Scarti di cibo, sacchetti logori e frammenti di verdure sulla scalinata di accesso alla Camera dei Deputati: alle 9:05 di stamane Roma torna ad essere lo sfondo della nuova campagna degli attivisti di Ultima Generazione. È stata chiamata "Il Giusto Prezzo" e stavolta gli ambientalisti non puntano l'attenzione su temi che ormai conosciamo bene (come il surriscaldamento globale), ma decidono di unirsi alla battaglia degli agricoltori.
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:07Bentornati a Non solo Roma, abbiamo aperto un po' parlando del verde urbano e
00:13torniamo a parlare sempre un po' di tutela dell'ambiente in termini un po'
00:16diversi. Erano circa le 9 e 5 di stamane quando sulla scalinata monumentale della
00:23Camera dei Deputati alcune persone, alcuni personaggi hanno iniziato a
00:28gettare degli avanzi di cibo, hanno iniziato a gettare dei sacchetti e poi
00:34hanno srotolato degli striscioni. Erano gli attivisti di ultima generazione che
00:38sono tornati nella capitale per presentare la nuova campagna che si
00:43chiama Il Giusto Prezzo. Neanche a parlarne dopo qualche minuto, circa una
00:48decina di minuti all'incirca, sono arrivate le forze dell'ordine che li
00:51hanno prontamente bloccati. In questa circostanza però gli attivisti di
00:56ultima generazione hanno presentato una campagna che ha dei toni e dei
01:00caratteri molto diversi rispetto alle precedenti. C'è sempre la tutela
01:04ambientale, la questione legata al cambiamento climatico come temi
01:08centrali che muovono appunto le azioni degli attivisti, ma in questo caso loro
01:13vogliono unirsi soprattutto agli agricoltori.
01:16Vogliono protestare contro le condizioni non giuste per le quali appunto questi
01:22lavoratori lavorerebbero, protestano anche per il costo eccessivo dei
01:26prodotti che troviamo nel supermercato, insomma tanti temi che sembrerebbero
01:30inizialmente diversi rispetto un po' alle battaglie di ultima generazione, ma
01:35che convergono un po' tutte verso la tutela appunto dell'ambiente, del nostro
01:39pianeta e soprattutto della salute pubblica.
01:42Ne parliamo con Riccardo Mercati, uno degli attivisti di ultima generazione.
01:46Buongiorno e benvenuto. Grazie dell'invito. Grazie Riccardo. Allora lascio a te la
01:53parola, mi permetto di darti del tu se sei d'accordo per raccontarci un po' i
01:58dettagli di questa nuova campagna. Sembra un po' diversa ma in realtà poi quello
02:03che vi muove è sempre proteggere il nostro ambiente, la nostra salute, ci
02:07sembra di capire no? Sì, hai detto bene, specialmente la seconda, cioè talvolta ci
02:12dicono voi siete ambientalisti, noi in realtà non siamo degli ambientalisti, noi
02:15vogliamo, nel senso classico che abbracciano gli alberi, noi vogliamo
02:18proteggere le famiglie, le persone, vogliamo proteggere noi dalla crisi
02:21climatica. Quindi sembra un po' diversa questa azione che abbiamo fatto, questa
02:25campagna che lanciamo oggi, ma in realtà è uno degli aspetti purtroppo più
02:30delicati di questa crisi climatica. Crisi climatica, aumento di temperature, dovuti
02:33lo sappiamo dall'industria fossile, cosa porta? Purtroppo porta una serie di
02:37effetti importanti sulle nostre vite, che purtroppo talvolta trascuriamo e ancora
02:42non gli diamo la giusta importanza, fra cui sull'agricoltura. L'aumento delle
02:47temperature, la siccità, le precipitazioni intense, le grandinate, creano dei grossi
02:53problemi all'agricoltura. L'agricoltura sarà sempre meno efficiente.
02:56Sapete quanti sono stati i danni in Sicilia per la siccità dell'agosto
03:00scorso? 2,7 miliardi, perché chiaramente le ponte hanno bisogno di acqua, quindi le
03:06coltivazioni che non vengono irrigate muoiono, producono meno, le arance troppo
03:10piccole magari devono essere buttate via, perché la grande distribuzione non le
03:14accetta. Siamo a questo paradosso qua. E questo che vuol dire? Vuol dire che i
03:18prezzi dei beni alimentari aumentano. In due anni i beni alimentari, per
03:23motivazioni varie, ma anche dovute alla crisi climatica, sono aumentati del 21%,
03:28dal 2022 al 2024. Beh, in tante circostanze si lamenta, si denuncia anche un po'
03:34la speculazione, c'è da dire che quello purtroppo... E certo, siamo diciamo in un
03:38mondo che chiaramente è abilitato dal business, dalla finanza, questo riguarda
03:42anche l'agricoltura, quindi le grandi industrie, la grande distribuzione,
03:45l'agro business si approfitta di queste cose e chiaramente a loro cosa gli importa?
03:50Loro vendono di più, vendono a un prezzo più alto, il problema è per i cittadini.
