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Ospite di questa nuova puntata di Social Trend la giornalista Beatrice Petrella, 26enne freelance che si occupa di informazione e divulgazione. Ha lavorato con The Vision come newsletter e podcast editor ed ha curato il podcast quotidiano In 4 minuti, con focus sugli esteri e i diritti umani. Ha intervistato, tra gli altri, Gianfranco Franciosi, il primo infiltrato civile italiano in un clan di narcos galiziani, e Matthew Caruana Galizia, attivista per la libertà di stampa. Ha collaborato con L’Espresso e Domani. Su Instagram racconta l’attualità e la politica estera.

Da martedì 11 aprile è disponibile in esclusiva su Storytel il suo nuovo podcast: Still Online, un progetto che ha l'obiettivo di sensibilizzare sul concetto di "eredità digitale". Cosa accade alle nostre identità digitali dopo la nostra morte? Perché il ruolo del Digital Death Manager sarà fondamentale nei prossimi anni? Quale sarà il destino dei nostri dati, password, immagini e alter ego virtuali post-mortem? Gli eredi del nostro patrimonio digitale potranno disporne liberamente?

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Trascrizione
00:00Social Trend, le news a portata di Hashtag, con Matteo Acitelli ed Esmeralda Moretti.
00:07Buonasera, bentornati su Radio Roma, questo è Social Trend. Come ogni sera siete in compagnia di Esmeralda Moretti e Matteo Acitelli. Buonasera, Matteo.
00:15Ciao Esmeralda, come stai?
00:16Io sto bene, grazie. Tu come stai?
00:18Bene, bene, benissimo, benissimo. Anche perché so che questa sera mi hai portato un ospite.
00:21Esatto, ti ho portato un ospite e tra l'altro parliamo di un tema che secondo me è davvero tanto caldo per tutti noi che utilizziamo i social con quotidianità, perché ti faccio una domanda preliminare prima di introdurre la nostra ospite.
00:34Ma il nostro profilo Facebook, Instagram, Twitter, quando moriamo, perché prima o poi insomma succede, che fine fa?
00:42È una bellissima domanda alla quale secondo me pochissimi si pongono la soluzione, perché qualche cosa si potrebbe fare, ma poi non so quanti poi si attivano per seguire le varie procedure, ed è un tema molto affascinante effettivamente.
00:57Esatto, ed è partendo da questa domanda, ma poi in realtà vedremo, ci sono un'altra serie di quesiti che riguardano la nostra identità post morte, quindi quando non ci siamo più a livello digitale, no?
01:07E risponderemo a tutte queste domande insieme a Beatrice Petrella. Buonasera Beatrice!
01:13Ciao Esmeralda, ciao Matteo, buonasera a tutti!
01:17Allora vi presentiamo Beatrice, Beatrice appunto è una giornalista freelance che ha lavorato insomma con svariate realtà a livello di podcast e proprio nell'ultima settimana, perché pochi giorni fa,
01:28ha dato vita a quello che è il suo ultimo prodotto, cioè Still Online, che è un nuovo podcast che sensibilizza sul concetto di eredità digitale, quindi su tutto ciò che succede alla nostra identità e alla nostra identità post morte,
01:40sui social nel momento in cui non ci siamo più, quindi non siamo più padroni di ciò che postiamo, di quello che pubblichiamo e comunque sia neanche del nostro profilo Instagram o Facebook,
01:49a quel punto o diventerà di qualcun altro o comunque sia verrà chiuso, ci sono una serie di poi sfumature legate a questo tema. Beatrice com'è nata l'idea di questo podcast?
01:59Questo podcast diciamo è nato tanto tempo fa, nel senso che io all'inizio racconto che io ho avuto un incontro con la morte digitale nel 2010, dopo che era morto mio padre,
02:10a un certo punto la sua icona di MSN è tornata online, anche se ovviamente non poteva essere lui e da lì mi è rimasta questa idea del fatto che noi possiamo continuare a esistere online, anche se noi nella vita reale non esistiamo più.
