Questa settimana il maestro Pier Francesco Pingitore, per la rubrica "Il caffè con il maestro", ha scritto "La ballata del bagnante ignudo".
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NovitàTrascrizione
00:00Invece veniamo al nostro vero maestro, nel senso abbiamo questo bell'appuntamento
00:04con il caffè con il maestro, quindi anche l'ora giusta, a undici e mezza, ci
00:10sta un caffè che ci porterà poi verso l'ora del pranzo e io ci tenevo a
00:16riprendere un po' il punto su quello che è stato uno degli argomenti della
00:22settimana perché ci sono tante notizie importanti, i nostri banali come
00:28Federico e Valentina spesso danno notizie, poi c'è la politica, lo sciopero,
00:34questa elezione supplettiva a Roma, ma secondo me la notizia di riferimento
00:39maestro, poi mi dica lei, è quel personaggio, quell'uomo di colore che ha
00:45ritenuto opportuno di smettere i suoi abiti lavorativi e dare un po' di colore
00:53alla sua giornata girando nudo per Roma, disquisendo con una persona delle
01:00forze dell'ordine e andarsi a fare un bagno nella fontana.
01:06Mi pare un'introduzione perfetta, io guarda caso ho scritto una ballata
01:14del bagnante in nudo, posso recitarla? Assolutamente sì, ma io ero sicuro che
01:21lei avesse trovato tra tutti i temi della settimana
01:24quello che veramente fa perno sulla vita degli italiani, perché lei è sempre
01:29molto puntuale, quindi ero veramente sicuro, poi ragioneremo meglio, ma ci
01:35tenevo a sentire questo perché effettivamente i suoi sonetti, le sue
01:38ballate, secondo me sono uno degli appuntamenti fissi della nostra settimana
01:42qui a Radio Roma. Grazie, posso dar lettura?
01:46Assolutamente sì. Io devo essere sempre autorizzato dal direttore. Dunque, ballata
01:55del bagnante in nudo, hai visto tu come ha tenuto banco quel
02:01nigeriano diversamente bianco, tra le più belle cosce s'è tuffato che
02:08una fontana abbia mai vantato con le sue quattro ninfe senza uguali, fontana
02:14delle naia di immortali. Nel gran zampillo in mezzo a quella piazza, delle
02:21sedra chiamata ai tempi belli, indove lo scultor Mario Rutelli forgiò nel
02:28bronzo la splendida ragazza che posò ignuda e fu scandalo allora che la
02:34Marchesa sembrò di Santa Fiora, così almeno se disse servo ognuno e chi la
02:41conosceva amabilmente, pare che dubbio non cebbe veruno che al buon conoscitor
02:49coscia non mente. Erano i primi anni novecento, le belle dame passavano in
02:56carrozza, Roma splendeva come un firmamento e chi l'immaginava così
03:03zozza come oggi coi sorci e coi cinghiali e coi sindaci che poi so tutti
03:10uguali. E giustamente se nei tempi andati nelle fontane il bagno era esclusiva
03:19d'un'attrice famosa o d'una diva, adesso è il tempo degli smutandati, tutti
03:26ignudi, senza coprisse niente, che manco la vergogna della gente. E quel signore
03:34armato di bottiglia che sguazzava nell'acqua l'altro giorno non solo
03:41decreate il parapiglia ma prima o dopo ce farà ritorno perché questo oramai è
03:47quel paese in dove ognuno ce fa gli comodacci e la buona creanza va per
03:54stracci e chi rompe non paga mai le spese. Perciò giustamente il nigeriano
04:01pensò de pote annac cor pesce in mano come diceva un'antica canzonaccia quando
04:08fu posto in cima alla fontana un uomo con un derfino tra le braccia e quel pesce
04:15sembrò una cosa strana. Ma resta comunque stabilito tra i quartieri le piazze e
04:23i rioni che tutti oramai l'hanno capito Roma è proprio la vigna dei coglioni.