboratorio che tende ad avvicinare i giovani, insomma,
04:45tante attività. Questo è in linea di massima il progetto Teatro Marconi.
04:52Grande offerta, versatile, trasversale, quindi molto ricca. Dicevi giustamente, si
04:56uniscono i grandi nomi, ma anche gli attori emergenti, i giovani. Entreremo
05:01poi nel dettaglio della stagione 2022-2023 del Teatro Marconi, ma stavi
05:07accennando ai laboratori teatrali. Il valore aggiunto del Teatro
05:13Marconi è che ha aperto, poi durante la pandemia, leggevo proprio questo fatto e
05:18mi ha colpito molto durante la pandemia, avere il coraggio di aprire i
05:22laboratori teatrali, workshop, gli stage per i giovani, i ragazzi giovanissimi, per
05:26i bambini e quindi entriamo un po' nell'offerta dei laboratori. Perché
05:30studiare recitazione, non solo per chi fa questa professione, per chi fa questo
05:35lavoro, ma proprio nella vita, felice, utile, studiare recitazione e soprattutto
05:40andare a teatro. Credo che sia importante. Il problema è
05:45farlo recepire, l'importanza di questa cosa. Io dico che il teatro dovrebbe
05:54cominciare a far parte proprio delle materie di insegnamento scolastiche.
05:58Credo che il fatto che non ne faccia parte sia un delitto, non sto esagerando,
06:04perché non si conoscono, o meglio, noi conosciamo, ma spesso il grande
06:10pubblico non immagina di quelli che possono essere i benefici della pratica
06:16teatrale, in termini di rapporti umani, di conoscenza. Faccio un solo esempio,
06:21senza dilungarmi. Noi agiamo a fianco a una scuola e alcuni
06:29allievi di questa scuola hanno cominciato a frequentare i corsi
06:32teatrali. Il preside, i gestori della scuola hanno
06:38testimoniato che, ai loro esami di fine anno, gli studenti che avevano
06:44partecipato al laboratorio teatrali avevano fatto prove di esami estremamente
06:49più interessanti e belle e proficue di quelle degli altri allievi.
06:53Questo tanto per dirne una. Allora, perché i laboratori? I laboratori non lo
06:58facciamo innanzitutto perché è un creare un rapporto diretto con quello che è il
07:03pubblico. Si parla tanto di promozione del pubblico.
07:06Noi dobbiamo convincere i giovani a frequentare il teatro. Potrebbe farlo
07:10anche l'impianto legislativo, ma questo è un altro argomento.
07:14Noi, attraverso i laboratori, creiamo questo tipo di esperienza.
07:19Quindi abbiamo laboratori per tutti, dai più piccoli a più grandi e, ovviamente,
07:25qualcuno teso al professionismo e qualche altro invece teso all'esperienza
07:31che il praticante comune ha voglia di vivere. Magari c'è chi lo fa perché vuole
07:42migliorare il suo rapporto con gli altri, vuole vincere elementi di timidezza e il
07:49teatro serve a tutto questo. Quindi i laboratori sono di recitazione, ma anche
07:55perché no. Anzi, lo facciamo sicuramente. Laboratori di danza, di pop.
