• 2 mesi fa
In un contesto sempre più preoccupante per l’Europa e l’Italia, ci siamo confrontati con la scrittrice e poetessa Edith Bruck sugli orrori nazisti e sulla situazione in Ucraina.

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Novità
Trascrizione
00:00Oggi siamo qui con la scrittrice, la poetessa Edith Brook, che ha vissuto sulla sua pelle
00:13a soli 13 anni le barbarie e gli orrori nazisti all'interno del campo di concentramento di
00:21Auschwitz e anche in diversi altri campi di concentramento tedeschi.
00:26Appena liberata, la scrittrice Brook ha dedicato la sua vita a raccontare quegli stessi orrori
00:34ai ragazzi, spendendo le sue energie all'interno delle scuole, delle università, per far sì
00:41che ciò che è accaduto non venga dimenticato.
00:44Per me è davvero un grandissimo piacere, una grandissima emozione poter essere qui
00:50con lei.
00:51La ringrazio per questo a nome della relazione.
00:56Allora, io vorrei iniziare da un suo verso, per parlare di quella che è stata la sua
01:03breve infanzia.
01:05Lei ha scritto «Nascere per caso, nascere donna, nascere povera, nascere ebrea è troppo
01:15in una sola vita».
01:16Sì, una delle poche, una delle tante poesie molto brevi.
01:24All'inizio ho scritto, subito dopo la guerra quasi, e sì, perché nascere poveri è già
01:32sicuramente un limite, una sofferenza, soprattutto durante i nati fascismo, perché c'era già
01:40il fascismo nel paese, dove poi mio padre non trovava neanche il minimo lavoro, mia
01:46madre si disperava per mettere insieme il pranzo con la cena, che era quasi impossibile.
01:52E poi le donne sicuramente hanno avuto meno diritti degli uomini in generale, ancora oggi
02:01non c'è la parità totale, e quindi essere donna voleva dire stare a casa, cucinare,
02:10curare il marito, però poi questa cultura maschile, secondo me proprio hanno pagato
02:17i poveri maschile durante la deportazione, perché erano incapaci di gestirsi minimamente
02:25e sono morti molto più uomini di donne nei campi di concentramento, almeno tre volte
02:32di più delle donne, perché erano coccolati da madri, solelle, nonne, e veramente è
02:39una pietà soltanto vederli, perché ho visto centinaia e centinaia di uomini morti, non
02:47siamo mai stati insieme nello stesso lager, sia chiaro, però per esempio a Bergen-Belsen
02:52al ritorno della marcia della morte, il campo degli uomini era ricoperto totalmente di
03:01cadaveri e lì due di questi esseri morenti hanno detto se sopravvivi racconta, non ci
03:11crederanno, e io ho promesso di sì, non è che soltanto per questo racconto da 60 anni
03:20il mio vissuto, ma anche perché quando siamo tornati a casa dopo la liberazione non ci
03:28ascoltava nessuno, nel senso che non siamo state né accolte né ascoltate, perché nessuno
03:34voleva ascoltare i nostri racconti, le nostre sofferenze, anche perché può darsi che era
03:42troppo presto per raccontare e l'accoglienza era impossibile perché mezza Europa era distrutta
03:48e quindi ognuno si lamentava per se stesso o per quello che ha vissuto personalmente,
03:56non c'era spazio per questi sopravvissuti nel senso che non sapevano neanche dove andare,
04:03dove mangiare, come vivere, come ricominciare, come si vive di nuovo. Eravamo nel vuoto totale,
04:12quindi era molto difficile anche perché era un periodo molto doloroso, molto proprio,
04:21eravamo quasi pentite con mia sorella di aver lottato tanto per la nostra vita,
04:27per la nostra sopravvivenza e ci siamo dette proprio peccato che siamo sopravvissute,
04:37quindi un momento molto amaro e poi lentamente la vita è più forte di tutto e quindi ha
04:45ricominciato in qualche maniera a stare in piedi e vivere in qualche maniera. Era molto difficile,
04:55però la vita è la cosa più preziosa, credo, anche perché ci siamo accorti proprio nei momenti
