Il 15 luglio 1993 è stata uccisa a Todi Mara Calisti, 36 anni. Mara era sola in casa con suo padre ed è stata accoltellata in camera sua. Si è poi trascinata dal padre e, prima di cadere a terra si è rivolta al genitore: "Babbo, guarda cosa mi hanno fatto".
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03:31Qualcuno, a quell'ora di notte, sta attraversando il corridoio.
03:40Improvvisamente la luce della stanza del padre di Mara si accende.
03:44Qualunque cosa stesse sognando quell'uomo deve credere di trovarsi improvvisamente in un incubo
03:49perché assiste alla cosa peggiore che un padre possa vedere.
03:53Davanti a lui c'è Mara, sua figlia, con una profonda ferita sul petto.
03:57Appena è il tempo di dire
03:59Babbo, guarda cosa mi hanno fatto
04:01e crolla a terra, morta.
04:03Cos'è successo?
04:04Come si arriva a questa scena?
04:06Mara che attraversa sanguinante il corridoio
04:08e quella frase
04:09Babbo, guarda cosa mi hanno fatto.
04:11Mara è in mutande reggiseno
04:13come se si fosse appena alzata dal letto.
04:15Chi l'ha colpita?
04:16Come ha fatto ad entrare e ad uscire?
04:18Chi l'ha sentito in quel condominio silenzioso?
04:21Uno di quei condomini in cui si sente tutto di tutti.
04:24Per esempio, c'è il portone d'ingresso
04:26che è un portone molto pesante, con una molla molto veloce
04:29e se non lo sai e non lo accompagni con cura
04:32sbatte violentemente.
04:33L'ha sentito qualcuno quel portone?
04:40Calma.
04:42Questo è un delitto della camera chiusa
04:44imprigionato tra quelle due pareti di quel corridoio.
04:47Non possiamo capirlo se restiamo lì dentro.
04:50Allora apriamole queste pareti, usciamo.
04:53Torniamo indietro nel tempo
04:55andiamo a Todi e cerchiamo di capire chi è Mara.
05:12Sembra impossibile che in una cittadina come questa
05:14possa avvenire un delitto.
05:16Eppure succede anche qui.
05:18Succede anche in una cittadina come questa
05:20piccola, tranquilla e dall'aria gentile.
05:26Quando succede, per un momento i luoghi cambiano d'aspetto.
05:30Anche le cittadine gentili sembrano velarsi
05:32all'improvviso di ombre sinistre.
05:34È il delitto che fa così.
05:36È questo evento traumatico e inatteso
05:38che quando avviene è come un colpo di rasoio
05:40che squarcia una città, un ambiente, un carattere
05:43e lo mette a nudo.
05:44Ne scopre tutto, anche la metà oscura
05:46e lo rimette in discussione.
05:49È così che i romanzi gialli riescono a raccontare le città
05:52aprendole col delitto e guardandole da dentro
05:54anche nei loro aspetti meno piacevoli.
05:57Senza dire che ogni città è l'unica
05:59che ha solo una parte interna.
06:02Più non sovrano, più si incontrano
06:04e più si sembrano più gentili.
06:09Non lo possiamo avere, per esempio,
06:11se non abbiamo un incontro con i cittadini
06:13che ci accadranno e che ci fanno qualcosa
06:15e con cui noi non possiamo parlare.
06:17meno piacevoli. Ma poi, nei romanzi, arriva la conclusione a rimettere a posto tutto,
06:25a far tornare tutto come prima. Nei casi di cronaca, nei delitti come questo, quando sono
06:31insoluti, è soltanto il tempo, il silenzio del tempo, a nascondere le ferite e farle dimenticare.
06:47E' qui che vive Mara, una donna di 36 anni conosciuta da tutti in una cittadina come
06:52Todi, dove, come in tutti i piccoli centri, la gente prima o poi finisce sempre per incontrarsi.
06:57Mara, poi, è davvero un bel tipo. Per saperne di più, Alessandro Riva e Lorenzo Viganò sono
07:03andati a Todi, a chiedere a parenti ed amici, per scoprire chi era lei, chi era Mara.
07:08Li abbiamo raggiunti nel liceo Iacopone da Todi, lo stesso che Mara aveva frequentato.
07:18Ciao Lorenzo, ciao Carlo, ciao Alessandro. Stavamo riguardando la piantina dell'appartamento,
07:25del luogo in cui si svolge la nostra storia. Il protagonista principale della nostra storia è lei,
07:31Mara. Che tipo è Mara? Cerchiamo di capirla meglio. Tra l'altro ce la racconta la sorella
07:36stessa Rita Calisti, che ha scritto un libro, Il delitto della porta chiusa, in cui ripercorre la
07:41vicenda e naturalmente ripercorre anche il rapporto che c'era tra loro due. Ce la racconta
07:47sia da un punto di vista fisico, sia da un punto di vista più caratteriale. Fisicamente è una persona
07:52non tanto alta, intorno al metro e cinquanta, magari con qualche chilo in più. Anche se il
07:59chilo in più e le viete non sono mai state una sua ossessione. Così come non sono mai state una
08:03sua ossessione i capelli arruppati, che non riesce a dominare e che quindi lascia che siano come
08:10siano. Come si veste Mara? In maniera molto semplice, casual si potrebbe dire. Ginse e
08:15maglioni sono il suo abbigliamento preferito, scarpe mai con il tacco alto, sempre scarpe da
08:21ginnastica. Tanto è vero che Rita racconta che nonostante i suoi consigli ad avvalorizzare la
08:27sua femminilità, lei continuava a vestirsi invece in maniera così, molto semplice. Ecco,
08:33questo per il suo aspetto fisico. Invece di carattere, che tipo è Mara? Beh, Mara è una
08:38ragazza molto forte, sicura di sé, con delle idee chiare e soprattutto molto gelosa della sua
08:46indipendenza, dicono gli amici. La sorella nel libro dice anche che a volte assumeva un
08:52atteggiamento così severo ed austero da imporre soggezione. D'altra parte però, in realtà,
08:57non è neanche così a tutto tondo, nel senso che poi è anche una ragazza molto piena di
09:01contraddizioni, che dice che sembrava non avesse mai paura, ma nel suo aspetto si leggeva un'anima
09:08timida e insicura, per cui non... Ecco, aveva degli interessi particolari, Mara? Delle passioni?
