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Violenze e maltrattamenti in un centro di educazione motoria a Roma: 10 arresti
Ospite in collegamento: Martina Penazzo, Istituto di Scienze Forensi – Centro di Ricerca
Dieci gli operatori socio-sanitari del Centro di educazione motoria (Cem) di Roma, gestito dalla Croce rossa, che sono stati sottoposti agli arresti domiciliari: l’accusa è aver inflitto ripetute violenze ai danni di due pazienti affetti da gravi patologie psico-fisiche.
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00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Bentornati ad un altro appuntamento di
00:10non solo Roma nel racconto della nostra capitale, del nostro territorio in compagnia come sempre dei
00:17nostri ospiti per sviscerare la notizia del giorno, la notizia che ha fatto particolarmente
00:23discutere anche nelle giornate precedenti e ce n'è una in particolare che sta scuotendo non
00:29soltanto l'opinione pubblica ma anche un po' il mondo della sanità in generale. Sono infatti dieci
00:35gli operatori sociosanitari accusati di violenza, maltrattamenti e addirittura abusi in un centro
00:42di educazione motaria gestito dalla Croce Rossa. Siamo a Roma, indagini che sono durate per
00:48tantissimo tempo, pensate da aprile a novembre del 2023, che sono partite da una denuncia proprio
00:55dei vertici della Croce Rossa. In sostanza questi dieci operatori sociosanitari avrebbero dovuto
01:01prendersi cura, gestire la terapia di due persone con gravi patologie psicofisiche. Ripercorriamo
01:08velocemente questa drammatica vicenda nel servizio. Ti spacco vivo, tu morirai stasera,
01:14ripetuto a un paziente immobilizzato a letto, parole che creano sdegno, tanta rabbia, associate
01:18immagini che non lasciano dubbi sulle torture, violenze e maltrattamenti ai pazienti di un
01:22centro di educazione motoria a Roma, una sorta di lager per pazienti fragili. Dieci le persone
01:28arrestate dai carabinieri del nucleo investigativo sono tutti operatori sociosanitari di questo
01:33centro gestito dalla Croce Rossa italiana, sono i domiciliari accusati di avere inflitto ripetute
01:38violenze ai danni di due pazienti affetti da gravi patologie psicofisiche. Le attività
01:44investigative coordinate dalla procura di Roma traggono origine proprio dalla denuncia presentata
01:49ai carabinieri dei vertici della Croce Rossa Capitolina nell'aprile 2023, con la quale veniva
01:55segnalato che un utente della struttura presentava una vistosa ecchimosi al volto compatibile con
02:00delle percosse. I sospetti, a dire il vero, c'erano già dal 2022, quando una donna aveva
02:05iniziato lo sciopero della fame per segnalare la mancanza d'assistenza per gli ospiti. L'accusa di
02:10tortura contestata riassume la gravità dei fatti assieme alle parole severe del GIP. Sembra che gli
02:15indagati abbiano considerato i soggetti loro affidati come fastidiosi oggetti di intralcio
02:20alla loro vita, contro i quali hanno sfogato i loro istinti più brutali, compreso il dileggio
02:25che investe la sfera sessuale. Uno scenario sconfortante, una galleria degli orrori, come
02:30hanno sottolineato anche gli inquirenti. Ecco, è stato proprio il PM, il pubblico ministero, che
02:36muove l'accusa nei confronti di questi dieci operatori sociosanitari ad aver parlato testualmente
02:41di galleria degli orrori. Non ce lo aspetteremmo, perché in un centro di educazione motoria dove ci
02:47sono persone fragili, persone che non riescono a badare a se stesse con problemi evidenti, ci
02:53aspetteremmo quantomeno che ci siano persone che siano in grado di prendersi cura di loro con i
02:58dovuti modi e con una certa professionalità. E dunque una nuova maglia nera per la nostra sanità,
03:05ma noi oggi lo vogliamo approfondire sotto due diversi aspetti. In primissima battuta qui a non
03:10solo Roma abbiamo come ospite una criminologa, poi approfondiremo anche sotto il profilo
03:16psicologico. Intanto do il benvenuto alla mia primissima ospite appunto, la dottoressa Martina
03:21Penazzo dell'Istituto di Scienze Forenzi Centro di Ricerca. Buongiorno a lei. Buongiorno, buongiorno.
