• 2 mesi fa
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prof. Alessandro Benigni
Trascrizione
00:00Ciao, bentrovati, riprendiamo il discorso che stavamo facendo in classe, quello dei
00:26macro temi, come dire, introduttivi allo studio della parte medioevale che dobbiamo affrontare
00:34quest'anno, che sarebbe in realtà medio-medioevo e basso-medioevo partendo dall'anno 1000 grossomodo,
00:43però insomma occorre un po' di riepilogo del tardo antico che abbiamo già fatto, un po' di
00:48riepilogo di temi generali, di macro temi e quello che andiamo a affrontare adesso appunto si vede
00:53quello del rapporto tra impero e papato nell'alto medioevo, una convivenza difficile come vedremo,
01:00problematica che scatena tanti interrogativi, riprendiamo questo discorso sempre con l'avvertenza
01:09poi di andare sul manuale a riprendere tutti i vari punti che andrò a toccare in modo introduttivo
01:17naturalmente in questo filone di lavoro che è parallelo allo studio del manuale che naturalmente
01:27lascio a voi. Tutta questa prima parte ne ho già parlato in classe ma la riprendo perché poi sarò
01:34assente un giorno, vado a donare sangue per l'Avis e quindi ne approfitto per fare un breve riepilogo
01:43in modo che magari qualcuno assente o qualcuno che l'altra volta non ha preso appunti che ne so
01:48o anche semplicemente volesse riascoltarsi la lezione ha questo strumento in più che se serve
01:53si usa, se non serve rimane lì e non dà fastidio a nessuno credo spero. Ok cominciamo allora e niente
02:00ho già detto delle cose in classe, le riprendo, parliamo appunto di una difficile convivenza
02:07qua a destra vedete un bel testo sul medioevo di Jacques Legoff che è stato uno dei più famosi,
02:13non so dirvi se il più importante ma senz'altro uno dei più famosi storici esperti di medioevo,
02:24è morto nel 2014 e che ha scritto questa cosa la cristianità due teste il papa e l'imperatore una
02:31bellissima immagine un po' macabra se volete un po' orribile da pensare ma questo bicefalo,
02:40questo personaggio bicefalo che dovrebbe essere appunto l'intero medioevo in qualche modo rende
02:50bene l'idea, queste due teste si parlano tra loro ma più che altro vogliono entrambe avere
02:58controllo totale sul corpo che è la cristianità, questi due testi sono questi due poteri universali
03:04quello spirituale della chiesa e quello temporale dell'impero, attenzione a questa cosa del potere
03:10adesso vedo se riesco a attivare il puntatore eccolo qua del potere temporale perché come vi
03:15dicevo sui manuali nelle conferenze anche di professori universitari quindi di studiosi
03:23assolutamente esperti del tema viene mantenuta questa differenziazione nel mio piccolo direi che
03:29sì va bene il potere spirituale quello della chiesa e quello temporale dell'impero ma è anche
03:34vero che la chiesa in questo momento ha un potere temporale se non nato almeno sui territori dello
03:38stato della chiesa ma anche la capacità di influenzare il potere temporale direttamente
03:43si vuole inserire nel potere temporale i vescovi hanno già il controllo del territorio da secoli
03:50delle città non riguarda solo la loro come dire azione soltanto un livello come dire di guida delle
04:01anime ma molto spesso dell'amministrazione della città e d'altra parte il potere temporale
04:05dell'impero vi ho già detto l'imperatore vuole e si sente referente di un potere che è spirituale
04:13anche spirituale imperatore si sente mandato da dio unto da dio imperatore si sente caricato di
04:23questo compito che è quello di difendere la crescita certo con le armi ma addirittura abbiamo
04:28visto dei imperatori che pretendono di avere il controllo sull'elezione papale sull'elezione dei
04:35vescovi adesso vedremo la lotta per l'investitura per tutto una serie di motivi d'accordo ma in
04:40qualche modo il potere dell'imperatore si configura a mio giudizio mi direte voi se siete d'accordo no
04:46se sì e se no e perché naturalmente si configura vi stavo dicendo come un potere che non è solo
04:52temporale ma ha quest'ambizione di essere anche spirituale e in particolare andremo a vedere che
04:59tra l'undicesimo e il tredicesimo secolo le vicende storiche dell'europa sono profondamente condizionate
05:06dai rapporti tra il papa e l'imperatore rapporti difficili difficile convivenza abbiamo detto
05:11ripetiamo sia papa che imperatore si richiamano a quest'idea contrapposta in qualche modo cercano
05:20di imporre il proprio primato sull'intera cristianità il papa dice sì tu imperatore mi difendi ma io
05:26posso scomunicarti cosa che tu non puoi fare nei miei confronti e l'imperatore dice sì certo tu puoi
05:33scomunicarmi ma io ho da dio il compito di controllare anche dal punto di vista morale la
05:41correttezza del tuo operato e quindi ti posso anche destituire diciamo se non ti comporti in
05:49modo adeguato e quindi sia il papa sia l'imperatore si ritenevano in qualche modo legittimati a
05:56governare l'europa cristiana e a rivendicare un diritto esclusivo di supremazia proprio
