Antonella Di Veroli, commercialista di 47 anni, scompare misteriosamente a Roma il 10 aprile 1994. Il suo corpo fu ritrovato solo 48 ore dopo, nascosto nell'armadio della sua camera da letto. Chi ha ucciso Antonella e perché?
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00:00Quello che raccontiamo questa sera è un classico mistero della camera chiusa, uno di quei delitti che avvengono in un luogo ristretto, chiuso dall'interno, apparentemente anonimo ma in realtà pieno di segreti.
00:12È il mistero di una donna normale, una donna come tante, una donna che vive da sola e all'improvviso scompare, ma non fuori, in strada o in un parco, in casa e in quella camera che di solito viene considerata la più innocua di tutte, la camera da letto.
00:28Sparisce tra le pareti in penombra della sua camera da letto, entra in casa, chiude la porta e scompare.
00:35Se fosse un giallo, il caso di Antonella di Veroli sarebbe stato scritto da John Dixon Carr o Henry Quinn, due maestri della camera chiusa.
00:43Ma non avviene a Londra o a New York, avviene a Roma, il 10 aprile 1994, in via Domenico Oliva numero 8, piano rialzato, interno 2B.
00:58Antonella è una donna normale, come tante, 47 anni, non bella, sola.
01:13È una donna metodica, dagli orari regolari, dalle abitudini consolidate dalla solitudine, a lavoro tutte le mattine alle 9, con l'auto presa dal garage sotto al palazzo, a casa tutte le sere alle 19.30, anche il sabato, fuori soltanto la domenica, dalla tarda mattinata fino al pomeriggio.
01:29Ecco, il giorno in cui scompare è proprio quello, domenica.
01:38Quella domenica sera, Antonella torna a casa, come al solito, parcheggia la macchina nel garage e la fida il custode, come sempre.
01:45La domenica sera, Antonella torna a casa, come al solito, parcheggia la macchina nel garage e la fida il custode, come sempre.
02:16Poi sale in casa, dopo una breve rampa di scali.
02:29Sono le 20.30, quando entra nel suo appartamento, nel condominio di via Domenico Liva, numero 8, interno 2B.
02:37Si chiude dentro, da sola, come sempre, e fa e riceve telefonate fino alle 23 circa.
02:46Poi più niente, silenzio assoluto.
02:49Cosa succeda dopo, per adesso, non lo sappiamo.
02:52Antonella chiude la porta di casa e lì, tra le pareti della camera da letto, si volatilizza e scompare.
02:59Pronto? Non ci sei? Pronto? La voce è andata.
03:05Mi chiami per piacere? Mi raccomando, aspetto una chiamata. Chiamami, eh? Ciao.
03:19Antonella, per piacere, fatti viva, perché sono molto preoccupata. Sono mamma, eh? Grazie, ciao.
03:26Antonella? Antonella, hai messo in preoccupazione tutto il mondo, ma che fine hai fatto? Sei a casa?
03:31Appena che arrivi, telefona, di Umberto, subito, velocemente. Ciao.
03:36Sono ancora mamma, se puoi fatti viva, non so che dirti. Ciao.
03:43Antonella, se vuoi parlare, fatti viva.
03:47Antonella? Antonella?
03:51Antonella?
03:53Antonella?
03:56Antonella?
03:59Antonella?
04:02Antonella?
04:07Il giorno dopo, la collega di Antonella, quella che lavora con lei tutti i giorni, non la vede.
04:13La madre di Antonella, che ha l'appartamento proprio sopra al suo posto di lavoro e che la incontra tutti i giorni, non la vede.
04:19Un amico di Antonella, che le telefona tutti i giorni, non la sente.
04:24E questo per lei, per una donna metodica e regolare come lei, è strano, molto strano.
04:29Allora, la cercano.
04:36Dopo averle lasciato una serie di messaggi nella segreteria telefonica,
04:41verso le otto di sera, la sorella di Antonella, suo marito e la vicina a cui Antonella ha lasciato le chiavi,
04:46aprono la porta del suo appartamento ed entrano a controllare.
04:56È tutto normale, ma allo stesso tempo è tutto molto strano.
05:01Antonella?
05:06C'è la luce accesa, c'è il normale disordine di un appartamento che rivela una presenza recente e tranquilla,
05:12ma questa presenza non c'è. Antonella non c'è.
05:29Antonella sembra scomparsa nel nulla, senza avvertire, senza dire niente.
05:34Non è da lei, non Antonella.
05:36C'è una persona che lei è particolarmente vicina, Umberto, che in passato ha avuto una relazione con lei
05:43e che adesso, oltre ad essere suo collega, è il suo più intimo e caro amico.
05:47Umberto ci riprova, dopo una serie di telefonate lasciate nella segreteria.
05:52Verso le 21.30, Umberto si fa aprire dalla vicina di casa ed entra nell'appartamento di Antonella
05:58a vedere se c'è, se è tornata, se ha lasciato qualcosa.
06:08Ci va sempre un po' di tempo, ma l'appartamento di Antonella non è ancora lì.
06:13Antonella non è ancora lì.
