Alla Dakar succede anche questo: un pilota in moto in evidente difficoltà su una pietraia in salita blocca il passaggio alle auto che seguono. Si apre lo sportello destro del prototipo Century CR6-T e scende il navigatore, che prima cerca di spingere la moto, poi sale in sella e con pochi colpi ben assestati di gas raggiunge uno spiazzo sul quale abbandonare il veicolo a due ruote e tornare al suo ruolo di copilota in auto. In realtà questa non è la norma, tuttavia sono molti i piloti che dopo avere gustato il fascino di cavalcare le dune in solitaria passano dall'altra parte della barricata. Gli esempi eccellenti non mancano, da Hubert Auriol al nostro Edi Orioli, da Stéphane Peterhansel a Laia Sanz. Per tornare all’episodio immortalato nel video, il motociclista era l'irlandese Oran O'Kelly, debuttante alla Dakar con una Ktm 450 Rally Replica del team Vendetta Racing. Fino a quel momento non se la stava cavando male, era 59° nella classifica generale, davanti a piloti con una maggiore esperienza, ma su quella pietraia non era al 100% della condizione fisica e non poteva fare di più. Il navigatore, invece, è il francese Loïc Minaudier, alla sua quarta esperienza in auto (con un settimo posto come miglior piazzamento), ma con cinque Dakar portate a termine in moto tra il 2016 e il 2020. Anche Mathieu Serradori, il suo compagno di avventura, ha vissuto la Dakar in moto, tuttavia Loïc ha ottenuto ottimi risultati nell’enduro e ora ha un centro di 40 ettari nel cuore della Francia dove organizza corsi di navigazione con road-book e di guida avanzata off-road. Ciò significa che quello che si vede in questo video può accadere in una gara come la Dakar, ma non è la norma. In altri casi, se una moto blocca il passaggio, al pilota e al navigatore dell'auto non resta che scendere e spingere
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