06:04nella convinzione che ogni altra autorità fosse subordinata alla propria imperatore abbiamo detto
06:10aspirava all'autorità suprema in quanto erede di una duplice tradizione imperiale quella romana
06:17dell'impero romano che per cinque secoli almeno aveva unito popoli diversissimi sotto una sola
06:25legge quella romana e poi dopo quella carolingia in questo caso è appunto l'altra tradizione che
06:37quella carolingia che aveva ricevuto l'investitura divina con l'incoronazione di carlo magno da parte
06:42del pontefice ora questa incoronazione divina è vero che non è non può essere vista tanto bene
06:52dall'imperatore perché di fatto l'imperatore riceve dal papa la corona riceve dal papa la
07:02benedizione ma è altrettanto vero che questo avviene e quindi è dio che gliela dà e dio e
07:11papa diciamo non sono proprio la stessa cosa dio potrebbe anche ungere benedire scegliere
07:17l'imperatore a difesa della cristianità a prescindere dal papa il papa invece rivendica
07:23la guida del mondo questo sto dicendo nella testa dell'imperatore nella testa dei difensori del
07:28diritto imperiale diciamo i papi invece cosa facevano vogliono guidare vogliono guidare il
07:37mondo cristiano sono i capi il capo della chiesa il papa è questo il velcro di roma ma il capo
07:43della chiesa perché roma è la sede apostolica e quindi queste due figure sono complementari in
07:52realtà ciascuna nella propria sfera di competenza in qualche modo si bilanciano e in teoria avrebbero
07:58dovuto assicurare pace ordine e giustizia all'intera comunità dei credenti ma col tempo
08:03diventa sempre più difficile stabilire l'esatto confine tra queste sovranità sono tutte e due
08:10sacre abbiamo detto perché sono fondate sul volere di dio il papa imperatore non esitano
08:16poi a dividersi e quindi queste due lettere due teste già così si mordono e litigano e lottano
08:22per il dominio dell'occidente e abbiamo detto anche in classe che tutte le componenti tutto
08:33il mondo medioevale tutte le componenti del mondo medioevale della società medioevale sono
08:39coinvolti in questa lotta tra impero e papato un conflitto che vedremo poi viene combattuto in
08:45gran parte sul territorio italiano ma non solo e comunque in qualche modo correlato alla nascita
08:56dei comuni perché sono i comuni i liberi comuni che vedremo che questo riescono a rafforzare la
09:03propria autonomia proprio tra indovantaggio da questa guerra tra papa e imperatore potere
09:11spirituale e potere temporale oggi la chiesa leggo in quanto istituzione religiosa svolge
09:17il proprio magistero nella sfera spirituale essa infatti guida orienta la comunità cristiana in
09:22tutte le questioni di fede e questioni di fede naturalmente non dovrebbero essere questioni
09:26temporali la salvezza dell'anima il rapporto dell'uomo con dio l'interpretazione delle scritture
09:33i principi morale il catechismo e quant'altro le questioni terrene governo difesa del territorio
09:39le decisioni politiche e quindi le leggi fare le leggi per stabilire le regole del gioco no
09:46l'amministrazione della giustizia pagamento delle tasse eccetera eccetera dovrebbero appartenere
09:51alla sfera temporale e quindi rientrano nei compiti diciamo specifici dello stato questa
09:57distinzione tuttavia si è affermata molto più tardi non è una distinzione medioevale nel
10:02medioevo non esiste con chiarezza questa distinzione c'è l'ambizione ma non c'è ancora
10:08una distinzione infatti durante il medioevo la chiesa voleva anche il potere spirituale
10:14voleva svolgere funzioni che oggi invece aspettano allo stato e allo stesso modo vi ho detto nella
10:20mia interpretazione anche lo stato in personifica impersonificato scusate in questo caso dall'
10:28imperatore ambiva a svolgere funzioni spirituali ecco andiamo allora a vedere adesso l'origine
10:38remota di questo conflitto non quindi il concetto di impero cristiano la separazione leggo fra stato
10:46e chiesa è una conquista del mondo moderno abbiamo detto del pensiero laico questo concetto non
10:51apparteneva alla mentalità dell'uomo medioevale che era piuttosto incline a confondere il piano
10:56politico con quello religioso infatti già nel primo secolo dopo cristo san paolo sosteneva che
11:02l'autorità imperiale derivasse da dio no poi più tardi sant'agostino attribuisce allo stato il
11:07compito di diffondere la vera fede convertendo i barbari al cristianesimo e solo dopo il collo
11:13dell'impero romano d'occidente il fallimento del tentativo poi di riconquista dell'italia da parte
11:19delle armate di bisanzio siamo proprio avanti nel sesto secolo si diffonde l'idea che in realtà
11:27fosse necessario costituire un'europa diversa quindi costruire un impero cristiano in europa
11:35in grado di garantire la pace e di evangelizzare il mondo qui un altro testo sulla destra vedete
11:42sempre di legoff che avete già capito è autore di saggi molto belli tra l'altro tradotti molto
11:51bene scritti molto bene l'editore è la terza casa d'editrice la terza di bari e naturalmente una