06:16Ci va assieme al figlio e ad un suo amico, un ispettore di polizia che magari può notare qualcosa di utile.
06:23La vicina lascia anche un biglietto infilato nella fessura della porta,
06:28invitando Antonella a farsi sentire appena torna.
06:32E invece Antonella non è ancora lì.
06:35Antonella non è ancora lì.
06:38Antonella non è ancora lì.
06:41Antonella non è ancora lì.
06:44Antonella non è ancora lì.
06:47Antonella non è ancora lì.
06:49Antonella non è ancora lì.
06:52Antonella non è ancora lì.
06:55Antonella non è ancora lì.
06:58Antonella non è ancora lì.
07:01Antonella non è ancora lì.
07:04Antonella non è ancora lì.
07:07Antonella non è ancora lì.
07:10Antonella non è ancora lì.
07:13Antonella non è ancora lì.
07:16Antonella non è ancora lì.
07:19La notte di lunedì, Umberto torna sotto casa di Antonella e suona il citofono.
07:24Antonella non risponde, ma risponde la vicina dal suo appartamento al piano di sotto.
07:30È in allarme, attenta ad ogni più piccolo rumore, ma di Antonella sempre nessuna traccia.
07:39Eppure, qualche strano particolare in quell'appartamento c'è.
07:43Niente di grave, solo quello che si trova di solito in un appartamento,
07:46ma è tutto l'insieme che non quadra.
07:50C'è un tubetto di colla su un mobiletto del corridoio.
07:55Le scarpe.
07:58I sonniferi.
08:03Un orologio.
08:06Alcuni indumenti, in un disordine che per Antonella non era naturale.
08:12Quasi fosse dovuta sparire all'improvviso, lasciando tutto così com'era.
08:17Ma Antonella non può essere sparita, non così.
08:20E allora dov'è? Bisogna trovarla.
08:23Deve esserci qualcosa in quell'appartamento.
08:26Deve esserci qualcosa in quella camera da letto che se l'è inghiottita.
08:29Qualcosa che faccia capire dov'è finita Antonella.
08:33Allora, martedì 12 aprile, per la terza volta in due giorni,
08:36la vicina, Umberto, la sorella di Antonella, suo marito e un'amica, tornano nell'appartamento.
08:46Prima di entrare, sulle scale, si mettono tutti i guanti per non cancellare eventuali tracce.
09:07L'idea è quella di guardare dentro gli armadi per vedere se ci sono i vestiti
09:12e soprattutto se mancano le pellicce di Antonella.
09:17Nelle prime due ante, niente di strano, ma la terza no. La terza è chiusa e sembra incollata.
09:22Quando riescono a forzarla, dall'armadio spunta improvvisamente il piede lì.
09:45Sotto due cuscini insanguinati, l'armadio si raffredda.
09:48Sotto due cuscini insanguinati, coperta da un mucchio di vestiti, trovano lei, Antonella, morta.
09:56Antonella giace sul ripiano della cassettiera dell'armadio, rannicchiata in posizione fetale,
10:01con le braccia incrociate davanti al petto.
10:04Indossa un pigiama di cotone e, in testa, ha un sacchetto di cellophane anodato attorno al collo.
10:09Quando i carabinieri della compagnia di Montesacro glielo sfilano,
10:13cade per terra una piccola ogiva di metallo.
10:15Che scopre due ferite alla testa.
10:18Un colpo alla tempia, che non è riuscito a perforare l'osso,
10:22e un altro alla fronte, che si è scheggiato, stiorando il cervello.
10:26Ad ucciderla, a finirla, è stato quel sacchetto di cellophane,
10:30che, secondo i carabinieri, l'è stato infilato in testa quando era tramortita sul letto.
10:35Sì, perché, secondo gli investigatori, le macchie di sangue che si trovano sul letto, sul lenzuolo e sul materasso,
10:41fanno pensare che Antonella sia stata morta.
10:43Non solo, ci sono anche due buchi bruciacchiati insanguinati su uno dei due cuscini che la coprivano,
10:49nell'armadio, che fanno pensare che le abbiano sparato attraverso quello.
10:53Addosso, nessun segno di lotta, nessuna ferita da difesa,
10:57soltanto alcune ecchimosi alle gambe e alle caviglie,
11:01che il medico legale ritiene siano state prodotte durante il trascinamento verso l'armadio.
11:06Il medico legale stabilisce che l'ora della morte di Antonella,
11:09è molto probabilmente le 23 di quella domenica sera,
11:13quando la vicina che sta al piano di sotto ha sentito un tonfo sospetto e alcuni passi.
11:31Le hanno sparato con una pistola di piccolo calibro, una 6,35,
11:35probabilmente una berretta o una browning, più difficilmente una tanfoglio,
11:39e comunque una piccola automatica.
11:42Lo dimostrano quei due proiettili che Antonella aveva nella testa e anche un bossolo,
11:46che chi l'ha uccisa ha dimenticato e che i carabinieri trovano sul pavimento.
11:51La perizia del medico legale dimostra che Antonella aveva tracce di quei sonniferi
11:56trovati sul comodino, la Valeriana e l'Anseren 300.
