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Nomi, cose e città, la puntata del 11 marzo

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Trascrizione
00:00Bentrovati, questo è Nomi, cose, città, la nostra rubrica. Il martedì ci occupiamo
00:25di fatti contingenti, un po' di cronaca, un po' no. Oggi ci occupiamo di Palermo e delle
00:30sue strade, un po' di sestate, un po' in rifacimento. Cercheremo di capire e di fare il punto della
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04:22C'è una sola città che fa concorrenza a Palermo, almeno così nell'immaginario collettivo,
04:27quanto a Buche e quella è Roma. Se ne favoleggia tantissimo.
04:31Noi siamo invece in questa città, una capitale, che si misura con il problema delle strade dissestate.
04:38È cominciata, è partita da mesi, forse direi quasi da un anno, una campagna di rifacimento delle strade.
04:44Ne parliamo con l'assessore dei lavori pubblici del comune di Palermo, Salvatore Orlando.
04:48Tutti lo conoscono come Totò Orlando. Lo saluto e lo ringrazio di aver accettato il nostro invito.
04:54Nel ricordare il nostro numero di telefono, 335-878-3600, per le segnalazioni,
05:01comincerei dalle ultime notizie, assessore. Le chiedo dove si sta intervenendo?
05:05È vero, lo abbiamo notato tutti, ci sono scarificatrici e macchine per la posa del bitume un po' in giro in città.
05:15Dove sono adesso e con che criterio state intervenendo?
05:18In questi giorni, dopo aver completato Via Lincoln, stiamo intervenendo nella parte alta di Viale Michelangelo.
05:25Ieri notte e per i prossimi giorni si lavorerà in quelle zone, tra via Mauro de Mauro e la rotonda di Viale Michelangelo.
05:36Proprio da Viale Michelangelo ce l'è arrivata una segnalazione questa mattina.
05:40Quella è una zona delicata, stiamo parlando di una zona molto delicata perché siamo nella periferia della città
05:48dove si verificano tanti di quei casi di cronaca che uno pensa è l'abbandono a 360°, per cui anche una strada fa la differenza.
05:58Sì, noi teniamo molto conto delle segnalazioni e del monitoraggio che i nostri uffici fanno.
06:05Quella è una zona molto segnalata, in quanto quando si è proceduto ai lavori del tram spostarono dei sottoservizi
06:13e questi nel corso degli anni hanno causato dei cedimenti e la mancata manutenzione ordinaria poi porta a interventi straordinari.
06:23Siamo arrivati un po' in ritardo, ma ci siamo.
06:28Ci siamo dati una serie di obiettivi e li stiamo portando avanti anche rispetto al cronoprogramma.
06:36Abbiamo cominciato da assi come Via Castelforte a maggio dell'anno scorso, quindi siamo a meno di un anno da quando abbiamo assegnato i primi lotti di appalto.
06:47Abbiamo cominciato da Via Castelforte e da Via Giaffar, poi abbiamo fatto il centro della città, l'asse che va da Notar Bartolo al Tribunale, a Via Volturno.
07:02Siamo ritornati su Via San Martino.
07:04Facciamo vedere un po' di strade che vengono asfaltate, così ne diamo un po' di soddisfazione prima di partire con le rivendicazioni.
07:12Diciamo che è una città che ha più di mille chilometri di strade asfaltate.
07:19Da almeno dieci anni si sono fatti pochi interventi.
07:24Noi pensiamo di recuperare un po' di tempo perduto, puntando a intervenire da qui al 2027 su almeno il 40% delle strade.
07:35Con il calcolo che facciamo noi, questo 40% di strade è quello dove...
07:41Questo è il Foro Italico, per esempio.
07:43Qui si è intervenuti a tappe, per esempio. Con quale criterio?
07:47Si è intervenuti a tappe perché abbiamo utilizzato un accordo con TEN che aveva fatto degli scavi e li abbiamo concentrati su alcuni assi.
07:59Perché da ordinanza loro dovrebbero fare la mezza corsia. Abbiamo preferito fare un accordo.
08:09Loro ci fanno i metri quadri su un'assa e poi noi continuiamo sull'altra per non fare la stessa...
08:16Per far intervenire due imprese su tempi diversi.
08:19Non è che ci meravigliamo più di tanto. Abbiamo visto in passato intervenire parecchie aziende su asfalto appena posato.
08:25Speriamo di non vedere più queste cose, no?
08:27Oggi noi abbiamo recuperato un vecchio metodo che era quello dell'autority degli scavi.
08:35Quindi tutte le aziende che chiedono di intervenire sulla città, tranne per le cose urgenti e per i guasti che potrebbero essere idrici o elettrici...
08:44La tubazione dell'amaco è un problema.
08:47Ma sugli scavi importanti di Enel e delle aziende che fanno sottoservizi c'è un ufficio che oltre a dare un parere preventivo ne segue i lavori e dà anche un parere alla fine dei lavori.
09:07E chi sta bussando alla porta del comune di Palermo per adesso? Nell'ambito delle sottoreti tecnologiche?
09:15Su questo no, perché forse ormai loro hanno fatto gli interventi sottoterre e ora puntano agli investimenti sui pareri alla luce.
09:26Molti investimenti stanno facendo sia Enel che Terna in termini anche di infrastrutturazione della città.
09:33Noi abbiamo perso del tempo su alcune zone della città e lo stiamo concordando insieme a loro anche per altre zone.
