https://www.pupia.tv - Roma - Analisi del test di medicina, perché la riforma Bernini non serve - Conferenza stampa di Marianna Ricciardi (16.04.25)
#pupia
#pupia
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Buonasera a tutti, vi ringrazio per essere qui presenti e innanzitutto vorrei ringraziare
00:09l'onore Mariana Ricciardi e i colleghi del Comitato Domani in Salute, Luca, Vincenzo,
00:15Federico e Lorenzo per aver organizzato insieme a me questa giornata, insomma questo pomeriggio
00:21di confronto e ringrazio anche i rappresentanti delle forze politiche, dei sindacati, dell'associazione
00:28studenteschi per essere venuti qui per discutere. Penso sia sostanzialmente una delle prime grandi
00:36occasioni per la quale finalmente si riesce a discutere tutti insieme, per la quale dentro
00:47la stessa stanza sono presenti così tante esperienze diverse, abbiamo quindi medici, studenti, abbiamo
00:53rappresentanti delle istituzioni e quindi spero che da questa iniziativa esca fuori una bella
00:59discussione. Allora innanzitutto di cosa discutiamo oggi? Io e i miei colleghi abbiamo prodotto un
01:09documento che sintetizza un po' i punti che andremo a trattare e li abbiamo un po' distribuiti.
01:16Il tema della giornata è la programmazione, parliamo di sanità, parliamo di salute e parliamo di quello
01:24che volgarmente si chiama test di medicina, quindi per capirci meglio. Lo facciamo perché anche se
01:33spesso sembra un tema di serie B, in realtà il test di medicina e la programmazione sono estremamente
01:42importanti per il funzionamento e la sostenibilità del sistema sanitario stesso. Non sono così
01:49secondari se considerate che attraverso la programmazione e la formazione si formano poi i medici, i dipendenti
01:56che andranno a lavorare dentro il servizio sanitario. Credo che tre punti importanti da finire per capire,
02:04per contestualizzare questo discorso sia no. Innanzitutto attualità, perché è recentemente stata
02:12approvata dal Parlamento italiano quella che è una legge delega, forse avrete sentito, letto e i rappresentanti
02:20dei corse politiche ha anche assistito a questa importante riforma. Sono decenni in realtà che si parla
02:26di come superare il modello della programmazione, come superare il numero chiuso e più o meno diversi
02:32governi, diversi ministeri e primi ministri hanno provato in qualche modo di dare la propria impronta.
02:39Siamo di fronte in realtà a quella che è puramente la modifica più sostanziale, più radicale ed è per me
02:45molto attuale perché in realtà la legge che è stata approvata è una legge delega e quindi manca di potere
02:50attuativo e noi in questo momento ci sediamo proprio tra l'approvazione della delega e l'attesa
02:56dell'attuazione, quindi è un tema assuramente attuale. In seconda istanza definirei il test di
03:03medicina e la programmazione un tema catastrofico, nel senso molti dei presenti in quest'aula non
03:11vivono dentro i reparti ospedalieri, per fortuna direi, non sono dentro il mondo sanitario come
03:18lo potremmo essere noi come studenti, come medici e specializzanti e non si rendono conto di cosa
03:23significa aprire il test di medicina, aprire il modello del numero chiuso e dell'impatto
03:28che questo dovrebbe avere sia su noi come categoria ma anche sul sistema sanitario stesso.
03:33Infatti l'obiettivo di questa giornata era portare più punti di vista che potessero in
03:38qualche modo testimoniare questa roba qui. E non vorrei neanche che esca fuori uno spunto
03:46da un certo punto di vista ipocrita nel senso di categoria che cerca di durare se stessa,
03:55perché il numero chiuso, quello che molti non capiscono è che superarlo le darebbe sia
04:00ovviamente alla categoria come detto ma anche ai pazienti stessi. La categoria perché banalmente
04:05si può intuire dal momento in cui un ragazzo si scrive a medicina a quando inizia a lavorare
04:11una riforma di questo tipo, e poi comunque avremo modo di discutere di tutti i vari passaggi,
04:17una riforma di questo tipo lo va a inficiare negativamente, a partire dal test che diventerebbe
04:22verosimilmente poco trasparente, perché comunque rimane tra le tessi, quindi rimarrebbe in forma
04:28poco trasparente, si dovrebbe perdere qualche principio di meritocrazia e ammesso che comunque
04:34lo studente poi entri, questa perdita della programmazione intesa come essere in grado
04:41di capire quanti medici formare contemporaneamente sicuramente andrebbe a inficiare anche sulla
04:45qualità della formazione. Pensate che già oggi noi studenti ci troviamo ad avere una
04:50preparazione molto più scarsa rispetto ai nostri colleghi europei, per esempio inglesi,
04:55per esempio francesi o anche ex europei come gli americani. Da noi la laurea in medicina
05:00è una laurea abilitante, ma penso chiunque qui sia passato per quel posto sa benissimo
05:07che il medico neolaureato di medico ha poco, perché è una laurea molto più teorica.
05:15Quindi questo punto sicuramente potrebbe solo che peggiorarsi, pensate una sala universitaria
05:22in cui il numero di medici, o comunque studenti scusate, l'informazione triplicasse dai 10.000
05:27del 2015 ai 30.000 programmati della ministra Bernini. Quindi immaginate più o meno l'impatto.
05:35Dal punto di vista del paziente è catastrofico perché il sistema sanitario nazionale oggi
05:38è un sistema depauverato, cioè un sistema che soffre di carenza di risorse. Immaginate
05:43che uno studente di medicina costa allo Stato circa 200.000 euro dall'inizio alla fine, da
05:49quando entra a quando si mette il camice e inizia a lavorare. Immaginate 30.000 studenti
05:56di medicina annui che impatto possono avere. Per questo sono contento che c'è la presenza
06:01di ANAO e quindi rappresentanti delle associazioni che per esempio hanno fatto studi a riguardo,
06:07hanno dimostrato che parliamo di miliardi di euro in un sistema molto fragile.
