• 2 mesi fa
L’avvocato Marco Mori chiarisce la sua visione: la mascherina chirurgica, imposta in molte zone, è una museruola che non permette il ritorno alla normalità.

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Trascrizione
00:00La museruola che in tante zone è diventata obbligatoria, è stata comunque di fatto in
00:11ogni caso imposta dal punto di vista psicologico per le persone e questo contribuisce ad aumentare
00:16la paura, perché se io esco di casa e vedo tutti i normali in giro che fanno gli appari
00:20loro, siccome non vedo le catastrofi di morti per le strade, tendenzialmente tenderei a
00:25tranquillizzarmi e ricominciare a vivere normalmente, quindi banalmente entrare nell'attività,
00:30fare la vita di tutti i giorni. Finché invece c'è questo appunto utilizzo di questo prestigio
00:38medico, se vogliamo, così visibile, così evidente, la gente psicologicamente continua
00:42a pensare che ci sia un grosso problema e in effetti non si capisce quale altra funzione
00:47potrebbero avere le mascherine, visto e considerato che anche inizialmente si era detto chiaro
00:51che non servivano assolutamente a nulla chi era sano e non aveva sintomi, poteva un minimo
00:56contenere una persona che sentiva i sintomi, che tossiva, che starnutiva eccetera, ma chiaramente
01:03oggi sappiamo che se una persona ha quei sintomi dovrebbe starsene a casa, non andare in giro
01:07con la mascherina, per cui sicuramente sarebbe l'ora di chiuderla lì con questi tipi di
01:12interventi in modo che la gente possa tornare a tranquillizzarsi, perché nel momento in
01:16cui dicono la mascherina non è più obbligatoria, non mettetela, la gente smette di metterla,
01:21tutti gli altri vedono che non ci sono più le mascherine, pensano che si è tornato normale
01:25e si ricomincia a vivere normalmente, è un effetto catena, purtroppo le persone con questa
01:30emergenza coronavirus hanno dimostrato di essere molto suggestionabili, di ragionare
01:34molto poco con la loro testa, quindi di pensare un po' secondo quello che le dicono i media
01:39e questo è un grosso problema, perché se non c'è una capacità di critica in quelle
01:46che sono i flussi di informazioni che arrivano, si rischia spesso di continuare a sbagliare
01:51e comunque di agire sempre in ritardo, di fare la cosa giusta sempre quando è troppo
01:54tardi, mi sembra un po' la storia di questa epidemia.
01:57Poi c'è chi sicuramente dal punto di vista economico ci sta marciando, perché è chiaro
02:01che la grande difficoltà di tutte le piccole e medie imprese è un'invito a nozze per
02:06i grandi gruppi multinazionali, sovranazionali che acquisiranno fette ancora più grandi
02:11dei mercati, in condizioni sempre più vicine al monopolio, per cui si sono scontrati tanti
02:16interessi, altri interessi sono nell'ambito stesso della sanità, chi va avanti nello
02:21studio del vaccino vorrebbe che il virus fosse fortissimo, si ripotenziasse, si prendesse
02:26per avere il tempo di completare le ricerche e di avere un prodotto da vendere a tutto
02:29il mondo, insomma il vaccino da quel punto di vista rende perché gli utenti sono il
02:33100% della popolazione, d'altra parte i vari trattamenti che sono stati valutati
02:39sul campo dai singoli ospedali, dai singoli luoghi di cura, che vengono comunque sperimentati
02:44o valutati in funzione anche lì del business e quindi degli interessi di un gruppo e dell'altro,
02:49virologi che comunque sia rispondono magari uno a uno o uno all'altro a livello di
02:53gruppi economici, il risultato non si capisce anche lì qual è la verità perché tutti
02:57quanti hanno qualche interesse in gioco. Anche questo ci ricorda ancora una volta come
03:02sarebbe importante stromettere il profitto e il lucro dalla sanità, un settore che dovrebbe
03:06essere totalmente sotto il controllo pubblico, proprio per fare in modo che si vada avanti
03:11sempre nell'interesse collettivo, non per business di uno o dell'altro e appunto
03:17anche questo è un altro insegnamento che ci arriva da questa vicenda.

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