03:53Allora, dicevo, il 21% di inflazione su beni alimentari, dovuto anche alla
03:59crisi climatica, sono 1.400 euro l'anno per una famiglia media. Uno stipendio, vi
04:03sembra poco? Vuol dire che tutti diventiamo un po' meno ricchi, vuol dire
04:07che il nostro benessere sta peggiorando purtroppo e quindi chi paga
04:12questi danni? Perché devono pagare le famiglie ordinari, le famiglie
04:18normali che su questa crisi climatica non possono far nulla? E noi per questo
04:23abbiamo, leghiamo questa cosa al nostro fondo di riparazione, al fatto che
04:26i soldi li mettono per pagare questi danni chi ha fatto, chi ha rotto,
04:30chi ha fatto affittare. C'è un po' la logica, chi rompe paga, no? Bravo, chi rompe paga, sì, le
04:38grosse industrie, la finanza, i politici, i compagni del fosso, questi devono
04:41intervenire per tutelare i cittadini, specialmente quelli con reddito più
04:45basso, che da questo aumento delle temperature e dei prezzi dei beni
04:48agricoli purtroppo avranno dei danni importanti. Riccardo, però permettimi di
04:53dire una cosa, io sono sicura che la maggior parte delle persone che ci sta
04:56ascoltando da casa in questo momento è d'accordo con questo principio che tu
05:00stai esponendo, no? Magari la maggior parte delle persone che sono all'ascolto
05:04non sono d'accordo con i vostri modi, no? E penso che questo purtroppo lo sappiate,
05:09no? Cioè, ne siete ben coscienti. Però, ecco, chiedere qualcosa del genere
05:14alle istituzioni è un qualcosa di, insomma, un po' utopico, no? Se mi permetti.
05:21Sì, a volte è un po' sconfortante vedere come reagiscono i politici, le istituzioni,
05:27anche ad azioni che sono dimostrative come questa. In realtà, oggi non abbiamo
05:30dato fastidio a nessuno, no? È stato fatto, sì, un fastidio visivo, se vuoi. È stato
05:33fatto una scena in questo pubblico, in questo posto che rappresenta
05:37le istituzioni, alla Camera, no? Però non abbiamo bloccato automobilisti,
05:42chiaramente, però è importante dare fastidio, purtroppo, perché sennò non ti
05:46considera nessuno. Mi devi dare fastidio per richiamare attenzione su un problema
05:49così grande. E poi, purtroppo, qual è il problema? Che la cosa sta
05:53peggiorando. Cioè, più aumentano le temperature, più il problema climatico
05:56porterà a una inflazione climatica, a inflazioni alimentari, a problemi vari,
06:02fra cui quello dell'aumento dei prezzi. Quindi, una famiglia in Italia che magari
06:06si basa su un monostipendio, di una persona sola che deve mantenere dei figli,
06:09come fa ad andare avanti? Se i prezzi continuano a salire così, perché non ce
06:14ne occupiamo? Noi non possiamo dare delle soluzioni che non è un problema
06:17facile, lo sappiamo, non è che si risolve in due frasi o in due minuti, però perché
06:21le istituzioni non se ne occupano? Perché il governo non si occupa di questa cosa?
06:25Perché non dice la verità? Invece che raccontarci tante frottoli, questi
06:28politici, questo governo di irresponsabili, non dice la verità? La crisi climatica
06:32sta condizionando l'agricoltura, sta condizionando i prezzi, sta condizionando
06:37la nostra sopravvivenza stessa. Quindi perché non cominciamo a intervenirci?
06:41A intervenire già adattandoci e ponendosi il problema. E poi, se ci poniamo il
06:45problema e le soluzioni le troveremo, ne parleremo, ma se facciamo finta di nulla,
06:49se non neghiamo, se diciamo che non è vero niente, che la crisi climatica, come dice
06:52Trump, è un'invenzione della sinistra, ma dove andiamo? Ci stiamo facendo del male.
06:57Beh, ma qui io penso che però voi siate anche molto lontani dai colori
07:02politici in generale, perché si tende un po' a dare temi alla
07:07destra e dare altri temi alla sinistra. La crisi climatica è della sinistra, ma io
07:11penso che voi non guardiate proprio questi questi aspetti, non avete un
07:14colore politico, me lo confermi questo Riccardo? No, lo confermo, anche se devo
07:18dire la verità, che i partiti di centrodestra, quelli che sono al governo,
07:21sono anche negazionisti, o se non me ne freghissi della crisi climatica, sono
07:25completamente me ne freghissi. Quelli di sinistra, qualcuno magari ha una maggiore
07:29attenzione, però quando erano al governo, perché non hanno fatto poco?
07:34Va bene, non negare è già qualcosa, ma perché non occuparsi di quelli che sono
07:37i problemi dei cittadini, fra cui la crisi climatica? Quindi diciamo che la
07:41politica in generale è stata sempre abbastanza assente e molto tiepida su
07:45questo tema, quindi purtroppo dobbiamo farlo noi cittadini di richiamare
07:49questo problema e di farci sentire, al di là dei partiti, noi qui dobbiamo intervenire,
07:53anzi invitare i cittadini a entrare nel sito e aiutarci, sia a livello economico,
07:58con delle donazioni che sono necessarie per andare avanti in queste azioni, sia
08:03per potersi unire a noi, valutare le nostre richieste e aiutarci.