11:59Prima di essere stata uccisa non ha avuto rapporti sessuali,
12:03per il resto niente impronte, niente tracce di lotta, niente tracce di scasso.
12:08Allora, chi ha ucciso Antonella? Chi l'ha infilata nell'armadio e perché?
12:13Piano, ci sono altre cose da chiarire, altri misteri.
12:17Lei per esempio, Antonella, chi era Antonella?
12:30Via Domenico Oliva si trova in un quartiere che si chiama Talenti,
12:34è alla periferia nord di Roma ed è un tranquillo, discreto, borghese quartiere residenziale.
12:43Un quartiere abbastanza anonimo, fatto di piccoli condomini, di garage,
12:47di posti macchine a lungo i marciapiedi, tacitamente riservati a chi è abituato
12:51a parcheggiare la macchina sempre lì.
12:54Uno di quei quartieri in cui la gente, più che viverci, ci abita.
13:14Che possono essere brutti, assurdi, metropolitani come alveari da incubo,
13:18o piccoli, carini e riservati come paesi di campagna.
13:22Ha sempre un po' anonimo.
13:32Posti in cui parcheggiare la macchina, sempre nello stesso punto, ed entrare in casa.
13:39È qui, in uno di questi quartieri, che vive Antonella.
13:4347 anni, nominato per la scuola di psicologia.
13:4747 anni, non bella, sola.
13:50Antonella fa la commercialista, tiene i conti per un piccolo e discreto giro di clienti,
13:55commercianti, artigiani, lavoratori dipendenti.
13:58Niente di eclatante, così come non è eclatante lei.
14:01Molto riservata, molto tranquilla, per nulla appariscente.
14:05Una donna che veste in un modo sempre molto curato, molto classico, con i capelli sempre a posto,
14:10ma con addosso niente di particolare.
14:12In otto anni che vive in quel condominio, i vicini dicono di averle sentito dire soltanto poche parole.
14:1847 anni, non bella, sola.
14:21Antonella vive da single, ma non è felice.
14:24C'è qualcosa che la tormenta.
14:27Qualcuno dice che è l'ambizione.
14:29Antonella è molto ambiziosa, vuole guadagnare più soldi, vuole farsi una strada, vuole farsi una posizione.
14:35O forse è il suo carattere, per niente facile, un po' duro, al limite dell'intrasigenza.
14:40Un carattere che le impedisce di accettare i compromessi, sia dal punto di vista professionale che sentimentale.
14:47O forse è la solitudine, la mancanza di una famiglia, dei figli, di una relazione fissa e stabile con un uomo.
14:5547 anni, non bella, sola.
14:58Un misto di gentile riservatezza, di ambizione e di intransigenza.
15:03E di routine, come quella domenica, quel giorno.
15:07Che cosa ha fatto quel giorno?
15:08Ha fatto qualcosa di strano, qualcosa di diverso?
15:11Andiamo laggiù, a Talenti, con Lorenzo Viganò e Alessandro Riva, a farci raccontare quel giorno di Antonella.
15:18Questo è il garage dove Antonella arriva quella domenica sera.
15:22È domenica 10 aprile del 1994, sono circa le 20.30, Antonella scende da questa rampa e va a parcheggiare la macchina laggiù, nel garage.
15:30Noi abbiamo parlato col garagista che ci ha raccontato che Antonella parcheggia la macchina, lo saluta normalmente, non sembra né particolarmente tesa né preoccupata.
15:40Per cui sembra per Antonella una domenica sera normale, come tante.
15:44Quindi una domenica come tante e questo è il garage. Come arriviamo fino a questo punto? Cosa è successo prima?
15:49La domenica Antonella la passa con una sua amica, anzi per l'esattezza la passa a casa dei genitori di questa sua amica dove era stata invitata per pranzo.
15:57Che è una casa a una ventina di minuti d'auto da qui.
16:01La giornata trascorre tranquillamente tra il cibo e le chiacchere, è una brutta giornata per cui la passano in casa tutto il giorno.
16:09Infatti ci ha raccontato questa sua amica che lei parlò molto con il padre, parlarono soprattutto di lavoro.
16:14Benché i genitori l'avessero vista per la prima volta, notarono subito in Antonella proprio questo bisogno di parlare, di comunicare con gli altri.
16:21Parlano, ci sono i pasticcini che ha portato Antonella affinché arriva l'ora di sera.
16:25Comunque il pomeriggio trascorse in questo modo, più o meno verso l'ora di sera la mamma di questa sua amica invitò Antonella a rimanere anche per cena.
16:33Antonella rifiutò, disse che doveva tornare a casa, come se avesse un appuntamento, anche se in realtà poi invece le dice che ha voglia proprio di tornare a casa perché vuole rilassarsi e vuole mettersi in pigiama.
16:45Così prende la macchina e arriva a casa.
16:48Infatti Antonella esce dal garage a piedi, sale la rampa che abbiamo appena fatto e si avvia verso casa.
16:57Fa questo piccolo pezzo di strada perché il garage è proprio nello stesso palazzo dove abita Antonella, bisogna passare dall'esterno, cioè da questa via perché non è collegato all'interno.