07:59Quest'anno è entrato a far parte della scuola del teatro Marconi anche un
08:06laboratorio per tecnici perché è una cosa che non si stava facendo più e,
08:11siccome c'è bisogno di tecnici sul territorio, anzi vi informo, nel caso qualcuno
08:17avesse bisogno e passione per questa cosa, oggi avviarsi alla professione di
08:22tecnico per il teatro offre amplissime prospettive e a Marconi c'è un
08:29laboratorio anche per i tecnici. È straordinario proprio perché lo hai e lo
08:33avete aperto tutto questo durante la pandemia, durante l'emergenza sanitaria
08:38che sappiamo il teatro, come tutte le arti, tutta la categoria della cultura ha
08:44sofferto moltissimo e ora i teatri si riaprono e durante la pandemia abbiamo
08:48scoperto che con la cultura si mangia, è un lavoro, non è un hobby e che ci sono
08:53dietro tutti i professionisti, dietro le quinte dicevi giustamente
08:57parlavi dei tecnici, fonici, registi, addetti ai lavori, alle luci, insomma c'è
09:02un mondo dietro, improvvisamente sembrava che fosse che fosse nato soltanto tutto
09:08questo durante l'emergenza sanitaria. Vorrei rimanere un attimo nell'ambito
09:14del teatro in generale poi con te perché tu sei anche presidente dell'UTR,
09:19l'Unione Teatri Romani e quindi ti chiedo in che stato di salute è il
09:24teatro in generale e soprattutto il teatro romano, sappiamo che tanti teatri
09:28a Roma hanno difficoltà. Allora è innegabile che questa situazione è stata
09:36veramente una botta pazzesca quella che è la nostra attività, fortunatamente, non
09:43saprei dirlo, comunque fortunatamente tutto chi, soprattutto quelli che si
09:48dedicano all'esercizio teatrale, sono animati da grande passione e questa
09:54passione è la base per una grande azione di resistenza rispetto alle
10:00difficoltà che tutti noi stiamo compiendo. Cioè non di meno il teatro è in crisi, è
10:05fortemente in crisi perché la situazione di emergenza, il grande allarmismo,
10:12ma l'allarme più che allarmismo direi che è stato generato, ha creato una
10:17situazione di grande timore. Anche adesso questo timore non è superato, ci
10:24vorrà un po' di tempo perché le persone si lasciano di nuovo andare a
10:29frequentare gli spazi, le sale teatrali in maniera importante. Dopo due anni
10:36di crisi credo che noi finalmente abbiamo avviato quel processo di ripresa
10:41dell'attività che necessariamente significherà ancora crisi da sopportare
10:50dal punto di vista economico perché la mancanza di affluenza in una sala
10:55teatrale di pubblico purtroppo è un elemento pesante, perché? Perché il
11:00prodotto che ne offriamo non è frazionabile, nel senso che quando noi
11:04andiamo in scena dobbiamo mettere in scena uno spettacolo teatrale per
11:08intero, così come che ci sia uno spettatore o che ce ne siano 100. Che
11:14cosa succede? Che la mancanza di affluenza di pubblico nelle sale
11:18teatrali, chiaramente questo genera un problema di costi e di gestione. Ora, per
11:25quello che io posso dire in base a quelli che sono gli elevi che abbiamo
11:30fatto attraverso i teatri, noi in questo momento, eccezione fatta per gli
11:37eventi che però sono una cosa diversa, noi stiamo parlando della
11:41frequentazione delle sale intesa come come prosa e noi ci attestiamo ancora in
11:46questo momento, sperando che poi migliori nel corso della dell'annualità
11:51teatrale, intorno al 40 per cento di quello che era il pubblico che prima
11:56frequentava i teatri. Ci sono difficoltà a fare gli abbonamenti, anche perché chi faceva
12:03l'abbonamento adesso ha il terrore che fa l'abbonamento e poi si ritrova con
12:06l'abbonamento nel quale non può soffrire perché magari si ferma
12:09l'attività. Fortunatamente non c'è nessun elemento
12:13perché ci sia questo timore, però l'effetto è questo, è che noi siamo
12:17attestati intorno al 35-40 per cento anche per il rinnovo degli abbonamenti.
12:21Felice, scusami, volevo non interromperti naturalmente, ma dobbiamo fermarci per
12:27qualche minuto di pubblicità. Riprendiamo subito nella seconda parte, così
12:32torniamo proprio a parlare della situazione dei teatri romani e poi
12:35entriamo nel dettaglio della stagione teatrale 2022-2023 del Teatro Marconi di
12:42Roma, per cui do la linea alla regia, qualche istante ci ritroviamo qui, sempre
12:46a Roma Magazine.