09:43Anche su Via Lincoln è intervenuta Enel e poi noi insieme abbiamo fatto il rifacimento dell'asfalto.
09:51Considerate che le due società in città interverranno su quasi 100 chilometri di strade con scavi che per una corsia che ci andranno a rifare saranno già 40 chilometri di strade.
10:04Per portare di fatto elettricità mi pare di capire.
10:06Un intervento grosso è sull'area che va dal porto al cimitero dei Rotoli perché quella zona soffre molto.
10:16Quindi dobbiamo aspettarci nuovi scavi? In che periodo?
10:19Devo dire che i privati sono anche veloci. Noi li affianchiamo e devo dire che non stiamo sfigurando.
10:29Abbiamo trovato una buona sintonia e credo che da qui a qualche anno gli interventi congiunti daranno un grosso risultato.
10:40Le faccio vedere immagini girate stamattina.
10:42Le facciamo vedere con Via Lancia di Brollo, Via Crispi, una strada che ormai ha un peso di traffico, oserei dire, micidiale.
10:53Via Guardione è una perpendicolare, Via Lancia di Brollo l'ho detto, Via Piccola della Mirandola e Via Messina Marine.
11:00Chiedo ai colleghi di fare vedere le immagini nuove che abbiamo preparato stamattina.
11:05Per esempio su Via Crispi capisco che si sta attendendo la conclusione dei lavori sulla fermata dell'anello ferroviario,
11:14però la strada è veramente messa male.
11:17Su Via Crispi entro marzo ci sarà una gara che consentirà di rifare l'asfalto da San Terasmo alla parte asfaltata in tutte e due le direzioni.
11:32Sull'asse che invece è davanti al porto faremo solo dei rappezzi mirati perché lì con un finanziamento dell'FSC investiremo 13 milioni di euro
11:43con una convenzione con l'autorità portuale che sarà l'intero rifacimento dell'aria, compresa la passerella e lo spostamento dei marciapiedi.
11:52Quindi lì non interverremo in maniera definitiva e completa, ma faremo come abbiamo fatto per esempio in Corso Calata Fimi
12:02un rifacimento puntuale con le pezzature grandi che non sono la copertura della singola buca che consentono per un po' di anni di camminare in sicurezza.
12:13Mi pare che non riusciamo a vedere queste strade, poi strade un pochino più distaccate e torno sull'argomento come Via Lancia di Brolo per esempio
12:22siamo in una zona vicino alla Noce, sono zone molto abitate dove comunque la gente guarda tantissimo e queste buche fanno impressione, danno l'idea di decadenza.
12:34Noi ci muoviamo su tre linee, una è l'intervento di pronto intervento sulle buche e considerate che abbiamo tre squadre al giorno che intervengono sulle buche
12:49che vengono segnalate e che diventano pericolosizie, questa è buca, poi ci sono gli ammaloramenti che non sono buche ma che noi teniamo sotto osservazione
13:01e sulle quali interveniamo come abbiamo fatto in Vienneso Basile, come abbiamo fatto in tante altre parti della città in Corso Calata Fimi con il rifacimento delle pezzature.
13:14Queste sono quelle da pronto intervento, queste segnalate nell'arco di uno o due giorni dovremmo essere nelle condizioni di intervento.
13:23Intanto ci arriva questo messaggio, via Michele Cipolla siamo in zona Civico, via Gianfilippo Stazione, via Gianfilippo Ingrassia e anche qui il signor Giuseppe ci dice che bisogna intervenire rapidamente,
13:38qui ha visto, questa è una buca segnalata con un sacco di immondizia. Come vedete queste non sono buche che sono spuntate ieri, queste sono buche che risalgono ad almeno qualche anno fa.
13:52Le volevo chiedere a questo proposito, ma la tecnologia ci viene in aiuto nel senso che l'asfalto di oggi è migliore di quello del passato, avremo qualità migliori?
14:03Io non le vedo tutte queste buche nelle città europee, le vedo soltanto in Italia, ma perché? Forse compriamo bitume di scassa qualità?
14:11Non è così, io non dubito nemmeno per l'asfalto che si è usato negli anni passati, oggi se passate da via Libertà o da via Lincoln non sentite neanche le macchine perché usiamo anche questo polverino di gomma che consente un abbattimento dell'inquinamento acustico.
14:30Io credo che anche prima si usasse un asfalto buono, il tema è che quando sulle superfici si interviene con dettagli irregolari e il ripristino non viene fatto a regola d'arte, non c'è asfalto che tiene.
14:45Quindi dipende dalla mano d'opera?
14:46Dipende da un comune che per un bel po' di anni ha deciso di non controllare le riprese private che intervenivano sugli asfalti.
14:58C'era anche lei in passato?
15:00Io dico del comune, non faccio questioni personali, ho detto che il comune non ha fatto bene il suo lavoro, possibilmente i privati dovevano essere un po' più attenzionati e forse il comune doveva fare qualche investimento in più perché a memoria nostra da qualche anno non si vedeva una sola...
15:23Con che diti state operando adesso?
15:25Noi abbiamo fatto una gara aperta su otto lotti, abbiamo sei imprese che lavorano, quando in alcuni casi ci avvaliamo anche di dare oltre queste sei ditte, mediamente abbiamo lavorato da dieci a quindici ditte.
15:42È una spesa enorme?
15:47Noi l'anno scorso abbiamo speso rispetto a quello che si spendeva negli anni precedenti, quando asfalto non se ne vedeva, due milioni in più.