17:09Siamo domenica sera per cui questa via è deserta, non c'è nessuno, ci sono solo alcune macchine parcheggiate e anche se è una via tranquilla perché a solo 100 metri c'è la caserma dei Carabinieri.
17:21Quindi Antonella arriva qui nel vialetto condominiale di casa sua e qui avviene l'ultimo avvistamento certo.
17:28Antonella infatti viene vista da due ragazzi che sono in quell'angolo a chiacchierare, è un ragazzo che abita nel palazzo con la fidanzata.
17:35Sentono prima i passi arrivare, poi si voltano, vedono Antonella arrivare, i due si salutano, il ragazzo saluta Antonella brevemente e Antonella entra nel portone e da lì questo è proprio l'ultimo momento in cui Antonella viene vista con certezza viva.
17:51Antonella sale le scale del piano rialzato e entra nell'appartamento 2B, chiude la porta e meno di tre ore dopo verrà uccisa. Da chi e perché?
18:01Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Nicola Maiorano e vengono fatte dai Carabinieri della Compagnia di Montesacro, comandati dal Maggiore Giuseppe Nucci.
18:12La prima riflessione è che quella usata non sembra un'arma da professionisti, per cui le indagini si concentrano sulle conoscenze di Antonella, soprattutto due persone.
18:23La prima persona si chiama Umberto Nardinocchi, fa il ragioniere e ogni tanto collabora con lo studio di Antonella.
18:30Umberto è l'uomo che la va a cercare quando scompare ed è anche presente quando viene ritrovata dentro quell'armadio.
18:37Umberto ha avuto una relazione con Antonella, una storia che è durata una decina d'anni e poi è finita. Finita bene, perché nonostante Umberto sia sposato, loro sono rimasti amici e continuano a vedersi e a sentirsi tutti i giorni.
18:51La prima cosa che fanno i Carabinieri è chiedere conto a Umberto di un alibi per quella sera e poi sottoporlo alla prova dello stub, l'esame che serve a rilevare tracce di polvere da sparo sulla pelle.
19:04Umberto risulta positivo allo stub, però da molto tempo e regolarmente frequenta un poligono di tiro e quindi può rendere facilmente conto di quelle tracce sospette.
19:15Così come può rendere conto dei suoi movimenti quella domenica sera, trascorsa assieme alla famiglia, prima a Marino e poi a casa.
19:23Nella vita di Antonella, però, c'è un'altra persona. Questa persona si chiama Vittorio Biffani, ha 51 anni e fa il fotografo.
19:31Anche con lui Antonella ha avuto una relazione, ma più breve, intensa e tormentata.
19:36Sì, perché Antonella è una donna metodica, è una donna tanto riservata da sembrare chiusa, però è anche una donna sola che non è felice.
19:44A 47 anni Antonella cerca qualcuno con cui dividere la vita, qualcuno con cui mettere su famiglia, qualcuno di cui innamorarsi.
19:52Questo qualcuno è Vittorio. Per un po' le cose funzionano.
19:57Lui le promette che lascerà la moglie e lei gli presta del denaro, 42 milioni, perché lo studio da fotografo non va molto bene e i debiti sono tanti.
20:06Si scambiano regali, lei gli regala continuamente delle camicie e lui le regala una segreteria telefonica ed anche un orologio, un vecchio orologio d'oro, ricordo di famiglia, come pegno d'amore.
20:18Poi le cose finiscono. La moglie di Vittorio scopre la sua relazione e lui non lascia lei, ma Antonella di cui si sente stanco.
20:27Antonella reagisce male, non si rassegna.
20:34Lei, che è così razionale e metodica, arriva anche a consultare maghe e cartomanti per sapere se Vittorio lascerà la moglie e tornerà con lei.
20:43Lui invece non torna, anzi, il rapporto si fa teso perché lei non vuole restituirgli i vestiti che lui ha lasciato a casa sua, non vuole restituirgli l'orologio e poi c'è la sua voce, la voce di Vittorio, incisa nella segreteria che lui le ha dato e che lei non vuole cancellare, nonostante le insistenze di Vittorio e le minacce, quasi, della moglie.
21:05Il fatto è che Antonella si sente ancora legata a Vittorio e non vuole perderlo. È sola Antonella, nonostante l'amicizia di Umberto, è sola ed è infelice.
21:15Per i carabinieri, per il sostituto procuratore Maiorano, l'assassino di Antonella è lui, Vittorio.
21:22Ad accusarlo c'è il rapporto teso che esisteva tra loro.
21:26Il fatto è che lei rivolge indietro i soldi che gli ha prestato e che stia prendendo informazioni per intentare una causa legale contro di lui.
21:34Il fatto è che anche Vittorio risulti positivo allo stub come Umberto, ma abbia un alibi che fa acqua.
21:41Perché Vittorio dice che è rimasto a casa quella sera, ma nel suo studio da fotografo i carabinieri trovano lo scontrino di un bar, emesso alle 22 di quella domenica sera.
