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20:19Rieccoci qui su Radio Roma Television bentornati in questo mercoledì 9 novembre
20:252022 sono Andrea Candelaresi per la prossima mezz'ora continuerò a darvi
20:29tutte le notizie che arrivano da Roma dall'Italia e dal resto del mondo
20:34rimaniamo un attimo a Roma perché alla Sapienza è stato indetto un nuovo
20:40progetto contro il bullismo. Il servizio.
20:45Alvia la seconda fase del progetto per contrastare il bullismo basato sul peso.
20:50L'iniziativa promuove l'inclusione e vuole prevenire il fenomeno legato a
20:54particolari condizioni fisiche dei ragazzi come l'obesità e il sottopeso.
20:58Protagonista l'Università La Sapienza di Roma.
21:01Il progetto è finanziato dalla Presidenza del Consiglio e coinvolge un team
21:06composto da docenti della Facoltà di Medicina e Psicologia in collaborazione
21:10con la Fondazione per lo studio e la ricerca sull'infanzia e l'adolescenza
21:14e l'associazione SOS Telefono Azzurro.
21:17La fase attuativa coinvolgerà almeno dieci scuole secondarie di primo e
21:21secondo grado del Lazio.
21:23I ragazzi vittime di violenza troveranno uno spazio di ascolto e di supporto
21:27per sviluppare strategie di resistenza al bullismo e gli insegnanti avranno
21:32modo di individuare strumenti di contrasto applicabili anche dopo la fine
21:36del progetto.
21:38Le attività riguarderanno anche i genitori che saranno aiutati a riconoscere
21:42precocemente nei loro figli i segni del bullismo.
21:45Sugli studenti si agirà invece per ridurre il cosiddetto weight bias,
21:49ovvero la preferenza sociale verso corpi perfetti.
21:53È proprio questo il fenomeno che vogliamo contrastare, ha sottolineato
21:57Caterina Lombardo, docente di Psicologia Clinica della Sapienza, secondo cui
22:02questa preferenza sociale ispira a giudizi negativi e a marginazione e azioni
22:07di vero e proprio bullismo verso chi non è conforme all'ideale stereotipato
22:11di bellezza.
22:14Ed è stato scritto in questi giorni invece la nota di aggiornamento
22:18del documento di economia e finanza, documento che è stato approvato poi
22:23dalle Camere con una risoluzione. In questo documento si legge ci saranno
22:2830 miliardi di euro per combattere il caro energia e il servizio.
22:33Il Governo stanzia 30 miliardi per abbattere il caro bollette a famiglie
22:37e imprese. La nota di aggiornamento del documento di economia e finanza,
22:41approvata dal Consiglio dei Ministri, destina per il 2023 21 miliardi di euro
22:46alle misure di contrasto all'aumento dei costi energetici. A queste risorse si
22:51aggiungono circa 9 miliardi derivanti dal cosiddetto extragettito del 2022.
22:56L'esigenza è quella di rispondere all'impennata dell'inflazione e all'impatto
23:00del caro energia sui bilanci delle famiglie e garantire la sopravvivenza e
23:05la competitività delle imprese italiane nel contesto europeo e globale.
23:09Il Governo è anche impegnato nell'attuazione del Piano Nazionale di
23:13Ripresa e Resilienza, da cui dipendono ingenti investimenti per rilanciare la
23:18crescita sostenibile dell'economia italiana. Le previsioni sul PIL sono state
23:22riviste al rialzo per il 2022, dal 3,3% al 3,7%, mentre quella per il 2023 è
23:30stata ridotta allo 0,3%. Le previsioni per i due anni successivi sono invece
23:35rimaste invariate.
