Paolo Levi della Redazione di Parigi dell' Ansa interviene in diretta durante "Roma di Giorno" in seguito al presidio di protesta avvenuto a Piazza Montecitorio indetto dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana
Category
🗞
NovitàTrascrizione
00:00di giorno. Le tredici e dieci
00:04minuti torniamo in diretta.
00:06Questa è Roma di giorno. Noi
00:07siamo in collegamento con Paolo
00:09Levi eh dell'ANSA della
00:11redazione di Parigi perché
00:13questa mattina è andata in
00:14scena una manifestazione
00:15indetta dalla Federazione
00:16Nazionale Stampa Italiana in
00:18Piazza Montecitorio. Eh
00:19intanto buongiorno buongiorno
00:22Paolo. Buongiorno a voi.
00:23Grazie per l'invito. Buongiorno.
00:25Allora ci racconti un po' come
00:26è andata questa mattinata e
00:29come siete venuti a tornare da
00:31Parigi per partecipare a
00:33questa manifestazione? Io sono
00:36tornato da Parigi apposta mi
00:38son preso pure dei giorni di
00:40ferie come si dice perché quella
00:42dei precari ormai è diventata
00:44una situazione insostenibile e
00:47eh coperta tra l'altro da una
00:49coltre di indifferenza totale
00:51quindi eh ci vorrebbe veramente
00:53l'intervento della protezione
00:55civile e siccome la protezione
00:58c'è la protezione di questi
01:00giornalisti precari che oggi
01:01più che mai dobbiamo dar prova
01:03di unità, solidarietà,
01:05fraternità e empatia per
01:07cambiare le cose perché non se
01:09ne può veramente più. Eh per
01:12dirvela in breve vi faccio
01:13l'esempio dell'ANSA ma credo
01:15qui di sintetizzare un
01:16sentimento diffuso anche tra
01:18molti altri precari del mondo
01:20del giornalismo e delle
01:21informazioni in Italia. I
01:23precari oggi sono diventati la
01:26quindi la prima agenzia in
01:28Italia. Siamo noi la colonna
01:30portante dell'informazione
01:32ANSA in Italia e non abbiamo
01:34nemmeno il diritto di avere un
01:36dialogo di avere un
01:38riconoscimento da parte del
01:40direttore o del presidente
01:42dell'ANSA perché non siamo
01:44riconosciuti come giornalisti
01:46a tutto tondo di serie A ma
01:48siamo come dei fuochisti, dei
01:50fantasmi nascosti. Allora
01:52questa cosa poteva funzionare
01:54quando i precari potevano
01:56rappresentare una piccola parte
01:58di un corpo redazionale, un
02:00quindici per cento. Oggi invece
02:02siamo diventati maggioranza e
02:04siccome le regole sono quelle
02:06vecchie non c'è non c'è
02:08coordinamento, non c'è
02:09collegamento tra l'alto e il
02:11basso. Viviamo praticamente
02:13come diceva De Gregori nella
02:15canzone Titanic nella sala
02:17macchina non ci vede nessuno
02:19ma siamo quelli che danno
02:21l'informazione a tutti i giornali
02:23in Italia. Io lo faccio dalla Francia
02:25per esempio tutta la partita del
02:27Recovery Fund, il fondo di rilancio
02:29da 750 miliardi che permetterà
02:31la ripartenza dell'Italia e dell'Europa
02:33che è stato possibile anche
02:35grazie ad un'intesa e ad
02:37un'alleanza di ferro tra Francia e Italia
02:39che sono riuscite in qualche modo a
02:41ribaltare la posizione dell'austerità tedesca
02:43è passata attraverso
02:45l'informazione anche dell'ANSA
02:47quella che io per esempio ho dato da Parigi.
02:49Quindi è giusto che oggi
02:51questo tema qui, questo tema dei precari
02:53io sono una Ferrari nel senso che
02:55personalmente sono
02:57anche tra quelli che
02:59meno si possono lamentare perché ho dei
03:01compensi abbastanza corretti anche se non
03:03hanno nulla a che vedere con i giornalisti
03:05articolo 1 di Serie A.
