• 3 mesi fa
Chi sono, cosa fanno è stato programma di interviste ad esponenti nel panorama politico sociale e culturale italiano condotto da Padre Ugolino Vagnuzzi. In questa puntata viene intervistata la categoria dei verniciatori a Calenzano (Fi). Canale 48 - Firenze - 1981.
Tratto dagli archivi di Mauro Montagni. Non esiste in rete nessun video identico, se non copiato da questo. Riversamento e digitalizzazione Dr. Fernando Menichini. Non pubblicate materiale del canale senza la mia autorizzazione. Se avete da fare dei reclami prima di far partire l'azione sanzionatoria (che a voi non porta nessun vantaggio) contattatemi, anche perchè si tratta di materiale introvabile del quale ho fatto la digitalizzazione da nastro master originale che comunque non è in vostro possesso.

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Trascrizione
00:00Gentili telespettatori, buonasera a tutti, pace bene dal vostro padre Rugolino che è
00:10felicissimo di presentare a voi un gruppo di operai, un gruppo di operai che realizzano
00:15un lavoro tutto importante, direi un lavoro specifico, un lavoro di attenzione e un lavoro
00:21anche di arte, si tratta di verniciatori, buonasera, buonasera, bene, lei sa benissimo
00:28qual è lo scopo di questa trasmissione? Noi vogliamo sapere chi siete e cosa fate,
00:32io vi ho trovato proprio qui vicinissimo alla sede di canale 48 a Calenzano, vedo da diversi
00:38giorni che state facendo un lavoro che a me interessa moltissimo e mi sono avvicinato
00:42a voi, dunque voi siete dei verniciatori, intanto io vi chiedo di dove siete? Noi siamo
00:49siciliani, siciliani, dunque avete lasciato la vostra bella Sicilia per venire qui a lavorare
00:55in Toscana, il vostro lavoro è un lavoro redditizio, un lavoro che vi dà soddisfazione
01:01oppure è un lavoro che rende poco e vi lascia un po' amareggiati? No, come il lavoro non
01:06c'è male, il rendito qualcosa si busca, è che ci fregano le tasse, le tasse sono male?
01:12E si paga parecchie tasse, dunque facciamoci da una parte, dice lei è un lavoro che ci
01:17busca, praticamente ci rende qualche cosa, non è vero? Bene, è un lavoro che rende
01:23più di quello che può realizzare l'operaio comune oppure è un lavoro che rende di meno?
01:30No, l'operaio comune è assicurato e tutto in un altro modo, noi invece siamo assicurati
01:36per conto nostro, noi si lavora per conto nostro, quindi siete indipendenti? Sì, noi
01:41siamo indipendenti, va bene. Ecco quindi allora avete più guadagno e più rischio? Beh, è
01:46quello perché il responsabile del lavoro a un certo punto siamo noi. Quanto tempo è
01:50che fa questo lavoro? Io ho 10 anni. 10 anni, quindi lei avrà fatto i suoi calcoli e avrà
01:55detto io continuo perché mi merita? Sì, se non mi meritava non continuavo via. Ecco,
02:01questo è un discorso che torna. Andiamo allora al discorso delle tasse, lei ha fatto subito
02:05una lamentela si può dire in apertura di questa trasmissione, le tasse sono veramente
02:10molto alte? Le tasse si paga parecchio. Molto alte? Si paga parecchio di tasse perché poi
02:14a borti uno paga, poi ritornano, no c'è una rata, c'è quella ritrata e si deve sempre
02:19pagare, ha capito? Il discorso è quello. Quindi se lei una protesta la potesse fare
02:24sarebbe proprio una protesta contro le tasse in questo caso? Sì, una protesta contro le
02:29tasse perché loro dicono deve pagare un milione mettiamo, mille lire al giorno, due
02:35mila lire al giorno, però che le mandano tutte in una volta, a me mi hanno mandato
02:38due anni da pagare. Ho capito, quindi lamentela giustificata da parte sua, non è vero? Ora
02:44parliamo un poco del suo lavoro, io vedo che qui lei ha due apprendisti oppure due
02:48suoi collaboratori, non è vero? Tanto chi sono? Si può sapere per favore? Questo è
02:52mio fratello e quello è mio figlio. Addirittura, quindi allora un lavoro in famiglia. Lei come
02:57si chiama? Io mi chiamo Basilio. Basilio e il cognome? Siracusano. Oh di Sicilia, ecco