02:24Poi a un certo punto questa idea è diventata un pitch, questo pitch è stato inviato a Storytel, Storytel ha detto questa è un'ottima idea e quindi poi è arrivato Still Online.
02:37Bello, bellissimo questo tema, bella questa anche collaborazione con Storytel e noi abbiamo un pochino di domande, cioè innanzitutto ti volevamo chiedere quali sono gli aspetti che riguardano l'eredità digitale che dovremmo tenere sempre ben a mente?
02:54Allora bellissima domanda, considerando poi che noi creiamo una montata infinita di eredità digitale, nel senso che noi creiamo sempre tantissimi account di cui anche ci dimentichiamo,
03:04quindi come si gestisce questa eredità digitale?
03:07Intanto iniziando a pensare che sia un'eredità a tutti gli effetti, tanto quanto per esempio una casa o una macchina e preparandoci, quindi abituandoci all'idea che a un certo punto,
03:19quando noi non ci saremo più, questi account passeranno a chi rimane e organizzarsi in modo che sappiano cosa farci o se ci sono informazioni che noi non vogliamo che chi verrà dopo legga o acceda,
03:33eliminarle prima e per tempo, per farlo poi ovviamente dipende, il problema è che di base non c'è una legislazione chiara su questo,
03:41in particolare in Italia ci si muove sulla base di decisioni del tribunale e quindi dove c'è questo vuoto legislativo si stanno muovendo le aziende,
03:51per esempio Apple permette di nominare degli eredi per il proprio account iCloud che devono consentire a diventare eredi o per esempio per Facebook si può creare un account erede.
04:03Secondo te come mai nonostante ci sia un utilizzo quotidiano dei social, in realtà si parla così poco di eredità digitale, manca la consapevolezza,
04:13non ci si pone la domanda e forse ce la poniamo ma non la approfondiamo, perché io in effetti fino a qualche tempo fa non ci avevo proprio mai pensato,
04:22non mi ero mai posta questa domanda molto semplicemente.
04:26Sai che c'è? È che all'interno della nostra società esiste un tabù molto profondo che è quello della morte,
04:33forse l'ultimo tabù con cui ci stiamo confrontando è che ancora non riusciamo a sconfiggere,
04:37quindi pensare alla morte e pensarla in modo organizzato vuol dire appunto pensare al futuro dei nostri asset digitali,
04:45quindi questo è un problema che noi non ci poniamo perché noi non ci poniamo la questione del morire
04:50ed è molto interessante in realtà come poi la tecnologia abbia un ruolo importantissimo nella nostra gestione del lutto e come lo abbia profondamente modificato.
04:58Per esempio pensiamo a Black Mirror, alla puntata Be Right Back in cui si immagina un futuro distopico in cui esiste un bot che poi diventa un robot
05:07con le fattezze della persona cara che ci è venuta a mancare e noi paghiamo questo servizio.
05:12Ecco, non esistono ancora gli automi, non ci sono questo tipo di robot, ma chatbot del genere esistono, funzionano e la gente li utilizza.
05:20E quindi è interessante vedere questa evoluzione verso dove stiamo andando.
05:25Poi è il modo più giusto per gestire una perdita? Questo io non lo so, però è qualcosa che stiamo vivendo a tutti gli effetti.
05:33Hai ragione direi di introdurre questa realtà appunto questo lavoro che hai fatto in collaborazione con Storytel guardando il trailer possiamo dire di questo progetto.
05:43Se morissi oggi cosa troverebbero i tuoi cari nel tuo telefono? Riuscirebbero a sbloccarlo? Il tuo computer? Il tuo internet banking?
05:52I tuoi account social? Le tue foto? Anche quelle più private?
05:57Dove vanno a finire i nostri altre ego virtuali quando noi non ci siamo più?
06:03Sono Beatrice Petrella e questo è Steel Online, un podcast originale Storytel che racconta il futuro delle identità digitali post mortem.
06:13Ecco insomma si vede già tutto il lavoro che avete fatto.
06:17È super affascinante vedere sempre il backstage di questi podcast. Io sono veramente super affascinato e tra l'altro sono molto curioso di ascoltarli.
