Regia: Mario Bava
Paese: Italia
Genere: Horror
Interpreti: Barbara Steele: principessa Katia Vajda/Asa Vajda; John Richardson: Andrej Gorobec; Ivo Garrani: padre di Katia; Andrea Checchi: Choma Kruvaja; Arturo Dominici: Igor Javutic; Clara Bindi: locandiera; Germana Dominici: Sonya; Enrico Olivieri: Costantino Vajda; Mario Passante: cocchiere; Tino Bianchi: Ivan; Antonio Pierfederici: sacerdote; Renato Terra: Boris
TRAMA: Gettata sul rogo, la strega Asa Vajda giura vendetta sui discendenti dei propri persecutori. Centinaia di anni dopo, la donna ritorna in vita pronta a mantenere la sanguinosa promessa...
NOTE: La pellicola è considerata un'opera fondamentale nell'ambito del cinema horror italiano. È l'esordio di Mario Bava dietro la macchina da presa. Con un budget ridotto, il cineasta è riuscito a ricreare atmosfere gotiche e tenebrose negli studi Titanus di Roma, curando in prima persona anche gli effetti speciali e la fotografia. Da sottolineare, inoltre, la già elaborata tecnica registica dell'autore. Nella pellicola sono presenti numerosi piani sequenza, dettati da movimenti scorrevoli e precisi della macchina da presa. Per realizzare il copione, De Concini e Bava si ispirarono alla novella Vij di Nikolaj Vasil'evič Gogol', testo a cui il cineasta era particolarmente legato. Grazie a questo film, Barbara Steele venne, in seguito, scritturata in tantissime pellicole horror. Per questo motivo, è considerata la "regina del gotico italiano". Il lungometraggio è stato apertamente apprezzato da registi come Quentin Tarantino, Francis Ford Coppola e Tim Burton, che ne ha tratto ispirazione per Il mistero di Sleepy Hollow.
Paese: Italia
Genere: Horror
Interpreti: Barbara Steele: principessa Katia Vajda/Asa Vajda; John Richardson: Andrej Gorobec; Ivo Garrani: padre di Katia; Andrea Checchi: Choma Kruvaja; Arturo Dominici: Igor Javutic; Clara Bindi: locandiera; Germana Dominici: Sonya; Enrico Olivieri: Costantino Vajda; Mario Passante: cocchiere; Tino Bianchi: Ivan; Antonio Pierfederici: sacerdote; Renato Terra: Boris
TRAMA: Gettata sul rogo, la strega Asa Vajda giura vendetta sui discendenti dei propri persecutori. Centinaia di anni dopo, la donna ritorna in vita pronta a mantenere la sanguinosa promessa...
NOTE: La pellicola è considerata un'opera fondamentale nell'ambito del cinema horror italiano. È l'esordio di Mario Bava dietro la macchina da presa. Con un budget ridotto, il cineasta è riuscito a ricreare atmosfere gotiche e tenebrose negli studi Titanus di Roma, curando in prima persona anche gli effetti speciali e la fotografia. Da sottolineare, inoltre, la già elaborata tecnica registica dell'autore. Nella pellicola sono presenti numerosi piani sequenza, dettati da movimenti scorrevoli e precisi della macchina da presa. Per realizzare il copione, De Concini e Bava si ispirarono alla novella Vij di Nikolaj Vasil'evič Gogol', testo a cui il cineasta era particolarmente legato. Grazie a questo film, Barbara Steele venne, in seguito, scritturata in tantissime pellicole horror. Per questo motivo, è considerata la "regina del gotico italiano". Il lungometraggio è stato apertamente apprezzato da registi come Quentin Tarantino, Francis Ford Coppola e Tim Burton, che ne ha tratto ispirazione per Il mistero di Sleepy Hollow.
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