09:13Sì, aveva diverse. Innanzitutto la montagna. Lei è iscritta al CAI di Perugia e con vari gruppi va a
09:22fare delle escursioni in montagna. Poi ama molto cantare, canta in un coro. Prima cantava in un
09:27coro di Perugia, poi si è trasferita, visto che il suo maestro si è trasferito in una frazione
09:31vicino, ha cambiato coro e canta. E poi ha una passione particolare per la musica di Beethoven.
09:37Tant'è vero che c'è stata un po' una lotta, costretto quasi, i suoi nipoti a studiare uno
09:43strumento musicale entrambi. Poi tra le passioni non va dimenticata la passione politica, perché
09:48Mara da sempre, fin da ragazzina, è una ragazza impegnata politicamente, a sinistra, è stata iscritta
09:53al PC per diversi anni, però anche qua con molte contraddizioni. I suoi compagni di partito se la
09:59ricordano con polemiche furibonde con i dirigenti del partito, cioè quindi con insoddisfazioni, non
10:06una militante granitica. Un bel tipo Mara, non bella, non appariscente, ma carina e piacevole.
10:12Una giovane donna aperta e simpatica, ricca di interessi e molto molto indipendente. Non vuole
10:18pesare su nessuno ed è per questo che ha lasciato l'università e si è messa a lavorare, anche contro
10:23il parere dei genitori. Lavora presso lo studio di un avvocato e intanto lavora anche presso una
10:28ditta di pulizie, che fa le pulizie proprio nel liceo che aveva frequentato. Un lavoro umile, che
10:35lei però non disprezza, perché c'è una frase che dice spesso alla sorella, una frase che la
10:40sorella riporta nel libro che ha scritto su Mara. Le persone non si giudicano da quello che fanno,
10:45ma da quello che sono. Ecco, è così Mara, un bel tipo, è anche molto generosa, molto disponibile.
10:52Per tanto tempo assiste un suo amico molto ammalato, sempre disponibile, ad ogni ora del
10:57giorno e della notte, finché questo non muore. È così Mara.
11:05E chi può voler uccidere una ragazza così? Torniamo al mistero, John Dixon Carr, la camera
11:15chiusa, quel corridoio buio e vuoto che fa paura. Quel giorno, l'ultimo giorno di Mara,
11:21è un mercoledì ed è un giorno qualunque, tutto normale. Mara va a lavorare, ci va un pochino più
11:28tardi perché, dice l'avvocato, non ha sentito la sveglia e non si è alzata in tempo. Lavora,
11:33come sempre, sbriga le sue pratiche, va a fare alcune commissioni in pretura e verso l'una torna
11:38a casa. Qui trova il padre. Da due giorni la famiglia di Mara si è trasferita in campagna,
11:44in un paesino vicino a Todi, ma lei ha preferito rimanere in città da sola. Il padre è tornato
11:50perché il giorno dopo ha un appuntamento col commercialista, quindi tanto vale che resti lì.
11:54Pomeriggio tranquillo, gli amici sono in vacanza, il coro è fermo e Mara torna a lavorare dall'avvocato.
12:04Verso le 20 e 30, il padre è solo in casa e sta preparando la cena per sé e per la figlia,
12:11che tornerà tra poco. Mara arriva e i due cenano assieme, tranquillamente, parlando del più e del
12:21meno. Poi Mara si mette a stirare e chiama anche una vicina perché salga da loro a fare quattro
12:29chiacchiere e a prendere un caffè, assieme a lei e al padre. Poi il padre esce, va a trovare la
12:44cognata, come fa tutte le sere, e Mara e l'amica rimangono da sole. Chiacchierano,
12:55parlano dei nipoti, i figli della sorella, per i quali Mara ha un affetto particolare.
12:59Verso le 23 e 30, Mara riceve una telefonata. Chi la chiama non si sa,
13:05la vicina non lo capisce e Mara chiude in fretta la conversazione.
13:08Verso mezzanotte, rientra anche il padre.
13:27Poi la vicina torna in casa, il padre se ne va a letto e Mara dice che poi se ne andrà a letto
13:31anche lei. Si separano, lui nella sua stanza e lei dall'altra parte della casa, dove ci sono
13:37il salotto e la sua camera da letto. In mezzo, quel corridoio, buio e vuoto.
13:50Attenzione adesso, i particolari si fanno importanti, gli orari, i rumori e tutto
13:56quello che è diverso dal normale. All'una e mezzo, il padre di Mara si sveglia e attraversa
14:03quel corridoio per andare a bere un bicchier d'acqua. La porta di Mara è chiusa e probabilmente,
14:12sicuramente, dorme tranquilla. Alle due e trenta, rientra l'ultimo degli abitanti del condominio che
14:18chiude il portone e sale in casa, tutto tranquillo, nessun rumore sospetto. Alle tre, il signore del
14:28piano di sotto si sveglia, tutto tranquillo, nessun rumore sospetto. Alle tre e quarantuno,
14:35un ragazzo che abita in un palazzo vicino e soffre di insonnia, scende in giardino a fumarsi
14:40una sigaretta e a fare una passeggiata, tutto tranquillo, anche a quell'ora. Alle tre e quarantacinque
14:46però, il signore del piano di sotto sente un rumore, un tompo sul pavimento del piano di
14:50sopra, la casa di Mara. Poco dopo, la voce di suo padre che urla e chiama aiuto.
14:59Il signore di sotto sale le scale con la moglie e i vicini, mentre il ragazzo che è arrivato
15:09davanti alla casa di Mara, immaginando un guaio, corre a una cabina a chiamare il centododicio.