06:24Abbiamo visto che hai anche tantissimi ospiti all'interno delle varie puntate. Puoi anticiparci qualcosa? Vuoi darci qualche nome?
06:31Com'è affrontata anche questa tematica insieme ai tuoi ospiti?
06:35Allora diciamo l'idea era vedere questo processo della morte digitale da tanti punti di vista diversi.
06:42Quindi l'aspetto più legale ma anche proprio l'aspetto più intimo mi viene da dire sentimentale.
06:48Cioè come noi ci rapportiamo con la morte.
06:50Quindi iniziamo io direi col botto con Davide Sisto che è un tanatologo, uno dei massimi esperti che abbiamo in Italia sulla questione della morte digitale.
06:59E con lui proprio iniziamo questo percorso.
07:01Nella seconda puntata invece ho chiacchierato con Nicola Guaglianone che è lo sceneggiatore di Lo Chiamano a Gigro Boo e Freaks Out.
07:08E con lui abbiamo proseguito questo percorso con la morte e come viviamo la morte anche all'interno delle storie e cos'è il lutto se non un altro viaggio dell'eroe.
07:19Poi andiamo avanti e vediamo anche il lato un po' più tecnico e come si gestisce.
07:24Quindi ho parlato con Edinar Binja che è una dottoressa esperta in media e privacy law.
07:31E con Valerio Natale che è un avvocato ma anche un dottorando di Roma 3 sempre sullo stesso tema.
07:36Poi nella quinta puntata torniamo sull'aspetto dell'arte, la morte, la tecnologia e anche i videogiochi con Valentina Tanni e Ginevra Lamberti.
07:45E infine ho chiuso con Simone Cosimi che è un giornalista che si occupa di tecnologia.
07:51Secondo te per quanto riguarda tutto il mondo dell'identità post morte c'è qualche questione che è più controversa delle altre o comunque sia più delicata da affrontare e da risolvere poi soprattutto?
08:05Sì, allora mi viene in mente senz'altro l'accesso ai dispositivi di chi è venuto a mancare.
08:11Per esempio pensiamo un domani noi veniamo a mancare, noi che siamo molto giovani e abbiamo tutta la nostra vita sui nostri dispositivi, i nostri telefoni vengono lasciati ai nostri genitori.
08:22Loro possono accedere? Hanno diritto indiscriminato a vedere cosa c'è dentro ai nostri telefoni?
08:30Questa è una cosa molto interessante che io poi ho osservato nei diversi casi che ho analizzato per scrivere il podcast
08:36e si vede come la generazione dei nostri genitori abbia un diverso approccio alla privacy rispetto a noi,
08:43nel senso che da una parte ci sono le aziende, quindi per esempio Apple che vuole tutelare la privacy non solo di chi possedeva un dispositivo Apple,
08:52ma anche le terze parti, quindi tutte le conversazioni scambiate, le confidenze che ci sono e quindi impedire l'accesso al dispositivo.
08:59Dall'altra parte ci sono delle famiglie che hanno appena perso un figlio e vogliono provare a recuperare qualcosa.
09:05D'altra parte però questa volontà di accedere ai dispositivi di chi non c'è più non è così tanto presente nei figli quanto nei genitori
09:14ed è molto difficile da regolamentare perché dov'è il confine? Chi ha ragione?
09:19La verità è che bisogna capirlo caso per caso soprattutto perché come vi dicevo prima non c'è una legislazione che detti una linea precisa su come fare e come gestire i casi.
09:32Del resto è anche vero che la legge arriva sempre in ritardo rispetto a queste cose, quindi vedremo.
09:38Sì, tra l'altro io ho una storia molto angosciante legata a problemi di ciò che succede sui social quando non ci siamo più.
09:45Una mia amica appunto mi ha raccontato che tempo fa una sua amica aveva avuto un lutto in famiglia.
09:52Era morta purtroppo la sorella e lei accedeva al profilo Facebook di questa sorella.
09:57Tanti anni fa era nel 2012-13 quindi ancora sicuramente c'era meno sensibilizzazione su certi temi.