05:04peggiori della vita che siamo aggrappati alla vita anche quando ha un filo d'erba per salvarsi,
05:14per sopravvivere con tutte le nostre forze e quindi io credo che ognuno di noi sia oggi che
05:25ieri e sempre vuole comunque vivere in qualsiasi condizione, anche nei momenti più bui, poi anche
05:34in questi momenti più bui sempre in qualche maniera c'è una luce, una luce che io chiamo
05:42luce, questi cinque gesti di cinque tedeschi che hanno avuto nei miei confronti che sono, può
05:51darsi per gli altri non ha molto significato, ma per me ha significato assolutamente tutto, tutto,
06:01tutto, l'amore per la vita, il voler vivere, mi bastava un centimetro di marmalata lasciata
06:09nella gavetta che mi ha sbattuto dopo il soldato, oppure quel guanto bucato, oppure il cuoco da
06:16Hawke ha chiesto come ti chiami, sentirsi chiedere in un campo come ti chiami dove sei 11.152 con un
06:28paio di zoccoli e calva e non hai nome, ti hanno privato di tutto e vuol dire che sei un essere
06:36umano, che esisti, che ci sei in qualche maniera, quindi ti senti una persona non un numero soltanto
06:45e quindi è niente, è la speranza, tutto, è molto molto molto difficile dire fino in fondo cosa
06:56significa anche uno sguardo, uno sguardo umano e poi anche l'ultimo soldato che doveva ammazzarmi
07:05non l'ha ammazzato e quindi ha fatto un discorso tipicamente nazista se vogliamo, insultando mia
07:13sorella che l'ho aggredito perché anche questo non esisteva, aggredire un tedesco in quelle
07:20condizioni invece, come mi ha massacrato le botte per difendermi lei l'ho aggredito, lui è caduto,
07:27tirato fuori la pistola e alla fine è rimesso nella custodia perché ha detto se oggi un ebreo
07:36dicendo tutte le cose più terribili contro il puzzolente, orrenda, tutti i colori, hai il
07:46coraggio di mettere le sue sporche, lui le mani su, un tedesco faceva così, tedesco tedesco, allora
07:55merita di sopravvivere se ce la fa e quindi anche questo era una salvezza, una storia pazzesca
08:04per una storia mera. Riguardo la sua esperienza ad Auschwitz, lei ha scritto su Auschwitz all'interno
08:13del suo libro la fame, i pidocchi, la paura di essere selezionate, le malattie e i suicidi
08:20contro il filo spinato ed elettrificato ci occupavano la mente di giorno e di notte, giorni
08:26e notti che sembravano mesi, anni, io non piangevo più per la mamma, dovevo pensare ai pidocchi che
08:33portavano il tifo, allo stomaco che borbottava, alla prossima selezione, al foruncolo che significava
08:39morte, alla pipì che uggeva senza che potessimo uscire. C'è una dimensione del tempo in un campo
08:49di concentramento che si capisce completamente, nel senso che forse i coloro poverini che sono
08:54in prigione, perché un giorno sembra un mese almeno senza esagerare, è senza fine proprio,
09:04senza fine perché non senti altro soltanto la fame, prima di tutto ti acceca la mente,
09:12non pensi, lentamente ti abbandonano i sentimenti, le nostalgie, è molto difficile perché non pensi
09:25che mangiare, mangiare, mangiare, mangiare, mangiare a tutti i costi perché la fame non
09:33ti permette assolutamente nemmeno di ragionare, poi aggiungi la fame, aggiungi il freddo,
09:40aggiungi il freddo e la selezione continua e ogni settimana veniva Mengele a selezionarsi,
09:47non ogni giorno, anche perché quando siamo arrivati dalla Svizzera e c'era la selezione
09:54immediata che dicevano a destra e a sinistra, noi non sapevamo cosa era a sinistra che era
09:59la camera a casa, a destra i lavori forzati e lì anche mi ha salvato uno perché mi ha spinto a
10:06botte a destra per esempio. Come ho fatto? Come si fa? Il problema era di difendere la
10:16propria vita a tutti i costi per non morire, prima di tutto mangiare, cosa che tu desideravi,