03:03Basilio Siracusano di Sicilia. Lei invece si chiama scusi eh? Antonio Siracusano. Antonio
03:08Siracusano. Lei? Giuseppe Siracusano. Giuseppe, bene allora ora intanto parliamo con lei,
03:15lei lavora in famiglia, è soddisfatto di questo lavoro fatto così in famiglia? Si,
03:20se fa questo lavoro perché a me mi piace, non c'ha da fare con altre persone, se fa
03:26da noi. Non avete orari, non avete persone quindi che vi comandano, niente? Questa indipendenza
03:34vi piace? A me mi va bene. Le va bene? Bene allora come fate voi altri per prendere questi
03:41lavori? Intanto dove avete il recapito? Noi se c'è il telefono in casa. Qui dove? In via
03:49Bradeso 84. Paese? A Campo e Besenzio. La zona è Campo e Besenzio, via Bradeso è quassù. La
03:56gente vi conosce e quindi naturalmente chiede un colloquio, un contatto diretto con voi e voi
04:02prendete i lavori, li prendete ad appalto, li prendete a cotti? Si, a metro, a metro così,
04:08se dice tanti metri o si fa così. A occhio insomma? Si, a occhio. Lei non c'ha nessun
04:24superiore al di sopra? No, no. Praticamente dispone come le pare. Dunque una volta ho
04:28intervistato un artigiano e mi ha detto la cosa più bella per noi artigiani e voi potete essere
04:33considerati anche artigiani in questo caso, bene? Diceva lui è la libertà che abbiamo noi, la
04:39libertà cioè io la mattina mi alzo quando mi pare, la sera smetto di lavorare quanto mi pare
04:43e il giorno lavoro quando mi pare, ecco. Questa mi sembra che sia una libertà che condividete anche
04:49voi, si o no? Si, si, noi si. Per noi va bene perché se si fa un'ora in più si fa per noi.
04:55E' giusto. Se poi un giorno e dice invece di otto ore se ne fanno quattro, la giornata viene
05:02fuori lo stesso. Viene fuori lo stesso. Perché si ha fatto il giorno precedente o si fa il giorno
05:06dopo. Benissimo, quindi questa santa libertà è quella libertà alla quale anche voi non rinunziate,
05:11non è vero? No. Bene, allora e quali sono i rapporti di lavoro che lei ha con i suoi
05:15chiamiamoli dipendenti familiari in questo caso, il suo fratello e suo figlio? Loro sono come me.
05:23Condividete tutto? Si, non si fa conto. Ecco, ho capito, quindi quando arrivate in fondo,
05:28arrivate tanto a lei e tanto a loro e non se ne parla più. Il mio figlio è ragazzo,
05:32sta in casa mia. E' ragazzo? E' ragazzo e ha 17 anni lui. Ma che fa, lui studia anche? Si. Ah,
05:37studia. Quindi allora lei preferisce che prima o poi lasci il mestiere suo e che lui prenda
05:43magari la strada dell'impiego? Io cerco di farlo meglio di me. Meglio? E' mio figlio. Meglio,
05:50allora è giusto quello che lei dice, il padre ha sempre il sacrosanto diritto di creare una
05:56condizione sociale per il figlio molto migliore di quella che non sia quella del padre. Ora io
06:02le chiedo, ma allora lei non è contento della professione che svolge? Io si. Si? Per me si,
06:09per me va bene. Perché io faccio passione a questo lavoro. Se lei dovesse tornare indietro per
06:15esempio, farebbe di nuovo il verniciatore? Si, per me si. Bene, e ora io le domando un'altra
06:21cosa. Senta, lei vive nella nostra società, lei è un operaio come tutti quanti gli altri,
06:26lei ha un certo momento ad lamentarsi e si è lamentato prima di tutto, come ha detto lei,
06:31delle tasse. Che cosa vede che non va nella nostra società, lei, dalla sua piattaforma diciamo di
06:38artigiano, vediamo un po'. Nella nostra società c'è parecchie cose che non vanno. Ecco lei le dica
06:46pure perché lei è di fronte, qui ha una televisione libera. C'è parecchie cose che non vanno perché
06:51dice quello, si cerca il lavoro, magari uno quello lo fa a meno, quello lo fa di più,
06:58quello lo fa male, quello lo fa bene. Quello è il discorso, stiamo una storia e c'è sempre di
07:06questo. Quindi lei ha da lamentarsi anche nei riguardi di questo lavoro, che chi lo fa in una
07:11maniera, chi lo fa in un altro, chi lo fa a un prezzo, chi lo fa a un altro prezzo, non è vero?