06:11E poi comunque banalmente il paziente e quindi quello che noi medici, ma anche rappresentanti
06:19delle associazioni politici, vorremmo dare a questo paziente in realtà è semplicemente
06:24la certezza che il sistema sia in grado di prendersi cura di lui. E questo per esempio
06:30si vede molto bene nei pronti soccorsi o in quelle aree dove il servizio sanitario ha
06:35più difficoltà. E quello che cambierebbe sostanzialmente con la perdita di programmazione,
06:41quello che cambierebbe con sicuramente il modello numero chiuso, non è un pronto soccorso
06:45più ricco o più in grado di curare i propri pazienti. È semplicemente lo stesso identico
06:51pronto soccorso, con la differenza che i medici che ci lavorano probabilmente sono formati
06:58un po' peggio. Quindi dal punto di vista dei pazienti si aspetta un sistema ancora più
07:03povero e instabile. Per concludere, l'ultimo punto ed è un vito quindi alle istituzioni
07:09politiche. Penso che sia un tema molto interessante perché è stato centro di discussioni, secondo
07:18me, un po' fuori luogo, nel senso che molte forze politiche trovano nella programmazione
07:26dei testi medicina una sorta di target per poter parlare di sanità, quando in realtà
07:31per parlare di sanità bisognerebbe parlare di stipendi, bisognerebbe parlare per esempio
07:34di altri temi importanti, la carenza di infermieri, la carenza di infrastrutture, di disuguaglianze.
07:42E quindi questo è un invito che faccio alle forze politiche soprattutto, ma anche alle
07:47associazioni sindacali, quella di essere in grado di rimettere al centro quelli che sono
07:51i veri temi, quelli che veramente poi fanno la differenza. Quindi senza dilungarmi troppo,
07:56vi ringrazio ancora tutti per essere qui presenti e spero che sia una buona discussione per tutti.
08:04Grazie Alessandro per l'introduzione iniziale che io riprendo e condivido parola per parola
08:12perché penso che il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi di presentazione, che siamo
08:16arrivati alla Camera dei Deputati a presentare un documento realizzato da tre ragazzi che
08:21alla fine quattro fanno gli studenti di medicina o sono specializzanti o sono medici, infermieri
08:27e professionisti sanitari, penso che sia già una piccola grande vittoria perché siamo riusciti
08:32a farci sentire proprio nei luoghi in cui si fanno le leggi, in cui si cambia la vita
08:37delle persone. Il nostro rapporto si chiama Make Test di Medicina Great Again, ovviamente
08:43è una grande provocazione perché ci teniamo proprio a sottolineare il fatto che in un mondo
08:49ideale, in un mondo perfetto un test di medicina non servirebbe, ma purtroppo viviamo in un mondo
08:54reale in cui si deve rispondere a delle esigenze che non sono date dalla politica, ma sono date
09:01dal sistema sanitario nazionale, dal servizio sanitario nazionale e quindi non si può aprire
09:07indiscriminatamente perché così si garantisce il diritto allo studio, il nostro obiettivo
09:11è esattamente il contrario, garantire il diritto allo studio significa garantire una formazione
09:15di qualità, non significa aprire e avere aule da 20.000 persone che sono insegnate da un solo
09:23professore o da due professori, significa garantire una formazione di qualità che significa sia
09:28il seguire la lezione in maniera adeguata, ma anche poi il medico sappiamo tutti è un
09:35mestiere particolare, bisogna fare il tirocinio, bisogna andare nei reparti, bisogna toccare
09:39i pazienti, bisogna toccare altre persone, altri esseri umani e non si può fare con al canto
09:4640 persone che sono lì a guardare questa persona che ovviamente sta male perché altrimenti
09:52non sarebbe lì. Quindi il mio obiettivo oggi è intanto di cercare di moderare quelli che
09:59sono gli interventi, siamo anche tanto entusiasti che abbiamo partecipato a diverse forze politiche,
10:05ci siano anche leader di partito qui oggi a rappresentare interi partiti, interi movimenti.
10:12Il nostro documento che, ripeto, ci abbiamo messo diversi mesi a realizzarlo, è il primo documento,
10:20il primo rapporto in cui si parla davvero di testi medicina senza demagogia, senza propaganda,
10:24senza populismo, è il primo documento in cui si analizzano i dati, in cui si prende il numero
10:30di persone che dovrebbe entrare, il numero di persone che serve al servizio sanitario nazionale,
10:35il numero di specialisti, il numero di infermieri, perché non ne parla nessuno, il numero di professionisti
10:39della salute. Il nostro documento si suddivide in circa otto capitoli che poi avremo modo di esaminare
10:47pian piano uno per uno, ma sempre in relazione ai tempi stretti che abbiamo.
10:55E si fa innanzitutto in base al contesto storico del perché esiste il numero chiuso.
11:00Il numero chiuso viene introdotto nel 1999 con la legge 264, in seguito a delle normative europee,
11:08in seguito al fatto che si è notato che con un accesso libero e indiscriminato mancava la qualità
11:12della formazione, mancava la qualità dei tirocini. E viene quindi introdotto per riempire quelle lacune
11:22che erano appunto la qualità, la formazione e soprattutto la programmazione. Perché ci tengo ancora
11:29una volta a sottolineare che la programmazione deve essere il termine centrale su cui basare
11:36una eventuale riforma del testi medicina. Perché, come ho ripetuto già, ci dobbiamo basare
11:43sui numeri che ci chiede il Servizio Sanitario Nazionale, che non sono i numeri dei laureati
11:47in medicina e basta, ma sono i numeri dei specialisti, che per intenderci sono quelli che troviamo
11:53a pronto soccorso, sono quelli che troviamo nei reparti, sono quelli che ci curano in prima
11:56persona. E quindi abbiamo cercato innanzitutto di capire quali sono i pro e i contro del numero
12:03chiuso, perché noi non lo facciamo essendo di parte. Noi lo facciamo, come abbiamo detto,
12:06cercando di essere il più obiettivi possibile, il più oggettivi e cercando di analizzare
12:10le cose fatte per bene. I pro, li ho già detti, sono la qualità, la programmazione, una formazione
12:16di tirocini a livello del sistema sanitario nazionale che abbiamo sempre avuto dal 1978
12:24a questa parte. I contro ovviamente sono un accesso a volte iniquo, che può essere causato
12:31da un test che non valuta effettivamente le competenze di un ragazzo, ma valuta magari
12:35se conosce il signore degli anelli o meno. Io sono uno di quelli che è entrato grazie
12:40al fatto che conoscevo che il signore degli anelli l'ha scritto Tolkien, però non significa
12:45che chi non conosce Tolkien allora non possa accedere alla scuola di medicina. Però allo