10:04Accedeva al profilo della sorella postando frasi dal profilo della sorella.
10:07Immaginate che avete l'amicizia con una persona che sapete non c'è più fondamentalmente e vi trovate le frasi sulla bacheca che continua a postare.
10:16Un po' fa ridere, un po' pensa…
10:18Io ho una situazione simile anche con una mamma che pubblicava sul profilo del figlio che purtroppo è deceduto in un incidente.
10:28E' interessante domandarsi qual è la soluzione giusta, come bisognerebbe comportarsi in questi momenti.
10:36Ma forse una soluzione definitiva neanche esiste, mi viene da pensare.
10:43Sono molto d'accordo nel senso che creare un tipo di legge troppo prescrittiva e troppo precisa forse non è neanche la soluzione perché appunto ogni caso è a sé.
10:52Parlando di questa situazione mi viene in mente l'intervista che ho realizzato con Davide Sisto in cui mi raccontava che un suo amico era venuto a mancare,
11:01il padre aveva però mantenuto attiva la sim e quindi periodicamente gli amici di questo uomo che era morto gli inviavano dei messaggi.
11:10Come se lui fosse lì e il padre li leggeva.
11:14E anche questa è una forma di conforto e di gestione del lutto.
11:19La cosa interessante del viaggio di stile online è capire quanti modi troviamo per andare avanti quando succede una cosa devastante come un lutto.
11:30Sicuramente una legge troppo prescrittiva e che non considera il fatto che ci siano mille sfaccettature in queste situazioni,
11:39può non avere dei buoni risultati, comunque non funzionare.
11:47Noi ti ringraziamo per averci raccontato che cosa hai realizzato all'interno di questo podcast che noi consigliamo a tutti di ascoltare
11:55e vi diamo appuntamento tra pochissimi minuti dopo la pubblicità sempre qui su Radio Roma per continuare questa intervista.
12:03Buonasera, bentornati su Radio Roma.
12:05Questa sera siamo in compagnia di Beatrice Petrella che ha visto la pubblicazione del suo podcast all'interno di Storytel,
12:15che è una piattaforma che si occupa della distribuzione di podcast, audiolibri,
12:19ed è un podcast interamente dedicato all'identità digitale post morte.
12:24Tutto parte da una domanda, cioè che cosa accade ai nostri profili social quando noi non ci siamo più?
12:31E questo è ciò su cui si ragiona all'interno di Still Online,
12:34che è questo podcast all'interno del quale tra l'altro sono state invitate moltissime persone diverse ad intervenire,
12:40che in un modo o nell'altro si sono interfacciate con questa tematica,
12:43che tra l'altro il grande paradosso è che è una tematica molto presente perché tutti noi utilizziamo i social quotidianamente,
12:49ma molto distante perché questo è un problema che secondo me quasi nessuno di noi si pone mai.
12:55Io non lo sono posta pochissime volte e tutte le volte non ho mai trovato risposte univo, che non so come dire.
13:02Sì perché si rimanda sempre, no?
13:03Tu dici beh lo faccio domani e domani vediamo.
13:06E poi quindi è una cosa che alla fine non si va mai a fare.
13:09Infatti quello che mi domandavo e che volevo domandare a Beatrice era cosa consiglia poi concretamente agli utenti,
13:16cioè se ci sono operazioni che possiamo fare oggi in qualche modo per tutelarci o comunque per dare un futuro.
13:23Per dare un futuro ai nostri profili digitali dopo che appunto ce ne andremo da questa terra.
13:29Come dobbiamo comportarci se dobbiamo fare già qualcosa oggi su Facebook, su Instagram o anche su altre piattaforme
13:34o sullo stesso smartphone che magari dà controllo a tanti altri dati oltre a quelli dei social?
13:43È una domanda che ha tantissime risposte perché dipende.
13:47La questione è che, allora, partiamo da Facebook.
13:50Facebook ha introdotto il contatto erede, si può nominare un contatto erede
13:55e quindi poi quella persona potrà disporre del profilo social una volta che noi non ci saremo più.
