Oggi e domani a palazzo zanca i vertici nazionali delle filiera del riciclo dei rifiuti. Messina è a quasi il 59% di raccolta differenziata e diventerà laboratorio per una nuova campagna di informazione per raggiungere la soglia del 65%. Negli ultimi 2 anni dai consorzi sono arrivati 7 milioni di euro che hanno alleggerito la Tari
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NovitàTrascrizione
00:00Obiettivo 65%, un traguardo che sembra piuttosto vicino ma che Messina non è
00:05riuscito ancora ad acciuffare nonostante sia in corsa da molti anni. Va subito
00:08detto che il più è stato fatto e questi ultimi otto anni in particolar modo
00:12hanno fatto schizzare il dato al 58 e mezzo per cento che è il migliore delle
00:16grandi città non solo della Sicilia ma anche di tutto il centro sud Italia per
00:20intenderci, da Roma in giù. Un motivo più che sufficiente per poter rendere un
00:24modello, quasi un laboratorio, l'esperienza avviata nel 2018 sulla
00:28quale c'era generale scetticismo. Ecco perché i responsabili dei grandi
00:32consorsi di riciclo nazionale dei materiali differenziati fino a domani
00:36saranno in città per parlare del futuro della raccolta delle nuove frontiere che
00:39spostano sempre più in là gli obiettivi come per esempio quello dell'invio in
00:44discarica del solo 10 per cento dei rifiuti entro il 2030 e poi il
00:47traguardo del 65 per cento del riciclo dato per il quale Messina è al 44 per
00:53cento. Ma differenziare ed è questo quello che sarà sottolineato anche
00:57nell'approfondimento di oggi e domani non è solo un dovere nei confronti
01:00dell'ambiente. Gli effetti sono immediatamente concreti anche in termini
01:04economici. Per dare il volume della questione basti pensare che i consorsi a
01:08cui vengono trasferiti soprattutto carta, cartone, plastica e vetro hanno
01:12restituito negli ultimi due anni al comune di Messina oltre 7 milioni di
01:17euro, 3,8 nel solo 2024. Soldi che hanno alleggerito l'Atari dei Messinesi che
01:22era una delle più care d'Italia e che ora è tornata in media con i grandi
01:25centri anche del nord Italia. E se non avessimo fatto la differenziata e
01:30Messina come Catania e Palermo avesse una raccolta molto bassa quanto avremmo
01:34pagato in più di Atari? I conti sono presto fatti. Se tutto quello che le
01:38famiglie e le aziende dividono per materiali fosse finito in discarica
01:42come il resto dell'indifferenziata ci sarebbe stato un sovraccosto di 20
01:46milioni di euro l'anno che in bolletta sarebbero varsi dai 100 ai 150 euro in
01:50più a famiglia. Cifre che confortano la scelta fatta da Messina 6-7 anni
01:55fa che la stessa Messina in larga parte ha sposato appieno. Da una parte si lascia
02:00un mondo più pulito alle prossime generazioni, dall'altra anche la tasca di
02:03questa generazione sarà meno alleggerita da una delle tasse meno amate dai
02:07Messinesi.