07:14Senta ora io le faccio una domandina molto delicata, lei qui ha un figlio, lei ha una
07:19famiglia, come è lei in famiglia? Signor Siracusano? Io veramente in famiglia sono un po' rigoroso. Ah
07:27sì? Sì. E perché? Ci spieghi perché questo rigore? No, perché i miei figli li toccate bene così.
07:34Quanti ne ha di figli? Due. Due figli? Tutte e due maschi? No. Un maschio e una femmina. A tutte e
07:40due il solito livello, oppure per uno c'è una preferenza e per l'altra no? No, no, sono tutte e
07:46due uguali. E per tutte e due quindi un certo ricore, non è vero? Non le piace a lei il padre
07:51Mansueto, Bonario, o invece le piace a lei il padre che in realtà sa tenere il pugno di ferro?
07:58Ma io so anche io Bonario. Ah sì? Sì. Allora ha creato un dialogo con i suoi figlioli, sì o no? Io
08:04sono anche io Bonario, non sono cattivo, infatti noi si ragiona con loro come quando si ragiona con
08:12chiunque sia in casa, va bene? Aspetti un momento, per favore sentiamo un poco il figlio, chiamiamolo
08:18in causa. Dunque il figlio in questo caso dovrebbe darmi un giudizio, Giuseppe no? Ecco ti chiami,
08:23ti posso dare del tu perché sei uno studente molto giovane, molto simpatico. Un giudizio su
08:27questo papà, vediamo un poco. Ma un giudizio, non so, lui dice che è rigoroso ma secondo me non è
08:33vero perché io faccio quasi sempre quello che mi piace di fare. Quindi allora è anche estremamente
08:39buono? Sì, cioè pretende, no pretende, sarà giusto che voglia un po' di disciplina e va bene,
08:48però altro canto non è che sia poi tanto rigoroso. Senti Giuseppe, tuo padre lo
08:57consideri più un amico oppure un papà su un grande piedistallo? Forse un papà su un grande
09:06piedistallo. Ecco grazie, molto gentile. Sei contento, scusami di fare questo lavoro? Ecco,
09:12questo qui non è un lavoro che devo fare per forza, ma meglio che stare a casa. Ecco,
09:18quindi è un lavoro che fai durante le ferie, non è vero? Ma non sempre. E i tuoi studi? I
09:22studi? Cosa faccio io? Ma io ho fatto dei corsi commerciali. E continui ancora a studiare? Sì,
09:28mi devo specializzare quest'anno, settembre torno a scuola. Ti faccio tanti tanti auguri. Sentiamo
09:33allora qua il tuo zio, ecco. Dunque, allora lei si chiama, mi ha detto Siracusano Antonio,
09:38un nome meraviglioso. Dunque senta, lei da quanto tempo è che fa questo mestiere? Io da tre anni
09:44lo faccio. Da tre anni? E prima che cosa faceva? Facevo il muratore. Il muratore. Si avvicina un
09:49tantino per gentilezza, ci stiamo parlando attraverso l'inferriata, non è vero? Dunque,
09:54questa inferriata però non ci divide ma ci unisce in questo caso. Lei è soddisfatto di questo suo
09:58lavoro? Sì, sì. Rifarebbe anche lei questa sua professione? Sì. Stanca questo lavoro oppure no?