12:53stesso tempo serve un test, inevitabilmente, serve una selezione e serve perché non possiamo
12:59fare entrare tutti indiscriminatamente per tutti i motivi che ho detto prima. Di conseguenza
13:06vado alle conclusioni, ci sono state diverse riforme, perché ovviamente è una questione
13:12che riguarda sì gli studenti, sì i medici, ma riguarda tutti i cittadini come tutte le
13:18cose che riguardano la sanità. E quindi c'è stata prima la riforma, diciamo negli ultimi
13:22tre anni c'è stata prima la riforma Draghi che ha introdotto il TOLC, poi c'è stata
13:27nel 2024 la banca dati che potrebbe essere una parziale soluzione per garantire un'equità
13:33maggiore, ma che con 3.000 domande di banca dati uno abbastanza le memorizza, quindi non
13:40è forse la soluzione migliore. E poi siamo arrivati all'ultima riforma che è quella della
13:44ministra Bernini che di fatto è una riforma delega che dà al governo la possibilità di
13:49decidere come far accedere gli studenti che sono con questo falso numero aperto all'inizio
13:56in cui entrano tutti quanti, non si sa ancora dove faranno lezione, perché questo è anche
14:00uno strizzare l'occhio alle università telematiche, perché così si fanno le lezioni online e allora
14:06uno magari si iscrive all'università telematica o alla privata, che diciamo il nostro obiettivo
14:11da persone che vogliono difendere il servizio sanitario nazionale è quello di difendere il
14:15servizio della sanità pubblica e l'istruzione pubblica, che riguarda scuole e università
14:20ovviamente. Noi crediamo che questa riforma abbia diverse criticità a partire dal fatto
14:26che non si abolisce il numero chiuso, a partire dal fatto che poi il test rimane dopo sei
14:30mesi e che comunque ci sarà una pletora medica, medica inevitabilmente con un numero eccessivamente
14:36alto di laureati in medicina, che poi andranno a studiare all'estero o nel privato, quindi
14:40non risolve niente. Però ci sono anche diverse problematicità, non sto io qui a delencarvele
14:46perché non voglio parlare tutto il tempo, ma passo la parola a Vincenzo, che è mio collega
14:52del Comitato Domani in Salute, che ci spiegherà come abbiamo analizzato le diverse parti del documento.
15:04Buonasera a tutti, a tutte, grazie per essere venuti. Condivido tutto ciò che si hanno detto
15:11finora ai miei colleghi. Aggiungo tra l'altro che al sistema della riforma Bernini c'è da dire
15:17che diventa un sistema discrezionale, di valutazione discrezionale degli studenti, perché prima
15:23c'era un test vero con tutte le criticità, infatti noi abbiamo proposto alla fine come
15:28riformare il test, ma era un test unico per tutti. Adesso con la riforma Bernini avremo
15:34studenti che saranno valutati da professori in diverse parti d'Italia e su base di colloqui
15:43che possono avere ognuno un sistema di valutazione propria. Però comunque non ci siamo fermati
15:48al sistema italiano, siamo andati anche oltre, abbiamo analizzato anche, abbiamo fatto il
15:53confronto con i modelli esteri, modelli europei ed extraeuropei, perché volevamo prendere
15:58le best practices in giro per il mondo e poi nel documento troverete voi tutti i dettagli.
16:06Ci siamo però soffermati, vorrei soffermarmi sul sistema francese, che è il sistema che
16:11è ispirato questa riforma a Bernini, che era il sistema PACES che è stato abolito nel
16:162020 dalla Francia ed era un sistema che addirittura in Francia, da Macron sul giornale, ma da varie
16:25parti era stato definito macelleria didattica, fossa dei leoni o addirittura follia. Quindi
16:33ci domandiamo perché copiare un sistema che altrove non funzionava. Si è detto della
16:38programmazione, della mancanza di programmazione, perché come sappiamo ci vogliono dieci anni
16:43almeno per arrivare nel sistema sanitario, perché un laureato in medicina non può essere
16:48assunto dall'ospedale, non può essere assunto dal sistema sanitario nazionale, deve essere
16:52specializzato. Ora, se c'è una mancanza fino al 2027, di certo risolviamo la mancanza
16:58aumentando gli accessi ora agli studenti che entreranno nel sistema sanitario fra dieci
17:05anni, seguiranno un percorso lineare e sappiamo bene che non sarà mai un percorso sempre lineare.
17:11Quindi dal 2027 entreranno nel 2037. Diciamo che c'è stato dal 2011 fino al 2020 circa,
17:19c'è stata un'erogazione di borse di specializzazione che era inferiore rispetto al numero di candidati,
17:24venivano erogate circa 5.000 borse di specializzazione a fronte di 20.000 candidati e questo ha determinato
17:32l'imbuto formativo e la mancanza di specializzati, perché lo ribadisco, mancano gli specialisti
17:39e non i laureati in medicina. Ora, dal 2021 che c'è stato l'aumento delle borse che ha
17:47ricoperto tutti i candidati, questi entreranno nel sistema sanitario dopo 5 anni, quindi nel
17:532026 e nel 2027. Pertanto bisognerà attendere. Inoltre volevo anche aggiungere che la mancanza
18:03di programmazione va a incidere anche sul sistema pubblico, poiché si diceva prima che uno specializzato
18:12costa allo Stato circa 200.000 euro. A Nao, dei dati a Nao, avevamo visto che più o meno
18:19si stimava un danno erariale di 12 miliardi e i cittadini pagano due volte il sistema privato,
18:24perché si rivolgono al privato per andare verso le visite che il sistema sanitario così
18:28non riesce a garantire. Però paga per formare quei medici che essendo in surplus andanno
18:34poi a rinforzare le file del sistema privato. Ai danni del pubblico regaliamo semplicemente
18:41agli stati esteri le nostre risorse. Insomma, un doppio costo che nel caso dei cittadini stride
18:49anche con l'articolo 32 della Costituzione. Ma non ci siamo fermati alle specializzazioni,
18:54poi sulle specializzazioni ci dirà meglio Federico, che essendo uno specializzante
18:58all'ultimo anno avrà visto comunque sulla sua pelle tutte le difficoltà delle specializzazioni.
19:04Abbiamo analizzato anche il numero di medicina rispetto alle professioni sanitarie e infermieristiche,
19:09perché può sembrare strano ma va a influire anche lì. Secondo il rapporto OXE noi dovremmo
19:15avere un rapporto tra medici e infermieri di uno a tre, cioè dovremmo avere tre infermieri
19:21per ogni medico in ogni reparto. In Italia siamo fermi a due. Il numero di accessi infermieristica
19:27rimane fermo a 20.000, non è stato aumentato, a differenza del numero di accessi a medicina
19:33che è stato portato a 30.000. Inoltre, sempre meno persone vanno verso l'iscrizione infermieristica,
19:40perché purtroppo è un lavoro comunque molto usurante, non si è tutelati, se ne parla davvero poco.