23:49È in arrivo l'ingorgo fiscale di novembre che per l'erario è da sempre il
23:53mese più gratificante nell'anno. Dalle scadenze del 16 e del 30 novembre
23:58prossimi il fisco incasserà 69 miliardi. Secondo una stima elaborata dall'Ufficio
24:03Studi della CGA, le imprese in particolare saranno chiamate a versare
24:07l'IVA, l'IRES, le ritenute dei dipendenti e dei collaboratori. Le aziende inoltre
24:12dovranno onorare anche l'IRAP, l'acconto IRPEF dei propri dipendenti e dovranno
24:17versare anche le ritenute d'acconto sui compensi dei professionisti. Vista la
24:22portata del gettito, tante aziende avranno non pochi problemi a superare
24:26indenni questa raffica di scadenze fiscali. Novembre infatti costituisce un
24:31vero e proprio stress test che permetterà agli imprenditori di misurare la tenuta
24:35finanziaria delle proprie attività. L'ordinamento tributario, ricorda
24:39l'Ufficio Studi della CGA, impone al contribuente una sanzione dell'1%
24:44dell'importo da versare al fisco per ogni giorno di ritardo entro il quindicesimo
24:48dalla scadenza. La percentuale sale al 15% se il pagamento viene effettuato
24:53entro il novantesimo giorno dalla scadenza. Per omesso pagamento o per il
24:57versamento effettuato dopo 90 giorni dal termine previsto per legge, la sanzione
25:02sale al 30% dell'importo da versare all'erario.
25:07Giorgia Meloni in questi giorni è in Egitto per partecipare alla COP27, ha
25:12parlato ovviamente del clima, anche se è stata criticata per la decisione sulle
25:19trivelle che molto probabilmente riprenderanno la loro attività in Italia
25:24per estrarre gas dal sottosuolo italiano. La COP27 è stata ovviamente
25:31un'occasione per Giorgia Meloni anche per incontrare Alcisi. Con lui sul tavolo
25:36tanti dossier, non solo quello energetico ma anche quelli relativi ai casi di
25:42Patrick Zacchi e di Giulio Reggiani. Allora sentiamo le parole di Giorgia Meloni
25:48Giorgia Meloni è a Sharm El Sheikh in Egitto dove si svolgono i lavori della
25:53COP27, la conferenza internazionale sulla lotta al cambiamento climatico delle
25:59Nazioni Unite. La premier, accompagnata dal ministro dell'ambiente Pichetto
26:04Frattin, è stata accolta dal segretario generale dell'ONU Antonio Guiterres e
26:10dal presidente egiziano Alcisi. Proprio con Alcisi a margine dei lavori, Meloni
26:16ha avuto un faccia a faccia particolare. Si è parlato di approvvigionamento
26:21energetico, fonti rinnovabili, crisi climatica, ma la premier ha sollevato
26:27anche il tema del rispetto dei diritti umani, sottolineando la forte attenzione
26:32dell'Italia sui casi di Giulio Reggiani e Patrick Zacchi. Tra gli incontri di
26:38Meloni anche quello con il presidente di Israele e il premier inglese Rishi Sunak.
26:45E poi un altro caso, un'altra decisione che ha fatto discutere in Italia, che ha
26:52diviso un po' l'opinione, è quello che riguarda la pacificazione con i medici
26:57Novax, che ora potranno tornare in corsia. Il servizio.
27:01Il ritorno in corsia dei medici Novax è un segno di pacificazione di cui abbiamo
27:07bisogno. Le condizioni stanno migliorando e abbiamo bisogno di questi medici. Così
27:13dice il neoministro della salute Orazio Schillaci intervenendo la settimana scorsa
27:18al TG5. I vaccini sono stati uno strumento indispensabile nella lotta al
27:24Covid, ha proseguito Schillaci e sono da raccomandare a fragili e anziani.