11:59casa d'editrice assolutamente consigliata sia per storia sia per filosofia dottrina delle tue spade
12:05gelasio papa gelasio nel 494 a formulare una teoria dei rapporti tra chiesa e stato teoria
12:11importantissima destinata a influenzare la cultura occidentale per un intero millennio
12:17papa gelasio intendeva soprattutto difendere l'autonomia del papato dalle ingerenze dell'imperatore
12:24bizantino anastasio e quindi respingere la pratica del cesaro papismo con la pratica che consentiva
12:32pretendeva di consentire al sovrano d'oriente di intromettersi addirittura in questioni teologiche
12:38non come se fosse un pari livello tra papa imperatore gelasio voleva affermare il formato
12:50della chiesa di roma sulla chiesa di costantinopoli la chiesa di costantinopoli ormai era sottomessa
12:55al controllo imperiale e quindi secondo gelasio la comunità dei cristiani governata da due poteri
13:00appunto le due spade due poteri distinti attenzione entrambi istituiti da dio potere
13:08temporale che compete all'imperatore e l'altro spirituale che compete al papa questa la teoria
13:14di papa gelasio 494 imperatore in quanto cristiano è sottomesso al papa secondo gelasio il primato
13:24quindi spetta la chiesa la tesi di gelasio che appunto è nota come dottrina delle due spade
13:30verrà poi ripresa importantissimo questo da papa gregorio settimo proprio per impore
13:36a re e imperatori l'autorità papale ecco andiamo avanti vediamo l'importanza della chiesa nel
13:49medioevo l'autorità del papato nasceva dall'importanza che gli uomini del medioevo
13:56attribuivano la religione dopo le invasioni barbariche la chiesa cattolica rimase per
14:00secoli il punto di riferimento unitario del mondo occidentale anche perché non c'era altro
14:06a presidiare le città abbandonate i funzionari imperiali non c'erano più le popolazioni erano
14:13in fuga verso le campagne chi è che rimane a presidiare le città abbandonate sono i vescovi
14:19i vescovi che in assenza di un altro potere la storia è come la fisica e il vuoto non viene
14:25ammesso quindi uno spazio vuoto viene riempito subito uno spazio vuoto di potere e quindi sono
14:31i vescovi ad assumere col tempo funzioni amministrative amministrano loro le città
14:35d'altra parte soltanto tra i sacerdoti e i chierici si potevano trovare persone istruite che sapessero
14:46leggere scrivere che quindi fossero in grado di svolgere i compiti che precedentemente erano
14:53assolti dallo stato ma allora come si arriva al potere temporale dei papi? Il vescovo di Roma
15:06capo riconosciuto della cristianità occidentale diciamo oltre al governo delle città ben presto
15:15arriva a esercitare un'influenza decisiva su tutti i regni romano germanici anche in virtù
15:24e soprattutto in virtù del suo potere di scomunica perché è così importante il potere di scomunica?
15:32L'abbiamo detto l'altra volta in classe è così importante perché toglie la base al re,
15:41al principe, all'imperatore che viene scomunicato. Cosa vuol dire togliere la base? Vuol dire che
15:48nel mondo cristiano se il papa dice che quello non è più un cristiano che è scomunicato nessuno
15:53gli deve più obbedienza, nessuno deve più pagare le tasse, nessuno deve più stare sui ordini cioè
16:00diventa un signor nessuno e quindi questo è evidentemente un potere molto grande che solo
16:06i papi hanno. Infatti alla fine del sesto secolo il papa Gregorio Magno rafforzò l'organizzazione
16:16ecclesiastica preparando proprio il terreno alla creazione di un vero e proprio stato pontificio
16:21con un potere temporale molto ben installato, instaurato diciamo meglio. Infatti poi dopo anche
16:30grazie alle donazioni di terre, di proprietà, di ricchezza da parte dei fedeli, da parte dei re
16:36incorporate nel cosiddetto patrimonio di San Pietro la chiesa diventava pian piano una grande
16:43potenza economica e politica. Lo è tuttora, pensate solo a questo fatto la chiesa è la più
16:49antica diplomazia del mondo, ancora in azione. Il Vaticano è il regno perché non è uno stato
17:01con un parlamento, non è una repubblica, è un regno. L'attuale papa Francesco è l'attuale
17:06regnante, è uno dei regni, il regno più antico del mondo. E quali sono allora le ragioni e gli
17:15sviluppi di questo dissidio inevitabile stando alle promesse che abbiamo detto? Secondo alcuni
17:20storici quando il potefice Leone III in segno di riconoscenza per ciò che Carlo Magno aveva
17:26compiuto in difesa della cristianità gli pone sul capo la corona del sacro monimpero non è un
17:32gesto soltanto riconoscente ma è un gesto che ha un telos, che ha un fine, che ha uno scopo,
17:38è orientato. Cosa vuole fare? Vuole subordinare la nomine imperiale al potere del papa perché
17:44guardate anche l'immagine è Carlo Magno che è in ginocchio, il papa sta ben in piedi e gli mette
17:50la corona sulla testa, il papa che gliela dà, non è Carlo Magno che se la mette da solo,
17:54bisogna aspettare Napoleone per vedere un'auto in coronazione. Sta di fatto che al di là delle