21:51Il fatto è che ci siano i titolari di un altro bar nel quale Antonella va spesso a prendere un cappuccino, che giurano di averla vista quella sera, attorno alle 23, entrare e comprare una bottiglia di champagne di marca.
22:05Per festeggiare.
22:07Festeggiare cosa? Una visita in attesa, una visita di rapacificazione, una visita di Vittorio.
22:14Tra l'altro l'unico che potesse permettersi di entrare in casa di Antonella mentre lei era in pigiama, farla addormentare con quei sonniferi trovati sul comodino, prendere una pistola e ucciderla.
22:25Caso chiuso. Per il pubblico ministero è tutto chiaro.
22:28Per la corte d'assise invece no.
22:31Per i giudici del tribunale il rapporto tra Antonella e Vittorio non è così drammatico come può apparire.
22:37E inoltre in casa di Antonella non ci sono tracce o indizi che portino a Vittorio.
22:43Quell'esame positivo, lo STUB, può essere provocato dal contatto con la mano di un carabiniere che abbia maneggiato di recente armi da fuoco.
22:51Sì, obietta il pubblico ministero, però le impronte sono sulla sinistra e non si stringe la mano con la sinistra.
22:56Va bene, obietta la difesa, però neppure si spara con la sinistra se non si è mancini.
23:02E poi è vero, lo STUB può risultare positivo se si è interrogati in un ambiente contaminato da polvere da sparo come la caserma in cui è stato interrogato Vittorio.
23:11Come prova a carico non regge neppure lo scontrino che risulta appartenere al padre di Vittorio che gliel'ha dato per scaricarlo dalle tasse.
23:19E poi il pigiama, certo, dimostra una certa intimità, ma è proprio con quel pigiama vecchio e usato da qualche giorno che Antonella avrebbe ricevuto un amante desiderato e atteso come Vittorio non quadra.
23:33Il 10 giugno 1997 la corte assolve Vittorio per non aver commesso il fatto, Vittorio esce di scena.
23:41Restano i misteri però, e ce ne sono tanti in questo caso, come quella bottiglia di champagne acquistata al bar Lucky.
23:47Lorenzo Viganò e Alessandro Riva sono andati laggiù a cercare di capirci qualcosa.
23:54C'è un mistero relativo a quella sera, Antonella è uscita o non è uscita?
23:59Noi di sicuro non lo sappiamo, però sappiamo che c'è una testimonianza dei baristi del Lucky Bar, che è un bar che dista circa un chilometro da dove abita Antonella, che si ricordano di averla vista quella domenica sera.
24:09Noi siamo andati in quel bar, abbiamo parlato con quei baristi e loro ci hanno raccontato di avere riconosciuto la fotografia sul giornale e di essersi ricordati che quella donna era solita frequentare quel bar.
24:20E di averla vista proprio quella domenica sera, intorno alle 23, entrare nel bar e comprare una bottiglia di spumante.
24:27Se ha comprato una bottiglia di spumante ci dovrebbe essere uno scontrino che certifica la sua presenza.
24:32Invece lo scontrino non c'è, perché non è stato trovato a casa di Antonella e non è stata trovata neanche la matrice che di solito trattengono i proprietari del bar.
24:43In questo caso il proprietario del bar ci ha detto che la matrice gli è stata sequestrata dai carabinieri, ma i carabinieri agliatti non ce l'hanno.
24:49Per cui manca lo scontrino, manca la matrice e manca anche la bottiglia, perché a casa di Antonella durante il sopralluogo la bottiglia di spumante non è stata trovata.
24:56E comunque Carlo, se Antonella ci è andata quella sera all'Akibar non ci è andata sicuramente in auto, perché il garagista ci ha raccontato che dopo essere arrivata la domenica sera ha parcheggiato la macchina nel garage e quella macchina da lì non si è più mossa.
25:10Non si è mossa nemmeno il lunedì mattina quando il garagista l'ha preparata in prima fila affinché Antonella ci potesse salire sopra e potesse andare in ufficio.
25:17Quindi macchina non ci è andata perché la macchina non si è mossa. Potrebbe esserci andata a piedi?
25:22Sì, potrebbe esserci andata a piedi. Noi abbiamo fatto la strada che Antonella avrebbe dovuto fare quella sera e ci siamo accorti che è una strada molto buia, per cui una strada di una ventina di minuti a piedi per una donna da sola, una strada buia, deserta, non è una bella strada da fare.
25:40E soprattutto per Antonella di Veroli che ci hanno raccontato che era una donna timorosa, paurosa, che quindi con una certa difficoltà sarebbe uscita e avrebbe percorso quelle stradine a quell'ora di notte.
25:51Invece i gestori del bar Lucky si sbagliano. Forse non è Antonella la donna che hanno visto, succede a volte con i testimoni, anche se loro continuano a sostenere la loro versione.
26:01Mettiamola da parte la bottiglia di champagne. Non abbiamo bisogno di questo particolare per rendere la nostra storia, la storia di Antonella, ancora più misteriosa.
26:11Oltre a Vittorio D'Umberto ci sono altre persone che frequentano il giro un po' chiuso e riservato di Antonella.