27:29Quanto agli stipendi dei medici, infine, il ministro ha fatto sapere che non sono
27:34in linea con quelli europei e per questo si impegnerà a trovare una soluzione,
27:39risorse necessarie al sistema sanitario nazionale. A proposito di Covid e di
27:46sanità, il bollettino per i malati, per vedere la situazione dei malati da
27:53coronavirus non sarà più giornaliero ma settimanale. Sospesa la pubblicazione
27:58giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione della pandemia
28:03da coronavirus in Italia. A farlo sapere attraverso una nota il
28:07neoministro della salute Orazio Schillaci. Il bollettino del ministero della
28:12salute sul Covid-19, si legge, sarà diffuso una volta a settimana, il venerdì
28:18e non più tutti i giorni. Secondo il presidente della fondazione Gimbe, Nino
28:23Cartabellotta, è inaccettabile che il pubblico accesso al patrimonio comune
28:27dei dati quotidiani sulla pandemia venga interdetto dal ministero della salute
28:33con un anacronistico passo indietro sulla trasparenza. Per questo ha fatto
28:37sapere Gimbe ha inviato al ministro Schillaci una richiesta di ripristino
28:42immediato della pubblicazione giornaliera dei dati. E poi secondo
28:47recenti dati in Italia sarebbero 3 milioni i caregiver familiari ma senza
28:53nessuna tutela giuridica. In Italia i caregiver familiari sono circa 3
28:59milioni ma l'ordinamento italiano non prevede alcuna tutela giuridica che possa
29:04offrire garanzie in materia di pensione assistenziale, indennità o malattia né
29:09tantomeno assicurare una qualità della vita pari a chi non si occupa a tempo
29:14pieno di una persona con disabilità. Per il Comitato delle Nazioni Unite la
29:19mancanza di sostegni finanziari e sociali alle famiglie delle persone con
29:23disabilità configura una violazione dei diritti umani.
29:27Se ne è parlato in occasione del 56esimo congresso nazionale del notariato
29:33durante la tavola rotonda dal titolo La persona fragile il ruolo dei caregiver
29:38nuovi strumenti per le famiglie vulnerabili con la presentazione di tre
29:43proposte una modifica della normativa sul dopo di noi e un'altra al codice
29:48civile circa quanto si può disporre con il testamento e infine il riconoscimento
29:55giuridico della figura del caregiver.
29:59E adesso andiamo a vedere in tempo reale con la grafica come stanno andando le
30:06elezioni di midterm in America. Eccole qui. Allora 44 per ora i seggi che sono
30:13andati a idem, 45 invece ai repubblicani, 2 i seggi invece per gli altri partiti.
30:21Sotto vedete invece c'è la suddivisione di segge preferenze con seggi vinti
30:30stato per stato ancora tante in realtà le realtà che devono avere lo spoglio e
30:38poi c'è un dato da sottolineare questa è stata una delle elezioni di midterm
30:45con più votanti quindi delle elezioni molto sentite ma la debacle, la disfatta
30:52per idem per ora ancora non è arrivata nonostante ovviamente alla vigilia ci si
30:58aspettasse qualcos'altro almeno i sondaggi politici dicevano questi.
31:04Cambiamo argomento adesso passiamo invece alle novità che potrebbero
31:08arrivare per le piccole emittenti e quando c'è da parlare di libertà
31:14d'informazione sappiamo chi chiamare ovvero Fabrizio Abate di Asso Diritti
31:18buongiorno presidente. Buongiorno a tutti. Molto bene allora mi ha contattato
31:26presidente per parlarmi di una nuova proposta che è arrivata direttamente
31:31potrebbe arrivare direttamente dal governo Meloni in questi giorni una
31:35proposta che è stata approvata anche dall'area ovvero radio televisioni
31:39europee associate che cosa si dice in questa proposta perché serve per la
31:45libertà di informazione anche per le piccole emittenti? No per ora la proposta
31:52è dell'area cioè noi proponiamo al governo di intervenire non sappiamo
31:58ancora come il governo speriamo che accolga le nostre proposte.
32:05E cosa dice l'area? Ha fatto un documento di cinque pagine perché le prime
32:12pagine sono dedicate a spiegare perché in questo momento le piccole emittenti
32:19sono in difficoltà e qui vale la pena di dire una parola in più perché tutti
32:27sono in difficoltà in questo momento per motivi economici la situazione è un po'
32:33difficile e lo sappiamo per tutti per tutte le piccole imprese e le emittenti
32:40soffrono come tutti gli altri ma soffrono di qualcosa di più e cioè di una serie
32:46di norme vessatorie che hanno fatto chiudere decine di piccole emittenti.
