Aumento dei contagi, gestione dei casi di reazioni avverse e considerazioni sulle norme burocratiche che stanno rallentando il paese, in alcuni casi peggiorando la vita delle persone. Questi gli argomenti trattati durante "Roma di Giorno" con Antonio Magi, Presidente dell'Ordine dei medici di Roma. Sulla situazione odierna dice Magi: "Con prudenza possiamo attuare riaperture, sempre con un occhio ai numeri, ma la situazione è sotto controllo".
Per quel che riguarda invece la gestione della pandemia dal punto di vista burocratico il Presidente è molto chiaro e sottolinea che il problema gestionale non c'è solo per quel che riguarda il covid: "La burocrazie è il male di questo paese, ma che non riguarda solo il covid, ma anche altri aspetti della gestione sanitaria ordinaria".
Dal punto di vista sanitario il Dottor Magi si dice convinto che le scelte messe in atto in questi mesi siano state efficace: "Vista la copertura vaccinale che abbiamo, a livello sanitario quello che è stato fatto è stato fatto bene, ma comunicato molto male".
Per quel che riguarda invece la gestione della pandemia dal punto di vista burocratico il Presidente è molto chiaro e sottolinea che il problema gestionale non c'è solo per quel che riguarda il covid: "La burocrazie è il male di questo paese, ma che non riguarda solo il covid, ma anche altri aspetti della gestione sanitaria ordinaria".
Dal punto di vista sanitario il Dottor Magi si dice convinto che le scelte messe in atto in questi mesi siano state efficace: "Vista la copertura vaccinale che abbiamo, a livello sanitario quello che è stato fatto è stato fatto bene, ma comunicato molto male".
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NovitàTrascrizione
00:00per chi ci stesse guardando dal
00:05digitale terrestre noi siamo in
00:06collegamento con Antonio Maggi
00:08presidente dell'Ordine dei
00:10Medici di Roma. Buongiorno.
00:11Buongiorno. Buongiorno a tutti.
00:13Allora ehm questi collegamenti
00:15mi fanno capire quanto a volte
00:18a proprio a livello temporale
00:20ci sono dei collegamenti
00:22internazionali che sono
00:23internazionali e che sono
00:25internazionali e che sono
00:27internazionali e che sono
00:28internazionale ma a proprio a
00:31livello temporale il mondo eh
00:33cambia in maniera repentina
00:34perché noi ci eravamo lasciati
00:37ehm a luglio agosto comunque in
00:39estate quando ci preoccupavamo
00:42per l'immondizia romana che
00:44poteva eh in qualche modo eh
00:47rovinare dal punto di vista
00:49della salute proprio le la
00:51nostra estate ehm eravamo in un
00:53periodo nel quale no ci
00:55raccontavamo di eh
00:56dell'importanza dei vaccini di
00:58troviamo che ne abbiamo tre che tantissime persone si stanno ammalando e che i contagi
01:02sono di nuovo in aumento. Però non so, mi aiuti un po' lei a capire perché mi sembra
01:08che stiamo andando un po' di nuovo navigando a vista nel senso che abbiamo annunciato
01:14delle riaperture che poi in Europa hanno già attuato da mesi e però già sento parlare
01:21qualcuno e sento dire che queste riaperture potrebbero essere premature. Allora per fare
01:27all'inizio un quadro generale, c'è chiarezza su quello che dobbiamo fare? Cioè siamo
01:32convinti di quello che stiamo facendo al momento o stiamo un po' ancora in attesa di vedere
01:38quello che accadrà? Beh, io distinguerei quelle che possono essere delle decisioni
01:43legate a determinati momenti rispetto a quelle legate a rapporti di natura di riposo sanitario
01:49e del proprio. Allora è chiaro che una pandemia e quindi una situazione che stiamo vivendo
01:55dovrebbe dare massima prudenza in assoluto per quanto riguarda anche, seguendo quelli
02:00che sono i numeri che vediamo, la capacità che abbiamo avuto noi di fare copertura vaccinale
02:06e su questo inizialmente si è partiti in questo modo. Ovviamente ci troviamo anche
02:12in una situazione particolare, abbiamo anche purtroppo un'indizia di vaccinazioni, ci troviamo
02:18anche una guerra al momento che ci turbano un po' e ovviamente questo crea anche dei problemi
02:26di altro tipo, anche a livello economico e a livello sociale. Quindi è chiaro che dobbiamo,
02:32visto la copertura vaccinale che abbiamo, vista la situazione che noi stiamo vivendo,
02:37devo dire che se con prudenza, con calma attuiamo quelle che sono queste riaperture, noi secondo me
02:44ne usciamo abbastanza bene, chiaramente sempre pronti a vedere sempre i numeri, quindi seguire
02:50esattamente quelle che sono le curve epidemiologiche e quindi agire di conseguenza. Abbiamo avuto degli
02:56aumenti di contagiati in questo periodo, di positivi, abbiamo però una situazione sotto
03:04controllo a livello di ricoveri e di terapia intensive, tranne quelli che purtroppo magari
03:09o non hanno una copertura vaccinale o hanno patologie importanti per cui chiaramente hanno
03:15anche necessità di essere eseguiti a livello ospedaliero, ma insomma in linea di massima
03:20stiamo andando abbastanza bene. In questi giorni abbiamo avuto anche un lieve calo, quindi si sta
03:25un po' rallentando anche questa curva che abbiamo avuto di nuovamente in Grecia. È chiaro che
03:29dobbiamo stare sempre attenti, io ritengo che ognuno di noi deve essere il più prudente possibile.