26:18C'è un veggente, con qualche precedente penale, che frequenta Antonella quando lei è in crisi per la rottura della relazione con Vittorio.
26:25Sparisce quando lei viene uccisa e poi torna quando Vittorio viene incriminato.
26:30C'è una donna con la quale Antonella convive per più di un mese e che poi improvvisamente caccia di casa.
26:35Però Antonella, lo sappiamo, aveva un brutto carattere, era un po' intransigente, un po' dura.
26:41Forse avrà trovato un motivo per cui litigare, magari anche qualcosa di banale.
26:45E poi c'è un altro uomo, uno sconosciuto.
26:54Viene visto da un ragazzo che abita nel palazzo mentre controlla i nomi sulla pulsantiera dei citofoni.
26:58Sta cercando una donna, dice l'uomo al ragazzo.
27:20E più tardi, quando il ragazzo esce, l'uomo è ancora lì, assieme a Vittorio.
27:25E più tardi, quando il ragazzo esce, l'uomo è ancora lì, a cercare, proprio nel momento in cui arriva Antonella.
27:36E poi c'è qualcos'altro, un pentito che si presenta ai carabinieri dicendo di essere vittima di un giro di usurai.
27:44Del giro fa parte anche Antonella, che non più soddisfatta delle percentuali che otteneva sul recupero crediti,
27:49si è messa in rotta con l'organizzazione, ha minacciato di denunciare tutti ed è stata uccisa.
27:55I carabinieri e il magistrato non ritengono attendibile il pentito.
28:00Però quella della criminalità organizzata di un brutto giro nel quale Antonella è rimasta coinvolta, magari senza saperlo, accorgendosene troppo tardi,
28:09è un'ipotesi interessante, almeno in un romanzo giallo.
28:13Ma questo non è un giallo, questa è realtà.
28:15E allora torniamo in quell'appartamento e chiediamoci quali sono i misteri di questo caso.
28:20In quella camera da letto ci sono stati due spari, due esplosioni.
28:25Perché la vicina, che abita proprio al piano di sotto, non li ha sentiti?
28:29Perché quel sacchetto sulla testa? Perché chiuderla nell'armadio?
28:33Perché quando sono entrati Umberto e gli altri non hanno sentito l'odore della colla che chiudeva l'anta di quell'armadio?
28:40E poi, che cosa è successo veramente in quella camera da letto?
28:43I carabinieri del Maggiore Nucci lo avevano ampiamente chiarito.
28:47Approfondiamola assieme al commissario Silvio Bozzi, della scientifica di Bologna.
29:05In questa stanza abbiamo cercato di riprodurre le condizioni anche di sonorizzazione,
29:10esistenti nello stesso ambiente in cui è stata assassinata la signora Di Veroli.
29:15Il sovrintendente Pistono ci aiuterà a preparare quel piccolo esperimento che faremo in un secondo momento.
29:21Ecco, in questo caso è particolarmente importante il tipo di munizione usata dall'arma dell'assassino.
29:26Cosa puoi dirci al riguardo?
29:28Infatti è una munizione particolare, il 6.35 Browning o 25CP che dir si voglia.
29:34Come vedi è una munizione molto piccola, guarda questa cartuccia come è ridotta.
29:37Ha delle caratteristiche uniche nel suo genere, infatti è camerata in armi veramente piccole,
29:44che possono a buon diritto dirsi tascabili o da borsetta.
29:48Ha avuto una grande diffusione presso quegli utenti che hanno privilegiato l'aspetto della occultabilità dell'arma
29:55che è assoluta, estrema potremmo dire, rispetto al potere d'arresto che è molto ridotto e rimane molto blando.
30:02Si può uccidere con un'arma come questa?
30:04Non bisogna sottovalutare il 6.35, può uccidere certamente, anzi vedi la palla di 50 grani,
30:11quindi corrispondente a 3,2 grammi, ha delle caratteristiche tali,
30:16per cui ha una grande capacità di penetrazione a carico delle strutture biologiche molli,
30:20pur avendo un potere d'arresto assai modesto.
30:24Considera che dopo una corsa di 100 metri la palla di 50 grani del 6.35 ha ancora una velocità di 180-190 metri al secondo,
30:38quindi non ci scherzerei sopra.
30:41Cosa può essere successo in quella stanza con questa arma?
30:44Bisogna capire perché la scelta dell'assassino è ricaduto su questo tipo di munizione.
30:49Per capirlo dobbiamo entrare dentro la testa, nelle intenzioni autentiche dell'assassino.
30:56L'assassino voleva eliminare la propria vittima nella maniera più rapida possibile, più sicura possibile e meno rumorosa possibile,
31:04se vuoi più silenziosa possibile, considera che eravamo in un appartamento.
31:08Dal punto di vista strettamente criminale la scelta è ragionevole, è oculata, è giù perfetta direi,
31:14quindi sceglie di esplodere una serie di colpi da distanza ravvicinata con questa pistola,
31:22facilmente occultabile, facilmente estraibile da qualsiasi tipo di tasca o di contenitore,
31:30attraverso un cuscino, usato in modo silenziatore, nei confronti di una vittima temporaneamente incapace di difesa.
