Milano, 20 feb. (askanews) - Oggi, in Italia, molte donne single che vogliono diventare madri si trovano davanti a una legge che glielo impedisce: la legge 40 del 2004, infatti, vieta a persone single e a coppie dello stesso sesso di accedere alla Pma (Procreazione medicalmente assistita). Questo divieto spinge molte donne ad andare all'estero per accedere alla fecondazione assistita, rendendo di fatto questo percorso accessibile solo a chi ha le risorse economiche necessarie, creando un'ulteriore discriminazione sociale.
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L'Associazione Luca Coscioni lancia la campagna "PMA per tutte". Donne single comprese
Per questo motivo, l'Associazione Luca Coscioni, in occasione del Consiglio Generale in corso a Roma questa mattina, ha lanciato "PMA per tutte". Una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema (qui la petizione), con l'obiettivo di chiedere la cancellazione di questo divieto discriminatorio e garantire l'accesso alla fecondazione assistita a tutte le persone, indipendentemente dal loro stato civile.
Durante l'evento è intervenuta anche Maria Giulia, una donna di 31 anni di Roma. È nata in Italia, prima della legge 40, da una madre single che ha potuto accedere alla fecondazione medicalmente assistita. Maria Giulia fa parte del gruppo di lavoro "PMA per tutte", composto da circa 30 donne, nato all'interno dell'Associazione Coscioni proprio per portare avanti iniziative sul tema.
[idarticle id="2166521" title="Mamme single e Procreazione Medicalmente Assistita: i possibili donatori e dove andare"]
La storia di Maria Giulia, 31 anni, nata da una mamma single con fecondazione assistita
Nel suo videomessaggio racconta: «Mi chiamo Maria Giulia e ho scoperto una cosa: oggi in Italia mia madre non mi avrebbe potuto mettere al mondo, come ha fatto, nel 1994. ... Mia madre non aveva trovato l'uomo giusto con cui costruire una famiglia, ma insieme a mio fratello abbiamo formato con lei una famiglia piena di tutto quell'amore che aveva da dare, e che l'aveva portata a scegliere questa via nonostante tutto. E le sono immensamente grata. Per questo oggi, come donna, vorrei che l'amore che ha arricchito la mia famiglia fosse una scelta possibile per tutte le donne».
[idarticle id="586041" title="Claudia Frau e Filomena Gallo: due donne e una spallata alla legge 40"]
La Corte costituzionale sui divieti di PMA della legge 40
Sul divieto di accesso alle tecniche di PMA, previsto dalla legge 40, il prossimo 11 marzo si terrà l'udienza della Corte costituzionale. Il Tribunale di Firenze a settembre 2024 ha, infatti, sollevato la questione di legittimità costituzionale nell'ambito di un procedimento portato avanti da Evita, una donna 40enne di Torino, che aveva ottenuto un diniego alla sua richiesta di poter accedere alla PMA in un centro di fecondazione assistita in Toscana.
[idarticle id="2506235" title="''Romantic recession'', perché alle donne oggi conviene essere single"]
La donna è assistita dal team legale dell'Associazione Luca Coscioni, coordinato da Filomena Gallo, che ha contribuito negli ultimi 20 anni, assistendo le coppie nei tribunali, a eliminare molti divieti della legge 40, tra cui il divieto di eterologa e il divieto che impediva l'accesso alla PMA alle coppie fertili ma portatrici di patologie genetiche.
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Per questo motivo, l'Associazione Luca Coscioni, in occasione del Consiglio Generale in corso a Roma questa mattina, ha lanciato "PMA per tutte". Una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema (qui la petizione), con l'obiettivo di chiedere la cancellazione di questo divieto discriminatorio e garantire l'accesso alla fecondazione assistita a tutte le persone, indipendentemente dal loro stato civile.
Durante l'evento è intervenuta anche Maria Giulia, una donna di 31 anni di Roma. È nata in Italia, prima della legge 40, da una madre single che ha potuto accedere alla fecondazione medicalmente assistita. Maria Giulia fa parte del gruppo di lavoro "PMA per tutte", composto da circa 30 donne, nato all'interno dell'Associazione Coscioni proprio per portare avanti iniziative sul tema.
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La storia di Maria Giulia, 31 anni, nata da una mamma single con fecondazione assistita
Nel suo videomessaggio racconta: «Mi chiamo Maria Giulia e ho scoperto una cosa: oggi in Italia mia madre non mi avrebbe potuto mettere al mondo, come ha fatto, nel 1994. ... Mia madre non aveva trovato l'uomo giusto con cui costruire una famiglia, ma insieme a mio fratello abbiamo formato con lei una famiglia piena di tutto quell'amore che aveva da dare, e che l'aveva portata a scegliere questa via nonostante tutto. E le sono immensamente grata. Per questo oggi, come donna, vorrei che l'amore che ha arricchito la mia famiglia fosse una scelta possibile per tutte le donne».
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La Corte costituzionale sui divieti di PMA della legge 40
Sul divieto di accesso alle tecniche di PMA, previsto dalla legge 40, il prossimo 11 marzo si terrà l'udienza della Corte costituzionale. Il Tribunale di Firenze a settembre 2024 ha, infatti, sollevato la questione di legittimità costituzionale nell'ambito di un procedimento portato avanti da Evita, una donna 40enne di Torino, che aveva ottenuto un diniego alla sua richiesta di poter accedere alla PMA in un centro di fecondazione assistita in Toscana.
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La donna è assistita dal team legale dell'Associazione Luca Coscioni, coordinato da Filomena Gallo, che ha contribuito negli ultimi 20 anni, assistendo le coppie nei tribunali, a eliminare molti divieti della legge 40, tra cui il divieto di eterologa e il divieto che impediva l'accesso alla PMA alle coppie fertili ma portatrici di patologie genetiche.
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00:00Ciao, ho scoperto una cosa.
00:02Oggi in Italia mia madre non avrebbe mai potuto mettermi al mondo come invece ha
00:07fatto nel 1994.
00:09In Italia infatti esiste una legge, la legge 40 del 2004,
00:13che permette solo ad alcune donne di accedere alla procreazione
00:16medicalmente assistita,
00:18PMA.
00:19Solo quelle donne che sono accompagnate da un uomo.
00:22Sì, quindi molte donne sono discriminate
00:26e qualora volessero accedere a questa
00:28opzione, l'unica scelta che hanno è di recarsi all'estero
00:32e soprattutto averne anche le possibilità economiche.
00:36Eppure io non ci vedo nessun problema.
00:38Mia madre ci ha spiegato, e mio fratello,
00:41fin da subito, con estrema serenità,
00:43cosa rispondere a chi ci chiedeva
00:46dov'è vostro papà.
00:47E noi raccontavamo la storia di due provette.
00:50Anche per questo motivo fare il tema a scuola non è mai stato un grande problema.
00:55Mia madre semplicemente non aveva trovato l'uomo giusto
00:57con cui voler costruire la sua famiglia.
01:00Però l'abbiamo creata, lo stesso.
01:03Famiglia piena di tutto l'amore che lei aveva da darci.
01:07Per questo io le sono estremamente grata
01:10e vorrei che quell'amore che ha contraddistinto la mia famiglia
01:14potesse essere una scelta per tutte le donne che lo desiderano.