03:36Vediamo, secondo me va monitorato di volta in volta. A livello sanitario devo dire che
03:42più siamo prudenti meglio. Diciamo così, come lo ha detto lei, mi sembra possa essere accolto
03:51da tutti. Sappiamo che ormai in Italia ci sono queste due fazioni, però mi sembra che si rientri
03:57nel buon senso. Però il problema che io sto riscontrando in questi mesi e sentendo anche
04:02tantissime persone che mi contattano è che quello che dice lei poi nelle applicazioni pratiche nella
04:07vita normale delle persone non viene poi sempre rispettato e dalla parte dei cittadini, ma anche
04:12dalla parte delle istituzioni. Le faccio un esempio. Io nelle scorse settimane ho sentito
04:18tantissime persone che purtroppo sono state colpite da reazioni avverse da vaccino. Sappiamo
04:24che sono usciti dei dati ufficiali che queste persone esistono e che purtroppo sono state
04:29anche nascoste, nel senso che comunque a livello giornalistico, ovviamente non parlo di livello
04:34medico al quale fa riferimento lei, sono state un po' dimenticate, almeno loro, quello che mi
04:40raccontano e che si sentono così. Ora c'è un problema grosso perché tutta quella burocrazia
04:45che noi abbiamo creato per cercare di limitare il contagio sta dando grandi disagi anche a
04:52queste persone che hanno anche problemi fisici adesso e di salute. Per esempio io tra poco
04:58parlerò con una ragazza che si chiama Chiara che ha avuto l'esenzione dopo il vaccino perché
05:04è stata male dopo il vaccino, ha avuto l'esenzione e adesso per fare la digitalizzazione, per passare
05:10dal cartaceo al digitale, è una settimana che lei non può fare nulla perché non si riesce a
05:14riunire una commissione che faccia questo passaggio dalla carta al digitale. Non è secondo lei il caso
05:22di lasciare un po' più libere le persone? Perché lei prima ha fatto un discorso molto interessante
05:27che io sento poco fare, cioè la differenza tra il piano medico e il piano burocratico e
05:34di libertà delle persone. Se non siamo in grado di dare alle persone nemmeno la digitalizzazione
05:42di un certificato al momento, non è forse il caso di allentare un po' perché soprattutto quelli che
05:47sono stati più colpiti per un motivo o per un altro possano quantomeno fare una vita quasi
05:53normale. Noi oltre alla pandemia virale abbiamo la pandemia burocratica in Italia, non è soltanto
05:59un problema dei vaccini o di altro. Possiamo raccontare tante tante storie che non hanno
06:05nulla di sanitario ma tanto di burocratico e che comunque vanno a intervenire sulla vita quotidiana
06:10e sulle problematiche che noi abbiamo tutti i giorni. Quindi andrebbe sicuramente liberalizzato
06:16il più possibile, quindi diciamo deburocratizzato il più possibile, ma quello che c'è da fare è che
06:22quando le cose vengono messe in atto e vengono previste per legge potrebbero essere applicate,
06:27su questo non ci piove. Lo vediamo in tante situazioni, per esempio parliamo tanto di
06:31telemedicina, ma sappiamo perfettamente che in Italia la rete non è uguale dappertutto. Se sto
06:40a Milano è una cosa, se sto a Reggio Calabria è un'altra. Quindi prima di mettere in modo dei
06:45meccanismi bisogna essere sicuri poi che questi meccanismi possano funzionare. Sicuramente la
06:49burocrazia è enorme, su questo non ci piove, avremmo dovuto semplificare tutto quanto,
06:54però ecco chiaramente io faccio un altro mestiere, io faccio il medico, quindi a livello sanitario
06:58chiaramente quello che è stato fatto magari è stato fatto bene, è stato comunicato molto male,
07:04magari molto spesso, è stato anche diciamo complicato dalla burocrazia. Quello che stava