10:23unica cosa al mondo, prima mangiare e poi il terrore di essere selezionata perché sapevi già
10:31che se ti selezionano non torni più nel senso vai nel gas immediatamente e anche lì le donne
10:39hanno avuto molto più difesa degli uomini, per esempio le donne per un ombra di pane perché hanno
10:46dato un pezzettino di pane esattamente così, un pochino più piccolo, allora di questo pezzo di
10:54pane piccolo tu davi un angolino a qualcuno che ha procurato un pezzo di carta rossa per dipingere
11:03le gote, quelle che avvolgono molte volte i fiori nel passato, che tinge quella cosa e quindi per
11:10salvarti hai comprato per un ombra di pane un pezzo di carta che valeva tutto per non essere
11:18selezionata perché appena ti vedevano molto pallido, molto smunto, dicevano subito via,
11:25vecchi, vecchi e quindi le donne hanno inventato tutto, per esempio invece gli uomini anche lì
11:32erano totalmente poverini, indifesi, indifesi, non riuscivano a inventare niente, le donne
11:40inventavano tutto, magari mettevano delle erbe sotto il vestito per sembrare un po' più grosse,
11:49tutte, tutte, invece quello che mi sapevo, facevo una pena enorme soprattutto ad Aau,
11:54una volta ho trovato un gruppo di uomini dietro lo filo spinato e io lavoravo in una cucina per
12:0315 giorni ad Aau e al filo spinato che era probito però poi di nascosto siamo avvicinati,
12:14non solo io, perché chiedevano come vi chiamate, dove venite, urlando, io ho buttato questa patata
12:21e questi uomini anche lì erano per terra inermi e non avevano la forza neanche ad allungare la
12:28mano per prendere quella patata e quindi erano distrutti, era una visione sia a Bergen-Belsen
12:37che a Aau, terribile vedere questi uomini così indifesi e credo che gli uomini con gli uomini
12:46erano molto più cruderi di tedeschi, come dire noi siamo potenti, facciamo di voi quello che volete,
12:54voi non siete nullità e le donne erano più cattive con le donne perché quando sono uscita
13:02dal lavoro ogni mattina da Aau in quella cucina dove c'era il cuoco che ha chiesto come ti chiami,
13:08una donna SS mi ha dato un schiaffone enorme senza nessun motivo assolutamente e poi quello
13:16che è stato terribile diciamo infernale perché ci hanno fermato ogni mattina e ci hanno costretto
13:25a assistere all'impiccazione di ragazzi e giovani 12-13 anni fino alla morte proprio e quindi poteva
13:36anche trovare un fratello lì per esempio, era proprio una crudeltà gratuita non c'è nessun
13:44bisogno a assistere a questa cosa terribile ogni mattina, fortuna che abbiamo lavorato e anche
13:52sfortuna per 15 giorni soltanto in questo castello di cui mi hanno mandato anche una foto
13:58della Germania e poi dopo finito perché un lavoro paradisiaco perché pelavamo le patate, le rape e
14:08i cavoli per gli ufficiali che abitavano in questo castello soldati con uniforme verde ufficiali e
14:19lì era anche un'altra cosa molto grave che avevano dei piccoli bambini loro molto bellini
14:26questi bambini bellissimi biondi che ci scutavano addosso ed era una cosa molto dolorosa a vedere
14:36questi bambini che ti scutano addosso, una delle cose più dolorose come Hitlerjugend è la stessa
14:44cosa che avevano 12 13 anni e mentre ci portavano la disinfestazione ad Auschwitz adesso parlo
14:534 o 5 ragazzini erano lì come c'è quella poltrona e raccoglievano alla bocca la saliva e miravano
15:03la parte intima e ci sputavano e devo dire che mi facevano pena mi facevano pena sia loro sia
15:12i bambini mi facevano orrore perché ho detto come cresceranno questi bambini invece questi
15:18ragazzi di 13 14 anni mi facevano pena perché secondo me sono stati loro disumanizzati non
15:27io della scuola nazista io non mi vergognavo nulla di fronte a loro e mai di fronte a un
15:33tedesco mi sono vergognata appena sono arrivati gli americani ci hanno denudato la prima volta