14:01E lo può trasformare in un profilo in memoria oppure può chiuderlo.
14:05E quello sta a noi dirlo e disporlo.
14:09Come vi dicevo prima c'è anche Apple che forse è il sistema che ha la procedura più complessa,
14:17nel senso che Apple permette di nominare fino a cinque eredi, questi cinque eredi devono accettare.
14:23Quindi c'è anche una richiesta di consenso da parte loro, cosa che per Facebook non c'è in questo momento.
14:31E poi viene dato un codice e una volta che la persona viene a mancare si presenta il certificato di morte
14:37e poi si può prendere possesso dell'account.
14:39Tutti gli altri non sono così codificati, nel senso che molto spesso non esiste neanche una procedura di questo tipo.
14:46Quindi si può inviare una mail dicendo sono l'erede di questa persona che è venuta a mancare, vorrei chiudere l'account.
14:53Oppure molti account vengono chiusi dopo mesi per inattività.
14:57Però quello che noi possiamo fare è mappare, quantomeno provare a lasciare un elenco di quello che c'è,
15:05parlarne e dire cosa noi vorremmo fare dei nostri profili.
15:10Se poi non ha una mente particolarmente pronto e organizzata può addirittura fare testamento.
15:14Io onestamente non so come pormi rispetto a questa cosa,
15:18perché pur avendo fatto questa analisi e avendo preso coscienza di tutta una serie di cose
15:24non so se sono ancora pronta a dire come gestirli.
15:27Però per esempio le persone a me vicino sanno che non devono accedere.
15:31Una volta che è andato è andato, basta.
15:35E quindi questo parlarne...
15:37E' un'indicazione importante, anche perché immagino che a tante persone vicine, dopo un lutto,
15:44potrebbe essere una delle cose che viene spontaneo fare,
15:47anche per cercare una vicinanza, sentire la voce negli audio, vedere le foto.
15:52Mi rendo conto che non è così facile e immediato per tutti.
15:59No, certo, anche perché è una perdita devastante.
16:02Infatti molti dei casi in cui vediamo in Italia di persone che richiedono l'accesso a dispositivi
16:08di persone sono venute a mancare e questo.
16:10Ci sono per esempio famiglie dove magari è venuto a mancare il padre
16:15e quindi c'è la madre che vuole le ultime foto, gli ultimi video per le figlie.
16:20Certo.
16:21Oppure c'è un caso che mi ha colpito molto di un ragazzo che si è suicidato a Bologna
16:25e la mamma voleva accesso al suo telefono per capire se magari c'era un motivo,
16:30c'era qualcosa che lei non aveva visto.
16:33Dall'altra parte c'è un tema di privacy e lì bisogna trovare un equilibrio molto difficile,
16:42secondo me, da raggiungere.
16:44Sì, anche perché poi, ora non voglio fare la drastica,
16:47però pensiamo a casi di morte in circostanze tipo suicidio,
16:52in cui magari la prima cosa che viene da fare è controlliamo il telefono per vedere,
16:57magari perché non si comprende la ragione di quel gesto
16:59e invece lì potrebbe anche essere una cosa non rispettosa nei confronti della persona.
17:07Perché c'è un discorso non solo di privacy ma anche di rispetto del proprio spazio virtuale
17:12che spesso invece non viene rispettato.
17:14Quanto invece viene rispettato magari uno spazio fisico?
17:17Cioè non entrare in camera mia non è come non entrare nel mio telefono,
17:21non so come dire, abbiamo una percezione molto diversa.
17:23Sì, anche che probabilmente hai più informazioni sul telefono che in camera tua, tra l'altro.
17:27Esatto, quindi diciamo che sono spazi sempre molto particolari da gestire.
17:31E tra l'altro c'è un evento questa settimana a Roma per lanciare questo podcast,
17:36giusto, mercoledì 19, vuoi parlarci,
17:39ne vuoi dare qualche appuntamento ai nostri terespettatori così possono raggiungerti?