07:12raccontando lei è uno dei tanti casi che ci sono. L'altra cosa che voglio ricordare a tutti
07:18quanti è che la libertà è legata anche alla responsabilità di ognuno di noi, che noi parliamo
07:22tanto di libertà, ma poi ognuno di noi deve essere responsabile di quello che fa. Se si è
07:26irresponsabile è chiaro che poi escono delle norme che limitano la libertà. Ecco la libertà è legata
07:32rispetto a quello che è il nostro grado di responsabilità e di garantire la vita comune
07:38insieme agli altri e sapere quali sono anche le esigenze degli altri oltre che le nostre. Ecco
07:43questo è importante, c'è un'educazione civica, un qualche cosa che ci fa capire che noi non
07:48viviamo da soli, viviamo in società e esiste. E io voglio ricordare tanto per fare esempio il
07:54semaforo rosso è una limitazione della libertà, però senza il semaforo rosso probabilmente negli
07:59incroci ci sarebbero molti incidenti e molti morti. Certo però le posso dire una cosa, ora non è
08:04ovviamente riferito a lei, ma è un po' come dire un mix tra la classe medica e quello che sentiamo
08:12soprattutto in tv, che sappiamo in questi anni è diventato anche un punto di riferimento,
08:18soprattutto quello che ci viene raccontato dalla televisione e dalle radio. Però secondo me
08:26continuare a non riconoscere alcuni errori che sono stati fatti ovviamente in buona fede o
08:34comunque c'è ancora chi, e io lo sento spesso, non riconosce che comunque il panorama mondiale
08:41sia un po' cambiato e fare riferimento comunque sempre a norme stringenti e alla possibilità che
08:48ancora ci siano delle limitazioni nel caso i casi aumentino. Mi sembra che stride secondo me un po'
08:55con quello che è la realtà perché poi se viene detto che alcune norme sono ancora tutt'oggi
09:00necessarie, che alcune procedure sono ancora fondamentali e poi però io da qui mi collego
09:05con la Spagna, mi collego con l'Inghilterra, mi collego con la Romania, mi collego con l'Ucraina
09:09e il Green Pass in alcuni stati non c'è mai stato e le persone, non lo so faccio l'esempio di Madrid
09:15dove non è mai stato introdotto né base né rafforzato e le persone vivono e sono un po'
09:21più serene e faccio l'esempio di Bucharest che è un'altra città in cui il Green Pass non è mai
09:25stato introdotto e le persone vivono e sono ancora serene. Io ora dovrei spiegare a Chiara che senza
09:30la digitalizzazione del suo Green Pass non può nemmeno andare all'università e al lavoro. Forse
09:36sarebbe il caso anche da chi ha combattuto così strenuamente per queste norme dire va bene ci
09:42siamo accorti che da altre parti però funziona in modo diverso, ha funzionato in modo diverso,
09:47in qualche modo i tassi dei contagi sono rimasti gli stessi. Sarà il caso anche che gli italiani
09:53possano vivere più serenamente perché poi al di là di questo esempio di Chiara ci sono tanti
09:57ristoratori che vivono alla frontiera con la Svizzera con la Francia che abbiamo sentito che
10:02hanno perso tanti soldi perché ovviamente in Italia c'erano delle limitazioni che altrove
10:07non c'erano e allora forse oltre ad appellarsi alla responsabilità dei cittadini non sarebbe
10:13ogni tanto il caso anche di appellarsi alla responsabilità di chi va in televisione e a volte
10:18racconta delle realtà che possono essere smentite ormai anche facilmente. Senz'altro questa è una
10:25domanda che non può fare a me perché a livello medico è chiaro che il green pass non c'entra
10:29nulla. Certo se tutti quanti fossero vaccinati sicuramente avremmo una situazione molto migliore,
10:35noi ce l'abbiamo. Se in Italia hanno deciso di fare il green pass per arrivare ad un risultato