19:47E questo, tra l'altro c'è uno studio che è stato fatto su Codice Rosso da parte di Milena Gabbanelli
19:56e Simona Ravizza, che dice che per ogni 5.000 aumenti a medicina ci sono 2.000 iscritti in meno
20:03a infermieristica. Quindi questo è sicuramente un tema su cui bisognerà poi riflettere.
20:08Ora concludo, passo la parola a Federico che appunto parlerà delle specializzazioni e delle soluzioni.
20:14Grazie. Grazie Vincenzo. No, non funziona.
20:21Allora, innanzitutto grazie a voi per essere qui, ringrazio i miei colleghi.
20:25Ci tengo a precisare che sono contento di essere qui in dubbliche veste, quella di medico specializzando
20:30e quella del mio piccolo ruolo, però a cui sono affezionato, di consigliere comunale,
20:34che mi ha dato la possibilità di vivere entrambe le facce della medaglia.
20:39Parto dalla consapevolezza e sono contento che ci siano qui degli esponenti dei partiti,
20:43quindi i membri del Parlamento, dal fatto che ogni intervento del legislatore, anche
20:47in questo momento, impiegherebbe circa dieci anni per essere effettivo.
20:51Quindi diciamo che è importante che oggi siamo qui a parlarne.
20:54Qualche giorno fa abbiamo avuto la possibilità di parlare di sanità in generale con il dottor
20:58Cartabellotta, che effettivamente ha dato diversi spunti, ma una metafora, un esempio
21:07è stato per me quello che mi ha colpito più di tutti, che è stato quello di una vasca.
21:10Quello che sta succedendo adesso è che c'è una vasca con una grande perdita, la vasca
21:13e la sanità pubblica.
21:14La perdita sono gli operatori sanitari e l'unico modo per cui si sta cercando di intervenire
21:20è quello di aprire i rubinetti, che significa implementare il numero degli iscritti al test
21:26di medicina, ogni degli studenti.
21:28E' chiaro che questa non può essere la soluzione.
21:31Quindi i medici e la fuga, la perdita, sono i medici che vanno verso la sanità privata,
21:35che vanno all'estero.
21:37Quindi la sanità non è più attrattiva oggi, la sanità pubblica non è attrattiva.
21:41E questo è complice anche a un sottofinanziamento del sistema sanitario nel corso degli anni.
21:45Non questo governo, anche questo governo, ma tutti i governi nel passato non hanno dato
21:50particolare interesse a questo.
21:54Quindi io l'ho vissuto la medico specializzando.
21:57Oggi, come diceva Vincenzo, lo Stato paga tanti soldi per poter formare un medico.
22:03E quindi, lo diceva il senatore Calenda già l'anno scorso, lo Stato che non capisce
22:10che perdere dei medici formati è una risorsa in realtà, e appunto lui, cito le sue parole,
22:17siamo al fondo del barile.
22:20Da un punto di vista mio di medico specializzando mi rendo conto che la formazione è anche in
22:25crisi per il fatto che i medici sono sottopagati, vivono delle condizioni di stress, sono all'ordine
22:31del giorno le notizie di cronaca in cui si dice, appunto, lo sentite tutti, i condizioni
22:36particolari in cui vivono gli specializzanti.
22:38E poi non esiste una equità tra le specializzazioni, o meglio, medici che fanno una specialità
22:46che è particolarmente a rischio per quanto riguarda le responsabilità legali, quindi
22:51sono sottoposti a una pressione legale importante, fanno orari aggiuntivi, hanno delle maggiori
22:57responsabilità, sono pagati in ugual misura.
23:00E questo si riflette su quello che sta accadendo, sul fatto che all'esame di specializzazione
23:04molte borse che sono finanziate dallo Stato non sono poi assegnate.
23:07Un esempio che voglio farvi è quello dell'anestesia e rinimazione.
23:11Se oggi gran parte degli interventi chirurgici saltano o se lo Stato è costretto a pagare
23:18dei medici aggettori, è proprio per il fatto che mancano degli anestesisti.
23:21Allo scorso, qui ho con me i dati, allo scorso test di specializzazione su 1.248 borse
23:28per anestesia e rinimazione sono state assegnate solo 279.
23:32Sorti simili hanno chirurgia generale, virologia, quindi è chiaro che la riforma da fare, una
23:38riforma più strutturale, che non riguarda solamente il test di medicina, è una riforma
23:42che deve riguardare tutti gli stadi, comprese e soprattutto la specializzazione.
23:48Quindi riguardo al test di medicina sicuramente siamo tutti d'accordo sul fatto che probabilmente
23:52non selezioni migliori, è un test a crocette, lo diceva anche Luca, talvolta su delle nozioni
23:57che hanno nulla o poco a vedere con la medicina vera e propria.
24:01Quindi prendiamo spunto anche da modelli europei ed extraeuropei e su questo mi sento di dire
24:06che attualmente il test a crocette rappresenta il metodo migliore tra tutti.
24:10Possiamo implementarlo con una selezione progressiva basata su più step, non su un unico concorso.
24:18Ma la cosa importante è appunto, e sono contento anche che l'onorevole Ricciardi è una collega,
24:23non me li sto specializzando, gli specializzanti sono il futuro di domani.
24:27Quindi come diceva anche il dottor Cartabellotta, se alla vasca, che sarebbe la sanità pubblica,
24:32non agiamo solamente aprendo i rubinetti, effettivamente non avremo poi una sanità del domani
24:37che sarà attrattiva. Grazie.
24:40Grazie Federico, l'hai nominato, quindi adesso apparirà incredibilmente il Presidente Nino Cartabellotta
24:49che dovrebbe essere connesso. Vediamo se i potenti mezzi della Camera ce lo permettono.
24:55Io sono qui, non so se mi sentite.
25:11Eccolo, noi abbiamo in scaletta la Cartabellotta, Nao, poi la Ricciardi che con cui abbiamo
25:16prodotto l'euro e poi se serve.
25:20Presidente, è ricomparso o sei scomparso?
25:22Io sono qui, mi sentite?
25:24Ti sentiamo o non ti vediamo?
25:25Mi sentite?
25:26Aspetta.
25:27Poco fa era apparso in maniera fugace, non so adesso che cosa è successo dal punto di vista tecnico, voglio dire.