32:53Se noi non capiamo che le emittenti radio televisive sono oggi in difficoltà più
33:00di altri per motivi di politica informativa e non non capiamo l'emergenza
33:09che stiamo vivendo. Certo e soprattutto poi c'è anche un'equazione che magari
33:15andrebbe rota cioè fare informazione non è per forza fare impresa e in questo lo
33:22Stato deve avere un ruolo attivo. Ecco qui è colto il punto centrale che noi
33:30dell'area andiamo a illustrare cioè confondono viene confuso dal governo dai
33:38governi precedenti purtroppo speriamo non da questo e dalla Confindustria che
33:46preme per questa interpretazione il fatto che le piccole emittenti locali fanno
33:53informazione e cultura, valorizzano e danno voce al territorio e quindi
34:00consentono la crescita economica, consentono di indicare problemi locali di
34:06cui nessuno se no si occupa. Questa è un'attività di servizio sociale e
34:12culturale e va sostenuta. Poi alcune di queste piccole imprese sono così
34:20fortunate da diventare una vera impresa economica quindi non più un'attività
34:27solo culturale, sociale spesso condotta avanti con pochissimi mezzi e allora
34:35avrà il trattamento delle imprese, delle piccole imprese. Purtroppo finora non è
34:41stato così, si è voluto mettere una camicia di forza a tutte le emittenti
34:47obbligandola a chiudere perché gli si impongono degli standard che sono delle
34:53imprese e che loro non possono reggere e gli si impongono oggi dei costi di
35:01bollette che nessuno va a aiutare, va a sovvenzionare pur essendo loro
35:11attività energivore, cioè gli serve di tenere accese le antenne per tutto il
35:16giorno. Nessuno si occupa dei costi della capacità trasmissiva che vuol dire i
35:24ponti radio e i quali vengono determinati da due soggetti privati che hanno
35:32un interesse solo a guadagnare e aggiungo io a favorire le grandi imprese.
35:40Naturalmente non è un delitto guadagnare ma ci deve essere un servizio sociale,
35:47c'è un servizio per tutti. Queste sono le due richieste principali e immediate
35:54dell'area, ma l'area chiede anche che venga fatta una riforma del settore per
36:00affermare le cose che tu hai detto all'inizio, cioè che noi facciamo
36:05informazione indispensabile per attuare i dettati costituzionali, indispensabile
36:12per dare la voce alle territori, alle piccole imprese, alle attività sociali.
36:21Quindi sarà importante intervenire in primis sulle bollette, poi anche sugli
36:26affitti perché ovviamente il caro vita, il caro prezzo, il caro energia va ad
36:31incidere anche sugli stabili e poi da quello che ho capito quello che si chiede
36:37appunto è anche una riforma vera e propria dell'editoria, di come vengono
36:42gestiti anche i fondi statali per l'editoria che andrebbero attualmente
36:47con il sistema attuale ad alimentare soltanto un percorso che favorisce poi
36:53quelli che sono già i grandi media. Ecco allora le chiedo ma perché è
36:59importante puntare sul locale? Cosa può dare il locale in più rispetto ad una
37:06testata ad esempio che opera sul territorio a livello nazionale?
37:11Allora prima cosa cominciamo col dire che noi non è che non capiamo che anche i
37:17grandi media hanno le loro difficoltà come tutte le imprese, però si comincia
37:23ad aiutare i più piccoli, non si mettono assieme e poi ai più grandi, ai grandi
37:29colossi, a gente che maneggia miliardi e che fa il suo mestiere, però è un
37:36mestiere diverso e il mestiere diverso è esattamente questo, chi è che si occupa
37:42dei piccoli borghi, delle silenze locali, dei problemi sociali, delle proteste dei
37:49cittadini nei singoli quartieri, nelle singole città, nei singoli paesi di cui
37:56l'Italia è ricca? Chi è che se ne occupa? Materialmente i grandi media possono dare
38:02solo un piccolo spazio e lo danno solo quando le notizie diventano abbastanza
38:07importanti, cioè le selezionano. La ricchezza dell'Italia, attenzione dell'Italia
38:13in tutto il mondo, era la ricchezza del pluralismo, cioè aveva centinaia e centinaia
38:21di piccole antenne che erano spesso fatte da gruppi assolutamente spontanei, è come
38:28se noi tassassimo i circoli culturali, è come se noi volessimo vessare le associazioni,