18:00intenzioni del pontefice Carlo mise effettivamente l'organizzazione ecclesiastica a servizio
18:07dell'impero. Oltre a nominare di persona viscovi abati, gli rese partecipi della vita politica,
18:16gli obbligò al servizio militare con il vincolo di condurre in guerra i loro vassalli e Carlo
18:25è quello che va a reclutare nella fila del clero anche i missi dominici, sono soli funzionari di
18:31fiducia ma sono funzionari che vengono scelti tra le fila del clero. Poi come protettore della
18:38chiesa interviene nell'elezione dei papi e quindi è chiaro che l'imperatore si vede e si sente e si
18:49mostra fin da subito capace di promuovere un certo livello di ingerenza in questioni religiose,
18:58apparentemente solo religiose. Poi a differenza naturalmente degli imperatori bizantini che si
19:15interessarono perfino alla definizione dei dogmi, cioè dei principi fondamentali della
19:19religione imposti come verità di fede, questo è un dogma, i primi sovrani caolingi invece tennero
19:25separate le questioni di fede dai compiti del re anche se questo non significa che l'attività
19:30del sovrano si limitasse solo alle cose profane, sia Carlo sia i papi del suo tempo erano convinti
19:35che l'autorità imperiale infatti appunto derivasse da Dio e che quindi dovesse esprimersi in questo
19:42modo nella difesa dei valori religiosi come la giustizia, la pace, ma nessuno dei due osava
19:51mettere in dubbio la facoltà dell'imperatore di indicare il candidato più idoneo al titolo
19:55papale, quindi come dire, era un'ingerenza ma era anche abbastanza comprensibile, non era un
20:02qualcosa che così fuori dal mondo, dal mondo medievale si intende. Parallelamente per la
20:10concezione caolingi i vescovi non dovevano occuparsi solo della cura delle anime ma anche
20:14del governo del mondo, ma perché già lo facevano, ma anche perché poi dal punto di vista teologico
20:20il governo del mondo viene considerato un ufficio sacro e quindi vedete c'è una grande confusione
20:25nel medioevo tra questi due livelli che è la confusione che ci spiega quali sono appunto,
20:33qual è la ragione principale di questo conflitto. Andiamo allora a vedere adesso Gelasio e la teoria
20:38dei due poteri, l'abbiamo già letto in classe, vi sono due principi Augusto Imperatore, qui è
20:45Gelasio che scrive all'imperatore Anastasio I secondo il 496, vi sono due principi dai quali
20:55questo mondo è governato, l'autorità consacrata dei pontifici e il potere reggio, quindi grandissima
21:01distinzione subito, senza tante... e vedete il tono anche paternalistico, tu sei infatti
21:08clementissimo figlio che ti è data, lo tratta nella lettera come... e questo è un tono, mi fermo
21:15solo qui perché poi l'analisi naturalmente la dovete fare voi, non vi voglio dare troppe dritte,
21:19non mi voglio gustare il vostro lavoro e che sarà senz'altro un ottimo lavoro. Notate che il tono la
21:27dice lunga, il tono è quello di uno che tratta l'imperatore come un figlio, quindi il padre al
21:32padre si obbedisce evidentemente. Ci sono poi molti altri pezzi, come dire, righe interessanti,
21:41se inoltre che devi sottometterti, devi sottometterti, quando si tratta di ricevere i
21:47sacramenti divini, chi si mette in ginocchio per prendere l'eucaristia? Il papa sta in piedi,
21:53il vescovo sta in piedi, è il credente, perfino l'imperatore. Va bene, poi questa la leggete e la
21:59vedete naturalmente per conto vostro. Andiamo adesso ai Vescovi Conti e al problema della
22:08decadenza della Chiesa. Anche Ottone I di Sassonia segue l'imperatore nel 962, seguì come abbiamo
22:21visto l'esempio di Carlo Magno. Anche Ottone I attribuisce l'autorità civile e militare ai
22:28vescovi e agli abati e si riserve il diritto di nominare il pontefice con il privilegio motonis
22:34del 962. E allora i sovrani della dinastia Sassone, gli Ottoni, oltre all'investitura laica con lo
22:47shaettro, pretendono di gestire anche quella religiosa con il pastorale. E' l'altro simbolo
22:56del potere, in questo caso spirituale. E questa scelta rafforza l'organizzazione dell'impero,
23:03ma produce un decadimento morale e spirituale della Chiesa. Molti vescovi infatti, ricevendo
23:09dall'imperatore questi privilegi, questi benefici, feud, immunità eccetera, finiscono poi per
23:16anteporre i propri interessi politici, economici, mondani, diciamo, ai doveri religiosi tipici di un
23:26vescovo. Durante l'undicesimo secolo comincia a farsi strada l'idea che soltanto ponendo un freno,
23:36limitando l'ingerenza del potere imperiale nella vita della Chiesa, sarebbe stato possibile
23:42riformare i costumi del clero. E in questo modo si comincia a porre le basi per un rinnovamento
23:55della Chiesa, per una rinascita spirituale della Chiesa. E prima che dal papato i problemi maggiori
24:05per l'impero germanico arrivavano comunque sempre dall'Italia settentrionale, un'età ribelle,
24:12un'Italia dura, già ricca, già forte. Qui molte città si sottraevano al versamento di tributi,
