"Io e il secco", Barbara Ronchi: bisogna raccontare violenza domestica

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Roma, 20 mag. (askanews) - Aveva avuto una menzione speciale alla Festa di Roma, nel concorso Alice nella città, e il 23 maggio arriva nei cinema "Io e il secco", diretto da Gianluca Santoni. Il film racconta la storia di un bambino di dieci anni che ha una missione: salvare la madre, interpretata da Barbara Ronchi, dalle violenze del padre. Da solo però non ce la può fare e allora chiede aiuto a un ragazzo che lui pensa sia un superkiller. In realtà, però, Secco è solo uno sbandato in cerca di soldi. L'attrice ha raccontato : "Mi ha colpito di questa sceneggiatura la possibilità di passare dal dolore alla tenerezza, all'ironia. Mi pareva che si raccontasse una storia così scura in maniera luminosa". Nel film, infatti, la violenza domestica non viene mai mostrata, eppure è chiara sia al bambino che agli spettatori. Una violenza che può essere una terribile eredità per il più piccolo, interpretato da Francesco Lombardo, che per Secco, interpretato da Andrea Lattanzi. I due intraprenderanno un viaggio per diventare adulti senza seguire i propri modelli maschili. "Io penso che sia importante continuare a parlare di quello che succede in certe famiglie, di come le donne subiscano queste violenze, ma soprattutto penso sia importante parlare di quanto i bambini, che fanno parte di queste famiglie, si portino dei segni addosso. - ha detto Ronchi - Gli uomini hanno bisogno anche di nuovi modelli, che non siano quelli di forza, violenza, sopraffazione".