MILANO (ITALPRESS) - Al via un nuovo trattamento innovativo per la cura del carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione. Si tratta della terapia con radioligandi Lutetium, per cui l’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato l’ammissione alla rimborsabilità. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo scorso 3 marzo, la nuova terapia sarà disponibile nelle singole regioni non appena saranno conclusi gli iter regionali. Questo traguardo rende accessibile ai pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico PSMA positivo la prima terapia con radioligandi, un’innovazione della medicina di precisione basata sulla teragnostica che unisce fase diagnostica e fase terapeutica in un approccio che consente di colpire in modo mirato le cellule tumorali, migliorando conseguentemente l’efficacia del trattamento e la tollerabilità per i pazienti.
xm4/mgg/gtr
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00:00Alvia un nuovo trattamento innovativo per la cura del carcinoma prostatico metastatico
00:09resistente alla castrazione.
00:11Si tratta della terapia con radioligandi lutecium, per cui l'Agenzia Italiana del Farmaco ha
00:17approvato la missione alla rimborsabilità.
00:20Dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale lo scorso 3 marzo, la nuova terapia sarà
00:25disponibile nelle singole regioni non appena saranno conclusi gli ITER regionali.
00:30Questo traguardo rende accessibile ai pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico
00:36PSMA positivo la prima terapia con radioligandi, un'innovazione della medicina di precisione
00:43basata sulla teragnostica che unisce fase diagnostica e fase terapeutica in un approccio
00:48che consente di colpire in modo mirato le cellule tumorali, migliorando conseguentemente
00:54l'efficacia del trattamento e la tollerabilità per i pazienti.
00:58Da un punto di vista terapeutico, sono certa che quando io do quel tipo di farmaco, quel
01:05farmaco arriva alle cellule e le tratta.
01:07Il meccanismo di azione è esattamente questo, cioè questo complesso radioligando, cosiddetto
01:13entero all'interno delle cellule malate, si internalizza e esegue il suo effetto tumoricida.
01:22L'elemento ancora più importante quindi è che non soltanto libera l'effetto tumoricida
01:29sulla cellula malata, ma soprattutto libera e estrapola da questa attività le cellule
01:34sane.
01:35Ci deve essere una infrastruttura che permetta l'accesso e il riferimento del paziente
01:44ai centri di medicina nucleare sia per la diagnostica, una diagnostica che deve essere
01:50una diagnostica precisa, una diagnostica tramite le nuove metodiche metaboliche, ma
01:55soprattutto nuove metodiche metaboliche che portino a dei effetti strutturati che possano
02:00far comprendere all'oncologo quanto e come il paziente possa essere in realtà suscettibile
02:08e leggibile a questo tipo di terapia.
02:10La terapia con radiofarmaci è ancora praticata solo in alcuni paesi europei.
02:16È una terapia che richiede una serie di condizioni, la multidisciplinarietà, la
02:23multprofessionalità e l'esistenza di attrezzature per la medicina nucleare in centri che dispongono
02:30anche di queste presenze altamente specializzate e specialistiche per tenere conto innanzitutto
02:38della possibilità di leggibilità di questi farmaci e poi anche per quanto riguarda il
02:44trattamento in strutture che attualmente sono non diffuse in maniera diciamo armonica
02:52in tutte le regioni ma soprattutto concentrate nelle regioni del nord per cui sarà necessario
02:58spingere affinché non ci sia la necessità di migrare dalle regioni del sud al nord e
03:03questo è un obiettivo che noi come Associazione dei malati ci poniamo.