Parigi, la città dell'amore. E, dopo queste due settimane di Olimpiadi, il palcoscenico di una piccola, grande rivoluzione nello sport italiano. Se finora erano sempre stati gli uomini a conquistare la maggioranza degli ori a cinque cerchi, nell'edione numero 33 dei Giochi Olimpici sono state le donne a dominare il medagliere azzurro, tingendolo di rosa. Sette medaglie del metallo più prezioso a Parigi 2024, contro le sole tre vinte dai maschi, più due arrivate in categorie miste. Una bella novità che fa ben sperare per il futuro.
[idgallery id="2382619" title="Olimpiadi Parigi 2024: le foto più belle e le medaglie italiane"]
Le protagoniste della rivoluzione rosa a Parigi 2024
Tra le protagoniste di questa rivoluzione al femminile, spiccano le amiche inseparabili Chiara Consonni e Vittoria Guazzini, che nella Madison hanno siglato il "sorpasso rosa". La ritrovata concretezza di Paola Egonu, con i suoi 110 punti nel torneo di pallavolo, potrebbe addirittura suggerire al Coni un’idea per la portabandiera dei Giochi di Los Angeles 2028. Ma quella dell'Italvolley femminile è stata una vittoria del gruppo, di una squadra che si è saputa unire al momento giusto. E che dire di Alice D'Amato, capace di sfidare e battere una leggenda vivente che risponde al nome di Simone Biles nella trave, una delle specialità della ginnastica artistica.
[idarticle id="2384166,2384536" title="Primo oro nel tennis femminile alle Olimpiadi: Errani e Paolini vittoria storica,D'Amato oro nella trave ed Esposito bronzo: grande impresa della ginnastica azzurra"]
L'Italia al femminile che vince: un mosaico di talenti
Le nostre campionesse arrivano da ogni angolo d’Italia, dalle isole alle regioni continentali. Spiccano le spadiste siciliane Rossella Fiamingo e Alberta Santuccio, che hanno vinto l'oro a squadre con le friulane Mara Navarria e Giulia Rizzi, la velista sarda Marta Maggetti e le due olimpioniche provenienti dal piccolo comune bresciano di Roncadelle: Alice Bellandi (judo), Anna Danesi (volley). Senza dimenticare il fantastico duo tosco-emiliano del tennis formato da Sara Errani-Jasmine Paolini, che ha portato il primo oro olimpico all'Italia in questo sport.
[idgallery id="2377907" title="Olimpiadi 2024: le atlete italiane"]
Un cambiamento epocale a Parigi 2024
Il netto contrasto tra le Olimpiadi di Tokyo 2020, dominate dagli atleti maschili, e i giochi di Parigi 2024, dove le donne italiane hanno conquistato una maggioranza significativa di medaglie d'oro, è evidente. Il Comitato Olimpico Internazionale ha spinto per l'uguaglianza di genere, influenzando la partecipazione e il successo delle atlete in tutto il mondo. In Italia, fattori come l'aumento degli investimenti nello sport femminile, il miglioramento dell'allenamento e un cambiamento di atteggiamento culturale hanno contribuito a questo spostamento. E così, anche i quarti posti di Benedetta Pilato e Larissa Iapichino, oltre al meraviglioso argento nei 10mila metri di Nadia Battocletti, assumono tutto un altro sapore.
[idarticle id="2385212,2385741" title="Nadia Battocletti, è bronzo nei 5000m? La medaglia sfuma ma la sua gara resta un capolavoro,Larissa Iapichino, chi è la figlia di Fiona May che ha conquistato la finale del salto in lungo alle Olimpiadi"]
Lo sport femminile al centro
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha sottolineato l'importanza di questo risultato: «Le donne hanno stravinto la loro personale competizione con i maschietti», ha dichiarato con orgoglio, riferendosi alle 40 medaglie totali, in linea con quelle di Tokyo, ma con una dominanza femminile che non può passare inosservata. Tuttavia, Malagò ha avvertito: «È solo una fotografia, non va strumentalizzata. Ma è tutto il mondo che va così». Un chiaro invito a considerare questa svolta non come un’eccezione, ma come parte di un cambiamento globale.
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Le protagoniste della rivoluzione rosa a Parigi 2024
Tra le protagoniste di questa rivoluzione al femminile, spiccano le amiche inseparabili Chiara Consonni e Vittoria Guazzini, che nella Madison hanno siglato il "sorpasso rosa". La ritrovata concretezza di Paola Egonu, con i suoi 110 punti nel torneo di pallavolo, potrebbe addirittura suggerire al Coni un’idea per la portabandiera dei Giochi di Los Angeles 2028. Ma quella dell'Italvolley femminile è stata una vittoria del gruppo, di una squadra che si è saputa unire al momento giusto. E che dire di Alice D'Amato, capace di sfidare e battere una leggenda vivente che risponde al nome di Simone Biles nella trave, una delle specialità della ginnastica artistica.
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L'Italia al femminile che vince: un mosaico di talenti
Le nostre campionesse arrivano da ogni angolo d’Italia, dalle isole alle regioni continentali. Spiccano le spadiste siciliane Rossella Fiamingo e Alberta Santuccio, che hanno vinto l'oro a squadre con le friulane Mara Navarria e Giulia Rizzi, la velista sarda Marta Maggetti e le due olimpioniche provenienti dal piccolo comune bresciano di Roncadelle: Alice Bellandi (judo), Anna Danesi (volley). Senza dimenticare il fantastico duo tosco-emiliano del tennis formato da Sara Errani-Jasmine Paolini, che ha portato il primo oro olimpico all'Italia in questo sport.
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Un cambiamento epocale a Parigi 2024
Il netto contrasto tra le Olimpiadi di Tokyo 2020, dominate dagli atleti maschili, e i giochi di Parigi 2024, dove le donne italiane hanno conquistato una maggioranza significativa di medaglie d'oro, è evidente. Il Comitato Olimpico Internazionale ha spinto per l'uguaglianza di genere, influenzando la partecipazione e il successo delle atlete in tutto il mondo. In Italia, fattori come l'aumento degli investimenti nello sport femminile, il miglioramento dell'allenamento e un cambiamento di atteggiamento culturale hanno contribuito a questo spostamento. E così, anche i quarti posti di Benedetta Pilato e Larissa Iapichino, oltre al meraviglioso argento nei 10mila metri di Nadia Battocletti, assumono tutto un altro sapore.
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Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha sottolineato l'importanza di questo risultato: «Le donne hanno stravinto la loro personale competizione con i maschietti», ha dichiarato con orgoglio, riferendosi alle 40 medaglie totali, in linea con quelle di Tokyo, ma con una dominanza femminile che non può passare inosservata. Tuttavia, Malagò ha avvertito: «È solo una fotografia, non va strumentalizzata. Ma è tutto il mondo che va così». Un chiaro invito a considerare questa svolta non come un’eccezione, ma come parte di un cambiamento globale.
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