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I crimini dei più efferati serial killer della storia raccontati attraverso immagini di repertorio, interviste e testimonianze di chi li ha conosciuti realmente o di chi, per lavoro, non ha potuto fare a meno di imbattersi in essi. Malvagi, spietati, mostruosi, torturatori, sono uomini e donne determinati, ossessionati, senza un briciolo di pietà o rimorso, crudeli assassini divenuti vere e proprie impersonificazioni del male. Sono davvero nati per uccidere?

PETER SUTCLIFFE (1946 - 2020) è stato un serial killer britannico, noto anche con il nome di Squartatore dello Yorkshire (Yorkshire Ripper). Nel 1981 è stato accusato di aver ucciso tredici donne e aver cercato di ucciderne altre sette. Sutcliffe nasce a Bingley, nel West Riding of Yorkshire, in una famiglia cattolica della classe lavoratrice. Lascia la scuola all'età di quindici anni per svolgere dei lavori umili, tra i quali anche quello di becchino negli anni sessanta. Regolare frequentatore di prostitute a Leeds e Bradford, la sua ossessione nell'uccidere donne di strada sembra nascere da una discussione sul pagamento, nonostante lui abbia affermato di essere stato guidato dalla voce di Dio. Il 2 gennaio 1981 Sutcliffe viene fermato dalla polizia con la prostituta ventiquattrenne Olivia Reivers nel vialetto di una casa a Sheffield, nel South Yorkshire. La polizia trova nella macchina molte targhe false e arresta l'uomo, che viene portato alla stazione di polizia di Dewsbury: qui viene interrogato riguardo allo Squartatore dello Yorkshire perché possiede molte delle caratteristiche fisiche del serial killer. Il giorno seguente la polizia, tornata sul luogo dell'arresto, trova un coltello, un martello e una corda nascosti da Sutcliffe quando era andato in bagno; un secondo coltello viene scoperto nel bagno della stazione di polizia. Dopo due giorni d'intenso interrogatorio, durante i quali viene sentita anche la moglie, il pomeriggio del 4 gennaio Sutcliffe confessa. Durante il processo preliminare, Sutcliffe si dichiara non colpevole di tredici omicidi volontari, ma colpevole di omicidio colposo dovuto a diminuzione dell'imputabilità per problemi mentali; ammette, però, i sette capi d'imputazione per tentato omicidio. Nonostante quattro diagnosi psichiatriche di schizofrenia paranoide, il giudice rifiuta la richiesta di Sutcliffe, insistendo che il caso debba essere portato davanti a una giuria. Il processo vero e proprio comincia il 5 maggio 1981 e dura due settimane. Nonostante gli sforzi del suo avvocato, Sutcliffe viene dichiarato colpevole per tutti i capi d'accusa e condannato al carcere a vita per almeno trent'anni; il 16 luglio 2010 la sentenza è stata estesa all'ergastolo, il che significa che non lascerà vivo il Broadmoor High Security Hospital, dove sconta l'ergastolo. Muore il 23 novembre 2020 per le complicazioni di salute dovute al Covid.

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