24:20si rendevano sempre più autonome e nel 1037 con la Costituzione, c'era già stata la Costituzione
24:28dei Feudis e quindi anche i grandi feudatari dopo il 1037, dopo aver ottenuto l'ereditarietà dei
24:37Feudi con la Costituzione dei Feudis, anziché sostenere l'imperatore, cominciano a battersi
24:43contro l'imperatore, contro le ingerenze dell'imperatore. E a Milano il popolo che aveva
24:50cacciato dalla città l'arcivescovo Ariberto, allora si chiamava così, si accorda con la nobiltà
24:58per formare un governo cittadino, ecco comincia così il comune, è l'alba dell'era del comune,
25:05che ha come simbolo il carroccio, poi su questo tema del carroccio torniamo, il carroccio è un
25:10grande carro a quattro ruote che porta le insegne cittadine, intorno al carroccio ci si raccoglieva
25:21per combattere perché era un mezzo diciamo, ma anche un simbolo. Secondo la tradizione viene
25:32inventato dell'arcivescovo di Milano Ariberto appunto tra il 1037 e il 1039. Andiamo a parlare
25:42adesso della riforma della chiesa, eccolo qua, devo centrare la dipositiva, e di questo grande
25:52pezzo importantissimo, di questo filone che stiamo trattando del rapporto tra papato e impero che è
26:01quello della lotta per l'investiture. Interessi materiali, decadenza morale del clero, sono i
26:07tratti tipici di questo momento della chiesa, all'inizio del nuovo millennio la chiesa sembra
26:13prigioniera degli interessi materiali, numerosi fedeli morendo lasciavano le loro proprietà a
26:18clero, quindi case, terreni, benefici feudali, una ricchezza enorme. Il problema è che queste
26:24risorse almeno in teoria dovevano essere utilizzate a sostegno dei poveri e dei bisognosi e invece in
26:30pratica spesso finivano per accrescere la ricchezza privata di alcuni ecclesiastici e
26:36destavano in questo modo giustamente scandalo tra i credenti. C'è un bel testo di Nicolangelo
26:44D'Acunto, croce editore, la lotta per l'investiture ve lo segnale qui sulla destra, scritto molto bene
26:52chi volesse da un'occhiata. E allora anche i viscovi conti che sono sempre più impegnati
26:58nel governo dei feudi imperiali, quindi si stanno trasformando più in conti che in viscovi,
27:03in politici, uomini di potere, tendevano a trascurare l'elemento religioso e quindi in
27:10realtà danneggiavano l'azione apostolica della chiesa. E sul piano morale la situazione del
27:15clero si era fatta, come dire, pesante, molto pesante. Abati, paroci, viscovi, sacerdoti anche,
27:23cadevano spesso nel peccato di simonia, cioè praticavano la compravendita delle cariche
27:31religiose, vendevano un dono, una grazia, un elemento spirituale che per carità non dovrebbe
27:43assolutamente neanche passare per la testa di nessuno di poter essere venduto o comprato.
27:48Anche il nicolaismo, cos'è il nicolaismo? Il nicolaismo è l'inosservanza del celibato
27:55sacerdotale, era molto diffuso. Allora, da dove deriva il termine? Vediamo un attimo, così ve
28:09lo dico, sappiatemi, puoi dire almeno, più o meno. Deriva da una setta, la setta dei nicolaiti. Nasce
28:20proprio all'inizio del cristianesimo intorno a Nicola di Antiochia, era uno dei sette diaconi
28:28eletti dai primi discepoli. È una setta caratterizzata da un atteggiamento molto libertario
28:34in materia sessuale, quindi sostanzialmente loro non praticavano l'astinenza sessuale e quindi si
28:48univano alle donne e quant'altro. Allora, questo nicolaismo, quindi l'inosservanza del celibato
28:54sacerdotale, stavano dicendo, era molto diffuso, era già però vietato. Ciononostante, molti preti,
29:03molti sacerdoti avevano praticamente mogli, avevano figli, ai quali naturalmente quando
29:09potevano non facevano mancare privilegi, favori e beni terreni, quindi anche questo complica
29:15naturalmente la figura della Chiesa. Per contrastare questa crisi spirituale si levano
29:24allora molte voci, molte proteste. Alcuni religiosi tornano a predicare e a praticare
29:32la fuga dal mondo, come nei secoli delle invasioni barbariche, tra questi San Romualdo, San Gualberto,
29:40in Toscana, questi lavori in Toscana fondano qui rispettivamente gli eremi di Camaldoli e
29:47Vallombrosa, che sono luoghi di solitudine, di preghiera, di raccoglimento e di rinascita
29:58spirituale, tutto sommato. Sorgono anche gruppi organizzati che contestano apertamente la Chiesa
30:04ufficiale, anche in forme violente, per esempio un seguito molto importante vi fu per il movimento
30:14milanese della pataria, dal termine patarino, cioè stracivendolo. I patarini avevano seguaci
30:22non solo nel basso clero, nei siti più umili, ma anche tra individui di elevata condizione sociale
30:27e si ribellarono formalmente all'arcivescovo Guido da Valate, che era stato disegnato e scelto
30:38dall'imperatore, quindi immaginatevi un vescovo scelto dall'imperatore, probabilmente sarà stato
30:45anche un uomo di fede, non in questo caso, ma l'imperatore che in questo momento è Enrico III,
30:50che muore poi nel 1056, e lo avevano cacciato da Milano con l'accusa appunto di simonia.