15:18Intanto, la scena che si presenta ai condomini accorsi nell'appartamento è una di quelle che non si dimentica.
15:28Mara è a terra, sul pavimento, e il padre le sta premendo uno straccio sul petto per
15:33tamponare la ferita, inutilmente, come inutile la corsa di Mara all'ospedale, dove arrivano
15:39anche i carabinieri e la sorella. Mara è stata uccisa con uno strumento da taglio a
15:45punta rotondata, un colpo solo, che le ha penetrato nel petto per otto centimetri e
15:49le ha uccisa troncandole di netto la horta. Ne parliamo con il professor Franco Fabbroni
15:55dell'Istituto di Medicina Legale di Perugia, intervistato per noi da Alessandro Riva.
16:20Professor Fabbroni, che tipo di ferite aveva Mara Calisti?
16:25Aveva una ferita nel torace, nel limite torace di destra, di forma triangolare, al livello
16:33della quarta costa. Supergiù a che altezza? All'altezza della quarta costa, quindi all'altezza
16:39di 7-8 centimetri dalla clavicola. La causa della morte qual è stata esattamente?
16:46La causa della morte è stata esattamente uno shock emorragico determinato da una ferita
16:53profonda che aveva raggiunto il pericardio e leso la horta, da cui era naturalmente provenuta
17:00un sanguinamento notevole e massiccio. Si presuppone che abbia perso conoscenza molto
17:05velocemente? Ritengo che l'abbia perduta nello spazio
17:12mediamente di 50 secondi, dai 30 ai 50 secondi. Ci si può fare un'idea della dinamica dell'omicidio
17:20dall'autopsia? Dall'autopsia la dinamica dell'omicidio
17:25le dice soltanto la direzione del colpo ovviamente. Un colpo vibrato dal basso in alto con molta
17:32obliquità, cioè era molta obliquità verso l'alto, cioè in maniera molto tangente alla
17:39parete toracica e lievemente verso la sinistra. Io penso che una lesione vibrata, ripeto con
17:48una certa forza, in quel punto del corpo tutti sanno che la zona precordiale è una
17:55zona vitale, non si fa per ferire, uno che ferisce senza volerlo uccidere sceglie un'altra
18:03parte del corpo meno vitale, quella indubbiamente fortuna o sfortuna o intenzione ha voluto
18:10che fosse colpita una zona vitale. Un colpo solo che ha reciso la horta, non
18:15si tratta di un suicidio, anche se inizialmente si pensa ad una cosa del genere, è questo
18:20perché i carabinieri quando arrivano all'ospedale trovano la sorella di Mara che grida Mara,
18:24Mara cosa ti sei fatta? Però l'elemento che fa scartare l'ipotesi del suicidio è un elemento
18:30molto semplice, l'arma che ha provocato quella ferita, un coltello da cucina, uno strumento
18:36di lavoro, qualunque cosa non si trova, allora è un omicidio, ma un omicidio molto particolare,
18:42non ci sono segni di lotta, non ci sono ferite da difesa, un colpo solo, a tradimento, tirato
18:48in un punto vitale, ma in un punto in cui non è così facile uccidere, è anche quell'arma,
18:53così improvvisata, questo non è un delitto premeditato, non è uno di quei delitti preparati
18:59e studiati con cura e poi eseguiti con lucida e razionale efficienza, questo sembra di più
19:04un delitto d'impeto, uno di quei delitti maturati in un momento d'ira, un colpo, al cuore,
19:11tirato in uno scatto di collo, dai 30 ai 50 secondi, questo è il tempo che Mara ha avuto
19:20dopo che è stata colpita, sufficiente per farla attraversare quel corridoio vuoto, c'è
19:25una scia di goccioline, attenzione, molto importante, dopo ci torneremo sopra, c'è
19:30una scia di macchie di sangue, sangue di Mara, che escono dalla sua camera, attraversano
19:35quel corridoio e arrivano fino alla camera del padre, Mara è stata colpita in camera
19:41sua, è stata colpita mentre era in piedi al centro della stanza, in mutande reggiseno,
19:46era senza occhiali, che infatti vengono trovati accanto al letto, assieme a un libro e a una
19:51bajour, come era solita fare quando leggeva qualche riga prima di addormentarsi, però
19:56non è stata colpita sul letto, perché non è sporco di sangue, dopo che è stata colpita,
20:04Mara ha attraversato quel corridoio, è entrata nella camera del padre e ha acceso la luce,
20:09come dimostra l'interruttore, che è sporco del suo sangue.
20:14E se fosse stato un ladro? Se fosse stato un topo d'appartamento? Non dimentichiamoci
20:20che due giorni prima c'era stato un trasloco in quella casa e si poteva pensare che quella
20:24casa fosse vuota, che lì dentro non ci fosse nessuno.
20:34Il ladro entra, Mara si sveglia, si alza, lo sorprende, lui perde la testa, afferra
20:49la prima cosa che si trova portata di mano, forse uno di quegli attrezzi da scasso che
20:53si è portato dietro e la colpisce. Sì, ma da dove entra? L'appartamento di Mara
21:00è al terzo piano rialzato, quasi un quarto piano, nove metri di altezza. La finestra
21:07che porta dentro alla stanza di Mara è chiusa e sul terrazzo non ci sono tracce, la porta
21:12d'ingresso non presenta segni di scasso. Dall'appartamento di Mara non manca niente,
21:18c'è ancora la borsetta di Mara e ci sono anche dei suoi preziosi in bella vista e neanche
21:22quelli mancano. E poi, se fosse uscito dal portone d'ingresso, il ladro avrebbe dovuto
21:28accompagnarlo con cura, perché non si è sentito quel rumore. Non è facile, certo
21:34è un'ipotesi che non si può escludere, ma non è facile. E poi ci sono altri misteri
21:39in questo caso. Ci sono dei cassetti in cucina. In uno di questi, che conteneva sacchetti
21:47per il pane e buste di plastica, si trovano alcune gocce di sangue, gocce di sangue di
21:53chi l'ha aperto? Perché? Forse per prendere un sacchetto per poi nascondere qui il coltello,
21:59l'arma con cui ha ucciso Mara? Ci sono molti misteri in questo caso. Dobbiamo sapere qualcosa
22:05di più, ci sono tanti piccoli elementi di cui dobbiamo tenere conto. Sfruttiamo l'esperienza
22:10di Viganò e Riva nel campo della cronaca nera e parliamo un po' con loro. Quello di
22:15Mara è un delitto della camera chiusa. La caratteristica di questi delitti, dei delitti
22:20della camera chiusa è che non ci sono testimoni, quindi non c'è nessuno che parla, che ci
22:24può raccontare cosa è successo. In questi casi bisogna chiedere notizie ad altre cose,
22:29alla casa stessa. Per esempio bisogna chiederci che cosa possono dirci in quella casa i rumori,
22:34che rumori c'erano in quel momento. Uno dei primi rumori è quello che avverte un inquilino,
22:39cioè quello di un tonfo, seguito subito dalle urla, che sono quelle del padre di Mara.