15:40che ho sentito la vergogna finalmente tornando un essere umano ma questi ragazzini secondo me
15:47stati totalmente loro disumanizzati non io e quindi non devo dire proprio trovato un altro
15:55giorno una lettera ad un amico che è Carlo Levi e ha detto che quello che ha letto sempre nei
16:02miei discorsi nelle mie testimonianze nei miei libri è la pietà io devo dire che quello che
16:10ho sentito sempre di più verso anche una persona crudele o come questi ragazzi o questi bambini
16:18che sputavano mi facevano pena perché non erano umani loro erano già disumani non io e quindi non
16:29so l'unico sentimento che mi ha accompagnato è fino all'ultimo giorno sempre la pietà anche
16:36verso coloro che erano crudeli di come può ridurre un uomo così mi chiedevo come può come oggi anche
16:45e riguardo a questa sua esperienza lei nel libro ha scritto anche in quel luogo si imparava tutto
16:55sull'uomo e sul mondo si è mai chiesta come e perché è stato possibile che l'uomo sia stato
17:03capace di massacrare e di uccidere spietatamente più di sei milioni di ebrei vabbè questa è una
17:11lunga storia secondo me perché sappiamo dell'antisemitismo prima l'anti giudeismo poi il
17:18moderno antisemitismo e quindi una lunga storia persecuzione i veti le provvizionismi le
17:25conversioni afforzate una lunghissima storia diciamo il martirio ebraico quello che per cui
17:34mi ha chiesto perdono papa francesco e non solo papa francesco ma anche Wojtyla perché anche
17:41Giovanni VIII perché anche l'altro papa lì non li ho conosciuti tutti i tre i papi anzi
17:52quattro hanno chiesto tutti scusa hanno raccontato quello che abbiamo passato con loro per primo
18:00infatti ho scritto in quest'ultimo libro dei pezzi dei loro discorsi nella Senagoga solo che a
18:06differenza tra i papi precedenti che loro hanno chiesto perdono e sapevano benissimo quello che
18:16è accaduto durante i secoli millenni molto meglio di me e però è rimasta le loro parole in qualche
18:24maniera i loro discorsi molto importanti all'interno in qualche maniera della Senagoga
18:31tra le mura della Senagoga anche perché in mezzi di comunicazione non è che gli faceva
18:37tanto comodo parlare a lungo in televisione oppure scrivere grandi articoli sui giornali
18:45perché non hanno interesse in fondo ancora c'è molto messi continuamente tutta la vita invece
18:53lui ha detto che voleva venire a casa allora venendo a casa lui secondo me voleva lanciare
19:00un messaggio diverso questo papa Francesco perché quando è venuto a casa e dopo dieci minuti hanno
19:09saputo in tutto il mondo a noi hanno detto che non dobbiamo dire a nessuno e mentre il papa era
19:16qua mi hanno chiamato l'argentina del brasilia dell'america del canadà voglio dire che qualcuno
19:22ha fatto sapere in mezzo al mondo non io e questo è secondo me molto importante perché da quella
19:33visita a parte che ho rivisto il papa altre volte e ho ancora rapporti adesso e tutta la chiesa
19:41italiana e quindi non solo la chiesa italiana secondo me e a parte hanno chiesto perdono anche
19:49le caselinghe dappertutto in italia dove sono andata però è stato un messaggio molto importante
19:55secondo me molto fondamentale anche perché quanto a voi chi le parlava in sinagoga ho detto lei deve
20:02andare a bussare ogni porta anche perché la gente ha convinto di quello che ha imparato anche della
20:10chiesa naturalmente di quello che ha raccontato la chiesa per secoli e poi non parliamo delle
20:17perquisizioni non avevano neanche nomi gli ebrei dicevano figlio di david figlio di david
20:23provizionismo non finire persecuzione non finire senza diritti neanche di vivere poi alla fine e
20:32quindi secondo me ha fatto un pappo francesco è stato fondamentale la sua visita fondamentale