03:28Grazie Martina per essere in nostra compagnia, è un piacere per noi averla qui. Dobbiamo affrontare
03:34un tema devo dire abbastanza delicato dal punto di vista criminologico, quali aspetti
03:43dobbiamo considerare? Allora innanzitutto bisogna precisare che purtroppo non si è nuovi a notizie
03:53di questo genere. Esatto. Infatti se non sbaglio già nel febbraio del 2024 si verificò un caso
03:59analogo sempre in una casa di cura romana. Quindi questo ci fa capire innanzitutto come
04:04il fenomeno sia in aumento e oltre ad essere un dato preoccupante questo è dovuto sia da una
04:11parte al progressivo invecchiamento della popolazione, sia anche che la società
04:17odierna offre sempre meno sostegno alle persone in difficoltà, siano questi anziani, bisognosi
04:24oppure caregivers, quindi coloro che si prendono cura di queste persone. Allora innanzitutto da
04:31un punto di vista criminologico possiamo dire che l'assistenza a un anziano specie con deterioramento
04:39cognitivo impegna il familiare o appunto il caregiver sia sul piano pratico e organizzativo
04:46ma anche su quello emotivo, portando spesso a un cortocircuito relazionale che poi si
04:56ripercuote sulla vita dell'anziano con comportamenti tuttavolta abusivi. Dobbiamo dire anche che lo
05:04stress derivante dal carico assistenziale può causare una riduzione della qualità delle cure
05:12e appunto nel peggiore dei casi portare a situazioni di abuso. Quindi le principali
05:19cause dell'insorgenza di questo fenomeno a cui bisogna fare attenzione sono principalmente due.
05:25Martina, quelli che potremmo definire fattori di rischio, giusto?
05:29Esattamente, dobbiamo fare una distinzione appunto tra quelli che sono i fattori di rischio che
05:35possono portare un anziano a diventare vittima e quelli che sono invece fattori di rischio che
05:41possono indurre chi si prende cura di una persona anziana a diventare abusante. Per quanto riguarda
05:48i primi, a causare l'abuso su un anziano possono contribuire innanzitutto gravi problemi di salute,
05:56quindi ad esempio presenza di malattie croniche o invalidanti che compromettono l'autonomia
06:02chiaramente del soggetto e pongono l'anziano in una situazione di dipendenza da qualcun altro.
06:08In secondo luogo una vita sociale poco attiva o del tutto assente può appunto portare all'insorgere
06:17di queste problematiche, perché persone anziane che non hanno una vita sociale e sono isolate
06:23sono sicuramente delle prede più facili per gli abusanti, anche perché a causa dell'isolamento è
06:29anche più difficile riconoscere gli abusi. In terzo luogo sicuramente dobbiamo citare
06:37i disturbi di tipo cognitivo, infatti chi ha disturbi cognitivi oltre ad essere più facilmente
06:44coercibile può creare anche una maggiore frustrazione in chi deve prestare assistenza.