22:45Poi c'è un altro rumore all'interno però del palazzo, delle scale, cioè il rumore
22:49di qualcuno che suona un campanello, un inquilino sente suonare alla porta il proprio campanello,
22:54va ad aprire ma non c'è nessuno. Un altro rumore abbastanza interessante è quello che
23:00avverte un altro inquilino ancora, cioè di qualcosa, di metallico che cade, perché c'è
23:04da dire una cosa sul palazzo. Il palazzo è un palazzo di recente costruzione, del dopoguerra,
23:09quindi con poche famiglie e tutto quello che accade, tutto quello che succede, tutti i
23:13rumori si sentono molto.
23:15Questi sono i rumori, e il silenzio?
23:17I non rumori sono anche significativi, c'è per esempio il fatto che non si sentano passi
23:25per le scale, che non si sentano voci concitate di urla, quindi segni di una lite, poi che
23:32non si senta suonare il citofono a casa di Mara, che non si senta aprire o chiudere la
23:38porta di Mara.
23:39Con rumori quindi e silenzi, mancanza di rumori. Poi ci sono altre cose che può dirci
23:44l'appartamento chiuso in cui è avvenuto il delitto, per esempio i segni, che segni
23:47ci sono in questo appartamento?
23:49C'è un segno fondamentale che è quello della porta del corridoio tra la zona giorno
23:56e la zona notte chiusa, che è appunto il segno più evidente, perché come sappiamo
24:02era insolito che si chiudesse quella porta, invece quella notte era chiusa. Il comodino
24:08di Mara, che è stato spostato di fianco al letto, quindi vuol dire che era già preparata
24:14per andare a dormire e vicino al letto il libro aperto con sopra gli occhiali.
24:18I vestiti, i vestiti di Mara ammassati su una sedia e la taparella della sua stanza
24:23che i carabinieri ci hanno raccontato essere stata trovata abbassata. Infine le macchie
24:28di sangue, le macchie di sangue sono molto importanti e sicuramente possono dirci tante
24:33cose, possono essere lette molto attentamente e questo infatti lo faremo con il nostro
24:37esperto della scientifica.
24:39Rumori che non ci sono, la porta d'ingresso che non si apre per far entrare l'assassino
24:44e non si chiude per farlo uscire. Nessuno che venga visto uscire da quella casa da quel
24:49ragazzo che per combattere l'insonnia passeggia in strada. In un delitto della camera chiusa
24:55la vittima è da sola in un luogo in cui non si può né entrare né uscire, ma se in quel
25:00luogo c'è qualcun altro allora questo viene immediatamente sospettato, è quello che
25:05accade al padre di Mara, pur procedendo a 360 gradi i carabinieri prima di Todi e poi
25:11di Perugia finiscono per indagare anche lui, è la persona che poteva essere facilmente
25:16presente in quella casa, è la persona che poteva facilmente conoscere l'esistenza
25:22di quei sacchetti per il pane e andarci a colpo sicuro e poi Mara colpita in camera
25:27sua, tranquilla, come se conoscesse il suo aggressore e si fidasse di lui e anche quel
25:32colpo, un colpo di sorpresa, per uno scatto d'ira, come per un litigio, uno di quei litigi
25:37familiari, silenziosi ma feroci, che crescono, poi una parola di troppo, la rabbia cieca,
25:42la prima cosa è quel colpo. È così che il padre di Mara viene indagato.
25:50Con una riservatezza che deve essere notata e dovrebbe essere sempre imitata, le indagini
25:54a carico del padre di Mara diventano di dominio pubblico soltanto quando la magistratura archivia
25:59quelle stesse indagini. A scagionare il padre di Mara c'è la mancanza di un movente
26:04concreto, l'impossibilità di escludere le altre ipotesi e soprattutto un particolare
26:10molto preciso. Se Mara è stata colpita in camera sua e se a colpirle è stato il padre,
26:17perché poi lei fugge proprio nella stanza del padre? Le indagini vengono archiviate,
26:23lasciamolo uscire da questa storia il padre, dimentichiamolo. E allora chi è stato? Dobbiamo
26:30sapere qualcosa di più? Cerchiamo di sapere ancora qualcosa su Mara? Ne abbiamo dato un
26:36retratto molto esauriente, molto preciso, però forse possiamo sapere ancora qualcosa.
26:40Chiediamo a chi la conosceva bene, alla signora Bruna Peppetti. Lorenzo Viganò è andato
26:47a intervistarla per noi. Allora signora Peppetti, che tipo era Mara, me la racconti un po'? Una
26:57ragazza molto semplice, molto buona di cuore, un pochino solitaria, non ha mai parlato della
27:03sua famiglia, mai, della sorella, qualche volta raramente parlava dei suoi nipoti, lei
27:09amava molto i suoi nipoti. Che tipo di rapporto c'era tra voi? Amicizie, semplice amicizia,
27:15veniva a casa mia, facevamo delle cene, veniva con degli amici, poi a fine della cena ci
27:20facevano delle carte, le carte di tarocchi. E anche Mara appunto si faceva fare i tarocchi?