25:34Se vuoi nel frattempo, diciamo, io magari saluto tutti e comincio a ringraziare, così vi faccio risparmiare del tempo, voglio dire.
25:42Non compare la mia faccia.
25:48Bene, comunque intanto volevo concredurarmi con i ragazzi che hanno fatto il lavoro reggio, sia dal punto di vista dell'analisi che dal punto di vista della presentazione.
25:59Stando molto in linea con quelle che erano state le nostre valutazioni fatte già in audizione parlamentare.
26:04Io utilizzerò il tempo che mi è stato messo a disposizione per elencare un po' quelle che a nostro avviso, dopo aver previsto
26:12attentamente quelli che sono i vari articoli della legge, le criticità, lasciando ovviamente poi anche gli esponenti politici e le loro valutazioni.
26:18Il primo problema è quello della sostenibilità logistica e della didattica dell'università.
26:23Sapete che l'articolo 3 e 4 prevedono l'iscrizione libera al semestre filtro, anche in sopra il numero, però senza garanzie reali di risorse aggiuntive.
26:31Cioè le università devono soltanto gestire queste iscrizioni, diciamo, i cui numeri non sono assolutamente prevedibili.
26:37Come unico vincolo c'è quello che gli atenei debbano garantire adeguate modalità di erogazione, però gli standard minimi non sono definiti.
26:45Le risorse non ci sono e si eroga la didattica e inderoga i requisiti di docente, quello che dice l'articolo 4.4.
26:51Quindi mi chiedo io come non si farà prevenire lezioni sovraffollate, qualità formativa compromessa e carico insostenibile anche per i docenti.
26:59Il secondo tema che è estrettamente correlato è quello dell'incertezza sulla capacità ricettiva effettiva, perché non viene definita dalla legge quella che è la capacità massima di accoglienza del semestre filtro.
27:10L'anno scorso hanno fatto il testo, mi pare, più di 70.000 ragazzi.
27:13Gli studenti si possono iscrivere liberamente, ma non c'è nessuna sogna oggettiva che impedisce il collasso organizzativo, in particolare l'OVE, dove gli atenei sono particolarmente attrattivi.
27:22Quindi il rischio è l'esplosione dell'iscrizione nelle sedi più attrattive con diseguaglianze territoriali importanti.
27:27Il terzo problema, a mio avviso, riguarda gli studenti, è il livello di stress e pressione, perché il semestre filtro alla fine diventa un esame di ammissione che è travestito da un corso universitario.
27:36Bisogna superare tutti gli esami, bisogna posizionarsi in graduatorio sulla base dei voti, quello che provvede all'articolo 6.1, ed è bisogno di farlo in un solo semestre.
27:46Quindi il carico emotivo e competitivo rischia di essere anche insostenibile, soprattutto da chi proviene da contesti che sono meno preparati o meno fragili.
27:54Quarta criticità, la grande disemogeneità nella valutazione nonostante gli standard, perché all'articolo 6.1 si dice modalità di verifico uniforme, però non c'è scritto come saranno garantite.
28:04Uguali condizioni di esame, correzione omogenea e assenza di distorsioni soggettive, che io chiamo un po' anche italiche abitudini a scegliere in maniera preferenziale.
28:14Quindi contenziosi, percezione di iniquità, manipolabilità dei risultati.
28:19Poi c'è il tema dell'escusione degli studenti internazionali di cui non si è parlato, perché sapete che il decreto non si applica ai corsi erogati in lingua inglese,
28:25è l'articolo 8.3, e non chiarisce per regola gli straniere residenti all'estero, e non c'è disciplina specifica per chi si trasferisce da percorsi analoghi in altri paesi.
28:34Quindi questo in un'ottica di equità rischia di marginalizzare gli studenti straniere, far calare anche l'attrattività internazionale per il nostro paese.
28:41Poi al punto 6 ho scritto il rischio di congelamento dei percorsi alternativi, che cosa significa?
28:46Che noi sappiamo che chi non accederà al secondo semestre viene dirottato sui corsi affini, quindi un po' diventare infermiere, diventare tecnico, diventare una sorta di piano B per chi non diventa medico.
28:57E questo a me visto rischia di subordinare ulteriormente alla professione medica altre professioni sanitarie, quando la sanità dovrebbe essere multiprofessionale per definizione.
29:05Con il rischio peraltro di congestionare questi corsi alternativi e perdere di motivazione agli studenti.
29:11Poi c'è il tema dell'ambiguità sulla gratuità e sui benefici economici.
29:14Io me lo sono detto 25 volte, ma il concetto di immatriculazione gratuita al secondo posto, quello che prevede la Tegra, scritto all'articolo 4.1,
29:23non dice se include contributi, tasse locali e servizi, come si accede ai benefici per il diritto allo studio e come si gestisce la doppia iscrizione ai fini 6.
29:31Queste cose non sono scritte da nessuna parte, quindi disorientamento, diseguaglianze economiche e ovviamente diseguaglianze regionali.
29:37Guarda la conclusione, gli ultimi tre punti.
29:40Punto 8, il riconoscimento CFU, a mio avviso arbitrario e non garantito, perché chi non supera il semestre fitto potrebbe, non vedesse, riconosciuti tutti i crediti formativi universitari.
29:49Questo è scritto nell'articolo 6.4.
29:51In base all'autonomia degli atenei, quindi il rischio che si perde tempo, si perdono crediti, aumentano le rinunce e si creano corsi di fantasma.
29:59Il fatto che l'esclusione, punto 9, delle università non statali nella prima fase, che apparentemente potrebbe essere un vantaggio,
30:06o perché gli atenei non statali sapete che saranno esclusi nella prima applicazione, rimandando un decreto futuro.
30:11Quindi questo pone il rischio di un sistema a due velocità con possibili distorsioni competitive e migrazione di studenti verso università private.
30:19Ultimo punto, ma non meno importante, non c'è nessuna copertura economica dedicata, perché l'articolo 10, la causa di invarianza finanziaria,
30:27dice sostanzialmente che non ci sono soldi in più per l'università, per i docenti, per le strutture, per i servizi e quindi ci sarà un aumento del carico senza compensazione.
30:34Quindi la mia ipotesi, la mia idea è che siamo di fronte a una riforma molto ambiziosa, però inattuabile, che rischia di avere esiti disastrosi nella pratica.
