• ieri
I crimini dei più efferati serial killer della storia raccontati attraverso immagini di repertorio, interviste e testimonianze di chi li ha conosciuti realmente o di chi, per lavoro, non ha potuto fare a meno di imbattersi in essi. Malvagi, spietati, mostruosi, torturatori, sono uomini e donne determinati, ossessionati, senza un briciolo di pietà o rimorso, crudeli assassini divenuti vere e proprie impersonificazioni del male. Sono davvero nati per uccidere?

PATRICK MACKAY (1952) è un serial killer britannico, che ha confessato di aver ucciso 11 persone a Londra e nel Kent tra il 1973 e il 1975. Da bambino, Mackay fu spesso vittima di maltrattamenti fisici da parte del padre; quest'ultimo morì quando Patrick aveva 10 anni a causa di un infarto, mentre si recava al lavoro, risultato di complicanze legate all'alcolismo. Mackay era spesso soggetto ad attacchi di rabbia, indulgeva in crudeltà sugli animali ed applicava anche incendi dolosi, persino su una tartaruga domestica. Maltrattava inoltre i bambini più piccoli, rubava presso le case delle donne anziane ed alle persone per strada; tentò di dar fuoco ad una chiesa cattolica, arrivò, addirittura, ad uccidere la madre e la zia, così come tentò di uccidere un ragazzo più giovane, sostenendo in seguito che avrebbe avuto successo se non fosse stato trattenuto. A 15 anni, gli fu diagnosticata la schizofrenia da uno psichiatra, il dottor Leonard Carr, che predisse che Mackay sarebbe cresciuto fino a diventare un "freddo assassino psicopatico". Arrivando all'età adulta, Mackay sviluppò una grande ammirazione verso la politica e l'ideologia nazista, assumendo il soprannome di "Franklin Bollvolt I" e riempiendo il suo appartamento di militaria e cimeli nazisti. Viveva a Londra ed era spesso sia ubriaco che drogato. Nel 1973, vicino alla casa di sua madre nel Kent, incontrò e fece amicizia con un prete, padre Anthony Crean. Nonostante questa amicizia e l'aiuto del presbitero per allontanarlo dalla vita criminale, Mackay fece irruzione nella casa di Crean, rubandogli un assegno di 30 sterline. Sebbene Crean pregò la polizia di non prendere provvedimenti, Mackay venne arrestato e processato. L'incidente causò una spaccatura tra i due e Mackay tornò a Londra. Il 21 marzo 1975, all'età di 22 anni, Mackay usò un'ascia per uccidere Padre Crean nella sua casa di Shorne, facendo a pezzi il cranio della vittima e guardandolo sanguinare fino al decesso. Venne immediatamente arrestato dopo che un ufficiale di polizia ricordò il precedente incidente tra i due 18 mesi prima. Mackay fu presto considerato dalla polizia un sospetto di almeno una dozzina di altri omicidi due anni prima; la maggior parte delle vittime erano donne anziane che erano state pugnalate o strangolate durante le rapine. Mackay in seguito dichiarò di aver ucciso 11 persone. Nel novembre 1975 fu condannato per omicidio colposo e all'ergastolo...

Consigliato