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(LaPresse) «Oggi è previsto il conferimento formale dell'incarico ai due periti individuati dalla Corte d'Assise, il medico psichiatra forense e il medico legale, e anche noi nomineremo nuovamente i consulenti medesimi che ci hanno assistito dalla prima ora affinché possano presenziare allo svolgimento delle operazioni peritali, possibilità che soltanto in questo momento processualmente ci viene data». Così l'avvocato, Giovanni Cacciapuoti, legale della famiglia di Giulia Tramontano, uccisa il 27 maggio 2023 dal compagno Alessandro Impagnatiello quando era incinta al settimo mese. «La famiglia è rimasta moltissimo provata quando ha avuto accesso ai luoghi di via Novella 14 a Senago, ovvero la casa dove è avvenuto il delitto», ha proseguito il legale: «Là è dove i nonni avevano preparato il corredino per il loro nipotino e dove invece sono andati loro malgrado costretti dopo un anno a raccogliere gli oggetti appartenuti in vita alla figlia assassinata dal proprio compagno», ha concluso.

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