30:43Chiudo dicendo che cosa? Che se non si fanno interventi concreti per rendere un aumento attrattivo alla sanità pubblica
30:50e quindi garantire quel cosiddetto concetto, diciamo, di trattenimento dei medici, degli infermieri nel servizio pubblico,
30:56ma perché dobbiamo continuare a illudire i cittadini e anche i giovani che il laureare più in più medici possa risolvere tutti i problemi?
31:02Perché se non c'è una chiara visione sul futuro del servizio sanitario nazionale,
31:05la mia sensazione è che noi ci stiamo avventurando, diciamo, in un'erosione di denaro pubblico
31:11per formare una nuova pletona medica che se ne andrà o all'estero oppure al privato o verso la libera professione.
31:17Ma come ho scritto sulla stampa qualche settimana fa, non vorrei che fosse questo l'obiettivo della riforma,
31:23perché di fatto gli altri, aumentare i medici per il servizio sanitario nazionale, migliorare la qualità della formazione,
31:28valorizzare capacità e merito, leggendo e rileggendo il testo di legge, a me non sembrano realistici e raggiungibili.
31:36Grazie.
31:40Grazie Presidente Cattabellotta per l'intervento che è sempre puntuale.
31:44Io cederei proprio in due secondi la parola al Senatore Calenda.
31:50Meno di uno. Sono d'accordo con voi, penso che il problema è più o meno sempre lo stesso,
31:54cioè che si prende un pezzettino, lo si smonta senza considerare gli effetti a valle e in alcuni casi a monte di quello che accade.
32:02Ho visto il documento, è un documento fatto molto bene perché c'è un benchmarking molto esteso
32:06e quindi attraverso il benchmarking si identificano le soluzioni migliori, perché raramente ci si inventa qualcosa di nuovo.
32:13Credo che questo sia un atto di populismo sanitario, nel senso che è una classica iniziativa
32:22che serve a poter dire, guardate, noi apriamo le porte a tutti i medicini, ma in realtà il risultato finale
32:27è solamente una diminuzione del livello di formazione e contemporaneamente l'illusione di molti ragazzi
32:34che faranno questi sei mesi e alla fine verranno espulsi esattamente come lo sarebbero stati in caso contrario.
32:40A tutto questo noi ci opporremo in tutti i modi possibili.
32:43Sapete che per azione la centralità assoluta del sistema sanitario nazionale c'è dalla nascita,
32:48è il nostro, diciamo, DNA, resta il fatto che non si possono più fare interventi sul sistema sanitario nazionale
32:55a spizzichi e bucconi.
32:56Se non si affronta la questione innanzitutto delle specializzazioni, perché la gente non ci va a specializzazioni,
33:02vi avete messo la lista delle specializzazioni che sono meno appetibili
33:07e secondo lo stipendio successivo di ingresso e per quanto riguarda gli infermieri che qui non sono citati per materia,
33:15lo stipendio in assoluto perché nessuno può rimanere qua.
33:18Queste sono le cose strutturali, le altre cose sono collaterali e fanno più casino che altro.
33:22Signori, grazie mille.
33:23Grazie mille, senatore Calenda, per l'intervento.
33:26Adesso ci tenevo a far intervenire l'onorevole Ricciardi del Movimento 5 Stelle
33:31che ha prenotato quest'Aula e ha gentilmente anche concesso il posto all'onorevole Calenda
33:41che aveva un impegno televisivo. Quindi ci tengo che lei faccia un saluto e che ci spieghi un po' come ci ha aiutato
33:47perché è la deputata che ci ha aiutato più di tutti sicuramente a organizzare questa iniziativa
33:52e in generale con il comitato. Grazie.
33:56Buon pomeriggio a tutti. Io ringrazio Luca e i ragazzi dei comitati che hanno avuto questo momento.
34:12Quando Luca mi ha chiesto una mano per organizzare questo momento di confronto
34:15io ho subito accettato, non ci ho pensato due volte perché credo che sia fondamentale
34:19innanzitutto essere qui e confrontarsi ma soprattutto fare corretta informazione
34:22perché quello che è successo in merito alla riforma del numero chiuso a medicina
34:26ha dell'assurdo. Se consideriamo, voglio citare giusto qualche articolo di giornale
34:30ma ve ne potrei citare migliaia.
34:33A ottobre 2024 il libro titolava
34:36Medicina arriva allo stop al numero chiuso e test d'ingresso.
34:39Qui Finanza l'11 marzo titolava test d'ingresso a medicina al numero chiuso abolito
34:43e sul sito ufficiale del Ministero dell'Università e della Ricerca
34:47si leggeva un comunicato a ottobre 24 in cui si parlava di stop al numero chiuso
34:52e test d'ingresso. Ora c'è solo libero i corsi di laurea.