15:55Perché negli anni passati il comune affidava a una società partecipata la gestione delle strade.
16:03Di fatto è cambiato proprio il metodo?
16:05Abbiamo cambiato l'impostazione, abbiamo tolto il servizio, lo gestiamo direttamente noi, abbiamo costituito un ufficio, abbiamo fatto i progetti, abbiamo fatto le gare e oggi a noi tocca il compito di determinarci su quello che dobbiamo fare, seguire i lavori e soprattutto accertarci che i lavori siano fatti bene.
16:28Abbiamo visto per esempio il lavoro in Via Libertà, che è il salotto della città, allora in tanti si sono chiesti se cominciano dal salotto e invece qual è la razza di questo intervento?
16:39Intanto non abbiamo cominciato per niente dal salotto, abbiamo cominciato da Via Castelforte, che era una strada dove ci arrivavano 5-6 segnalazioni al giorno di incidenti, soprattutto in Motorino, di tutta la parte di città che si spostava sulla zona nord, soprattutto in estate, una strada devastata.
16:56E abbiamo cominciato da Via Jafar, dove c'è l'ingresso dei mezzi pesanti per la zona industriale.
17:05E quella è una zona che se tanto mi da tanto non appena aprirà lo svincolo di Brancaccio bisognerà renderla in grado di sopportare un traffico più intenso?
17:15Anzi io credo che l'apertura dello svincolo della cosiddetta porta sud, chiamiamolo forum per gli ascoltatori, consentirà invece un minore traffico su Via Jafar e anche sul Violeto, quella sarà uno sfogo in più.
17:36A proposito ci vuole aggiornare su questo?
17:40Siamo alla segnaletica, stanotte mi diceva il direttore dei lavori che ho sentito stamattina, hanno cominciato a montare le insegne in autostrada, stanno facendo la segnaletica sull'autostrada, anche lì non mi vorrei...
17:54Non si sbilanci perché so che ci teneva ad inaugurare entro la fine dell'anno e invece non è andata bene.
18:00I tempi contrattuali sono marzo 2025, speriamo di rispettarli.
18:11C'è una piccola bretella, so che c'è stata una piccola variante.
18:14C'è una variante, c'era un progetto che ha previsto un parcheggio, questo parcheggio aveva delle difficoltà in uscita, abbiamo dato un incarico di progettazione, abbiamo impegnato le somme e contestualmente stiamo procedendo a un appalto per consentire un'uscita da questo parcheggio che consenta alla gente di tornare sull'autostrada direzione Palermo.
18:40Aspettiamo anche questa inaugurazione perché marzo è adesso, siamo a marzo, state con me.
18:45Allora, metto le mani avanti, siccome questa è un'opera che è cominciata nel 1986, se ritardiamo 15 giorni, chiediamo scusa sin da ora rispetto al ritardo di 40 anni, ci accogliamo anche qualche piccola critica per i 15 giorni.
19:04Senta un po', ci dicono anche a Borgo Nuovo tante strade dissestate, insomma è una periferia abbandonata.
19:11Se ci mettiamo a fare l'elenco, le strade sono tutte dissestate perché il tema è la mancata manutenzione.
19:18Noi abbiamo un programma che abbiamo annunciato sto scorso maggio e che mi pare che sia stato rispettato nel quale prevediamo due, tre, quattro, massimo cinque cantieri a settimana, settimana per settimana.
19:34Non c'è la settimana dove ci sono state le piogge, c'è la settimana che un'impresa ha una difficoltà, ma diciamo mediamente abbiamo due cantieri a settimana e rispettiamo questo cronoprogramma.
19:45Tutto in un anno non si potrà fare, noi puntiamo, ripeto, ad avere il 40% delle strade sottoposte al ripristino o comunque al miglioramento del manto stradale entro la fine della sindacatura che è giugno 2027.
20:01Per tentare di essere rieletti magari, no? Perché sono di quelle cose che hanno un impatto molto immediato.
20:07Io dico una cosa, si può essere anche non rieletti, però Churchill vinse la guerra ma non fu rieletto.
20:13E' vero.
20:14Però credo che poi il ricordo che resta delle amministrazioni è quello sulle cose concrete.
20:19Va bene, un bel paragone, anche modesto, assessore.
20:22No, no, lo dicevo per l'amministrazione in generale.
20:25La voglio sollecitare su un altro argomento.
20:27Nei giorni scorsi è mancata una figura molto importante per questa città, cioè Iano Monaco, un grande architetto palermitano che ha firmato le ultime opere pubbliche di carattere architettonico contemporaneo.
20:44Ora questa città non si è potuta permettere nient'altro che questo genere di cose, cioè delle case popolari e il nuovo tribunale.
20:52Ora avete rimesso mano, finalmente, al palazzetto dello Sport dello Zen, un'altra opera architettonica che urla e grida vendetta.
21:00Quali sono gli obiettivi?
21:02E Palermo, per esempio, potrebbe mai sperare, non dico nella piramide dell'Uvr, ma in qualcosa che possa assomigliare alla piazza Gaia Aulenti di Milano o, che ne so, qualcosa che possa assomigliare, non dico a The Shard di Londra.
21:19Ma Palermo, perché non si deve permettere un progetto, un'opera pubblica di pregio architettonico che lasci un ricordo, che rimanga a memoria di qualcosa che non sia soltanto la mafia o che non sia soltanto il bisogno abitativo?
