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Novità Trascrizione
00:00Per Brescia è un nuovo duro colpo. Dopo la sede di Banca Italia, la città si prepara
00:06a dire addio anche alla sede della Corte di Giustizia Tributaria, finita nel piano di
00:10riorganizzazione in capo al Ministero dell'Economia e delle Finanze, che prevede la chiusura di
00:1464 poli sui 103 esistenti attualmente in Italia. Gli accorpamenti più consistenti riguardano
00:21le regioni del nord. In particolare, in Lombardia il MEF prevede che restino attivo tre sedi
00:26Milano, Bergamo e Cremona. Una decisione questa che non trova però appiglio nelle
00:31cifre. Il nostro capoluogo per mole di lavoro e per numero di ricorsi gestiti è secondo
00:37solo a Milano. A Brescia il numero di contenziosi pendenti al 31 dicembre 2023 ammonta a 2.247,
00:44la metà di quelli di Milano, 4.567, e due volte e mezzo quelli gestiti da Bergamo, sede
00:51alla quale sarebbe accorpata quella bresciana. La logica con la quale si applica il principio
00:56di accorpamento è quindi incomprensibile per una riforma che va approvata entro il
01:0031 agosto in attuazione della delega fiscale. Se passasse questo principio, tutte le pratiche,
01:07tutti i difensori chiamati a discuterle insieme a quelli di Como, Leccosondrio e Varese verrebbero
01:12dirottati su Bergamo. Le reazioni alla notizia non si sono fatte attendere, c'è lo spazio
01:17per l'istruttoria, unica occasione per Brescia per alzare la voce e fare sistema. Fabrizio
01:22Benzoni di Azione, che si dice pronto a presentare un'interrogazione in Parlamento, parla di
01:27decisione che dimostra una scarsa conoscenza del nostro territorio. Alfredo Bazzoli del
01:32Partito Democratico bolla invece la prospettiva come una vera e propria follia, un piano totalmente
01:38irrazionale e privo di senso.