30:59Eccolo, andiamo allora a vedere, verso una nuova spiritualità, le abbazie di Cluny e Sito. Buona
31:09parte del mondo cattolico chiedeva dunque di tornare a modelli di comportamento più austeri,
31:15ricchi di spiritualità, questa esigenza trovò ampio riscontro nei più importanti centri religiosi
31:22dell'epoca, furono in particolare i due grandi monasteri francesi di Cluny e Sito, a diffondere
31:29in tutta Europa l'ideale di una vita pura, virtuosa, quindi molto lontana da quello che
31:35era il degrado di certe situazioni cittadine, soprattutto dopo la di certi vescovi. Allora,
31:43questa è la nascita del monachesimo, rinascita diciamo del monachesimo, una scelta di vita che
31:48mirava a realizzare l'ideale evangelico attraverso il distacco dal mondo, quindi attraverso la
31:57povertà, attraverso la ricerca del contatto il più possibile diretto con Dio. Questo monachesimo si
32:07diffonde dal primo in oriente, nella versione eremitica, caratterizzata dall'isolamento,
32:14dall'isolamento individuale. Il monachesimo infatti deriva dal greco monos, uno, solo,
32:19unico. In occidente invece assume una forma cenobitica, cioè comunitaria. Proprio per questo
32:28si sente l'esigenza di definire una regola, una regola cioè un insieme di norme che stabiliscono
32:35i doveri dei monaci, le regole di convivenza, i comportamenti ammessi, quelli vietati, il potere
32:42dell'abate, che l'abate è il capo della comunità, il capo del monastero, gli orari, quante ore
32:49lavorare, quante ore studiare, quante ore pregare, quante ore stare insieme, quante ore dormire e
32:54tutto il resto. E dall'817 fino all'undicesimo secolo la regola benedettina, eccola qua, è l'unica
33:03ammessa all'interno dell'impero. Fissata a partire dal 540 da Benedetto da Norcia, abate di Monte
33:14Cassino, questa regola benedettina si basa sul motto famosissimo ora et labora, prega e lavora,
33:21cioè l'obbligo di unire alla preghiera il lavoro manuale, lo studio, l'attività e quindi è una
33:29regola piuttosto severa. Nella bazia di Cluny, che viene edificata in Borgogna nel 910 ad opera
33:38di dodici monaci benedettini, l'attività principale è appunto la preghiera però unita alla lettura dei
33:45salmi, però unita al culto dei santi, però unita alla distribuzione dei pasti ai poveri, ma anche
33:52lo studio, ma anche la scrittura, ma anche il lavoro, quindi insomma una scelta di vita spirituale
34:00ma anche lavorativa molto lontana dal degrado delle città. Nel monastero di Sitò invece, fondato
34:07presso Dijone nel 1098, alcuni monaci cluniacensi, ci sono preghiere, orazioni, esercizi spirituali ma
34:18anche lavoro, soprattutto in questo caso lavoro agricolo, lavoro nei campi con eccellenze di
34:24prodotti davvero squisiti, i formaggi, la birra e quant'altro. Sia la bazia di Cluny che quella
34:33di Sitò sono fedeli, diciamo così, all'anticola regola di San Benedetto, ritornando in questo
34:40modo alle origini del monachesimo. L'ordine cluniacense si sottrae pian piano al controllo
34:52dei vescovi. A Cluny viene costituito anche il primo ordine religioso, in precedenza infatti ogni
34:59monastero dipendeva dal proprio abate e dal vescovo, che non di rado usava i beni della
35:05bazia per il mantenimento dei propri vassali, quindi per fini che non sono religiosi, di pietà,
35:11di condivisione, di sostegno, di assistenza ai poveri. Adesso invece tutte le comunità monastiche
35:18cluniacensi sono sottoposte alla guida di un solo abate, quello di Cluny appunto, che reggeva
35:26diciamo i monasteri satelliti attraverso una serie di priori a lui fedeli in qualche modo. Allora
35:34l'ordine cluniacense si diffonde macchia d'oglia nel resto d'Europa e da Cluny a Sito partono
35:40intere colonie di monaci che prendono a fondare delle sedi satelliti, gemelle, diciamo in luoghi
35:47anche molto lontani. Da ricordare per esempio le bazie cistercensi, sempre da Sito che in latino
35:59è Cistercium, di Morimondo, di Chiaravalle, che sono vicino a Milano, di Tiglietto sull'Appennino
36:09Ligure. E a Cluny e a Sito infine si formano uomini di grande spiritualità come San Bernardo
36:19di Chiaravalle che morirà poi nel 1153, ad altri adesso non stiamo a precisare troppo,
36:27basta un quadro generale. Intanto si accendono le speranze di cambiamento, le speranze di un
36:33pronto riscatto morale della Chiesa cominciano a tradursi in realtà con l'avvento di alcuni papi
36:39riformatori. Delinco sarebbe lungo, tra questi ricordiamo il tedesco Leone IX che morirà poi
36:48nel 1054, anno dello scismo, cugino dell'imperatore Enrico III, il francese Niccolò II che morirà nel
36:551061, vescovo di Firenze, soprattutto l'italiano Il Debrando di Soana, autorevole Monaco Benedettino
37:01che prende il nome di Gregorio VII che morirà poi nel 1085. Gregorio VII poi lo andiamo a ritrovare
37:08dopo. I primi importanti cambiamenti vengono decisi dal Concilio della Terranense nel 1059,
37:17l'elezione del papa viene riservata al solo collegio dei cardinali escludendo l'aristocrazia
37:23romana e quindi riducendo il ruolo dell'imperatore, l'assenso dell'imperatore a una pura formalità,
37:30di fatto l'elezione del papa veniva a porte chiuse. Anche la nomina dei vescovi torna nelle
37:38mani del clero e quindi il conflitto tra papa e imperatore proprio su questo punto si sarebbe
37:45poi inasprito e proprio su questo punto sarebbe poi diciamo esploso. Ecco andiamo a vedere quali
37:54sono i cardini di questa riforma gregoriana. Enrico IV di Franconia si oppone poi al concilio
38:02perché lui aveva ricevuto la corona imperiale all'età di sei anni, però cerca in tutti i
38:09modi di mantenere il controllo delle sedi vescovili, appena si fa grande comincia a capire che il