10:06Dipende, se uno lo fa con passione lo stanca, se uno va proprio alla sera non ce la fa più,
10:12ma noi che si fa così con passione, poi siamo tutti in famiglia,
10:15la sera ci arriva la sera non ce la sente neanche. Scusi, lei è sposato oppure ancora libero?
10:21Sposato, non è vero? Sì. Essendo sposato, lei ha dei bambini in casa? Un bambino. Un bambino,
10:28allora lei quindi sposo, papà, felice oppure scontento? No, posso dire felice. Felice. Come
10:36si comporta lei in casa? È normale come si comportano quasi tutti. La sera quando lei
10:42torna a casa, che desidera di vedere sua moglie e la sua creatura, è magari stanco, morto,
10:48sfinito per il suo lavoro, ma è interiormente contento, soddisfatto? Sì, quello sì. Ora io
10:55le domando, ma in coscienza lei com'è? Un uomo tranquillo, un uomo sereno oppure un uomo agitato?
11:00Io sono abbastanza tranquillo. Lei scusi è credente oppure miscredente? Non sono credente. Frequenta
11:06la chiesa? Ogni tanto sì. Ogni tanto sì, grazie. Ritorniamo qua, al Capoccia. Capoccia che è
11:14l'anima, diciamo, di questa piccola organizzazione di verniciatori. Lei moralmente com'è? Mi guardi
11:20un po' negli occhi, per gentilezza. Ecco, ha uno sguardo favoloso, non è vero? Dunque,
11:27un sorriso veramente interessante sotto questi bellissimi baffi. Lei moralmente è un uomo pulito?
11:32Me lo dica. Io mi sento essere pulito. La coscienza sua è tranquilla, serena? Perché no? Ma la sera
11:39quando lei va a letto si agita mai e si rotola mai dentro il suo letto perché magari c'è il
11:44rimorso che lo rende scontento? No, no. No? Lei quando si fa pagare è onesto oppure maggiora
11:52un po' le cifre? Chi? Lei. Secondo le persone. Bene, andiamo ancora a fondo, andiamo. Dal lato
12:04spirituale lei si sente un uomo sereno, si sente un uomo credente, un uomo che ha dei dubbi? Come
12:10si sente? No, no. Io mi sento credente. Dubbi? Che dubbi devo avere? Dubbi. Lei frequenta la
12:17chiesa quando può? Sì. Sì? È che non c'è sempre il tempo, se va per le feste la maggior parte. Ora
12:22io le faccio un'altra domandina. Lei ha già qualche cosa che le rimorde in coscienza e che
12:27tante volte magari non lo lascia sereno come vorrebbe essere? Ha combinato qualche cosa nella
12:32sua vita che non ha mai detto a nessuno e che forse avrebbe il coraggio di dire qui a questo
12:36microfono? No, no. No? Io quello che faccio lo dico. Sempre alla luce del sole? Eh sì, sì. Perché io cose
12:43negative. Ha avuto dei grandi dispiacere nella vita lei? Eh qualcuno. Ah sì? E la soddisfazione più bella
12:51quale è stata per lei? Di passarci sopra. Ah sì? Di superarlo. È stato un bravo filosofo, non è vero eh?
12:59Bene, allora lei è contento del suo lavoro e mi ha detto lei però è scontento delle tasse, lei però è
13:04un uomo molto sereno e questo penso che sia un bel rifratto di un uomo che ha dedicato una vita
13:10ad una professione bella come questa del verniciatore. Io le faccio tante e tante
13:13auguri, faccio tanti auguri anche a suo fratello e tantissimi auguri a suo figlio. Grazie. E Francesca
13:19Anamente auguro pace e bene. Arrivederci, arrivederci. Ciao gentili telespettatori, questi sono i
13:24verniciatori. Gente molto semplice, mi sembra gente anche molto onesta, gente che si contenta
13:30della propria professione lavorando dalla mattina alla sera. Arrivederci a tutti e pace bene dal
13:35vostro padre Ugolino. Buonasera.

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