03:07Comunque sono 12 anni che sono lì
03:09continuano a dire che sono giovane
03:11ho 45 anni io non so in Italia
03:13come sia ma in Francia se uno ha
03:1545 anni insomma non è più
03:17giovane anzi si avvia quasi verso la
03:19posizione. Comunque detto questo
03:21io mi metto da parte e vi parlo anche
03:23del problema di tanti cronisti che
03:25se la vedono molto peggio di me
03:27ce ne sono alcuni che prendono anche 5 euro
03:29loro di appezzo, è uno scandalo
03:31e danno l'informazione, sono loro
03:33la ninfa vitale di questa agenzia
03:35quindi bisogna assolutamente
03:37nessun piglio polemico
03:39però bisogna spezzare questo
03:41cerchio mortifero di indifferenza
03:43bisogna essere consapevoli di questo
03:45il mondo è cambiato, è cambiato
03:47il mondo dell'informazione, bisogna
03:49prendersi tutti, mano nella mano
03:51noi precari, i giornalisti
03:53veri,
03:55contrattualizzati, i direttori
03:57gli editori
03:59il mondo delle istituzioni, mettersi intorno
04:01a un tavolo e ripensare
04:03il sistema informativo dell'informazione
04:05di domani perché se no così
04:07moriamo, non c'è futuro
04:09senza giustizia. Paolo
04:11io devo fare una considerazione e poi
04:13farti una domanda, nel senso che
04:15diciamo che
04:17questo secondo me almeno non è un problema
04:19che riguarda il mondo del
04:21giornalismo e dell'editoria ma
04:23un sistema ormai diffuso
04:25di quasi
04:27struttura della società
04:29in Italia, nel senso che comunque tutti
04:31quelli che
04:33come giovani che studiano poi
04:35a un certo punto sono costretti a fare un tirocinio
04:37un tirocinio extracurricolare
04:39un periodo di prova
04:41un praticantato per qualsiasi tipo
04:43di lavoro poi
04:45non riguarda ripeto solo il giornalismo
04:47secondo me ma riguarda qualsiasi
04:49ambito lavorativo. Ci sono altri
04:51paesi, io ho avuto la fortuna di lavorare
04:53in altri stati europei tipo in Inghilterra
04:55tu fai tre giorni di prova
04:57se il lavoro è non ad
04:59altissima responsabilità
05:01se è un lavoro ad altissima responsabilità
05:03fai un mese, due mesi, tre mesi poi sei
05:05assunto a tempo indeterminato, punto, il precariato
05:07non c'è, non esiste
05:09un concetto
05:11per cui tu, parliamo spesso
05:13anche qui a Roma Digiorno con i professori
05:15se tu fai il professore da dieci anni
05:17non esiste che tu sei precario
05:19cioè tu fai il professore, sei un professore
05:21di italiano, matematica, del liceo
05:23tu sei un giornalista da dieci anni
05:25sei un giornalista, il precariato
05:27non è una cosa nemmeno che secondo me ha significato
05:29nel senso che se tu lavori
05:31vieni attribuito per un lavoro, punto, il precariato
05:33è un concetto che veramente
05:35fatica ad entrare nella mia testa
05:37in generale, ma al di là di questo
05:39è una mia considerazione, io mi domando
05:41a te e a tutti quelli che fanno parte della categoria
05:43che tu in questo momento in qualche
05:45modo stai rappresentando, se non
05:47fate voi per primi
05:49delle considerazioni di questo tipo, delle battaglie
05:51voi che comunque in qualche modo
05:53avete la possibilità di
05:55veicolare a quante più persone possibili
05:57e nella maniera forse anche più corretta
05:59perché comunque stiamo parlando di
06:01professionisti, di persone che hanno degli studi
06:03alle spalle, anche di comunicazione, di come
06:05veicolare alcuni messaggi
06:07rimane complicata
06:09la questione perché nel senso
06:11cioè siete in qualche modo
06:13voi i primi che dovreste
06:15riuscire a far capire
06:17a tutti che il sistema in qualche modo
06:19non funziona proprio come dovrebbe
06:21infatti la prova
06:23è che oggi siamo in piazza proprio per dire
06:25questo, sono d'accordissimo con te
06:27sul fatto che non è
06:29una questione che riguarda meramente
06:31il giornalismo, ma è una questione
06:33che va bene al di là, non è un
06:35caso se oggi nel nostro striscione di precari
06:37ANSA abbiamo scritto
06:39ANSA precari i rider dell'informazione
06:41perché abbiamo, conoscete
06:43tutti per esempio la vicenda
06:45dei rider, invece non sono assolutamente
06:47d'accordo con te sul fatto che
