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(Adnkronos) - Giuseppe Povia, il cantautore che ha vinto Sanremo 2006, è tornato nella città dei fiori per esibirsi al ‘Festival del Disarmo’, la manifestazione pacifista organizzata dal centro culturale Pecora Nera e dal Comitato di liberazione nazionale per protestare contro il messaggio del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky all’ultima serata della kermesse musicale. Una manifestazione “che valorizza all’art. 11 della Costituzione, l’Italia ripudia la guerra”, racconta Povia all’Adnkronos, dopo aver cantato dal palco ‘Dito medio’. Un testo - racconta l’artista - “racchiuso tutto nella strofa ‘dito medio all’America e alla Russia che si fanno guerra per controllare la galassia’ e nei due verbi ‘amarsi’ e ‘armarsi’. Io amo la Russia, amo l’Ucraina e tutti gli Stati del mondo, però odio la guerra. M’immagino il popolo ucraino che muore di stenti, di fame, di depressione e di sofferenza e mi suona strano che il presidente sia in giro per il mondo a raccogliere consensi. Se fosse il mio presidente, mi darebbe fastidio”.  Per questo secondo Povia è sbagliato stasera leggere il messaggio di Zelensky sul palco dell’Ariston, “innanzitutto perché non c’entra niente con la musica e poi perché c’è un presidente che non ha bisogno di consensi e di visibilità, dato che è acclamato dalla maggioranza dei mass media e della politica strategica mondiale”.  “E poi comunque - prosegue il cantautore - si stanno chiedendo armi, che fanno morti e che finiscono in mano ai bambini. Dal 24 febbraio 2022 c’è una guerra. All’inizio si poteva parlare di aggressore e di invaso, di torto e di ragione. Adesso è passato un anno e la guerra deve finire. Quindi che tutti si alzino dal tavolo con qualcosa in mano. Non sono un esperto, ma mi viene da dire che per la pace ci vuole una mediazione”, conclude Povia.  

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