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Regia: Lamberto Bava
Paese: Italia - Francia
Genere: Horror - Monster Movie
Interpreti: Michael Sopkiw: Peter; Valentine Monnier: Stella Dickens;
John Garko: sceriffo Gordon; William Berger: professor Donald West;
Iris Peynado: Sandra Hayes; Lawrence Morgant: Davis Barker; Cinthia Stewart: Florinda; Paul Branco: Miller; Dagmar Lassander: Sonja West; Darla N. Warner: Dott.ssa Janet Bates


TRAMA: Un mostro marino gigantesco, metà piovra e metà squalo, semina il terrore. Un ittiologo partito in esplorazione viene ucciso, mentre la donna che lo accompagna si salva portandosi via un pezzo di tentacolo. L'analisi delle cellule del mostro porta a una scoperta inquietante: il mostro è in grado di autoriprodursi...


NOTE: Il film è un mockbuster italiano del film Lo Squalo, il film del 1975 diretto da Steven Spielberg, ovvero appartiene a quel genere di film che cerca di cavalcare l'onda di una pellicola che precedentemente ha riscosso un notevole successo. Il soggetto del film è stato scritto da Luigi Cozzi e da Luciano e Sergio Martino, mentre la sceneggiatura da Gianfranco Clerici e Dardano Sacchetti. L'idea di creare il film venne ai fratelli Sergio e Luciano Martino, i quali chiesero a Luigi Cozzi di scrivere e dirigere un film come Lo squalo e di ambientarlo nella città di Venezia. Cozzi scrisse un trattamento intitolato Fauci Divoratrici che comprendeva tutto il film e i due fratelli inizialmente lo approvarono. Sergio Martino, che ricopriva anche il ruolo di produttore, decise momentaneamente di abbandonare il progetto per mettersi a fare un altro film, e anche suo fratello decise di sospendere il progetto. Qualche mese dopo Sergio Martino riprese in mano la sceneggiatura, e decise di realizzare il film con un budget molto ristretto. Cozzi dovette riscrivere una versione più semplice della prima sceneggiatura, ispirandosi anche al romanzo L'incubo Sul Fondo, scritto da Murray Leinster e pubblicato su Urania e con una piccola integrazione finale aggiunta da Dardano Sacchetti. A Luciano Martino il trattamento finale di Cozzi piacque, e ne affidò la produzione a Mino Loy, il quale scelse come regista il suo amico Lamberto Bava. Lamberto Bava firmò la regia con lo pseudonimo John Old Jr. e dichiarò che usò lo pseudonimo perché il film non lo convinceva molto. Lo stesso pseudonimo (ma senza la sigla Jr.) venne usato da suo padre Mario Bava in varie occasioni.

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