12:50Eccoci rientrati sempre a Roma Magazine, il nostro rotocalco da spogliare e da
12:55guardare. Siamo in collegamento anche per la seconda parte, lo ringraziamo, con
12:59Felice della Corte, direttore artistico del Teatro Marconi di Roma e presidente
13:04dell'UTR Unione Teatri Romani. Stavamo proprio parlando, Felice, della
13:09situazione dei teatri romani, ci stavi dicendo nella prima parte, insomma, una
13:13situazione difficile in tutta Italia, a Roma in particolare, ci sono alcuni
13:17teatri che hanno e soffrono difficoltà, una situazione insomma che si è scatenata
13:22sicuramente dalla pandemia, dall'emergenza sanitaria, però il teatro
13:26non è da oggi che è in sofferenza, Felice. Assolutamente sì, ci sono delle
13:33difficoltà. Ora, io credo che le cause siano anche identificabili, c'è un
13:39sistema legislativo che avrebbe bisogno di qualche modifica e che tolga
13:45praticamente una sorta di tappo che si è venuta creando, si è venuto
13:51formando questo tappo per il tipo di impostazione che noi abbiamo dato ai
13:57nostri teatri. Noi siamo necessariamente alla rincorsa di qualche cosa che ci
14:02possa tornare utile economicamente e questo ci fa perdere di vista un po'
14:08quello che è la possibilità di avvicinare anche il pubblico giovane.
14:13Credo che noi, lo Stato e noi dovremmo dedicarci un po' di più alla
14:20possibilità di ospitare cose nuove che inevitabilmente finirebbero per, come
14:27dire, per fare in modo che il pubblico giovane frequenti le sale teatrali e
14:33questo ci farebbe riesplodere, io sono convinto.
14:37Immaginate se in un grande teatro c'è la possibilità di assistere a uno
14:43spettacolo dove l'autore, il regista, gli attori siano dei ragazzi molto giovani
14:50che sono stati selezionati da chi ha l'esperienza e li metta in scena.
14:55Sarebbe quasi inevitabile che tutti gli amici, conoscenti, quelli che frequentano
15:01queste persone, tornino a riempire le sale dando anche uno sviluppo
15:08dal punto di vista della possibilità di lavoro che questo significherebbe.
15:11Quindi renderebbe esponenziale e lo sviluppo dell'attività teatrale ma
15:17anche una nuova possibilità del mondo di lavoro di offrire la possibilità di
15:22sostentamento a tantissimi altri, oltre a quelli che già si sostengono sul settore.
15:27Felice, occorre chiedere all'ennesimo nuovo governo, adesso si è instaurato un
15:34nuovo governo, chiedere uno sforzo maggiore, finalmente, per la cultura perché
15:39la cultura è fondamentale per il nostro paese e per le generazioni nuove, non
15:43solo per noi. La cosa è semplicissima, la cultura è il volano del progresso e se
15:48non ci fosse chi sogna, noi staremmo ancora nelle caverne. Ci voleva uno che
15:53sognasse di accendere la luce con il dito ed è solo un esempio, adesso siamo
15:57molto avanti, ma se immaginate se non ci fosse stato uno che sognava di accendere
16:01la luce con un dito, noi dove potremmo essere in questo momento?
16:05Assolutamente, Felice. Allora, in questi ultimi minuti vogliamo dedicarli proprio
16:10alla stagione teatrale 2022-2023 del Teatro Marconi di Roma. Si comincia, si
16:16inizia dal 3 al 13 novembre, quindi entriamo un po' nel dettaglio con te,
16:20con il tuo ruolo da direttore artistico, degli spettacoli. L'opera del fantasma che
16:26tra l'altra cosa è prodotto da attori e tecnici gestori del Teatro Vittoria è un
16:30primo esempio di teatro giovane portato in scena perché questo è un lavoro che
16:36ho scelto proprio perché è scritto e diretto e interpretato da tutti i giovani.