31:38Quindi dal punto di vista criminale è perfetto, la scelta giusta, il mezzo giusto e l'obiettivo ben presente in tutti i vari passaggi.
31:46E questo funziona?
31:48Sulla carta sì, sulla carta sì, però qualcosa non ha funzionato per l'assassino.
31:53Perché? Perché i due colpi esplosi, in rapida successione, non sono riusciti a penetrare all'interno della scatola granica della povera signora Di Veroli.
32:01Per tentare di capire che cosa è accaduto e soprattutto che cosa non è accaduto per l'assassino, abbiamo preparato questo piccolo esperimento.
32:09Con l'aiuto di pistone adesso spareremo due colpi di 6,35, rispettivamente a un blocco nudo di legno multistrato che abbiamo preparato per l'occorrenza,
32:20e poi un altro colpo, il secondo colpo, a un blocco di legno identico, però attraverso il cuscino.
32:28Per valutare in maniera empirica, mentre questo esperimento non ha alcuna ambizione scientifica, ma valutare in maniera empirica l'effetto sia frenante che l'effetto silenziatore fornito dal cuscino.
32:42Per l'esplosione del primo colpo ci serviremmo naturalmente delle cuffie.
32:49Posizioniamo il primo blocco.
32:57Ecco, nonostante avessi la cuffia, io almeno ho sentito un notevole rumore.
33:01Sì, il rumore è stato molto forte, quindi si può dire che se l'assassino avesse sparato in queste condizioni, certamente il colpo, il botto avrebbe caduto.
33:12Ecco, adesso vediamo la capacità di penetrazione di questo 6,35.
33:19Sì, il rumore è stato molto forte, quindi si può dire che se l'assassino avesse sparato in queste condizioni certamente il colpo, il botto si sarebbe udito da parte di tutti gli inquilini del palazzo.
33:29Certo, la signora D'Abbiano di sotto almeno.
33:31Ah, sicuramente. Adesso vediamo di capire la capacità di penetrazione di questo 6,35.
33:40Ecco, vediamo il viaggio di questa palla di 50 grani all'interno di questi strati.
33:46Questo è il primo strato, stiamo parlando di un legno molto tenero, quindi non di un legno molto resistente.
33:53Quindi secondo strato, terzo, quarto, quinto strato, ecco si ferma, la corsa della palla da 50 grani si ferma qui, al sesto strato.
34:03Certo, quindi sarebbe riuscita a penetrare e probabilmente ad uccidere la signora Di Verona.
34:08Con molta probabilità. Adesso spareremo un altro colpo, però attraverso il cuscino, per vedere questo duplice effetto.
34:16Da una parte l'effetto silenziatore e l'effetto frenante.
34:20Il pistone adesso ricolloca un altro blocco di legno multistrato che abbiamo preparato, che ci servirà per la seconda fase dell'esperimento.
34:27Quindi spareremo sempre un 6,35, però attraverso un cuscino, un normale cuscino che abbiamo preparato, imbottito di normalissima gomma a piuma.
34:36Il pistone adesso ricaricherà l'arma. Possiamo, Carlo, non utilizzare le cuffie? Abbiamo riprovato e riprovato, il rumore è assolutamente sopportabile, entro i limiti consentiti.
35:01Ecco, il rumore si è affievolito di molto.
35:04Di molto, di molto. Vediamo cos'è successo. L'effetto silenziatore è stato veramente eccezionale. Vediamo adesso l'effetto frenante operato dal cuscino.
35:15Guarda, impressionante. Andiamo alla luce, così vediamo meglio. Non siamo riusciti neanche a passare la prima lista di legno, che pur essendo un legno abbastanza tenero, avrebbe dovuto essere attraversata completamente.
35:30Ricapitoliamo, l'assassino aveva l'esigenza di eliminare la propria vittima, la signora Di Veroli, nel modo più rapido possibile, più sicuro possibile e anche più silenzioso possibile.
35:41Questa metodologia usata in maniera semplice, ordinata, quasi ossessiva risponde a queste tre esigenze.
35:47Però, come abbiamo visto, qualcosa non ha funzionato, quindi lui ha sopravvalutato alcuni elementi e sottovalutato altri.
35:53Può avere sopravvalutato lo stato di manutenzione della propria arma, della pistolina, oppure l'efficacia delle cartucce, delle munizioni, che forse appartenevano a un lotto piuttosto vecchio.
36:07Di contro ha sottovalutato, sottovalutato e direi anche abbondantemente, l'effetto frenante rappresentato dal cuscino, quindi la palla che attraversa il cuscino e si frena, quindi ha minor potenza.
36:18Poi ha sottovalutato anche la capacità di resistenza alla sezione traumatica di alcune parti del cranio della povera signora Di Veroli.
36:26Perché spara due colpi?
36:27Ecco, questa è una buona domanda, perché non ne spara di più, visto che ha la possibilità, la vittima è inerme e lì potrebbe continuare a sparare.
36:33Però qualcosa succede, questo è quello che è successo più di una volta, quindi il bossolo che si incastra tra la camera di cartuccia e la culatta.
