• l’altro ieri
I top team delle auto avrebbero fatto volentieri a meno della 48 Ore Crono per i rischi insiti in una speciale di quasi mille chilometri da percorrere su due giorni senza assistenza. Erano attesi colpi di scena, ma nessuno si aspettava che capitasse a Carlos Sainz. Il suo incidente ha caratterizzato la prima parte della tappa 2 con la Ford Raptor dello spagnolo che si è ribaltata al km 327 in un tratto molto insidioso. L'equipaggio ne è uscito illeso, mentre la vettura è rimasta danneggiata. Lo spagnolo ha perso circa mezz'ora prima di riuscire a ripartire grazie anche all’aiuto del suo compagno di squadra. Il duo Sainz-Cruz è riuscito comunque ad avanzare e raggiungere il bivacco E, il penultimo, dove ha passato la notte con gli atri top drivers. Lucas Cruz, lo storico navigatore di Sainz sr. ci racconta come è avvenuto l’incidente: "C'era molta polvere. Abbiamo aperto la pista per diversi chilometri, siamo stati poi superati, abbiamo recuperato posizioni, superando, finché non siamo arrivati in una zona molto complicata con dune e dunette piccole. Stavamo andando ad una buona velocità, ma abbiamo incontrato una "duna rotta" e ci siamo ribaltati. Abbiamo così dovuto aspettare l’arrivo di Mitch. Una giornata complicata"

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Trascrizione
00:00Questa mattina abbiamo iniziato con un po' di sospensione in speciale e poi abbiamo iniziato ad intercalare e ad aprire la pista con Seth e noi.
00:15Poi abbiamo iniziato a andare un po' più lento e ad aggiungere persone.
00:19Poco a poco abbiamo iniziato a fare il reciclo e poi, in una parte molto complicata, abbiamo preso un po' più di velocità e non abbiamo visto che stava cortata.
00:31Siamo andati avanti e abbiamo dovuto aspettare che Mitch si alzasse.
00:39Una giornata no, non ti aspettavo una cosa del genere.

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