21:36Io concordo pienamente. Palermo, intanto ricordiamo in maniera affettuosa il presidente dell'Ordine, Iano Monaco, persona di rara intelligenza e affabilità, un uomo veramente meraviglioso, un fuoriclasse, mettiamola così, una persona seria, con cui l'amministrazione aveva un ottimo rapporto.
22:02Ma per tornare alla Palermo dei nostri giorni, la Palermo dei nostri giorni è una Palermo che ha un palazzetto dello sport che sta chiuso 15 anni, che ha una cittadella dello sport che sta chiusa 15 anni, che ha un sistema fognario che è commissariato perché non si è riusciti ad attuare le misure di intervento sulle fognature, ha un depuratore per smaltire le acque e le refue.
22:32Che funziona a scartamento ridotto.
22:35A noi tocca il compito di fare questi lavori, sistemare le strade, i marciapieti, rimettere incesto. Io credo che noi stiamo facendo un ottimo lavoro sulla cura della città, che era quello di cui la città aveva bisogno.
22:48Noi abbiamo rimesso mano agli interventi sulle case popolari, sulle manutenzioni, dove la gente viveva in condizioni inumane. Stiamo provando a dare dignità all'abitare, alla gente che viveva nella muffa, che viveva con gli scarichi fognari che gli tornavano indietro.
23:05Stiamo provando a fare delle cose. Il mio assessorato si occupa di manutenzioni e di opere pubbliche. Noi abbiamo un assessorato che è alla rigenerazione urbana, che è guidato da un urbanista che conosciamo tutti.
23:27Ognuno faccia la sua parte. Io credo che Maurizio stia facendo cose importanti anche sul tema del waterfront con l'autorità portuale. Possibilmente in questi anni non riusciremo a fare una grande opera, però riqualificare il waterfront, la parte del mare, la costa sud.
23:54Alla fine saranno interventi.
23:57Pensavo ad una cosa firmata proprio dal comune.
24:00Io credo che ci stia lavorando, però un marciapiede si pensa, si progetta e si realizza in due anni. Un'opera di quel tipo in una città come Palermo ha bisogno di un'opera.
24:11Palazzetto dello Sport per chiudere. Quando lo vedremo riaperto, in grado di ospitare eventi, sport, persino musica? Non riusciamo ad avere concerti importanti in questa città? Dobbiamo spostarci altrove?
24:25Sono convinto che riusciremo a consegnare il palazzetto alla fine del 2026. Entro la primavera del 2027 avremo la cittadella funzionante, il palazzetto funzionante.
24:40Entro l'anno consegneremo una nuova pista di skate a Buonaggia, un impianto di livello nazionale molto bello e adatto a fare gare nazionali perché è diventato un sport olimpico.
24:58Stiamo rispettando i tempi, abbiamo tre lavori dentro la piscina, una sulla piscina coperta, una sulla piscina scoperta e una sui servizi comuni.
25:11Anche lì spero che entro settembre di consegnare la piscina coperta di nuovo agli sportivi palermitani e l'anno prossimo consegnare quella scoperta. Abbiamo investito sul recupero e sul riutilizzo delle cose che Palermo aveva e aveva per me.
25:32In attesa di cure. Grazie Assessore, ci vediamo presto, abbiamo bisogno di essere aggiornati.
25:38Quando volete, quando volete, io sono sempre disponibile e grazie per l'invito.
25:43Allora, ci fermiamo per un stacco pubblicitario, cambiamo argomento, ci occuperemo di dazzi, dazzi americani che rischiano di sconvolgere gli equilibri dell'export nazionale ma anche dell'export siciliano.
25:58Ne parleremo con un docente collegati con un imprenditore, ci fermiamo, fra poco seconda parte di Nomi cose città.
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28:57Non accadrà domani, neanche dopo domani, ma le conseguenze sulla nostra vita di tutti i giorni potrebbero farsi sentire.
29:04Ne parliamo con un professore dell'Università di Palermo, il professore Fabio Mazzola, un esperto di politica economica ma anche di statistica, un osservatore dei fenomeni mondiali.
29:16Ne parleremo fra poco, ve lo mostriamo un attimo collegato in diretta con Francesco Cucurullo, produttore vinicolo che ha rapporti internazionali.
29:25Buon pomeriggio, cominciamo con lei professore.
29:28Abbiamo visto ieri la reazione delle borse internazionali, i titoli di Tesla precipitati.
29:36Che succede con la decisione del presidente americano Trump di alzare questi dazzi, di far costare tutto di più a noi europei?
29:46Buon pomeriggio a tutti.
29:49Sicuramente noi verifichiamo le notizie giorno per giorno, voi ci siete abituati ma in qualche modo ci sono abituati sempre più i mercati.
30:00Le decisioni sui dazzi sono decisioni che riguardano ovviamente un livello globale, ma in qualche modo ormai anche gli effetti globali determinano effetti locali abbastanza in fretta.
30:16Le decisioni nascono ovviamente da un approccio di politica economica che è sicuramente più protezionista da parte dell'amministrazione americana,
30:25che vuole attraverso la versione ufficiale, quella che vuole un po' riequilibrare la bilancia commerciale degli Stati Uniti che è fortemente in deficit,
30:37vuole creare dazzi per proteggere le industrie statunitensi.
30:42E' chiaro che poi ci sono anche aspetti di carattere più squisitamente politico, cioè che è attraverso i dazzi creare degli elementi di pressione.
30:48O anche un tipo di rapporto con i mercati finanziari, perché anche lì non è molto chiaro quale sia il rapporto tra questa presidenza e i mercati finanziari.