36:44Ho capito, quindi cartucce vecchie con poca potenza, la pistola che si inceppa.
36:48Ecco, io penso che si sia incastrato il bossolo del secondo colpo in questa posizione, come vedi, quindi tra la culatta e la camera di cartuccia.
36:58Quindi non ha potuto esplodere altri colpi.
37:00Certo.
37:01E questo dimostrerebbe anche, darebbe una spiegazione al mancato ritrovamento del secondo bossolo.
37:08Quindi necessità di proseguire in maniera poi metodica, come vedremo, ossessiva, proprio imperterrita, direi nella maniera più semplice possibile se vogliamo,
37:17nell'esecuzione del progetto che secondo me è quello originario.
37:21Afferra per le gambe la povera signora Di Veroli, che oramai è priva di senso.
37:27Quindi mette il sacchetto di plastica sulla testa della povera ragazza e poi continua a sospingerla, a trascinarla di fronte all'armaggio, dove poi la metterà e sigillerà tutto col silicone, come già sappiamo.
37:41Ti chiedo una cosa, quella colla doveva fare un odore molto forte. Perché le persone che sono entrate successivamente, nei giorni successivi, non l'hanno sentito?
37:48L'odore è dovuto alle poliammine aromatiche che fanno parte dei componenti di questi siliconi che comunemente sono in vendita.
37:57Fanno odore molto dolciastro e pungente, simile a quello dell'aceto, che però, a seconda chiaramente delle condizioni di areazione del locale o di umidità, sparisce, tende a svanire nell'arco di qualche ora, 5 o 6 ore.
38:12Una donna sola, che torna a casa, entra nel suo appartamento e chiude la porta. Si ritira in camera da letto e lì scompare e qualche giorno dopo viene ritrovata morta dentro un armadio.
38:24Facciamo qualche ipotesi, come in un romanzo giallo.
38:27Ad uccidere Antonella è stata una persona che lei frequentava, una persona che aveva accesso a casa sua e che magari ne aveva le chiavi. Una persona che noi non conosciamo e che appartiene a quella parte di Antonella che ci è sconosciuta.
38:43Questa persona entra in casa di Antonella con un'intenzione ben precisa, quella di ucciderla, perché in tasca ha quella pistola, quella piccola pistola da dilettante e forse sa anche come farne sparire il corpo, perché in tasca ha quel tubetto di colla.
39:09Due colpi che nessuno sente.
39:13Poi la trascina nell'armadio.
39:19Ne sigilla l'anta perché il corpo venga scoperto il più tardi possibile e sparisce.
39:25Perché la uccide? Motivi sentimentali? Passionali? Una relazione problematica? Non lo sappiamo.
39:33Oppure Antonella è stata uccisa da una persona con la quale aveva rapporti di affari, affari sporchi.
39:39Lei fa la commercialista, forse non lo sa, forse non se ne rende conto, ma si ritrova coinvolta in un brutto giro.
39:46Forse è stata la sua voglia di fare strada, a farle invischiare in affari che sono al di sopra della sua portata.
39:52Oppure è la sua professionalità che le ha fatto notare qualcosa che la sua intransigenza non le permette di tacere.
40:00Quella sera arriva da lei qualcuno.
40:04Una visita inattesa che è costituita da un'altra persona.
40:08Quella sera arriva da lei qualcuno.
40:12Una visita inattesa che è costretta a ricevere anche se non è in ordine, anche se era già in pigiama e aveva già preso un sonnifero per andare a letto.
40:23Parlano, discutono, c'è qualche problema, litigano.
40:29Lui capisce che deve ucciderla.
40:31La minaccia, la costringe a stendersi sul letto e la uccide.
40:45Poi chiede aiuto.
40:49Arriva qualcuno dei suoi a sistemare le cose.
40:52L'armadio, chiuso con la colla, inattesa che le acque si calmino e venga il momento per andare a recuperare il corpo e farlo sparire.
40:59Tanto c'è tempo.
41:01L'armadio è come una barra sigillata, una cassaforte, che permette di aspettare il momento giusto.
41:06E invece no, perché questo momento non arriva.
41:09Fin dal giorno dopo, infatti, da quel lunedì sera, cominciano a cercarla.
41:14Tanti, indipendentemente, poi tutti.
41:16E non una, tre volte.
41:18Non c'è più tempo per tornare nell'appartamento e far sparire Antonella.
41:22Bisogna lasciarla lì.
41:24E infatti lì verrà ritrovata.
41:26Ipotesi.
41:28Ipotesi da romanzo giallo.
41:30Però, al di là delle ipotesi, c'è una cosa, una cosa importante in questa ricerca immediata e ossessiva.
41:36Che Antonella, 47 anni, non bella sola, forse non era così sola come credeva di essere.
41:41Che in questa sua ricerca, ossessiva di una persona con cui dividere la vita,
41:45in questa sua inquieta malinconia, nella sua routine da quartiere residenziale, non era poi così sola.
41:51Forse soltanto non sapeva di esserlo.
42:11Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
42:41Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
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