08:08E poi tra le altre cose, ecco, mi sembra di capire che siete cresciuti anche molto,
08:11negli anni ci ritorniamo tra pochissimo su questo aspetto, Riccardo,
08:15perché io so che in questa nuova campagna voi vi siete uniti in un certo
08:18senso ad una frangia degli agricoltori, perché vi sembra il settore più colpito
08:23in un certo senso e di fatto lo è, perché senza il loro contributo non si mangia.
08:31Allora, sì, giustamente una frangia, nel senso una parte, il piccolo agricoltore, la
08:35famiglia che vive nella terra, che le coltiva in maniera sostenibile, rispettando
08:38tradizioni, rispettando anche il rispetto dell'ambiente e del territorio, in 100 euro
08:42di prodotto che arriva al supermercato, mediamente, non trasformato, sapete quanto
08:47prende un agricoltore italiano? Sette euro. Se il prodotto è trasformato
08:53quindi dalla agroindustria, 1,5 euro. Vi rendete conto che sproporzione? Cioè gli
08:58agricoltori giustamente dicono, noi non riusciamo a vivere, non riusciamo ad
09:02avere i soldi, non dico per diventare ricchi, ma per portare le nostre famiglie e per
09:05continuare le nostre attività. In 20 anni 1,3 milioni di agricoltori hanno
09:10dovuto smettere, mentre l'agroindustria, i grandi produttori, i grandi
09:15gruppi alimentari fanno miliardi. Allora, ma che mondo è questo qua? I cittadini
09:21pagano sempre di più per avere prodotti sempre peggiori, i piccoli agricoltori
09:25non vanno avanti, non riescono a vivere e gli altri fanno un business miliardario.
09:30Quindi va bene così? Secondo noi no. Noi appoggiamo gli agricoltori che
09:34giustamente dicono, ci fate vivere, ci fate vivere ad avere un prezzo giusto
09:38per i nostri prodotti, un prodotto giusto per chi vende, per chi produce e per chi
09:42li compra. Nonostante, ecco Riccardo, abbiate subito e subiate immagino tutti
09:49i giorni aspre critica anche un po' dai cittadini, da chi insomma non fa parte
09:54di politica, di economia, da cittadini normali come me e te. Siete molto
10:00cresciuti come realtà voi di ultima generazione negli anni, quindi questo
10:05dimostra che sì, nonostante le critiche, però gli italiani sono diventati un
10:08pochino più sensibili alla questione ambientale. Allora sì, come numeri non
10:14siamo cresciuti, ma non siamo poi tantissimi, perché molte persone ci
10:17appoggiano, magari anche economicamente, con delle donazioni che sono utili e ci
10:22sostengono, però non tutti sanno fare queste azioni, lo capisco, perché sono
10:25azioni fastidiose. Noi siamo un po' la sirena d'allarme, no? Una sirena quanto è
10:28fastidiosa, quanto è rumorosa, però se non c'è quel rumore così forte, quel suono così
10:32forte, chi scappa se di fronte ad un'emergenza, un incendio? Quindi questo è un
10:36po' un nostro piccolo sacrificio che dobbiamo fare per cercare di richiamare
10:39l'attenzione e vorremmo crescere ancora di più, perché queste qui sono azioni
10:44simboliche e dimostrative, ma noi insomma vogliamo diventare sempre di più per
10:47poter dire alla nostra, alle istituzioni, al governo e dire, ma governo, cosa fai?
10:52Fai l'interesse, smetti di mentire e di fare queste azioni così di
10:57confusione, se vuoi. Vuoi cominciare a fare l'interesse degli italiani, delle
11:01famiglie? Innanzitutto garantendo il giusto prezzo per i ben alimentari, quindi
11:05in particolare per le famiglie povere, per chi a fondo al mese arriva a contare i
11:10soldi per poter fare la spesa e magari prende prodotti di scarsissima
11:14qualità, perché non ce la fa a prendere quelli buoni. Aspetto questo, che mi
11:18permesso di aggiungere, poi ricade anche sul sistema sanitario nazionale, non ci
11:22riflettiamo mai su questo aspetto, ma mangiare male significa ammalarsi, avere
11:26più probabilità di ammalarsi e poi affollare ancora di più gli ospedali,
11:30tutta una catena, no? Riccardo, in conclusione ci dobbiamo aspettare altre
11:34azioni nella capitale, puoi annunciarci qualcosa o no?
11:38Chiaramente non posso dirvi tempo e ore, però noi ci siamo e continueremo
11:42avanti a dare fastidio. A dare fastidio? Per il presto delle famiglie italiane, chiaramente.
11:47Però c'è da dire che fate parlare di voi, no? Che è un po' questo il vostro
11:52obiettivo, insomma, far parlare per accendere l'attenzione mediatica su un
11:56tema che devo dire è molto importante. Grazie davvero prestissimo. A voi, grazie
12:01dell'invito.
12:04Non solo Roma, le notizie dalla Regione con Elisa Mariani.