27:26Sì, no, Mara era una delle più fissate di questa cosa, una delle più scontente. Come
27:31mai? Perché lei vedeva il passato, vedeva il presente e non riusciva a vedere il futuro,
27:36cioè nel futuro lei non esisteva. E questo lei glielo diceva, aveva provato a dirglielo?
27:42Sì. E la reazione di Mara? La reazione di Mara era delusa, delusa perché
27:46pensava che io non le facevo volentieri, quindi non volevo dirgli qualcosa, invece proprio
27:51non vedevo il futuro, però non vedevo niente, non c'era, non dicevano niente le carte,
27:58come se lei apre un pezzo di carta. Quando ha visto per l'ultima volta Mara?
28:03Io l'ho vista la Mara un giorno prima che fosse sparita, l'ho vista nel corso la mattina,
28:11abbiamo fatto colazione insieme, vestita bella, carina, tutte elegante, che mi meravigliai,
28:16ho detto, stavolta sei bella come me, ha detto vado fuori con mio amore.
28:20Ma perché di solito non era così? No, era sempre vestita molto semplicemente,
28:25pantalone, gecchino, pantalone, maglione, molto semplice, quasi da maschietto.
28:31Più da maschietto, e come mai non era interessata? No, lei non guardava questa cosa, però quando
28:40era felice, la vedevi, l'ho vista quella mattina, tutta nuova, tutta vestita bene,
28:46ho detto, che hai fatto? Sono felice, vado fuori con lui.
28:49Lei pensa, aveva capito che aveva delle ragioni di insoddisfazione?
28:54No, aveva questo problema di questo amore, lei era innamorata perché io gli ho detto,
28:59ma tu che ci trovi in questa persona che non ti tratta bene, ti tratta male, se ti trovi
29:03in piazza e non te conosce, lei mi ha detto, che vuoi fare? Io sono innamorata.
29:07Lui amava la vita, studiava a prendere, perché ci voleva riscattare, voleva prendere un diploma,
29:12un laurea, non lo so che voleva fare, studiava. L'aneddo di Mara era vivere, lei viveva,
29:19lei era vita, era tutto, era l'amore, era studiare, era lavoro, lei amava la vita, questo
29:26le posso dire.
29:28Mara aveva un amante più anziano di lei, era una relazione clandestina, segreta, perché
29:33l'uomo era un uomo sposato, assieme avevano deciso di lasciare le cose così come stavano,
29:38nessuna delle due famiglie e tantomeno il padre di Mara avrebbe capito, però era una
29:43relazione alla quale Mara teneva molto, naturalmente l'uomo viene indagato subito, ma per quella
29:49sera ha un alibi, quella notte, a quell'ora è a casa e viene scagionato, del resto l'uomo
29:56ha sempre negato di aver avuto una relazione con Mara, anche davanti al magistrato.
30:01Mara era una ragazza libera, una brava ragazza, non una ragazza facile, lo abbiamo visto,
30:06ma era una giovane donna indipendente e consapevole, con varie amicizie e varie relazioni.
30:12Proprio in quel periodo aveva deciso di andare a vivere a Perugia, assieme ad una sua amica,
30:17ma a parte un paio di volte non c'era mai andata in quell'appartamento, per contrasti
30:22con il padre che preferiva averla con lui a Todi.
30:25In quel periodo confide ad un'amica di aver conosciuto un tipo con qualche precedente
30:31penale, sempre in quel periodo ad un'altra amica dice una frase molto strana, a me prima
30:36o poi mi ammazzano, lo dice scherzando, ma è una frase che fa pensare.
30:42Poco prima del delitto, all'insaputa di parenti ed amici, aveva deciso di frequentare i corsi
30:47d'arte dell'università della terza età, assieme ad una ragazza bionda.
30:51Dopo il delitto, arriva nella segreteria telefonica dello studio in cui lavora uno
30:56strano messaggio, il mistero della signorina Callisti è legato alla sua adesione alla
31:01terza età, cosa vuol dire?
31:03E se l'avesse uccisa qualcuno che la conosceva?
31:07Qualcuno che lei aveva conosciuto in quel periodo, che era stato da lei in quei due
31:11giorni in cui la famiglia non c'era ed era in campagna e che quella sera sale da lei?
31:16C'è qui però qualcuno che non bussa e non suona il campanello perché questo non viene
31:20sentito, c'è quella telefonata alle 23.30 ricordate?
31:24E se Mara avesse preso un appuntamento?
31:47L'ha chiamata qualcuno che doveva assolutamente vederla, lei ha atteso che il padre fosse
31:53andato a letto, è scesa, gli ha aperto la porta, lo ha fatto salire e poi è stata uccisa,
31:59però non quadra.
32:01Mara era in mutande e reggiseno e senza occhiali, come se si fosse appena alzata da letto, non
32:06ha avuto rapporti sessuali e francamente è difficile pensare che abbia fatto salire qualcuno
32:12a quell'ora e col padre che dorme proprio dietro il corridoio.
32:16Non era così Mara, e poi come fa ad andarsene l'assassino?
32:21Quanto tempo ha per cercare quel sacchetto per il pane e uscire?
32:25E quando esce, perché il ragazzo che soffre di insonnia non lo vede?
32:29John Dixon Carr, il mistero della camera chiusa, un delitto che sembra sempre compiuto da un
32:35fantasma, anche qui che il caso è vero e non siamo a Londra o nella brughiera scozzese,
32:40ma a Todi.
32:55Ci sono certi luoghi, certi paesi e certe cittadine che potrebbero essere definiti gentili,
33:01sono quei luoghi in cui non penseresti mai che possa avvenire una cosa brutta come un
33:05delitto.