16:44È uno spettacolo divertente dove il canovaccio è improntato su dei misteri
16:55che avvolgono un fatto importante che poi sarebbe la morte improvvisa del
17:00regista del lavoro e si sviluppa attraverso una serie di cose che si
17:06vanno via via creando un grande divertimento per il pubblico ed è
17:12credo che sia la cosa come dire più importante da questo punto di vista e
17:17come dire è proprio quella scelta dovuta a quello che diceva poco anzi cioè il
17:22direttore artistico che dice va bene forse non saranno famosissimi a parte
17:26sono bravissimi e si stanno già facendo largo gli interpreti ma è subito il
17:32lavoro che va in questa direzione che è uguale poi all'intenzione dell'altro
17:38lavoro che c'è subito dopo che debutterà in prima nazionale al teatro
17:42Marconi e sto parlando dei lunatici. I lunatici. Lì non ci sono giovani e il
17:49testo non è frequente però è un testo vecchissimo che risale al 1500 che
17:56l'ultima volta è stato messo in scena se non sbaglio da Ronconi ma diversi
18:00anni fa. È una riscoperta del classico che fa una compagnia di professori seri
18:07qui capitanata da Marco Belocchi che è un artista insomma importante con un
18:13curriculum alle spalle notevole e che ci porterà attraverso questa vicenda in
18:20una nuova come dire dimensione, una chiave di lettura moderna di quello che è un
18:25testo antico. E continuiamo felice con dei colleghi che noi abbiamo avuto
18:31qui i Perrollas dall'otto all'undici dicembre. Sì Federico e Valentina,
18:38Federico Perrotta e Valentina Olla che spesso sono qui al teatro Marconi anche
18:43loro rappresentano come dire quella fetta di nuovo che c'è sul palcoscenico
18:48del teatro romano in particolare ma anche ma anche nazionale e loro si
18:53proporranno attraverso una serie di come dire anche sketch se vogliamo in qualche
18:58maniera per mostrarci uno spaccato di società contemporanea insomma una cosa
19:04anche quella molto divertente. Sono molto simpatici li abbiamo avuti come
19:09radiofonici nella parte dedicata proprio alla radio in radio nella nostra azienda.
19:13Stavo dicendo che sia Federico che Valentina mi diverto in modo particolare
19:20insomma è importante. È importantissimo. Continuiamo con più vera del vero dal
19:2529 dicembre all'otto gennaio e qui c'è il capodanno a teatro che è una delle
19:29cose più belle che ci possa essere. Andiamo tutti a fare capodanno a teatro.
19:36Capodanno a teatro lo dico subito poi nella formula che facciamo noi è
19:39veramente particolare perché noi facciamo che il pubblico arriva un po'
19:44prima della mezzanotte intorno alle 10 offriamo un welcome drink che in realtà
19:48ci si può anche cenare sostanzialmente con il welcome drink.
19:52Dopodiché cominciamo lo spettacolo. A mezzanotte lo interrompiamo per
19:57festeggiare con spumante e panettone con tutto il pubblico.
20:01Diamo un po' di tempo per trascorrere questi minuti iniziali per telefonare per
20:08fare le cose che uno fa nuovamente a capodanno. Poi si riprende con lo
20:12spettacolo e salutiamo tutti con una bella porzione di lenticchie augurali
20:17alla fine dello spettacolo. Fare capodanno a teatro è vivere l'abbraccio insieme ad altri.
20:24È vero, è vero, è proprio così. Lo spettacolo che facciamo tra l'altro è uno spettacolo
20:29al quale tengo molto. Ci sarò io in scena insieme a Valentina Corti e Riccardo
20:36Graziosi ed è credo sia molto attuale perché in realtà il plot dal quale
20:43parte è di un amico che regala a un altro un androide, un robot, come poi si dice,
20:51che è stato creato perché si adatti alle esigenze dell'umano di avere un rapporto di coppia.
