Stefanos Tsitsipas, follia in auto: guida a 276 km/h. La crisi del tennista greco

È uno dei tennisti più talentuosi della sua generazione, ma Stefanos Tsitsipas sta vivendo un momento particolarmente complesso, sia dentro che fuori dal campo. Dopo una stagione deludente, caratterizzata da risultati insoddisfacenti e la mancata qualificazione alle ATP Finals, il campione greco ha condiviso sui social un episodio che ha suscitato molte polemiche: un video in cui si riprende mentre guida un’Aston Martin a 276 km/h, una velocità estremamente pericolosa e ben oltre i limiti consentiti. Questo gesto, che ha sollevato preoccupazioni tra i suoi follower, si inserisce in un contesto più ampio di riflessioni personali che Tsitsipas ha voluto condividere con il pubblico. Tra momenti di crescita e di crisi, il tennista sembra essere alle prese con una fase difficile della sua vita, che va oltre le sue performance sportive.

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La follia in auto di Stefanos Tsitsipas
L’episodio che ha attirato maggiormente l'attenzione è stato un video pubblicato su Instagram, dove Tsitsipas si riprende mentre guida un’Aston Martin a 276 km/h, una velocità decisamente folle e pericolosa. Il tennista ha voluto accompagnare il video con un messaggio che riflette il suo stato d'animo: «Questi ultimi tempo sono stati una tempesta silenziosa di evoluzione». Un filmato che ha sollevato preoccupazione tra i suoi fan, che hanno messo in discussione anche il suo stato psicologico. Tuttavia, il greco sembra voler sottolineare una fase di cambiamento, un percorso di crescita che, sebbene difficile, è necessario per il suo sviluppo personale.

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La frattura con il padre allenatore
Oltre al video controverso, Tsitsipas ha condiviso anche un'immagine del Sud America, in cui il Cile è stato sostituito con un peperoncino messicano, suscitando polemiche. Successivamente, il tennista ha pubblicato un cartone animato che descriveva il rapporto di un figlio con genitori narcisisti, chiaro riferimento ai suoi, di genitori, in particolare al padre Apostolos, suo ex allenatore. La rottura con quest'ultimo, che pare definitiva, è un altro aspetto che sta contribuendo alla sua fase di crisi. Tsitsipas ha infatti dichiarato: «Il cambiamento non è necessariamente una cosa negativa. È un processo che richiede pazienza e impegno, anche se i risultati non lo mostrano subito».

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La crisi di identità: il burnout di Stefanos Tsitsipas
La crisi di Tsitsipas non si limita agli aspetti extra-sportivi. Il tennista ha ammesso apertamente di attraversare una fase di «burnout a lungo termine» che lo ha distaccato dalle sue prestazioni precedenti. «In questo momento sto faticando ad entrare nel ritmo delle vittorie e dei buoni risultati nei grandi tornei, quei momenti che avevo due o tre anni fa. Devo trovare qualcosa che possa aiutarmi a tornare alla vittoria», aveva dichiarato il 26enne, visibilmente abbattuto dopo la sconfitta al primo turno agli US Open dello scorso agosto.

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Tsitsipas ha rivelato di aver cercato di nascondere la situazione: «Non so davvero perché sia ​​peggiorato negli ultimi due mesi. Direi di sentirmi così da uno o due anni, ma immagino di essere riuscito a nasconderlo un po’ meglio». Sembra sempre più evidente che il tennista abbia bisogno di un supporto esterno per superare questa fase buia della sua carriera.