33:11Questa cittadina è una di queste, e non perché non sia una metropoli, perché un paese, una
33:17casa, una stanza o anche soltanto un corridoio sono sufficienti per questo, ma proprio per
33:21il suo aspetto gentile.
33:27Deve essere l'aria a farla così, il colore dell'aria, un colore gentile, un piccolo arcobaleno
33:33che sfuma dolcemente come sulla tavolozza di un pittore, e non un pittore torpente,
33:37ma un piccolo artista sereno e appena un po' malinconico.
33:42Qualcuno che mescoli colori con grazia, che stenda oli non troppo spessi ma sottili, che
33:47stemperi e diluisca acquarelli, che sfumi tutto su tinto e pastello, ma appena, in maniera
33:52gentile.
33:54È l'aria che fa una città, il colore dell'aria al tramonto, per esempio, e l'aria di questa
33:58città è un'aria gentile, troppo gentile per una brutta storia come questa.
34:03È nel buio di quel corridoio che si nasconde il mistero della morte di Mara, in quel tempo
34:09brevissimo che lei impiega a compiere quel tragitto prima di morire.
34:13Nessuno l'ha vista, nessuno l'ha sentita, tranne il suo assassino.
34:16A lui non possiamo chiedere niente, e naturalmente neanche a Mara.
34:20Resta quel corridoio.
34:22È l'aria che fa una città, il colore dell'aria al tramonto, per esempio, e l'aria di questa
34:27città è un'aria gentile, troppo gentile per una brutta storia come questa.
34:32Le case a volte parlano, parlano i pavimenti e parlano le pareti, a chi le sa ascoltare.
34:37Allora andiamo alla scientifica di Bologna, dove lavora il commissario Silvio Bozzi.
34:42Chiediamo a lui di illustrarci cosa potrebbe raccontare quel corridoio vuoto.
34:56Credo che in un caso come questo, in cui non ci sono testimoni, l'unico testimone in pratica
35:00è la vittima, penso che in un caso come questo siano particolarmente importanti le tracce
35:04di sangue.
35:05No, fondamentali, più che importanti.
35:07Innanzitutto qua vediamo una parte della casa di Mara, dell'appartamento di Mara, non tutto,
35:13ma la parte interessata dal percorso della ragazza di Mara.
35:16Quindi questo sarebbe il corridoio.
35:18Sì, la stanza di Mara, l'ingresso, il corridoietto e la stanza del padre.
35:24Innanzitutto diciamo che i carabinieri hanno fatto un ottimo lavoro, hanno documentato
35:29perfettamente la sede delle macchie di sangue, la grandezza, la direzione e l'area d'impatto,
35:35l'area della superficie d'impatto, cose fondamentali.
35:38Tutti questi elementi, se ben interpretati, ci possono dare notizie importantissime.
35:43Innanzitutto la posizione dell'aggressore, della vittima e dell'aggressore, l'altezza
35:50dalle quali cadono le varie goccioline di sangue e soprattutto lo spostamento sia della vittima,
35:56quindi dopo essere stata colpita, e dell'aggressore.
36:02Ecco, Mara è stata colpita qui nella sua stanza.
36:04In che posizione era lei e in che posizione era il suo aggressore?
36:07Probabilmente l'aggressore era in una posizione frontolaterale rispetto a Mara.
36:14Quindi in davanti e leggermente in fronte.
36:15Penso più sulla destra, non penso che potesse essere alle spalle di Mara per via del tramite,
36:21che non ha un'angolazione molto accentuata, quindi avrebbe dovuto avere degli archi estremamente lunghi.
36:28Considera che tra il coltello, cioè la lama, e l'aggressore c'è il corpo di Mara,
36:36che fa da ostacolo, quindi avrebbe dovuto fare un movimento che non reputo possibile,
36:42o quantomeno molto improbabile.
36:43Lei è stata colpita sulla destra?
36:44Sì, penso più di sì, perché il corpo è penetrato con un'angolazione dal basso verso l'alto,
36:51e quindi dall'esterno verso l'interno.
36:53Quindi è facile che Mara e il suo aggressore si pronteggiassero e l'aggressore le fosse davanti e spostato sulla destra?
36:58Penso di sì, penso proprio di sì.
37:00Cosa ci dicono le macchie di sangue?
37:02Prima di vedere le macchie di sangue, vediamo la tavola 2 per capire un'altra cosa.
37:06Ritorniamo sul tragitto compiuto da Mara dopo il colpo, fino al luogo in cui è stata ritrovata la camera del padre.
37:22La distanza è di circa 10 metri, quindi è una distanza tutto sommato considerevole se si pensa alle condizioni in cui versava Mara,
37:31con una doppia lacerazione aortica.
37:34Passiamo alla tavola 3 per vedere esattamente le macchie di sangue.
37:43Questa è la ricostruzione dei luoghi della casa in cui sono state trovate le macchie di sangue.
37:48Ritorniamo nei stessi locali che abbiamo analizzato prima.
37:53La stanza di Mara, l'ingresso, il corridoietto.
37:58Ecco, la prima cosa che balza l'occhio è questa.
38:02Non sono macchie distribuite in maniera regolare, cioè non c'è un plusso regolare.
38:08Abbiamo un'interruzione decisa, ecco qua, un'altra interruzione qua,
38:14contrapposta a uno sgocciolamento massiccio in questa zona, qui vicino a quella in cui Mara è stata colpita,
38:20un altro sgocciolamento potente, ecco qua, dalla stranissima forma a onda.
38:26Ecco, guarda qui, ecco qua, altro sbarramento, quindi altra interruzione, altro sbarramento.
38:33Tutti in prossimità di un ostacolo, ecco, una porta, un'altra porta.
38:39Sgocciolamento massiccio qua, passi a creare una barriera sanguigna vicino alla porta,
38:44e poi uno stranissimo asse, ecco, un plusso di goccioline non particolarmente grosse
38:51che corre, ecco, abbastanza regolarmente accosto al muro, fino alla soglia della porta del padre.