06:49il precariato non esiste, il precariato
06:51è un veleno
06:53che goccia goccia uccide
06:55vite intere perché quando si
06:57è senza tutele, senza diritti
06:59quando ci si fa
07:01pagare dei compensi
07:03che sono di 5 euro a pezzo
07:05quando non si ha
07:07una visione del proprio avvenire non si può
07:09costruire il futuro, non si può sognare
07:11un proprio futuro e questo uccide
07:13come un veleno, goccia cinese
07:15goccia dopo goccia
07:17le nostre vite, perché la vita è fatta anche
07:19di progetto e di garanzia
07:21è una cosa bellissima, tu hai citato
07:23l'Inghilterra, la Gran Bretagna
07:25però è una cosa bellissima della nostra
07:27cultura dell'Europa continentale
07:29che in qualche modo affonda
07:31le sue radici nella Grecia antica
07:33poi nella rivoluzione francese
07:35è proprio
07:37lo Stato, quello che si chiama
07:39il welfare state, questo è proprio
07:41nelle nostre corde, cioè
07:43uno Stato che ci aiuti
07:45nella pratica però
07:47a limare
07:49le
07:51disparità e ad aiutare
07:53chi è rimasto indietro, oggi invece
07:55si sta adottando sempre di più
07:57un modello ultraliberale
07:59e questo sta uccidendo
08:01tante tante vite, tanti tanti
08:03progetti e tanti tanti sogni, questo
08:05non è giusto ma non è neanche giusto perché
08:07ci sono giornalisti di serie A
08:09e giornalisti di serie B, i giornalisti
08:11di serie A che per carità nessuno
08:13vuole togliergli nulla, bisogna soltanto
08:15fare in modo che quelli di serie B possano
08:17emergere anche loro e ottenere
08:19un compenso
08:21e delle garanzie, un percorso di stabilizzazione
08:23un pochino migliore
08:25quei fortunati che sono
08:27diciamo in qualche modo gli ultimi
08:29dei Moicani che stanno scomparendo perché
08:31ormai hanno tutti
08:33superato la cinquantina
08:35ecco
08:37e lo abbiamo perso
08:39abbiamo perso Paolo Levi dell'Anza e la
08:41redazione di Parigi ma
08:43insomma abbiamo capito benissimo
08:45quello che ci stava raccontando
08:47ecco è tornato il collegamento ma
08:49abbiamo sentito
08:51quelli sono gli ultimi dei Moicani
08:53e non possiamo
08:55oggi ci sono
08:57c'è stata una crisi maggiore
08:59in Italia e in Europa, è come se stessimo
09:01vivendo una ricostruzione, un
09:03dopoguerra, ci sarà un rilancio
09:05economico pazzesco perché
09:07la nostra Italia, la nostra Europa
09:09se resta unita
09:11comincerà veramente quello che vi ricordate
09:13il famoso miracolo italiano oppure
09:15le front glorieuse in Francia
09:17ci stiamo apprestando verso un
09:19momento, anni di crescita
09:21pazzesca e assolutamente
09:23bisogna dire basta a questo
09:25sistema in cui
09:27il lavoro non viene più, non viene
09:29garantito, in cui le tutele non sono
09:31le stesse per tutti, quindi pari diritti
09:33noi siamo in piazza, sosteneteci
09:35aiutateci, la cosa più bella
09:37poi nella vita è proprio
09:39un'occasione straordinaria
09:41secondo me di mettere in pratica
09:43una delle cose più belle
09:45della vita che è l'unità, la solidarietà
09:47l'empatia, la fraternità, quindi
09:49basta indifferenza e niente
09:51viva l'unità, tutti uniti
09:53tutti per uno, uno per tutti come dicevano
09:55i tre moschettieri
09:57tu che stai a Parigi poi lo sai meglio di tutti
09:59ci riaggiorniamo
10:01io spero con notizie migliori perché
10:03non so se questa
10:05manifestazione avrà una continuità
10:07ma avremo altre occasioni, adesso ti devo salutare
10:09per riparlarne
10:11stando a Parigi vi saluto
10:13dalla fontana delle amfore
10:15di Testaccio e vi dico che questa città è
10:17veramente di una bellezza senza
10:19senso, quindi guardate che cielo
10:21quindi grazie Roma, nulla di
10:23calcistico ma proprio grazie Roma in generale
10:25grazie, grazie a Polo Levi dell'ANSA
10:27della redazione di Parigi, buon rientro a Parigi
10:29anche se sappiamo che non c'è lo stesso sole
10:31però che dobbiamo
10:33fare, ci dispiace un po' per te
10:35noi siamo fortunati ad essere qui
10:37ci ritroviamo tra pochissimo per collegarci
10:39con un'altra piazza di Roma, stiamo parlando
10:41di Piazza Vittorio Emanuele II dove
10:43c'è il nostro Giacomo Chiucchiello tra pochissimo