10:40di una copertura vaccinale importante è stata una scelta di natura politica che va bene ha
10:48dato i suoi risultati, risultati che non ci sono in altre parti del mondo. In questo momento a Shanghai
10:53per esempio c'è il lockdown, quindi dipende un po' quello che è la momentaneità, quello che è la
10:59situazione del momento. Io quando parlo di responsabilità parlo che c'è una situazione
11:03particolare, è chiaro che non abbiamo mai vissuto, erano anni che non vedevamo situazioni di questo
11:10tipo. Chiaro che la pandemia ci ha preso tutti quanti alla sprovvista, io voglio ricordare che
11:16sono morti ad oggi 372 medici soltanto per stare a curare le persone per la pandemia, quindi non è
11:27che è una cosa banale. Ogni giorno quotidianamente continuiamo a vedere centinaia di morti, quindi
11:33non è che la situazione è sotto tranquillità, ecco cose che ci stanno anche in altri paesi
11:38ovviamente. Sono delle situazioni particolari e che ognuno ha deciso nella massima libertà di
11:45ogni popolo di gestirsela in maniera differente. Poi se lei mi parla di burocrazia, sulla burocrazia
11:51non posso non essere d'accordo con lei. La burocrazia è il male di questo paese, in questo
11:57paese noi abbiamo questo fatto che è veramente folle. Faccio un esempio banale senza parlare di
12:03covid, se io devo curare un paziente, il paziente deve andare al medico di famiglia, farsi fare la
12:08richiesta, con questa richiesta andare al CUP, prenotare al CUP, andare a vedere quando gli
12:12danno l'appuntamento, poi magari il giorno, magari dopo sei mesi arriva quel giorno che il
12:17macchinario è rotto e il medico è malato. Ragazzi, non è possibile una situazione, ci sono tanti
12:22sistemi e tanti modi, si prende in carico un paziente, non c'è manco bisogno di mandarlo in
12:27giro. Quando uno sa le prenotazioni le fa direttamente il medico di famiglia, rispetto a
12:31quelle che servono o in ospedale o negli ambulatori pubblici, abbiamo risolto tutta la parte
12:36burocratica e il paziente è molto più contento. Dobbiamo avvicinarsi sempre di più noi a quelle
12:41che sono le esigenze della popolazione, su questo non ci trovi e là la situazione che dobbiamo
12:46modificare. Poi, giustamente, come dice lei, ognuno ha dato i suoi pareri, ci sono stati tanti
12:53soggetti che hanno parlato, insomma, io ritengo che avrebbero dovuto parlare molto di meno,
12:57magari con elementi alla mano. Però devo dire che tutto sommato noi in Italia, a parte quelle
13:07norme che hanno creato un minimo di limitazione per quanto riguarda la libertà, tutto sommato
13:14in questo periodo stiamo vivendo una quasi normalità. Non vedo che la gente comunque
13:20è in giro, non si muove eccetera. In altri paesi purtroppo non sta accadendo questo,
13:26quindi dobbiamo ritenerci soddisfatti. Va bene, io la ringrazio anche se sull'ultimo
13:32punto di vista non è che sia così d'accordo. Io spero che si possa tornare presto a trattare
13:41le questioni mediche in modo medico. Nel senso, io sono Marco Napoleoni, vado dal medico Antonio
13:48Maggi che mi dice che per te che hai avuto il covid, che sei tre volte vaccinato, che sei una
13:54volta vaccinato, quello che è giusto fare per te è questo qui, dal punto di vista medico,
13:59senza che un governo o un virologo in televisione mi dica quello che è giusto fare, anche perché le
14:05condizioni cliniche delle persone sono differenti per tutti. La vedo che annuisce, quindi immagino
14:10sia d'accordo con me e quindi io spero che la prossima volta che ci risentiamo sia così. Grazie
14:15ad Antonio Maggi, Presidente dell'Ordine Medici di Roma. Buona giornata. Altrettanto. Andiamo
14:21in pubblicità e poi torniamo con la storia di Chiaro.