17:44Con molto piacere, io vi aspetto mercoledì 19 alle 19 da Zalib,
17:50in via della Penitenza 35, trovate tutte le info
17:53per venire sul mio profilo Instagram Beatrix Barrett o sul profilo di Zalib
17:58e starò in compagnia di Ginevra Lamberti che è una scrittrice
18:02ed è una delle persone che ho intervistato per parlare appunto di come la tecnologia
18:06ha cambiato il nostro rapporto con la morte.
18:10E io vi aspetto lì, sono pronta a conoscervi di persona
18:14e a rispondere a tutte le vostre domande.
18:16Tra l'altro a proposito di profilo Instagram,
18:19lo trovate scritto in sovrimpressione il profilo di Beatrice
18:22e ve lo mostriamo adesso in sovrimpressione
18:24perché noi vorremmo farti in questi ultimi minuti qualche domanda proprio su di te,
18:28sulla tua formazione, sul tuo percorso,
18:31perché sappiamo che molti dei nostri giovani telespettatori
18:34hanno interesse e curiosità per quanto riguarda la professione del giornalista, no?
18:38E quindi ci fa piacere chiederti come hai deciso di intraprendere questa strada,
18:43come ti sei mossa in un mondo che comunque cambia in modo molto rapido
18:47e quindi anche la professione del giornalista si adatta a questo cambiamento.
18:53Allora, dunque, io sono sempre stata molto appassionata di giornalismo
18:57e a un certo punto ho capito che volevo fare la giornalista
19:01quando è iniziato il caso Cook,
19:02io in realtà ero piccola perché avevo 12 anni,
19:04però è successo in una realtà molto vicina a me
19:08e quindi ho capito che quella oltre a essere una grande passione
19:12e sono sempre stata appassionata di giornali,
19:14doveva essere in qualche modo il mio lavoro
19:16e quindi da lì poi ho fatto del mio meglio per arrivarci,
19:21anche perché appunto io non ero parte del settore,
19:25quindi in qualche modo ci dovevo arrivare,
19:27quindi mi sono laureata in relazioni internazionali
19:30e fin dall'università ho sempre fatto parte di giornali universitari,
19:33ho fatto radio, ho fatto Radio Lewis,
19:35che per me è stata un'esperienza fondamentale
19:37perché mi ha anche molto avvicinato al mondo del podcasting.
19:40Poi ho scritto una tesi sulla libertà di stampa
19:44facendo un'analisi sull'Italia, Malta e la Slovacchia
19:48e poi ho cominciato a lavorare per The Vision
19:51come newsletter e podcast editor
19:53e poi è arrivato il momento di lavorare da freelance,
19:59ho collaborato con l'Espresso e con Domani,
20:03sempre lavorando su Proposta,
20:05finché poi non è arrivato Storytel
20:08e adesso, diciamo, si continua così.
20:11Nel frattempo ho fatto corsi,
20:13ho studiato alla London School of Journalism
20:15e al Reuters Institute for the Study of Journalism a Oxford
20:19e questo ho continuato a informarmi e a formarmi in autonomia
20:23perché quello che ho imparato l'ho imparato sul campo,
20:25quindi a chi vuole intraprendere la professione
20:27dico provateci.
20:29Abbiamo Instagram, un'altra cosa che faccio è divulgazione su Instagram
20:32soprattutto quando è iniziato il conflitto in Ucraina,
20:34quindi se avete una passione, se avete una vostra nicchia
20:37cominciate da lì e poi vedete dove vi porta.
20:40A proposito di divulgazione su Instagram
20:43vi facciamo vedere uno dei tanti video sopravvissuti
20:46di chiamiamo così noi che pubblichiamo su Instagram
20:48da quel giorno di ormai tre settimane fa
20:51che ricordiamo, sembra proprio una sorta di...
20:53quelle che si fa ai funerali, no?
20:55Però tutti noi abbiamo perso l'audio ai nostri video
20:59e quindi proprio stamattina ho scritto a Patricio
21:01e gli ho detto Patricio voglio mettere un tuo video
21:03ma quale devo mettere che non si sente più niente?