21:00È straordinario e c'è dentro una bellissima metafora ed è un lavoro che ha sicuramente
21:09ai toni del grande divertimento con una sorta di puntura finale che ti fa un po' riflettere
21:20sulle cose ma non voglio anticipare nulla. Perché la bellezza del teatro è non solo
21:27intrattenere ma anche far riflettere e far pensare. Proseguiamo con Allucam,
21:31un termine napoletano. Allucam è gridare, gridiamo tutti insieme. Anche questa è una
21:44storia contemporanea scritta e diretta da Luca Pizzurro che parla di un disagio sociale
21:53in questa maniera. Anche questo è una contemporaneità con attori, ripeto,
22:00giovani che portano in scena un testo che ha una sua intensità. A questo,
22:09sempre nell'ottica dell'alternanza, seguirà Antonello Avallone con Central Park West che è
22:16un testo famosissimo di Woody Allen. E' una delle cose che Antonello Avallone fa bene insieme a un
22:26cast di tutto rispetto che poi metterà in scena lo spettacolo. Voglio vedere anche questo di
22:39spettacolo perché io sono una grande amante di Woody Allen e lui, l'attore Antonello Avallone,
22:45è bravissimo quando interpreta e veste questo ruolo, questi panni. A Roma e in Italia spesso
22:52chi pensa a Woody Allen pensa a Woody Allen. Lui ne ha fatte diverse di cose di Woody Allen,
22:58sempre con grande successo. E poi, sto andando a memoria ma non credo di sbagliarvi,
23:05adesso controllo. Chiudiamo con l'ultima coppia del mondo dal 2 al 5 febbraio. Sì,
23:12che è un testo diretto da Federico Moccia con quattro attori veramente bravi, due dei quali
23:19che io ho diretto e con i quali ho lavorato. Sono sicuro di offrire uno spettacolo che incontrerà
23:29il grande favore del pubblico con grande divertimento. La cosa che mi piace dire,
23:37prima che non ho l'opportunità di dirlo, è che io ho scelto apposta di fermare e di separare
23:43l'attività del Teatro Marconi, per le ragioni che un po' stavamo esponendo, in due grandi settori.
23:50Cioè una prima parte, in modo che le persone possano dedicarsi a questo,
23:56al quale a dicembre seguirà la presentazione della seconda parte. Io so già che cosa
24:03presenteremo, però non lo sto ancora annunciando. Vorrei fare una sorta di nuova campagna per il
24:10rilancio dell'attività del teatro, che potrebbe essere anche l'opportunità per un regalo fatto
24:16tra Natale e Capodanno a chi vuole offrire la frequenza dei teatri come regalo. Bellissima
24:25questa notizia che ci hai anticipato. Allora questa è casa vostra, casa tua,
24:32quindi la la porteremo qui di nuovo. Un'ultima cosa, non per me meno importante. Abbiamo pochi
24:38secondi Felice. Pochissimi, la stagione, andatela a vedere sul nostro sito, la stagione che noi ogni
24:45sabato dedichiamo ai bambini, perché anche il pubblico dei bambini per noi è importante.
24:52Infatti voglio ricordare che anche nella prima parte, appunto con te, abbiamo parlato dei
24:56laboratori teatrali e degli workshop e degli stage per bambini e ragazzi ed è una cosa
25:01meravigliosa. Quindi andiamo a teatro, il teatro è un luogo sicuro, spettacoli mirati per i bambini,
25:10quindi il sito del Teatro Marconi avete tutte le informazioni. Grazie Felice della Corte di
25:17essere stato con noi a Roma Magazine, grazie davvero. Ci risentiamo presto per le nuove
25:22progettualità. Ti auguro e ti auguriamo buon lavoro, viva il teatro. Grazie Felice della Corte.
25:27Assolutamente, viva il teatro. Lasciami dire che frequentare il teatro, credetemi, fa bene.
25:32È vero, fa bene. Grazie ancora, buon lavoro, viva il teatro. Io vi saluto e vi do appuntamento
25:39naturalmente alla prossima puntata, sempre qui su Roma Magazine. Ciao.

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