30:56Però al di là delle connessioni in dubbio che ci possono essere, soprattutto su alcuni titoli che sono quelli tecnologici,
31:03per il legame che c'è di Musk con l'amministrazione americana, però vi è senz'altro un effetto che probabilmente non era forse anche preventivato.
31:13Oggi ho letto la notizia, mi pare il solo 24 ore, che titolava abituiamoci alla recessione.
31:20Però non è un bellissimo segnale di dire alla gente abituiamoci alla recessione, una recessione che è in parte creata anche dalla introduzione di dazzi.
31:30È chiaro che l'introduzione di dazzi ha effetti positivi, li può avere sulle casse statunitensi e teoricamente sulle industrie che si vogliono proteggere,
31:41sulle imprese che si vogliono proteggere e di quei settori che si vogliono proteggere, però ha effetti molto negativi sui consumatori.
31:47Se forse c'è un argomento di economia in cui tutti gli economisti che ovviamente la pensano diversamente sono d'accordo,
31:53è che il libero commercio è una cosa sicuramente positiva e benefica, e questo da qualsiasi parte.
31:59I dazzi creano distorsioni, i dazzi creano anche un clima, come quello a cui si accennava, di forte instabilità, di forte incertezza,
32:09e direi anche ovviamente hanno un effetto immediato sull'inflazione.
32:13Teniamo presente anche che l'inflazione poi si tira anche dagli effetti di politica monetaria, perché se l'inflazione sale le banche centrali intervengono.
32:22Avevamo preso respiro da poco con il calo dei tassi, c'è stato un po' di calo dell'inflazione, invece chissà cosa dobbiamo aspettarci.
32:29Si parla di un calo, in questo momento si accavallano le previsioni, di un calo della donna mondiale e anche del PIL mondiale dell'1%,
32:38e anche di un aumento dei punti percentuali dell'inflazione dell'1,3%, che in un'inflazione relativamente bassa,
32:46ma quello che forse più conta è l'aspetto di incertezza, perché ricordiamo anche che c'è un problema di reazione possibile di alcuni player importanti,
32:55ad esempio appunto la Cina, e tutto questo ovviamente determina effetti di incertezza.
32:59La Cina a sua volta mirerà a politiche protezioniste, sicuramente nei confronti degli Stati Uniti.
33:07Perché ce ne occupiamo qui a TGS? Perché ovviamente il riflesso sarà anche sul nostro export.
33:14Non parliamo di grandi volumi, non parliamo di grandi numeri, non abbiamo grandi industrie,
33:19però quei pochi industriali che abbiamo in Sicilia, alcuni sono orientati e forse obbligati a investire negli Stati Uniti se vogliono mantenere i mercati là.
33:30Mi è arrivata voce per esempio di importanti industriali, e poi c'è il nostro agroalimentare, che in America ha un grande mercato.
33:44Ne parliamo collegandoci in diretta con Francesco Cucurullo, produttore di vini.
33:49Allora ci spiega che cosa potrà comportare per imprenditori come lei quello che sta succedendo proprio in queste ore.
33:58Grazie, buon pomeriggio a tutti, spero che mi sentiate bene.
34:09L'export verso gli Stati Uniti dell'agroalimentare italiana è di numeri veramente importanti.
34:17Diamo giusto qualche indicazione per avere l'idea della grande portata.
34:238 miliardi di euro l'export verso gli Stati Uniti nell'anno 2024, e già nei primi mesi del 2025, e già ne sono trascorsi tre, abbiamo un incremento del 7%.
34:35Cosa significa al di là dei numeri?
34:37Che gli americani comprano i nostri prodotti, li comprano perché sicuramente li apprezzano, hanno un buon rapporto qualità-prezzo e hanno anche degli elementi salutistici.
34:52Tanti americani vengono a noi, vengono a vedere le nostre produzioni e quindi continuano a rimanere fedeli negli acquisti.
35:00Questa premessa è importante per capire i rischi di questi tassi.
35:04Innanzitutto mettono a repentaglio tutte le produzioni vinicole in primis e che hanno una fascia media.
35:13Chiaramente i vini super premium, faccio giusto qualche nome, un Sassicaia, un Ornellaia, dei vini da collezione, sicuramente vengono danneggiati ma leggermente scalpiti.
35:25Invece un aumento del 25% sui vini italiani, la maggior parte che hanno un prezzo medio, comporterebbe sicuramente una riduzione degli acquisti.
35:35Quindi non conviene né ai produttori italiani, siciliani in primis, alcuni di noi hanno anche importanti percentuali di fatturato, parliamo anche del 20-30%.
35:47Forse alcune aziende di nicchia dell'estano arrivano a vendere anche il 60-70% delle produzioni degli Stati Uniti.
35:54Ma non conviene neanche ai consumatori americani.
35:56Secondo le stime della Goldirex, l'organizzazione della quale faccio parte e che rappresento, agli americani costerebbero questi tassi 500 milioni di euro in più solo per il vino.
36:07Se poi ci allarghiamo a altri settori alimentari importanti, parlo dell'olio d'oliva, 240 milioni, la pasta 170, i formaggi 120, quindi veramente un bagno di sangue.
36:21Ultimo aspetto non meno importante, la concorrenza sleale.
36:26Non dimentichiamoci che negli Stati Uniti abbiamo 40 miliardi di euro di Italian fake food.