38:14potere gli sta sfuggendo dalle mani, in particolare a cominciare da quella di Milano. Nel frattempo
38:20saliva al solio pontificio ecco il Gregorio VII che abbiamo visto prima che morirà poi nel
38:251085, è un uomo di punta dello schieramento riformatore, un uomo forte, dotato di una forte
38:33personalità, di un'elevata concezione della dignità papale e questo Gregorio VII, il nuovo
38:39pontefice, rivendica innanzitutto la supremazia del papa all'interno della chiesa. E' importantissimo
38:47nel 1074 esce questa enciclica che scioglie i fedeli dall'obbligo dell'obbedienza ai vescovi
38:56che a loro volta tolleravano preti sposati, quindi capite che questi sono messaggi molto
39:05chiari che vengono lanciati, basta i vescovi che fanno finta di niente, basta l'obbedienza
39:11cieca, bisogna in qualche modo selezionare e riportare all'ordine anche i vescovi più
39:23resti riduttanti a seguire la regola. Gregorio VII convoca due sinodi che dichiarano decaduti
39:31tutti i sacerdoti nicolaiti, simoniaci e in particolare vieta Gregorio VII la pratica
39:38dei vescovi conti e scomunicandoci, allontanando della chiesa, chi riceveva la carica ecclesiastica
39:46dalle mani di un laico che poteva essere un fedatario, un re, ma anche l'imperatore stesso
39:51e quindi è chiaro che a questo punto lo scontro con l'imperatore diventa inevitabile, soprattutto
39:58con il Dictatus Pape del 1075 dove Gregorio VII va a completare in qualche modo la sua
40:05riforma, detta appunto riforma gregoriana, emanando questo documento che è il più duro
40:11e anche il più controverso che è il Dictatus Pape, la dichiarazione del Papa. In questo
40:16documento si afferma solennamente la superiorità del Papa nei confronti dell'imperatore, viene
40:23paragonata questa superiorità del Papa nei confronti dell'imperatore alla superiorità
40:28dell'anima sul corpo e in qualche modo all'infallibilità della chiesa, quindi Enrico IV,
40:35l'imperatore e i suoi successori secondo il Papa non avevano alcun diritto di investire vescovi,
40:41di nominare pontefici ma anche solo di interferire nell'organizzazione ecclesiastica, anzi dice
40:47Gregorio VII, tutti i sovrani giudicati indegni dal pontefice e quindi scomunicati perdono la
40:54loro autorità di comando sui loro sudditi, i sudditi non sono più tenuti al vincolo
41:00dell'obbedienza se arriva nei confronti di un sovrano, nei confronti anche dell'imperatore,
41:05se arriva alla scomunica del Papa. E allora il Dictatus Pape è un documento durissimo che toglie
41:11alla figura dell'imperatore la sacralità che era stata invece una caratteristica importantissima di
41:19questa figura fin dai tempi di Carlo Magno e in qualche modo pone fine anche alla supremazia
41:24dell'impero imposta da Ottone I. Nasce così, si fa forte, si rafforza la monarchia universale
41:33della chiesa di Roma appunto guidata dal Papa e questo è uno scontro, così si apre uno scontro
41:39durissimo, uno scontro che coinvolge tutta la cristianità. Ecco questo scontro vede Enrico IV
41:49che respinge con forza le decisioni di Gregorio VII e da qui nasce un conflitto, il conflitto
41:56famosissimo, celeberrimo, passato alla storia come la lotta per le investiture, che si traduce subito
42:02in uno scontro a tutto campo tra i due poteri universali, quello del papato, che pretendevano
42:07di essere universali diciamo in quello del papato e quello dell'impero. Nel 1076 Enrico IV vi do la
42:13sintesi di questo scontro della lotta per le investiture, poi sul libro trovate i singoli
42:20passaggi. Nel 1076 Enrico IV riunisce a Worms un'assemblea di nobili e vescovi tedeschi ottenendo
42:29la deposizione, la scomunica del pontefice, Gregorio VII risponde a questa pseudo scomunica
42:36diciamo scomunicando a sua volta gli ecclesiastici trattino ribelli tra virgolette e anche l'imperatore
42:42ovviamente. Enrico a quel punto si vede mancare la terra sotto i piedi ed è costretto dai suoi
42:48stessi feudatari ad affrontare il giudizio papale in una dieta, in un'assemblea convocata per
42:54l'anno successivo nel 1077, ma Enrico IV capisce benissimo che un processo pubblico potrebbe essere
43:03anche peggiore proprio per la sua immagine e allora decide di compiere un gesto senza precedenti
43:08chiedere perdono al Papa implorando di revocare la scomunica. Ho citato due parole chiave una
43:16enciclica e l'altra il sinodo. Allora che cos'è un enciclica, che cos'è un sinodo? Molto velocemente
43:21l'enciclica è uno scritto, una lettera, una lettera pastorale del Papa in genere su materie
43:27dottrinali, su materie morali ma anche sociali, indirezzata ai vescovi della chiesa e i vescovi poi
43:34la devono leggere, la devono trasmettere diciamo in qualche modo a tutti i fedeli. Il sinodo
43:41invece è un conclave, una riunione di rappresentanti delle chiese, delle chiese locali per raggiungere
43:47un accordo attorno a un argomento di fede o per prendere appunto decisioni di natura pastorale
43:54importanti, universali in qualche modo. Allora stavamo dicendo del nostro Enrico IV che fa
44:01questo gesto di chiedere perdono il famoso episodio di Canossa, l'imperatore si umilia
44:06davanti al Papa. Lo storico incontro avviene in Italia a Canossa presso un castello della
44:13Contessa Matilde di Toscana fedele alleata del Pontefice. Inizialmente Gregorio VII si
44:19rifiuta addirittura di ricevere l'imperatore, lo fa aspettare fuori tre giorni e tre notti in
44:24mezzo alla neve in abito penitenziale almeno così la tradizione ci dice e dopo decide di
44:32accogliere le sue richieste e lo perdona. Da allora c'è proprio l'espressione andare a
44:36Canossa che equivale a dire riconosco il mio errore chiedo perdono e una cosa di questo tipo.
