L’attore e regista Edoardo Leo è stato il protagonista dell’incontro nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università, in cui ha dialogato con gli studenti e le studentesse sui temi del suo ultimo film “Non sono quello che sono” di prossima uscita nelle sale che attualizza l’Otello di Shakespeare . L’evento, moderato dalla giornalista Natalia La Rosa. Quella messinese è una tappa del progetto Masterclass tour organizzato da Cineventi a sostegno della lotta contro la violenza di genere.
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NovitàTrascrizione
00:00Una masterclass, quella di Edoardo Leo, seguita da numerosi attenti studenti, intorno al suo
00:06film che rilegge la tragedia di Otello, ambientandola nei primi anni 2000 in una dimensione contemporanea.
00:12Un film impegnato, duro, sincero, concepito dal regista come un imperativo morale rispetto
00:18a un contesto sempre più incombente di discriminazioni, patriarcato e violenza contro le donne, maschilismo
00:23presente nelle azioni delittuose, nelle pratiche quotidiane e nel linguaggio sessista.
00:29«Ognuno deve fare la sua parte per combattere questo fenomeno», ha detto, «io l'ho fatto
00:33come artista, è come se Iago, Otello, Desdemona fossero purtroppo ancora tra noi, tanto è
00:39contemporanea questa storia scritta 400 anni fa».
00:42Nel film il regista ha voluto marcare la lettura di Otello, un personaggio che non è vittima
00:49ma carnefice, a cui va tolta laura romantica, oniettenuante, empatia e pietas.
00:55Nel rispondere alle domande degli studenti inerenti alla tecnica e contenuti del film,
00:59il doppio ruolo di attore e regista, Leo ha anche osservato, tra di voce sicuramente qualche
01:04ragazza che vive una relazione tossica, che ha un finanziato ossessivo, che si riconosce
01:09nel quadro di cui parliamo.
01:11La potenza del testo del bardo in questo film parla al presente con la forza del dialetto,
01:16lingua regionale del romano e napoletano, che ha detto il regista non sono una diminuzio
01:21e usati nel film, girato tra Roma e litorale naziale, in ambienti di malavita che amplificano
01:27il realismo della narrazione del film, di cui Leo, oltre che regista, interpreta nel
01:32ruolo di Iago e sceneggiatore.
01:34Il professore Rossi, che è intervenuto nel dibattito moderato e sollecitato dalla giornalista
01:38Natalia Larosa, ha sottolineato la scelta del dialetto come potente mezzo espressivo
01:43e la fedeltà filologica della traduzione letterale di Leo al testo cespiliano, che
01:48oltre alla gelosia, che non può essere un alibi, contiene anche i temi della non accettazione
01:53dell'altro e della manipolazione, della parola usata per aggirare, ingannare e imporre
01:57all'altro quello che non è, come indica il titolo del film, non sono quello che sono.