38:58Quindi uno sgocciolamento completamente irrazionale, perché invece di essere costante,
39:02continuo, come farebbe una persona che sangue, e quindi continua a macchiare il pavimento,
39:06lo abbiamo soltanto in alcuni punti, in altri no, e come si spiega?
39:09Primo mistero, irregolarità.
39:11Secondo mistero, perché Mara, che produce sangue, quindi il sangue gocciola innanzi a sé,
39:19non peste il sangue. Perché non ci sono impronte dei piedi di Mara?
39:23Mara è scalza, no? Produce delle impronte.
39:28Ha un passo inevitabilmente incerto.
39:31Ha avuto una doppia lacerazione aortia, quindi sciocchi ipopolemi,
39:35quindi abbassamento imperioso di pressione, eppure, cosa fa?
39:39Sembra che galleggi, galleggi aprendosi, quindi interrompendo il plusso del sangue,
39:46il plusso del sangue, galleggi per tutto l'appartamento fino a qui.
39:49E senza lasciare impronte.
39:50Fino alla stanza del palco. Come è possibile?
39:52E poi come spiegare, come spiegare l'imbrattamento ematico sulla pianta del piede di Mara?
39:58Tu pensa a un timbro inchiostrato che batte ripetutamente su fogli di carta
40:02senza lasciare alcun disegno, alcune impronte. Non è possibile.
40:05Come si spiega allora?
40:06Ma io lo spiego esclusivamente in questo modo,
40:09cioè l'unica cosa che mi fa quadrare un po' tutto è questo,
40:12cioè che Mara sia stata immediatamente dopo la coltellata,
40:17l'unica coltellata qua in zona Bammaria, sorretta dal proprio aggressore.
40:22Quindi sollevata, presa tra le braccia.
40:24Sollevata in questo modo.
40:25E ritengo sia avvenuto questo, quindi l'abbia presa in questo modo,
40:30con la testa, ecco, reclinata sul versante sinistro dell'aggressore.
40:37Questo parebbe anche dimostrato da delle escoriazioni,
40:40tipiche quasi graffiature nella parte scapolare, nella zona scapolare della ragazza.
40:45Quindi segno che è stata tenuta con una certa decisione.
40:49Come se uno la tenesse e lei premesse sulle unghie della persona
40:52e quindi si fosse formata quelle escoriazioni.
40:54Esatto.
40:55E in che modo ha proceduto l'aggressore?
40:58Di spalle.
41:00Ah, ho capito.
41:01In modo da non pestare il sangue che andava producendosi innanzitutto.
41:04Ma lui andava indietro, col passo del gambero.
41:06Indietro.
41:07E forse era anche il modo più razionale, più ragionevole.
41:10Per portare una persona, certamente.
41:12Ma a questo punto l'aggressore, quindi l'assassino, sorreggitore, chiamiamolo pure così,
41:17incontra degli ostacoli non semplici da superare.
41:22Primo ostacolo, la porta.
41:24Cosa fa, a mio avviso?
41:26Compie una torsione, partendo sempre da una posizione di spalle rispetto alla porta,
41:30una torsione di 180 gradi, ecco, in questo modo.
41:35Facendo uscire la testa di Mara, ecco, dalla porta qui,
41:39qua mantenendo salvi i piedi, ecco.
41:43E questo spiegherebbe appunto questa stranissima onda di sangue, massiccia,
41:48questo sgocciolamento potente.
41:50Certo, il movimento dell'anima.
41:52Sì, anche perché, perché qui massiccio?
41:54Perché nel tenere la ragazza, cioè tenere sollevato il corpo della ragazza in questo modo,
41:59quindi si è venuta a creare una sorta di grondaia, ecco,
42:03formata dal corpo della ragazza di Mara, ecco, in questo modo, inclinato.
42:08È il torace, il petto dell'aggressore.
42:10Nella quale si raccoglie il sangue, quindi non cola a terra.
42:13E nel momento in cui i due, possiamo definirli così,
42:17quindi due persone che con questi movimenti sopperti, pesanti,
42:22arrivati a questo punto, ecco, l'aggressore fa questa torsione di 180 gradi con le spalle.
42:29Forse aprendo, apprendo proprio delle piccole commessure in questa grondaia,
42:36l'abbiamo definita in questo modo, e quindi causando questo sgocciolamento proprio massiccio
42:42e apparentemente irrazionale, inspiegabile.
42:44Quindi quando compie questi movimenti più indecisi di fronte agli ostacoli,
42:48i due corpi si separano e il sangue esce.
42:50Quando invece è più sicuro, i due corpi sono più stretti e c'è minore sanguinamento.
42:54Ecco, qua abbiamo un'interruzione del gocciolamento,
43:00dovuto propriamente al fatto che l'aggressore ha riassestato la propria presa
43:04prima di affrontare l'ostacolo più complesso.
43:08Come imboccare? Ecco, qua c'è una strettoia, il corridoio è stretto,
43:11non può affrontarlo in questo modo, procedendo sempre col famoso passo del gambero,
43:16perché è troppo stretto. Come fare allora?
43:19In diagonale, trasversalmente, formando una specie di doppio binario.
43:25Un binario è formato dal passo, ecco, così.
43:30E l'altro dallo sgocciolamento, accosto al muro che abbiamo visto prima,
43:37che prima non potevamo spiegarci in alcun modo.
43:41Alcune macchie di sangue che so che ci sono, che sono più piccole,
43:44sparse un po' per gli ambienti, quelle come si spiegano?
43:47L'effetto aspersorio, l'effetto aspersorio delle mani, degli altri,
43:53ma ovviamente anche il braccio, il pensolone di Mara, insanguinato,
43:58che con i movimenti del suo aggressore, del suo reggitore, schizza e sparge
44:02queste goccioline un po' dappertutto, anche in zone molto lontane,
44:05rispetto al gocciolamento più massivo qua.
44:08Chi ha aggredito Mara? Si è sporcato di sangue, quindi, ovviamente.
