• 3 mesi fa
Trascrizione
00:00Gli aspettavo.
00:01Gli aspettavo.
00:05Per te.
00:07Ti sembra triste.
00:09Nuovo appuntamento per il premio Film in Presa,
00:11un viaggio che ci sta portando dove?
00:13Hai usato la parola giusta, si tratta di un viaggio,
00:15visto che abbiamo iniziato come un premio dedicato ai film di impresa,
00:19questa cosa un po' particolare che c'è oggi
00:22tra il documentario industriale del passato
00:24e lo spot delle ultime decenni che conoscevamo benissimo.
00:28In realtà siamo qui a Venezia perché abbiamo pensato
00:32che una caratteristica del premio avrebbe potuto essere proprio quella
00:36di battere il cinema mainstream, il cinema di finzione,
00:42non per trovare lì necessariamente dei film di presa,
00:45anche se questo ci interessa molto,
00:47ma soprattutto per cercare di segnalare quel tipo di cinema
00:50che condivide con noi dei valori che secondo noi sono molto importanti
00:56per il tipo di orizzonte culturale e sociale che è tipico dell'idea di impresa
01:01che si sta sviluppando oggi e che noi vorremmo in qualche modo incentivare.
01:04Vengo subito al punto, premieremo quest'anno un film francese
01:09di una giovane regista, Bailly, con un'attrice molto importante
01:13che è la Calamì, che sta da una delle interpreti di maggiore crescita
01:17delle ultime stagioni, che si chiama Moniz e Paraule.
01:19E perché lo premieremo? Perché nonostante l'impresa si veda
01:22un po' all'inizio e un po' alla fine, però c'è un'idea molto importante.
01:26Il protagonista è una persona che ha uno svantaggio cognitivo
01:30e tutto il mondo che sta intorno ritiene, come la società,
01:33che sia importante che sia il mondo dell'impresa,
01:36il mondo del lavoro, a poterlo integrare, metabolizzare al proprio interno
01:42e quindi c'è l'idea che l'impresa possa essere molto vicina
01:45a quel tipo di società che ritiene che queste persone debbano essere aiutate
01:50e che in questo contesto, per queste persone, l'impresa e il lavoro sia molto importante.
01:55Si tratta in realtà di un dramme, dico come si dice adesso,
01:58un po' commedio, un po' melodramma, ha un rapporto molto conflittuale con la famiglia.
02:02Tutto nasce perché a un certo punto racconta alla madre che ha messo incinta un'altra come lui
02:09e quindi tutto il problema di capire come questa vita si può sviluppare
02:13per persone di questo tipo.
02:15Ma la cosa molto interessante è che si respira in questo film, si respira in questa idea di mondo
02:22il fatto proprio che in qualche maniera l'impresa sia un fattore importante
02:26nell'aiuto, nella società, nell'empatia nei confronti di queste persone.
02:30Per questa persona che con Giampaolo Letta, il presidente, io sono il direttore artistico,
02:34Mario Sesti, prevederemo la regista, ha la presenza anche dell'attrice, del produttore
02:38e del distributore internazionale, qui in questo luogo che vedete.