Paralimpiadi 2024, Rosa Efomo De Marco: «La mia più grande sfida è culturale»

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Parigi, 31 ago. (askanews) - "La barriera che mi fa più paura è quella culturale". A dirlo è Rosa Efomo De Marco, atleta italiana di Badminton alle Paralimpiadi di Parigi. Rosa, che è di Palermo ed è priva dalla nascita di una mano, ha parlato dell'importanza della disciplina nello sport, dell'importanza della pazienza, e ha lanciato un messaggio "per la diversità", che ha definito come "tutti i colori del mondo".

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Proprio dallo straordinario scenario dei giochi di Parigi gli atleti paralimpici di tutto il mondo lanceranno messaggi di inclusione e di contrasto all'odio in una cornice in cui la resilienza e la voglia di superare gli ostacoli rappresentano la più concreta testimonianza di valorizzazione delle unicità e delle diversità.

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Anche in occasione dei XVII giochi paralimpici di Parigi 2024 infatti continua la collaborazione tra il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e l'Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori (Oscad), organismo interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che si occupa di prevenzione e contrasto ai crimini e discorsi d'odio, con una particolare vocazione nel supportare le vittime di questi reati nel percorso della denuncia. Fin dalla costituzione avvenuta nel 2010, è stata attivata una mail dedicata oscad@dcpc.interno.it alla quale Istituzioni, Associazioni o cittadini possono inviare una segnalazione per richiedere l'intervento dell'Osservatorio.

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Transcript
00:00La barriera che mi fa più paura è quella culturale.
00:05Il traguardo delle Paralimpiadi per me è
00:10grazie agli altri, soprattutto al mio allenatore,
00:13a tutto lo staff che mi sta dietro, la federazione.
00:17Sì, più a quelli che credono in me che io stessa, pensandoci, sì.
00:23Un desiderio al di là dello sport sarebbe
00:27tanta inclusione, non solo su disabilità, ma anche sulla carnagione,
00:34sui gusti, sulla diversità, su tutti i colori del mondo, penso.
00:46Per me lo sport rappresenta tanta disciplina,
00:52tanto sacrificio,
00:55tanta pazienza, mamma mia, soprattutto la pazienza.
01:02Rappresenta un modo per conoscere se stessi,
01:06perché grazie allo sport tu riesci anche a conoscere te stesso.

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