20:42almeno qualche messaggio per esempio con lo zoom l'altro giorno mi ha detto una professoressa è la
20:50prima volta devo dire che mi sentivo italiana che io non sono nata in italia ha detto signore edi
20:57ci perdoni a noi italiani quello che abbiamo fatto gli ebrei ed era una cosa bellissima ma
21:04le casalinghe i preti mi baciano la mano chiedono perdono niente è arrivato una valanga
21:11di perdono perdono perdono e secondo me questo un pochino ha cambiato qualcosa non dico tutto per
21:18carità perché è troppo radicato l'antisemitismo è troppo radicata la storia che è stata raccontata
21:25per millenni però è importante quello che dopo la guerra quando tempo c'è voluto per ritrovare
21:37per ritornare a vivere e poi perché ha scelto proprio l'italia lei racconta nel libro di essere
21:45poi ritornata in ingheria che accoglienza ha trovato bene in ingheria nessuna accoglienza
21:53assolutamente da nessuna parte quindi ho cominciato a pellegrinare e poi sono finite nel 48 in israele
22:00israele aveva tre mesi di vita era un bambino nel senso che era appena nato a maggio il 14
22:09maggio io sono arrivata a settembre e aspettavo tutto di questo paese che è appena nato era un
22:17paese proprio appena nato non poteva darmi niente perché non era formato nemmeno diciamo il paese
22:26ed è dato che io sono cresciuta con la favola della mamma che noi saremmo finalmente felici
22:33uguali tutti amaranno uno l'altro non avevo da darmi la cena mi raccontava il sogno quando
22:41arriviamo un giorno in israele che era palestina allora e io aspettavo tutto il più grande
22:49felicità della vita e siamo arrivati con questa nave di desgraziato che ballava dopo nove giorni
22:57da marsiglio e gli uomini andavano a fare subito il servizio militare immediatamente con camion e
23:08noi siamo andati in un campo di transito grande campo con moltissime baracche e 30 dormire una
23:17stanza non era il momento di accoglienza e non era il momento di poter dare qualcosa a noi
23:24sopravvissuti né potevamo dare neanche noi al paese niente noi aspettavamo tutto del paese
23:32il paese non poteva dare niente e quindi non mi trovavo bene perché ero delusa è normale
23:39che uno deluso che aspetta tutta la vita qualcosa di meraviglioso e questo meraviglioso non c'è non
23:47poteva esserci neanche adesso posso capire allora non capivo e poi sono andata via e devo dire che
23:55ho girato mezzo Europa e finalmente mi sono trovata dove fa il servizio militare non volevo
24:04fare perché io non indosserò mai uniforme per nessun motivo al mondo sicuramente né un'arma
24:12in mano e sono capitata a Napoli dopo la Svizzera un po' Zurigo un po' Grigio e lì mi è piaciuto
24:23molto questo sguardo di accoglienza questo sorriso di accoglienza senza sapere una parola
24:31italiana senza conoscere nessuno mi sentivo in qualche maniera accolta quasi chiamata resta
24:39qua come se dicessero resta qua poi mi piaceva la gente che parlava da una finestra all'altra
24:47da una palazzo all'altra poi i panni che pendevano dappertutto biancheria un po' mi ricordavo il
24:55villaggio anche se non c'entrava il villaggio aveva qualcosa di casa qualcosa di popolare
25:02qualcosa di semplice e poi cantavano Maruzzella, Maruzzella dappertutto e la prima volta mi sono
25:12detto la prima volta io qui posso vivere senza nessuna ragione logica e che devo dire che è un'altra
25:20Italia quella è un'Italia ancora che viveva la guerra passata come fosse il giorno prima invece
25:28sono passati anni della guerra era povertà abbastanza diffusa ricordo vivo proprio proprio
25:37molto della guerra raccontavano cosa è successo poi dividevano la sera la minestra sempre a
25:45puzzalla di tavoli e venga signor mangia con noi in cucina questa cucina buia un po' ammuffita così
25:55venga signor mangia con noi e io ho cominciato a scrivere il mio primo libro chi ti ama così
