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Roma, 6 set. (askanews) - La storia di Matteo Messina Denaro, il mafioso responsabile delle stragi del 1992 e del 1993 e di decine di altri omicidi, è arrivata alla Mostra di Venezia con l'ultimo film italiano in concorso, "Iddu", di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. La sceneggiatura, su cui i registi lavoravano ben prima dell'arresto del boss nel 2023, trae ispirazione dai pizzini e dal carteggio tra il latitante e l'ex sindaco di Castelvetrano. Nel film è un grandissimo Toni Servillo a interpretare il personaggio immaginario, tragico e ridicolo, a lui ispirato, mentre Elio Germano regala l'ennesima straordinaria interpretazione nei panni del mafioso siciliano. A proposito della personalità di Messina Denaro i registi hanno spiegato: "Quello che si è fatto è stato scavare all'interno di questa psicologia, capire che avevamo di fronte questo strano, infantile e patologico narciso, e metterlo in scena nella sua verità umana, nella sua verità psicologica, senza cadere nei soliti manicheismi che non servono solo a taroccare la realtà e renderla semplicistica". Elio Germano a proposito di "Iddu" ha detto: "E' un film che ha una sua originalità proprio nel racconto di quello che noi consideriamo il male assoluto, come vicenda di esseri umani, come diceva Giovanni Falcone. Quindi con la piccolezza degli esseri umani e quella banalità del male, che è attaccata a delle piccole convenienze personali che poi producono a cascata questi enormi drammi sociali". "Iddu" sviscera infatti il tragico e il ridicolo delle vicende umane legate alla storia di Messina Denaro, restituendo un racconto ancora più vero di quella latitanza durata 30 anni. Secondo Servillo "solleverà la questione più semplice di tutte, cioè la domanda più semplice di tutte: come è possibile che tutto ciò accada, e in conseguenza del fatto che tutto ciò accade in una regione e in un intero Paese tenuto in scacco da una criminalità così feroce e così potente".

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00:00Dicono che la felicità per i buoni c'è, ma chi lo stabilisce quali sono i buoni e quali sono i cattivi?
00:10La storia di Matteo Messina Denaro, il mafioso responsabile delle stragi del 1992 e del 1993
00:19e di decine di altri omicidi, è arrivata alla mostra di Venezia con l'ultimo film italiano in concorso
00:26Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza.
00:30La sceneggiatura, su cui i registi lavoravano ben prima dell'arresto del boss nel 2023,
00:36tra ispirazione dai pizzini e dal carteggio tra il latitante e l'ex sindaco di Castelvetrano.
00:44Nel film è un grandissimo Tony Servillo a interpretare il personaggio immaginario,
00:49tragico e ridicolo a lui ispirato, mentre Elio Germano regala l'ennesima straordinaria
00:54interpretazione nei panni del boss mafioso siciliano.
00:59A proposito della personalità di Messina Denaro i registi hanno spiegato
01:05Quello che si è fatto è stato scavare all'interno di questa psicologia, capire che abbiamo di fronte
01:11questo strano, infantile, patologico Narciso e metterlo in scena, ma metterlo in scena
01:18nella sua verità umana, nella sua verità psicologica, senza cadere nei soliti manicheismi
01:24che non ci portano da nessuna parte, non servono solo a taroccare la realtà e a renderla semplicistica.
01:31È un film che ha una sua originalità proprio nel racconto di quello che noi consideriamo il male assoluto
01:37come vicenda di esseri umani, come diceva poi Giovanni Falcone.
01:41E quindi con la piccolezza degli esseri umani e quella banalità del male
01:47che è attaccato veramente a delle piccole convenienze personali che poi producono
01:52queste enormi accascate, questi enormi drammi sociali.
01:56Iddu sviscera infatti il tragico e il ridicolo delle vicende umane legate alla storia di Messina Denaro
02:04restituendo un racconto ancora più vero di quella latitanza durata 30 anni.
02:10Solleverà la questione più semplice di tutti, cioè la domanda più semplice
02:14come è possibile che tutto ciò accada e in conseguenza del fatto che tutto ciò accada
02:21in una regione, in un intero paese tenuto in scacco dal potere di una criminalità così feroce e così potente.

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