44:45Lo scontro con l'episodio di Canossa è tutto che è finito però, infatti poco dopo Enrico IV si
44:51rivolge di nuovo contro il Papa tornando in Italia non più da penitente ma alla testa di un esercito,
44:56lo vuole far fuori, colpito nuovamente dalla scomunica papale, convoca di nuovo un sinodo
45:02a Bressanone, siamo nel 1980, dove ottiene la deposizione tra virgolette, insomma quello che
45:11valgono queste azioni dell'imperatore a questo punto, la deposizione di Gregorio VII e l'anonimia
45:17di un antipapa, un suo papa lui gradito tale Clemente III, papa che naturalmente non viene
45:25riconosciuto dalla chiesa se non dai sostenitori dell'imperatore. Poi alla fine punta verso Roma,
45:31il papa Gregorio VII se la vede brutta e quindi costretto a scappare e viene fatto
45:39prigioniero, viene tenuto prigioniero, catturato e tenuto prigioniero il papa Castel Sant'Angelo
45:45nel 1984 e poi dopo l'anno seguente Gregorio VII muore in esilio e a Salerno in questo momento
45:52ospita del re Normanno Roberto Guiscardo, intanto Enrico IV si fa incoronare imperatore
46:05dal fedele papa Clemente III nella città di San Pietro e quindi in questo modo diciamo così che
46:14i giochi sembrano chiusi, sembrano, ho detto antipapa, cosa sarebbe questa figura dell'antipapa?
46:21L'antipapa sarebbe una figura diciamo di pretendente del papato, sostenuto da un seguito
46:32magari anche significativo, ma eletto in contrasto con il papa regnante e quindi
46:40l'elezione di questo antipapa avviene sì, ma viene dichiarata nulla dalla chiesa cattolica.
46:50Perché ho detto che sembrerebbe uno scontro finito? Perché lo scontro poi in realtà prosegue
46:58e si arriva a una soluzione di compromesso con il concordato di Worms perché nel frattempo
47:04muore anche l'imperatore, muore Enrico IV e dopo la morte di Enrico IV tenendo presente
47:18che Gregor VII era già morto in esilio a Salerno nel 1085, la lotta prosegue ancora
47:28per mezzo secolo quindi non è per niente finita. Ecco adesso riducendo un po' il discorso,
47:36passarebbe lungo, infine arriviamo al finale, l'imperatore Enrico V e il papa Callisto II
47:41riescono a raggiungere un accordo e firmano appunto nella cittadina tedesca di Worms un
47:47concordato nel 1122 che stabilisce la non ingerenza del potere politico nelle nomine
47:53ecclesiastiche e da questo momento 1122 concordato di Worms in avanti i vescovi si sarebbero adeguati
48:02quindi sarebbero stati eletti dal clero e dal popolo della diocese, gli abati dalle comunità
48:06monastiche e l'investitura imperiale ammissibile in Italia nel regno di Borgogna solo dopo quella
48:12religiosa avrebbe riguardato esclusivamente le prerogative temporali connesse al fedo.
48:18Quindi prese forma in questo modo una prima separazione tra i poteri della chiesa che erano
48:26stati fino ad allora intracciati diciamo, il papato che aveva intrapreso lo scontro in condizioni di
48:34inferiorità ora si trovava al vertice dell'Europa cristiana alla fine di questo percorso e l'impero
48:39invece entra in decadenza e non riuscirà più ad arrestare il processo di disgregazione innescato
48:45appunto da questa lotta, dalla lotta per le investiture e a profittare della sua debolezza
48:50saranno le nascenti monarchie nazionali, i comuni soprattutto dell'Italia centrosettentronale e poi
48:57anche giù il regno normanno in Sicilia. Questa è tuttosommato la sintesi, una sintesi molto veloce
49:03di un percorso in realtà molto lungo e molto complesso ma che credo vi sia utile, spero che vi
49:09sia utile per orientarvi nello studio del manuale. Buon lavoro e alla prossima lezione. Ciao

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