Roma, 8 ott. (askanews) - "Siamo qui a distanza di 30 anni dalla sua scomparsa, oggi siamo qui per ricordare il magistrato, il padre, ma soprattutto attraverso il coordinamento con le istituzioni chiediamo che sia fatta luce su quella maledetta mattina dell'estate '94 per avere finalmente un posto dove poter portare un fiore a mio padre": così il figlio di Paolo Adinolfi, Lorenzo, a margine di una conferenza stampa alla Camera con i deputati del M5s, Stefania Ascari e Federico Cafiero De Raho."Chiediamo la verità come chiediamo da anni. Chiediamo di aiutarci a capire cosa è successo e ricordare la figura di mio padre come non è mai stato fatto fino ad oggi, al di fuori della famiglia", ha aggiunto.Il 2 luglio 1994 Paolo Adinolfi, magistrato della Sezione Fallimentare del Tribunale di Roma, sparì nel nulla. Il giudice non è riconosciuto come una vittima del proprio lavoro, nonostante un'inchiesta condotta dalla Procura di Perugia, poi archiviata, abbia sancito che fu ucciso proprio per essersi occupato di numerosi casi di fallimenti di rilevanza economica e sociale, che coinvolgevano personaggi della criminalità organizzata romana e dell'alta finanza.
Category
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Siamo qui a distanza di 30 anni dalla scomparsa di Paolo Di Nolfi per ricordare il servitore dello Stato, il magistrato, il padre
00:10ma soprattutto per cercare di fare luce su quello che è successo la maledetta mattina del 2 luglio 1994.
00:20Cosa chiedete allo Stato?
00:22Chiediamo la verità, chiediamo di un posto dove portare un fiore per mio padre
00:26e chiediamo che sia fatta finalmente luce sulla vicenda.
00:31Chiediamo la verità come andiamo vedendo da anni e chiediamo soprattutto di accendere un faro
00:38che ci possa portare alla verità attraverso un coordinamento con le istituzioni
00:45che ci possa aiutare a capire cosa è successo e soprattutto a ricordare la figura di mio padre
00:53come non è stato mai fatto fino ad oggi al dei cuori della famiglia.