34:55Ecco qui ci troviamo di fronte non soltanto a un problema proprio di metodo comunicativo
34:59perché qui sono stati presi deliberatamente presi in giro studenti con le loro famiglie
35:03ma io sono contraria nel metodo di questa riforma perché oggi sono medico
35:07ma non sono tanto convinta che con questa riforma avrei avuto le stesse opportunità
35:11perché non avendo né medici in famiglia né tanto meno professori universitari
35:14non è detto che sarei riuscita anche soltanto a proseguire il percorso
35:19perché adesso con questa riforma i professori non decideranno più se lo studente merita
35:2318, 24, 30 o un esame ma potranno decidere proprio se potrà proseguire il percorso di studi
35:27e visto che comunque bisognerà fare una selezione al termine dei sei mesi
35:30non sappiamo ancora in che modalità, non sappiamo ancora quanti studenti potranno effettivamente proseguire
35:34ci troveremo a dei paradossi assurdi come studenti con la media del 29 si troveranno a dover restare fuori
35:40perché si entrerà fino al 31 millesimo con la media del 29,1
35:45e quindi questo è chiaramente un problema. Allora la direzione che ha preso il governo
35:49è quella di replicare il modello, il metodo francese che però già ha dimostrato appunto di essere inefficace
35:55per i problemi di eccesso di raccomandazioni, eccesso di baronato
35:59ed io sono quindi contenta di vedere qui tanti colleghi di diverse forze politiche
36:05ma in particolare sono stata contenta di aver visto il senatore Calenda
36:07perché con la sua presenza qui a un evento voluto dal Movimento 5 Stelle
36:11testimonia quanto il Movimento sia importante non solo per chi lo sostiene ma anche per chi la pensa come lui
36:16e quindi io faccio un appello a nome del Movimento 5 Stelle ma credo anche a nome delle associazioni
36:22di essere uniti e compatti perché ora abbiamo qui l'opportunità di poter affrontare
36:28quelli che sono i decreti attuativi che dovranno arrivare
36:30e quindi poterli contestare in maniera forte e unitaria tutti insieme
36:33perché l'opposizione che dobbiamo fare deve essere ferma e dura
36:39e contestare assolutamente questi decreti, abbiamo ancora questa chance di poter fare questa cosa
36:43e quindi io ringrazio nuovamente, grazie ancora ai ragazzi che hanno avuto questo momento di confronto
36:46Ringraziamo Marianna Ricciardi con cui sicuramente condividiamo l'ideale di andare tutti insieme
37:03verso un fine comune che è appunto la difesa del Servizio Sanitario Nazionale
37:08a prescindere dal partito, a prescindere dal Movimento, a prescindere dalle idee che magari ci dividono
37:14do la parola a Gianmarco Petrianni di Anao Assomed
37:21che penso sarà l'ultimo intervento purtroppo per mancanza di tempo
37:25ci avrebbe fatto molto piacere che fossero intervenute tutte le forze politiche
37:28ma alle sei e mezza purtroppo ce ne dobbiamo andare
37:31quindi capiamo un po' come organizzarci
37:34Grazie, grazie mille, grazie ai rappresentanti dei comitati numero chiuso e domani in salute per l'invito
37:42è stato già detto tutto, diciamo che ringraziamo tutti gli onorevoli qui presenti
37:48in cui ovviamente mostrano una sensibilità particolare al tema evidentemente
37:52quindi ci fa molto piacere la vostra presenza
37:56è stato già detto tutto, io proverò a fare un riassunto in tre minuti di quello che ci siamo detti
38:03la storia diciamo dell'accesso degli studi alla facoltà di medicina ci dice un tanto di noi
38:09da che era riservato fino al 1923
38:13in sole diplomati al liceo classico
38:16una sorta di sistema elitario
38:19una progressiva democratizzazione dell'accesso
38:22culminata nel 69 con l'estensione dell'accesso a tutti i diplomati
38:27una apertura che seppur necessaria
38:31già allora ha portato alla creazione di una pletora medica
38:35negli anni 90 è stata l'Unione Europea
38:38che ci ha invitata a riconsiderare i criteri di formazione dei medici
38:42non in un'ottica quantitativa ma qualitativa
38:46sollecitando una programmazione basata sui reali fabbisogni del Servizio Sanitario Nazionale
38:51da allora attraverso normative culminate con la legge 264 del 99
38:57si è cercato quindi di bilanciare tre elementi fondamentali
39:01la capacità ricettiva delle strutture
39:03la disponibilità del corpo docente e soprattutto la qualità della didattica
39:08impostazione che la Corte Costituzionale ha più volte ribadito essere illegittima
39:13riconoscendo appunto il principio meritocratico come fondamento dell'accesso
39:18tuttavia negli anni passati ci siamo trovati di fronte a un paradosso
39:23a fronte di un fabbisogno sanitario crescente
39:27abbiamo assistito a una formazione specialistica non adeguata
39:32non adeguatamente programmata
39:34con migliaia di laureati in medicina
39:35che non riuscirono ad accedere ad una scuola di specializzazione
39:38causando non solo il cosiddetto imbuto formativo
39:42e generando quindi non solo disoccupazione intellettuale
39:45ma una vera e propria fuga di camici bianchi all'estero
39:48gli accessi alla laurea magistrale in medicina e chirurgia
39:51tra il 2014 e il 2024 sono aumentati
39:55passando da 10.500 unità a 19.500 posti banditi ogni anno
40:01dobbiamo tener conto inoltre che ogni studente
40:04come è stato già detto prima
40:05sarà un medico laureato e specializzato tra dieci anni
40:10e quindi fruibile al sistema sanitario nazionale tra dieci anni
40:13pertanto la situazione con cui dobbiamo fare riferimento
40:17non è la situazione attuale
40:19ma quella che ci troveremo di fronte nel 2034-2036
40:24e analizzando i dati
40:26troveremo che il numero di pensionamenti
40:29sarà atto a scendere da 15.000 all'anno a 6.200 l'anno
40:33mentre il numero di nuovi medici specialisti
40:35aumenterà dagli attuali 10.000 a 19.500
40:40creando così un imbuto lavorativo
40:43che si tradurrà in una pletora medica
40:46e quindi i colleghi saranno costretti
40:50o a emigrare verso gli stati europei
40:53ma è una cosa che già attualmente accade
40:56sia per le condizioni lavorative
40:58sia per gli stipendi che non sono confrontabili rispetto ai nostri
41:02e che quindi sarà un fenomeno che andrà ad aumentare
41:05ricordiamoci che la carenza di medici non è un problema italiano
41:08è un problema europeo
41:09quindi se noi andiamo a produrre un surplus di medici
41:14questi li andremo a fornire agli stati dell'Unione Europea
41:18e quindi è una perdita di finanziamenti
41:23bisogna tener conto quindi che
41:25oltre a questo problema c'è un problema molto importante
41:28che è quello delle specializzazioni poco ambite
41:30io faccio parte di una di quelle
41:32della radioterapia oncologica
41:33in cui il numero di borse più dell'80% vanno deserte
41:38questo porterà ulteriori squilibri nel futuro
41:41perché avremo un surplus di cardiologi, dermatologi, oculisti
41:45e una carenza di anatomopatologi, radioterapisti e quant'altro
41:49che quindi porterà gli squilibri e quindi dei problemi