26:02su uno scabello e sul baule con il quale ho viaggiato mezzo mondo e dicevo ma che stiva fa
26:10che va ma che accerca qua venga con noi chiamare buongiorno perché lei era arrivato alla televisione
26:17quindi era il re dei re era venga venga io cominciavo a scrivere e lei mi sgridava che devo
26:28andare a vedere la televisione poi lentamente ho fatto questo primo libro ma non ho fatto
26:36leggere a nero risi che poi è diventato mio marito perché avevo paura che lui un poeta
26:43giudicherà che non va cosa mi dirà e mi ha fatto leggere gli amici e poi Mario Luzzi e Romano
26:53Pilenchi hanno scommesso che io scriverò solo quel libro Luzzi ha detto scriverà sempre e Pilenchi
27:02ha detto no perché lei ha vissuto questa esperienza non scriverà più ha detto no Luzzi un poeta 50
27:09mila lire all'ora naturalmente ha vinto Luzzi e quindi da allora io ho incominciato a scrivere
27:18nel 46 la prima volta in Ungheria dopo la guerra proprio perché non siamo state ascoltate e io ho
27:28detto la carta sopporta tutto se l'orecchia umana non sopporta quello che voglio dire
27:33gonfia di parole scoppiava di parole e io scrivo ho cominciato a scrivere però poi ho buttato via
27:40perché ho scritto in ungherese poi scappato in czechoslovacchia quindi scappavo da un paese
27:46all'altra e quindi finalmente ho realizzato questa necessità enorme per me proprio ossigeno di
27:55scrivere e di questa necessità mi è rimasta anche oggi anche oggi oggi sempre io mi confido con la
28:02carta con la carta posso dire tutto e quindi continuo a scrivere anche poesia anche racconti
28:11tutto tutto quello che mi ferisce o tutto quello che bisogna dire tutto quello che assolutamente
28:19non bisogna mai tacere tutto che devi gridare denunciare anche perché non è che viviamo in
28:26un mondo bello rapacificato e pieno di amore no esattamente il contrario non credo che l'uomo
28:35non impara di niente e ricomincio da capo non credo che l'uomo ama neanche se stesso quindi
28:42mi diceva il papa francesco ma anche una goccia di bene è molto importante in questo mare
28:57nero e io ho detto io ho già fatto una potanghera e veramente ho fatto molto e devo dire che non
29:07mi pento molto faticoso ho dovuto fare per me un dovere morale fare dire di sì e andare era molto
29:16faticoso inizio per 20 anni ho pianto dopo 20 anni ho smesso ma ogni tanto ancora piango ma dico che
29:24finché posso piangere noi possiamo piangere ancora siamo vivi va bene non l'emozione ancora molto
29:32importante e anche i ragazzi devo dire che pienamente mi ripagano con il loro ascolto
29:40con la loro lettera i disegni le piante le promesse che non saranno più razzisti non saranno
29:47antisemiti non faranno differenza neri e bianchi e che il loro ascolto secondo me ripaga pienamente
29:57della fatica pienamente proprio è rarissimo che per esempio io ho visto anche 500 ragazzi e
30:06nell'ultima fila 5 o 6 ascoltavano la musica nella cuffia e ho detto se non vi interessa uscite
30:14per favore però mi facevano pena perché dovevano sapere dovevano ascoltare perché io parlo per loro
30:21non è che parlo per me per loro domani per il loro futuro perché non vedi cosa sta succedendo
30:28anche oggi e devo dire che mi fanno oggi ancora più pena questi ragazzi che non hanno ascoltato
30:36e non volevano sapere perché vedono in diretta la guerra è la prima volta che ragazzi vedono
30:43in diretta la guerra perché finché racconti magari alcune cose anche censuri perché non vuoi
30:51raccontare le cose più crudeli per non devastare le loro speranze naturalmente fai un po di censura
30:59scusa però oggi quello che vedono devo dire che è un incontro con la guerra molto crudele
31:09molto brutto e proprio oggi di fronte alle immagini che ci arrivano dall'Ucraina di fronte