38:35cioè la libertà di associazione e di pensiero che oggi deve avvenire anche in modo telematico,
38:42questo è quello che noi rivendichiamo, non è che non vogliamo che i grandi ci abbiano
38:48gli aiuti che hanno le altre imprese, ma bisogna tenere separate queste due cose e ricordarsi
38:55che le radio libere, le tv libere stanno svolgendo un ruolo, come vedi anche questo, quello di
39:02stamattina, noi su una grande emittente nazionale non avremmo voce, perché non diciamo
39:10le cose che piacciono a loro, ecco che è una forma di censura, di indebolimento della
39:16democrazia, ti faccio un esempio che tu hai fatto poco fa nel telegiornale, e cioè si
39:24parla dei disabili, facciamo un esempio, benissimo, nessuno dice che l'indenità di accompagno
39:31dei disabili è ferma da anni a una cifra ridicola, ridicola, minore del reddito di
39:38cittadinanza, cioè questi non devono campare, i disabili che hanno più spese, i car driver
39:46tu hai citato, benissimo, però cominciamo ad aumentare l'indenità di accompagno, però
39:53ti sfido, questa proposta, questa richiesta la trovi nei grandi media? No, purtroppo,
40:00perché loro si occupano delle tematiche scontate, delle tematiche nazionali, ecco
40:07che ci vuole qualcuno che possa far crescere della domanda che poi magari i media nazionali
40:14riprenderanno. Ecco poi quello che vince su tutto ovviamente, come sempre la qualità
40:20anche del prodotto, bisogna consentire anche alle piccole emittenti di dare qualità, di
40:25avere quei fondi per dare qualità ad un prodotto che poi può piacere al pubblico, può interessare
40:29al pubblico e quindi che può in qualche maniera informare per davvero, avere quel
40:35lago dorato, quel lago ipodermico dorato si diceva in sociologia della comunicazione,
40:41che possa arrivare a tutti attraverso l'interesse. Per quanto riguarda invece il pluralismo nei
40:47grandi media, c'è nei media anglosassoni una figura che qui manca, che è quello dell'ombustman,
40:56ovvero una figura esterna all'azienda che viene a contatto con l'azienda, che lavora
41:03all'interno dell'azienda per controllare molto semplicemente che tutto il processo
41:08che crea la notizia, che serve per creare la notizia, venga svolto nel rispetto del
41:14pluralismo. Anche una figura del genere può essere inserita nel nostro giornalismo, può
41:19essere inserita nel nostro modo di fare informazione. Allora, io credo che il pluralismo sia la
41:27prima garanzia, ma ovviamente una richiesta di questo genere, cioè di controllo, non
41:34verrebbe sostenuta dai grandi media, oppure verrebbe svuotata. Tu sai che si possono fare
41:41mille figure, ma poi svuotarle se non riesce l'ombustman o qualsiasi elemento di garanzia
41:50a essere indipendente e libero. E come fa a essere indipendente e libero se non ha
41:56canali alternativi per far notare le sue critiche, per far osservare le sue azioni? Ecco perché
42:06il pluralismo è democrazia. Io lo dico in ogni occasione, attenzione signori, anche
42:13nei regimi non dico dittatoriali, ma autoritari, ci sono più voci, ma sono solo le voci dei
42:21potenti, dei grandi, sono i gruppi di potere che sono intorno alle oligarchie, magari in
42:30regimi restrittivi, ma non sono democrazia. La democrazia è se riescono a parlare i piccoli,
42:38se riescono a parlare la gente, se riesce a far salire le proprie richieste e le proprie
42:45proteste ad un livello nazionale ascoltabile. Ecco perché è indispensabile in un paese
42:51che si regge su mille piccoli borghi, su mille piccoli territori, perché è il territorio
42:58nostro che è articolato, non è una grande pianura, su mille piccole imprese che danno
43:04l'occupazione locale, è chiaro che se noi le ammazziamo, ammazziamo l'economia locale,
43:12desertifichiamo i territori, poi vengono le multinazionali, si prendono i soldi degli
43:19incentivi, non si sa perché, sono costruiti sempre a favore di grandi imprese, di multinazionali,
43:26appena sono finiti quegli incentivi, mentre la piccola impresa se è stata aiutata poi
43:31cresce, quelli se ne vanno perché è esattamente la caratteristica delle multinazionali e delle
43:37grandi imprese di poter delocalizzare facilissimo.
43:56Grazie Presidente.
44:06Grazie a voi.
44:26Sottotitoli e revisione a cura di QTSS