41:51nella sostenibilità del nostro sistema sanitario
41:54quindi come ANAO quello che chiediamo è una programmazione seria, equa ed efficace
41:58una selezione trasparente e meritocratica
42:02una formazione di qualità
42:04e un reale coinvolgimento della professione medica
42:07nelle scelte di indirizzo
42:08non si tratta di escludere ma di orientale
42:11di garantire un futuro stabile e sostenibile
42:16per chi decide di servire la salute pubblica
42:19un documento, il Make Test di Medicina Greta Again
42:22frutto di un'importante collaborazione tra ANAO Giovani
42:26l'associazione di libri specializzanti, i comitati di numero chiuso
42:29e domani in salute che ringrazio
42:30che ci dà una fotografia reale e puntuale
42:34da cui bisogna partire per una corretta programmazione
42:37che è fondamentale per la sostenibilità
42:39del nostro bene più prezioso
42:41che è il servizio sanitario nazionale
42:43come di Anboniva Egel
42:45tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia
42:47e che dalla storia l'uomo non ha imparato niente
42:50e quindi sta a noi dimostrare che in realtà non è così
42:53grazie
42:53grazie Gianmarco, grazie ad ANAO
42:55fino a quando non ci cacciano
42:57io direi che possiamo far intervenire
42:59anche gli altri deputati
43:00vedo Irene Manzi
43:01vedo
43:02Elisabetta Piccolo
43:04se volete fare un saluto proprio al volo
43:06a nome dei partiti
43:08anche Matteo Allisi per più Europa
43:09un saluto
43:12e un ringraziamento
43:15perché avete fatto un lavoro di grande approfondimento
43:18e di confronto anche interessante
43:19non solo tra le diverse esperienze europee e internazionali
43:25ma anche rispetto ai pro e ai contro
43:27noi l'abbiamo chiamata nelle nostre interventi in aula quel pomeriggio
43:31una legge blef
43:32perché di fatto è un colossale blef
43:34e quindi penso che si commenti da sola
43:36la notizia è che nelle prossime settimane
43:39la nostra commissione sarà impegnata
43:41nell'esame del primo dei decreti legislativi
43:44che non dà grandi chiarimenti tra l'altro rispetto al percorso
43:48quindi sarà interessante tenere ancora alta
43:51molto alta l'attenzione rispetto a quella che è una misura
43:54che l'ha detto benissimo il professor Cartabellotta
43:57non ha risorse, non ha strumenti, non ha mezzi
44:00e rischia di creare più ingiustizie
44:02di quelle che l'attuale sistema realizzava
44:05Anch'io solo un minuto
44:10a nome di Alleanza Verdi e Sinistra
44:12innanzitutto grazie del vostro lavoro
44:15che ci aiuta a mettere a fuoco alcuni temi
44:18il percorso di definizione del posizionamento delle opposizioni
44:21su questa riforma non è stato semplicissimo
44:25è stato un po' accidentato
44:27differenze fra la Camera e il Senato
44:28però io penso che siamo ormai arrivati tutti unanimemente
44:32a dire che questa riforma della Bernini è sbagliata
44:35perché è una risposta semplicistica
44:38che creerà maggiori problemi
44:41ad una questione che però esiste
44:44ed è quella dei contro
44:47che voi avete messo nelle vostre schede
44:50all'attuale modello del numero chiuso a medicina
44:53dico anche che io credo che non sia possibile
44:56pensare di risolvere dal lato della formazione universitaria
45:00problemi che invece sono strutturali del sistema sanitario
45:03che sono problemi di definanziamento
45:05e di assenza di una riforma complessiva
45:08di cui c'è necessità
45:09se le persone non si iscrivono ad anestesia
45:13o a chirurgia
45:15è perché sanno che quelle due specializzazioni
45:17operano solamente nell'ambito ospedaliero pubblico
45:21mentre altre specializzazioni garantiscono
45:24di poter raddoppiare magari il proprio reddito
45:26attraverso l'attività privata
45:29quindi bisogna intervenire
45:31diciamo laddove il problema si genera
45:33per riuscire anche a mettere in campo
45:35elementi di cambiamento sul sistema formativo
45:40non abbiamo tempo di discuterne
45:42dico solo che sarebbe bello essere un paese normale
45:45che finanzia in maniera normale
45:48il sistema sanitario pubblico
45:51e dove non abbiamo problemi di assenza di risorse
45:55a causa dell'evasione fiscale
45:56purtroppo non siamo pienamente un paese normale
45:59ma proviamo a fare qualche passo
46:01per diventarlo
46:04avremo modo di discutere uguali
46:06magari in un'altra occasione
46:08grazie anche io un saluto da parte di più europe radicali
46:15ovviamente al volissimo visto che tra poco ci cacciano
46:18sarebbe bello essere anche un paese normale capace di fare riforme normali
46:23riforme che guardano come avete detto oggi in prospettiva da qui ai prossimi dieci anni
46:27e che invece vengono fatte in pochissime settimane in pochissimi mesi
46:31e che rischiano soprattutto se fatte per il prossimo anno accademico
46:34di creare una disorganizzazione totalmente folle
46:38dei costi maggiori
46:40l'ha detto bene Cartabellotta
46:41senza ben capire da dove saranno allocate o meno delle risorse
46:45e mi è piaciuto molto una cosa che avete fatto sui social
46:48cioè l'appello, la richiesta di fare
46:51ormai è l'unica cosa che ci resta
46:54i primi sei mesi allo stadio San Siro o all'Olimpico
46:57perché è l'unica modalità di gestire
47:00se non vogliamo la didattica a distanza
47:01il modello che si vuole introdurre attraverso questa riforma
47:05per cui credo che provare insieme
47:08anche con tutte le forze di opposizione
47:10a fare casino
47:11a cercare quantomeno di migliorare
47:13provare ad indirizzare su binari un pochino più ragionevoli
47:17questa riforma sia il minimo che si può fare
47:19e ovviamente anche noi ci siamo
47:21grazie, grazie a tutti
47:23noi ci tenevamo a ringraziare tutti i partiti che hanno partecipato
47:27anche quelli che non hanno partecipato
47:29perché sono comunque stati invitati
47:31il nostro obiettivo non è la presentazione del documento
47:36il nostro obiettivo è instaurare dei dialoghi
47:39con ciascuno dei partiti che ha partecipato
47:40e anche quelli che non hanno partecipato
47:42perché questo deve essere un tema trasversale
47:44questo non deve essere il tema del Movimento 5 Stelle
47:47del Partito Democratico, di Alleanza Verdi Sinistra, di Più Europa
47:50o della Ministra Bernini e di Forza Italia
47:52ma deve essere il tema di tutti i cittadini italiani
47:55quindi io vi ringrazio
47:57e scusate per i tempi stretti
47:59ma questa è la Camera dei Deputati che ci dice così
48:02ringrazio tutte le associazioni che hanno partecipato
48:04primavera gli studenti
48:06l'associazione di dottorandi
48:07i Madvengers
48:08con cui abbiamo
48:09lo dovevo dire
48:10la Camera era figo
48:11con cui abbiamo fatto anche tanta sponsorizzazione sui social
48:15e abbiamo raggiunto centinaia di migliaia di persone
48:17quindi un ultimo grande ringraziamento
48:19grazie a tutti
48:21e spero che sono sicuro
48:23anzi che ci vedremo più spesso da stasera in poi
48:26grazie
48:27grazie
48:27grazie a tutti
48:29grazie a tutti
48:30grazie a tutti