44:12Si è sporcato senz'altro, anche moltissimo.
44:15Secondo quello che io ho potuto ricostruire e pensare, penso proprio di sì,
44:20perché ha assunto su di sé, su questo falciopiano creato dal corpo di Mara,
44:26tenuto in questo modo, tutto il sangue che ha imbibito,
44:29che ha impregnato tutti i vestiti.
44:31Quindi con questa conformazione delle macchie,
44:34con questi gocciolamenti più massicci,
44:36col fatto che le macchie non sono state calpestate,
44:38non ci sono le impronte dei piedi di Mara,
44:41è facile quindi che lei fosse sostenuta in braccio da qualcuno e non camminasse.
44:44Io lo ritengo veramente probabile,
44:47non vedo altra spiegazione rispetto a quegli interrogativi elementari che ci siamo posti.
44:53Quelle impronte che mancano,
44:55quelle macchie di sangue che non vengono calpestate
44:58e per una curiosa coincidenza resistono all'irruzione di curiosi, vicini e infermieri.
45:04Forse, chi è entrato in quell'appartamento,
45:07non ha osato attraversare quel corridoio buio
45:09e arrivare in quella stanza in cui c'è una ragazza che sta agonizzando
45:13e un padre che urla.
45:15O forse ha prevalso l'istintiva attenzione a non calpestare qualcosa di così inquietante
45:19come macchie di sangue su un pavimento.
45:22Comunque, quelle macchie ci sono e parlano.
45:263.44
45:28Manca un minuto a quel tomfo sentito sul pavimento dal vicino del piano di sotto.
45:33Mara è in camera sua e non è sola.
45:36Forse si è appena alzata perché ha sentito un ladro.
45:39Non è facile, ma non è impossibile.
45:42Forse ha appena aperto la porta ad una persona a cui ha dato un appuntamento.
45:47Una persona che doveva assolutamente vederla
45:50e che non poteva farlo prima di quell'ora di notte.
45:53O forse Mara è uscita.
45:57Ha aspettato che il padre andasse a letto ed è uscita per evitare litigi.
46:01Forse c'era qualcuno che voleva assolutamente vedere
46:04e che poi l'ha convinta a farlo salire in camera.
46:08Forse pensa che basti il silenzio,
46:11che basti quella porta chiusa a mantenere l'intimità,
46:14a non disturbare quel padre che dorme in un'altra camera.
46:19Forse pensa che basti quel corridoio buio e vuoto.
46:2450 secondi a quel tomfo sul pavimento.
46:27Succede qualcosa, un litigio feroce e silenzioso.
46:30Un rifiuto.
46:32Chi è con Mara vuole da lei una risposta che Mara non gli dà.
46:36Allora cresce la rabbia, una di quelle rabbie sorde e cieche,
46:39di quelle che fanno perdere la testa,
46:41fanno afferrare la prima cosa che passa per le mani
46:43e fanno colpire, colpire per uccidere, anche se non si vorrebbe.
46:4650 secondi.
46:48La lama è penetrata nel petto di Mara per 8 centimetri
46:51e ha forato la horta in due punti, involontariamente.
46:54Sì, perché se chi l'ha colpita avesse voluto ucciderla,
46:57non sarebbe stato sicuro di averlo fatto con quel colpo
47:00e avrebbe continuato a colpirla ancora, come succede sempre.
47:03No, chi l'ha ferita lo ha fatto involontariamente,
47:06lo ha fatto per un incidente e adesso è disperato e stupito quanto Mara
47:10e non sa cosa fare.
47:1250 secondi.
47:14Mara perde le forze e bisogna prenderle in braccio perché non crolli a terra.
47:17Chi l'ha colpita la solleva e non sa cosa fare, non sa dove andare
47:20e allora punta direttamente in quel luogo in cui si va quando ci si fa male,
47:24il bagno.
47:26Bisogna aprire quella porta, macchiarla di sangue,
47:29girarsi, camminando all'indietro, esitando e barcollando per la disperazione
47:34e per la fatica.
47:36Davanti alla porta a vetri un'altra sosta ed un'altra macchia di sangue,
47:39più spessa e più grande.
47:41Bisogna raggiungere il bagno e allora bisogna attraversare quel corridoio
47:45che è stretto e bisogna farlo di lato.
47:4750 secondi.
47:49Mara sta morendo, diventa sempre più pesante e chi la tiene in braccio
47:52se la sente scivolare per il sangue non ce la fa più.
47:55Forse sente anche il padre che dorme in quell'altra stanza.
47:58Allora si fa prendere dal panico, lascia Mara e se ne va.
48:0250 secondi.
48:04Mara entra barcollando nella stanza del padre, accende la luce,
48:08ha appena il tempo di dire babbo, guarda cosa mi hanno fatto
48:11e poi crolla a terra.
48:13Le 3.45.
48:15Quel tonfo.
48:16È soltanto un'ipotesi.
48:18Un'ipotesi da romanzo giallo, da delitto della camera chiusa.
48:21E come tutte le ipotesi dei romanzi qualcosa spiega e qualcosa no.
48:26La verità, quella vera, quella dei casi di cronaca
48:29appartiene ai magistrati e non agli scrittori.
48:32Per noi il mistero rimane chiuso in quel corridoio buio e vuoto,
48:36la parte più inquietante di una casa addormentata,
48:39quella che fa paura ai bambini.
48:41Però Mara non era così.
48:43Quel silenzio buio, quel silenzio da incubo,
48:46a lei che amava la musica, non sarebbe piaciuto.
48:49Non lasciamola là, in quel silenzio.
48:51Adesso non sarebbe lì.
48:53Adesso sarebbe con i suoi amici, gli amici del coro,
48:56come piaceva a lei, a cantare.
49:24Venedicato,
49:31Venedicato
49:35in nome di Dio.
49:42Venedicato
49:48in nome di Dio.
50:01Santa Maria
50:07ora, ora trovami.
50:18Santa Maria
50:24ora, ora trovami.