31:18alle persone che hanno perso la loro casa o la loro vita sotto i bombardamenti di fronte alle
31:24immagini dei corpi lasciati sull'asfalto sulle strade cosa prova lei crede che l'uomo imparerà
31:35un giorno parafrasando una canzone di francesco cucini a vivere senza ammazzare non posso dire
31:41che imparerà no purtroppo non impara non impara ma io credo che ognuno di noi può fare qualcosa
31:48può fare qualcosa non soltanto io che scrivo lei fai giornalista tutti noi possiamo in qualche
31:55piccola misura migliorare il mondo basta così poco a volte veramente di comunicare accettare
32:03parlare spiegare poi devi parlare con i nemici non quelli che pensano come te e vedere la guerra
32:11in Ucraina questo non è neanche una guerra questo è un massacro questo è un assalto di barbari
32:24rubano le lavatrice mandano a casa la moglie hanno tolto il vestito del morto hanno preso
32:34hanno spogliato il morto ma dove siamo io credo che nella guerra anche perché Auschwitz non era
32:42la mia guerra io ero vittima io non ho visto battaglia in Auschwitz io ho visto solo la
32:49morte ho dormito con i morti ho visto morire stavo morendo ma è un'altra cosa non so cos'è
32:56io credo che nessun esercito che ha un minimo dignità si comporta in questa maniera perché
33:05stuprano i bambini con le candele e con la punta del fucile ma siamo ammattiti voglio dire non
33:12dico che è equivale a Camaragalto avessero un milione di bambini ma è un'altra cosa non
33:19dobbiamo paragonare mai con Auschwitz questa cosa perché Perfidio Zelensky ha sbagliato
33:25paragonando non c'entra niente ogni guerra una cosa diversa motivi diversi per una guerra così
33:32caotica così criminale è inspiegabile inspiegabile nel 2022 siamo una cosa folla
33:41io non ho mai visto entrano nelle case e rubano i vestiti la biancheria i cuscini violentano
33:49vecchi e giovani non è una guerra questa è una specie di barbaria io credo che è un grande caos
34:03criminale non lo so come spiegare e nessuno sa come spiegare questo è un esercito non si comporta
34:11così io credo che anche un esercito non parlo di Auschwitz ha un minimo di dignità disciplina
34:19ma non hanno anche dignità di sé non si capisce una cosa del genere e niente lui sta rovinando
34:28anche il proprio popolo completamente non soltanto l'Europa che ormai è entrato fino al collo e non
34:34si sa come uscire che nessuno sa come uscire poi come dice Papa Francesco più armi dai più
34:42muoiono anche io sono contro le armi ma poi a lasciarli totalmente soli cosa cosa succede
34:49lo occupano tutta l'Ucraina tutta l'Ucraina ammazzano chiunque per la strada donne vecchie
34:56chiunque quindi è anche molto difficile a guardare con indifferenza qualsiasi cosa
35:05quindi non possiamo in qualche modo non aiutare però anche qui c'è un io ho sperimentato una
35:14cosa che forse nessuno vuole dire ma io ho parlato anche con delle persone che noi siamo
35:21dei razzisti noi accogliamo gli ucraini con braccia aperta che sono belli giovani biondi
35:29chiari come noi e gli africani che affoghino pure questa risposta del pubblico che affoghino pure
35:38quelli non li vogliamo allora cosa siamo buoni non mi pare perché non possiamo siamo veramente
35:46veramente razzisti anche qui non c'è giustizia che dobbiamo accogliere tutti allo stesso identico
35:54modo perché scappano dalle guerre torture fame non è che vanno a passeggio vengono a fare
36:01passeggiare a Roma e niente stanno lì chiusi dietro la sbarra poi arrivano ogni tre giorni
36:09e non sanno cosa fare e tutti sono a corsi di offrire qualsiasi già la scuola giocato
36:17di vestiti soldi tutto è giusto questo allora non c'è giustizia in niente neanche in questo
36:25ogni uomo vale esattamente come un altro ogni vita vale un'altra vita non ci sono vite più cesiose

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