06:49Per quanto riguarda invece i possibili fattori di rischio per l'abusante,
06:58quindi che possono portare una persona ad abusare degli anziani affidati,
07:02sono in primo luogo lo stress, quindi lo stress dell'abusante è una delle prime
07:07cause di abuso purtroppo sugli anziani e tale condizione può essere provocata da
07:14problemi personali, magari che poi l'abusante sfoga sulla persona che deve accudire oppure
07:19dalle difficoltà a punto di prendersi cura dell'anziano. In secondo luogo disturbi psichiatrici,
07:27quindi molte persone anziane si trovano a dover accudire magari i figli affetti da disturbi
07:32psichiatrici che mettono in atto comportamenti violenti nei loro confronti, oppure ancora
07:38l'abuso di sostanze, quindi anche qui nel momento in cui una persona anziana si trova
07:44ad avere a che fare con figli che abusano di sostanze stupefacenti, potrebbe crearsi
07:49appunto una situazione, una condizione di abuso soprattutto magari per motivi economici,
07:57oppure ancora possiamo citare la dipendenza dell'abusante dalla persona anziana, quindi
08:03ad esempio quando a prendersi cura della persona anziana sono magari i figli che dipendono
08:09dalla stessa per diritto, alloggio o un sostegno finanziario, può capitare che questa persona
08:20approfitti della sua posizione di potere e poi di conseguenza diventi vittima di abusi
08:25da parte di chi la assiste. L'ultimo aspetto riguarda persone con una tendenza al comportamento
08:40violento, quindi persone che hanno una storia di abusi magari sul coniuge, chiaramente hanno
08:46più probabilità di commettere abusi anche su anziani di cui si devono prendere cura.
08:51Spaventa più che altro perché parliamo di operatori sociosanitari, mi permetto di fare
08:55una piccolissima riflessione personale, sono persone che hanno scelto di fare questo mestiere
09:00e quindi è anche per questo un po' che si rimane un pochino più scioccati. La sua analisi
09:06è chiarissima, Martina io vorrei capire se ci sono anche delle strategie preventive però
09:10per evitare che ciò accada? Innanzitutto un consiglio che si può dare in questi casi,
09:21a mio parere molto delicato, ma anche che ha riscontri scientifici, consiste nel praticare
09:28gentilezza con le persone anziane, perché questo atteggiamento può far parte del servizio
09:35di cura, questo cosa significa? Ce lo insegnano anche le neuroscienze, ci insegnano che vedere
09:43qualcuno mostrare emozioni positive attiva automaticamente noi le stesse aree del cervello
09:50deputate a quelle funzioni, grazie ai meccanismi di funzionamento dei neuroni specchio, quindi
09:57essere gentile con una persona anziana significa avere un atteggiamento di rispetto, di accoglienza
10:04e di disponibilità e questo può avere un forte impatto anche terapeutico per il mantenimento
10:09della salute e del benessere, non solo mentale ma anche fisico. Infatti è stato dimostrato
10:16come durante questo processo, questo scambio positivo, si attivi la produzione di ossitocina,
10:25il cosiddetto ormone della felicità, quindi oltre a ciò la gentilezza contribuisce proprio
10:32a proteggere la memoria anche dell'anziano aiutando a combattere poi la depressione e
10:39comportando anche un calo del cortisolo, quindi l'ormone dello stress. Quindi risulta chiaro
10:47come se chi assiste gli anziani vive sensazione di frustrazione, stress derivanti poi anche
10:55dall'onere assistenziale, fisico di queste persone. Devo dire un'analisi veramente chiarissima,
11:10anche soprattutto questo ultimo punto legato alla gentilezza mi ha colpito molto, perché
11:16effettivamente è una cosa che noi sottovalutiamo molto, essere gentili con le altre persone
11:21e che molto spesso, altra piccolissima riflessione del tutto personale, viene anche un po' sottovalutato
11:27come aspetto, si pensa che la gentilezza sia associata automaticamente anche alla debolezza
11:32ma soprattutto in campi come questi, il socio sanitario nello specifico che dovrebbe essere
11:38secondo me un aspetto fondamentale. Martina, io la ringrazio davvero di cuore per la sua
11:42analisi e essere stata qui con noi in questa prima parte di Non Solo Roma, è stato un
11:49piacere. Grazie, per me è piacere mio, grazie. Bene, ma non abbiamo ancora terminato di analizzare
11:57questo aspetto perché vorremmo anche sentire il parere di uno psicologo e di uno psicoterapeuta
12:03perché c'è qualcuno che effettivamente, l'ha citato anche la dottoressa Penazzo che abbiamo
12:07appena ascoltato, potrebbe anche centrare in questo contesto la questione legata al cosiddetto
12:13burnout, capiamo quanto c'entra proprio in questa vicenda drammatica tra pochissimi istanti a Non Solo Roma.

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