36:33Cosa significa? Il parmesan, quindi il falso parmigiano, il pecorino romano fatto senza latte di pecora e quant'altro prodotto da aziende locali che ovviamente con una concorrenza tassata da tassi avrebbero via libera.
36:54Vucorullo si fermi un attimo perché voglio coinvolgere nuovamente il professore Mazzola.
37:00Questi sono dati sotto gli occhi di tutti e come ci si difende?
37:05Se si vuole ragionare, perché alla fine mi aspetto da lei un ragionamento di questo genere, anche la possibilità di suggerire il decisore politico sul da farsi.
37:16Cosa bisogna fare?
37:18Sicuramente si parlava dell'importanza degli Stati Uniti, il surplus commerciale italiano se si fa strazione dell'energia per metà è sugli Stati Uniti.
37:29Questo corrobora quanto diceva il produttore.
37:35E' chiaro che da un certo punto di vista bisogna diversificare i mercati, anche se alcuni effetti di tassi a catena possono riguardare altri mercati.
37:49Sicuramente c'è da fare un lavoro sulla qualità.
37:53Lei parla di un effetto contagio?
37:55Sì, un effetto contagio che chiaramente ci può essere. Più si diversifica, più in qualche misura, poi bisogna anche capire come questi tassi verranno determinati.
38:04Perché fino adesso noi abbiamo avuto misure sul Canada e il Messico del 25%, misure sulla Cina, misure sull'acciaio e all'alluminio.
38:12E' quello che dovrebbe uscire definitivamente il 2 aprile, da questo report che si dovrebbe fare, le misure cosiddette di aumento dei tassi di reciprocità,
38:23laddove gli Stati Uniti rilevano che il comportamento è troppo asimmetrico rispetto ai catene commerciali.
38:29Proviamo a spiegarlo meglio, perché spiegare le asimmetrie non è semplicissimo.
38:34Chiaramente gli Stati Uniti ritengono che non esiste, ripeto, una simmetria tra quello che sono le merci statunitensi di importazione in alcuni paesi
38:45e quello che viceversa le merci di questi paesi hanno come trattamento agli Stati Uniti.
38:50Diventa una vera e propria guerra commerciale, è così?
38:52Si ritengono, tra l'altro loro cercano di includere in questo anche l'IVA e hanno affidato ad un rapporto che dovrebbe uscire all'inizio di aprile, la decisione definitiva su come applicare.
39:07Bisognerà poi leggere realmente, bisognerà anche andare oltre gli effetti annuncio, perché ricordo, ma lo sapete benissimo,
39:14che le misure con Messico e Canada, che tra l'altro avevano un trattato di integrazione, il NAFTA, sono state immediatamente sospese,
39:24perché probabilmente i produttori di automotive sono stati abbastanza pressanti.
39:31Bisogna vedere e distinguere tra effetti annuncio e quello che realmente rimarrà.
39:36Un'altra direttiva importante è quella della qualità.
39:39Giustamente diceva il produttore Cucurullo che i vini di grande qualità sono sicuramente meno toccati da questi aspetti,
39:52quindi fare concorrenza più sulla qualità che sul prezzo.
39:56Questo ovviamente non sempre è facile, però probabilmente...
39:59E infatti, su questo voglio sollecitare Cucurullo.
40:02Questo che cosa vuol dire rispetto a quanto affermava il professore Mazzola?
40:06Che alla fine l'americano che sta bene, se deve spendere 10 dollari in più per una bottiglia, lo fa, insomma, no?
40:13Che dice?
40:15No, io devo dire un'altra cosa.
40:17Al di là della qualità, ci sono diverse fasce di vini.
40:21Ci sono dei vini importanti italiani che hanno un prezzo elevato.
40:25Gli ho chiamati vini da collezione o vini conici.
40:28Questi vini hanno dei prezzi talmente elevati che un aumento,
40:32se talmente è tanta poca disponibilità, non verrebbe scattato.
40:37Non sposta?
40:38Esatto.
40:40Ma la maggior parte dei vini italiani esportati negli Stati Uniti hanno invece prezzi nettamente inferiori
40:47e quindi questi sì verrebbero interessati.
40:50Non ho neanche un'idea di numeri.
40:51Un vino che da 20 dollari passa a 30-35 dollari, insomma, quasi raddoppia.
41:00Invece, considerando anche tutti i passaggi, perché non dimentichiamoci che il mercato americano ha l'importazione
41:07e poi la distribuzione, quindi dal produttore al consumatore ci sono tanti passaggi.
41:11Quindi, mi scusi Cucurullo, chiedo al professore Mazzola.
41:16Alla fine Trump rischia di colpire la middle class, quella che si può permettere una bottiglia di medio-alto prezzo.
41:23Esattamente.
41:24Le strategie sono difficili da fare perché dobbiamo vedere in modo continuato si verifica.
41:32È ovvio che quanto più si compete sulla qualità che non sul prezzo,
41:37naturalmente noi possiamo sicuramente sopravvivere.
41:40Io credo che sia il vino che altri settori che erano appunto nominati in precedenza come settori fortemente toccati dall'agroalimentare,
41:47insomma, l'agroalimentare è la punta del nostro export.
41:50Però stiamo parlando di una possibile riduzione dell'export che Svimez ha per tutti i settori quantificato al 9%
41:59e che nell'agroalimentare è raggiunto del 16%.
42:02È chiaro che nell'export quando si mette un dazio ci sono due effetti.
42:06L'effetto prezzo e l'effetto quantità.