21:06E quindi diciamo che tra i sopravvissuti c'è questo
21:09però l'idea è quella di farvi vedere lo stile della divulgazione su Instagram
21:12che deve essere veloce però comunque anche molto precisa.
21:15Guardiamolo insieme.
21:17L'FSB, l'agenzia russa che si occupa di controllare l'intelligence e i servizi segreti
21:22ha arrestato un giornalista americano.
21:24Si tratta di Ivan Gershkovich
21:26che lavorava come corrispondente per il Wall Street Journal.
21:29Gershkovich è stato arrestato a Dekaterinburg ed è accusato di spionaggio.
21:33L'FSB sostiene che il giornalista stesse cercando di impadronirsi di informazioni
21:37coperte dal segreto di Stato.
21:39Non è chiaro a cosa si riferisse di preciso l'FSB
21:42ma sappiamo che al momento dell'arresto Gershkovich stava lavorando a un pezzo
21:46sulle operazioni militari del gruppo Wagner.
21:48Al momento le accuse sono state formalizzate
21:50e Gershkovich rimarrà in carcere almeno fino al 29 maggio
21:54data intorno alla quale si dovrebbe tenere la prima udienza.
21:57In base alle leggi attualmente in vigore in Russia
21:59il giornalista rischia fino a 20 anni di reclusione per l'accusa di spionaggio.
22:03Secondo l'avvocato russo Ivan Pavlov
22:05specializzato in casi di spionaggio e che attualmente ha lasciato il paese
22:08Gershkovich è stato scelto come ostaggio.
22:11È cittadino statunitense, lavora per un importante giornale americano
22:15e potrebbe tornare molto utile in caso di uno scambio di prigionieri.
22:19Pavlov ha spiegato al Guardian che in casi come questo
22:22possono passare anche due anni dall'arresto alla sentenza.
22:25Nel frattempo la Casa Bianca ha fatto sapere
22:27che il Dipartimento di Stato è in contatto con il governo russo.
22:31Complimenti Beatrice, noi vi invitiamo a seguire Beatrice
22:34e vi invitiamo ovviamente anche ad ascoltare
22:36e lo sto ascoltando, oggi ascolto la quarta puntata
22:39e il podcast appunto su Storytel.
22:42Devo recuperare, devo recuperare.
22:43Esatto, Matteo adesso deve recuperare.
22:44Poi io e Matteo facciamo queste gare di tipo
22:46binge-watching, binge-listening di qualunque cosa
22:49e praticamente insomma vi invitiamo a sentire questo podcast su Storytel
22:53e volevo anche ricordare, perché ho controllato stamattina questa cosa,
22:56che per chi volesse abbonarsi a Storytel
22:59e ha meno di 35 anni con la Carta Giovani Nazionali
23:02ci sono sia uno sconto sia proprio un periodo gratuito
23:05per appunto per i giovani.
23:06Quindi se non avete mai provato questa applicazione
23:08che tra l'altro al di là di tutto
23:10e non è adivi lo specifico, lo dico proprio da fruitrice,
23:13è ottima per gli audiolibri, ho preparato tutta letteratura russa
23:16ascoltando i testi di letteratura russa da Storytel
23:20ed è ottima perché appunto vi permette di conoscere un sacco di cose
23:23che magari non avete mai avuto modo di leggere
23:25o di ascoltare altrove.
23:26Quindi fate appunto questa prova e sicuramente vi piacerà
23:30e ti ringraziamo tanto Beatrice per essere stata con noi
23:33e ci vediamo mercoledì qui a Roma allora.
23:36Grazie a voi, è stato un piacere, ci vediamo mercoledì.
23:40Grazie mille a te, noi vi ringraziamo appunto
23:42per essere stati con noi anche questa sera,
23:44vi ricordiamo che Social Trend torna anche domani sera
23:47e torna ogni sera alle 11 di sera in diretta
23:50e poi la sera dopo alle 19 in replica
23:52e vi ricordiamo che tutte le puntate di Social Trend
23:54sono recuperabili sul sito di Radio Roma, radioroma.it
23:57e vi ringraziamo per essere stati con noi anche stasera.
24:00Buonasera.

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