42:08Cioè si vuole ridurre la quantità.
42:10Se la quantità non si riduce è ovvio che poi sono gli stessi americani che pagheranno di più per i nostri prodotti.
42:16E allora vi faccio vedere un po' Ursula von der Leyen che in questi giorni affronta altri temi.
42:21Cioè quello del riarmo dell'Europa in primis occupa le pagine dei giornali su questo argomento.
42:28Però prima o poi l'Europa dovrà avere una strategia da questo punto di vista
42:33e non andare sfilacciata come spesso va rispetto a questi argomenti.
42:37L'Italia si è sbracciata negli ultimi anni anche per affrontare soprattutto nel settore vinicolo
42:42la concorrenza di grandi paesi come la Spagna insospettabile grande esportatrice di vini
42:47e la Francia che sta dietro di noi di poco.
42:50È giusto Cucurullo? Che cosa vi aspettate dall'Europa?
42:55L'Europa oggi più che mai deve rimanere unita.
42:59Sono ottimista perché ritengo che i rapporti attuali tra l'Italia e gli Stati Uniti sono buoni.
43:06Però l'Europa deve rimanere unita perché tutti i prodotti europei vanno negli Stati Uniti.
43:15Se parliamo anche di reciprocità non dimentichiamo anche che noi importiamo dagli Stati Uniti dei servizi.
43:22Le grandi big tech sono tutte americane, Google e quanti altri.
43:27Quindi non sarebbe neanche una mossa molto corretta da parte dell'amministrazione americana.
43:34Secondo me bisogna, al di là di questi estremismi, queste cose dette dalla Presidente Trump in maniera forse anche esagerata,
43:44magari alla fine si troverà un equilibrio.
43:47Insomma intanto si sono bruciati miliardi.
43:52Ieri c'è stato il tonfo delle borse americana e i titoli tecnologici hanno avuto una performance molto negativa.
44:02Senta un po' Cucurullo, ma per esempio in questa fase lei cosa fa?
44:08Sta preparando gli ordini per il 2026, devo immaginare, no?
44:12E come si comporterà?
44:14Allora, in realtà stiamo spedendo, domani mattina spediremo i primi pallets per gli Stati Uniti.
44:22Diciamo c'è tanta preoccupazione anche da parte dei nostri importatori.
44:27Il rischio è che, come per esempio la scorsa amministrazione, se non sbaglio, che poi ha esonerato, se non ricordo male, dei tassi di vini,
44:38c'è stato comunque un calo, chiamiamolo psicologico, ma è successo un altro fenomeno che ha messo un po' in difficoltà le aziende.
44:46Cioè quando è stato annunciato che sarebbero stati applicati i tassi,
44:51tanti importatori hanno fatto, come si suol dire, il pieno per evitare di pagare i tassi,
44:56e poi le aziende sono rimaste ferme per un intero anno.
44:59E questo dovrebbe essere un fatto positivo, ma chi produce chiodi, chi produce plastica,
45:07ma per noi che vendemmiamo una volta all'anno e programmiamo, come ha detto giustamente lei, per uno, due, tre anni,
45:14ci mette in seria crisi, cioè l'allocazione del prodotto.
45:18Perchè voglio chiedere a professore Mazzola, questo è un ragionamento abbastanza importante,
45:25e allora mi viene da chiederle, dovrebbe essere quindi il mercato interno eventualmente ad assorbire,
45:30siamo in grado di assorbire, oppure altri mercati esteri che secondo me alla fine...
45:35Esatto, infatti quando parlavo di diversificazione parlavo proprio di questo,
45:39ci sono sicuramente mercati, anche alcuni paesi asiatici, economie che vanno molto bene,
45:46che probabilmente ancora non sono così aperte, questo ovviamente i produttori lo possono dire meglio di me,
45:53ad assorbire prodotti siciliani in questa offerta.
45:59La diversificazione è una cosa necessaria, da un lato ovviamente il mercato europeo,
46:05dove però abbiamo anche la concorrenza a cui lei accennava, ma anche naturalmente mercati fuori.
46:13Ma secondo lei l'Europa cosa può escogitare di altro?
46:18L'Europa può escogitare sicuramente, giustamente si faceva appello all'unità,
46:22perchè è molto importante, l'Europa è uscita fuori anche bene tutto sommato dal periodo di crisi,
46:29sia dal Covid che anche dalla crisi del 2007, con idee creative e ora anche con quest'idea creativa,
46:39che poi è il piano Next Generation EU.
46:42Purtroppo il problema Riarmo naturalmente comporterà appunto fare delle scelte,
46:48spesa e da dove si leva questa possibile spesa, per esempio si parla anche di una riallocazione dei fondi di coesione,
46:57di cui non sono ovviamente molto d'accordo, di cui noi rimarremo vittime,
47:03però bisogna confidare che il modo con cui l'Europa ha affrontato queste due crisi,
47:07quella cosiddetta grande recessione dopo il 2007-2008 e quella del post-Covid,
47:15e in fondo anche quella delle guerre, riesce appunto a trovare meccanismi.
47:21Ma secondo lei una risposta dei mercati come quella di ieri può scuotere politicamente l'amministrazione Trump
47:29e questa strana intesa con questo tycoon che alla fine lo è anche lui, Elon Musk,
47:34insomma con queste idee bizzarre è pericoloso probabilmente.
47:38Parlavo di questa cosa che ho letto sul giornale perché normalmente è un modo di cavalcare gli effetti negativi,
47:47dice dobbiamo prepararci alla recessione per cambiare le cose.
47:54Cioè vivere di recessione.
47:56E' chiaro che uno vive di recessione quando capita, quando magari se la crea.
48:02Non è strutturale.
48:04E' anche vero che un'amministrazione all'inizio di un mandato che è di quattro anni
48:10e che quindi non ha un rischio politico immediato dall'avere situazioni di recessione
48:17e di malcontento dal punto di vista economico.
48:19Ricordiamo che gli elettori americani votano molto in base all'economia.
48:23L'hanno già giudicato negativamente.
48:25I primi sondaggi dicono che l'operato iniziale dell'amministrazione è giudicato negativamente.
48:29Questo uscire sui media dicendo dobbiamo ridurre la recessione è proprio un modo di rispondere,
48:34come dire, attraverso i media ad una cosa che probabilmente in questo modo non era proprio quotidiana.
48:39Cucurullo, le volevo chiedere, lei adesso cosa sta facendo?
48:43A cosa pensa come rimedio dal basso, tra virgolette?
48:47Non siate diciamo giganti della produzione, però a cosa state pensando con col diretti?
48:53Vi state preparando?
48:55La ringrazio per la domanda perché ci pensavo proprio poco fa.
48:59Allora, una delle nostre più grandi battaglie attuali è quella di impostare una comunicazione
49:08sulla salubrità dei vini e sulla corretta dieta.
49:12Per esempio, mondo del vino, rimanendo a tema.
49:15In questo momento si fa tanto tanto allarmismo.
49:18Si figuri che in Irlanda già se si vuole vendere una bottiglia bisogna mettere nel retro
49:23le stesse indicazioni che si mettono nelle cigarette.
49:26Nuoce gravemente alla salute e provoca il cancro.
49:30Abbiamo paventato per diversi mesi pure questo rischio dall'Europa.
49:35Sicuramente dobbiamo far capire che il Nutri-Scorri, i famosi temafori,
49:46per cui il parmigiano reggiano piuttosto che l'attiago o il vino sono temaforo rosso
49:52e invece la Diet Coke è il temaforo verde.
49:54Niente di più falso.
49:56E' un problema di quantità e non di qualità.
49:59Bere un bicchiere di vino, due bicchieri di vino al giorno non fa male.
50:04Lei dice che siamo accerchiati in questo momento?
50:10Dobbiamo parlare su una corretta comunicazione, una corretta alimentazione
50:18e dobbiamo lottare.
50:20Inviterei Trump se gli potessi parlare.
50:22Magari vuole far produrre i suoi agricoltori americani, va benissimo,
50:27che producano vero grano, vero cibo
50:29e non queste big tech che stanno finanziando il cibo sintetico,
50:33cioè la carne fatta in 3D, il latte fatto con i bioreattori.
50:38Questi sono i veri mali che ci aspettano
50:40ed è una delle più grandi battaglie che stiamo combattendo
50:43in poldirezia a livello europeo, facendo lobby.
50:46Dobbiamo rimanere uniti perché questo è il vero pericolo
50:50e come dice giustamente il professore, tutti noi dobbiamo diversificare.
50:55Ma non è che dall'oggi al domani riusciamo a trovare un altro paese come gli Stati Uniti.
51:01C'è mai lavorare sicuramente sulla qualità
51:04e soprattutto rimanere uniti all'Europa.
51:07Grazie, la ringrazio molto e in bocca al lupo.
51:10Professore, chiudo con lei.
51:12La prospettiva, la prospettiva, cosa possiamo dire?
51:16Come ne usciremo da questa impasto veramente senza precedenti?
51:20È un momento veramente delicato.
51:23Ripeto, è chiaro che questi aspetti, soprattutto quelli dei Dazi,
51:31si aggiungono a una situazione di incertezza generalizzata.
51:34Quindi l'auspicio naturalmente è che i focolai,
51:38le situazioni di guerra che si sono sviluppate negli ultimi due anni,
51:41diciamo almeno l'amministrazione americana dice di voler fare questo,
51:45riesca effettivamente a farlo.
51:47Ci troviamo di fronte a guerre convenzionali e guerre non convenzionali commerciali.
51:51È molto spesso quello che può traspare.
51:56A un certo punto di vista io mi auguro che questi annunci su queste guerre commerciali
52:02siano fatti per convincere alcuni Paesi a delle situazioni,
52:08una strategia sul piano politico, politico-militare ad accettare.
52:12Allora, se così è, la cosa in certezza la crea comunque,
52:16perché giustamente diceva che gli ordinativi si devono fare,
52:19i programmi di investimento si devono fare,
52:21però magari è una cosa che può a poco a poco sfumare.
52:25Quindi naturalmente l'Europa è stata scossa da questa cosa
52:30e questo può anche essere un fatto positivo per cercare di essere più pragmatica,
52:34di prendere decisioni con più velocità,
52:37meno divisioni e più coesione
52:40e andare avanti per quelli che sono i grandi obiettivi europei.
52:44Grazie professore Mazzola, buon lavoro.
52:46Ne riparliamo fra qualche mese perché secondo me questa bella stagione
52:50sarà determinante per capire in che direzione andiamo.
52:53La ringrazio di essere stato nostro ospite.
52:56Nomi, cose, città si chiude qui.
52:59Torniamo in onda domani con la puntata dedicata alla salute con Aurora Fiorenza.
53:04Grazie dell'attenzione, arrivederci.

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