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Torino, 25 nov. (askanews) - Presentato in Concorso al 42esimo Torino Film Festival, "Europa Centrale" di Gianluca Minucci. Un dramma ambientato nel 1940 che racconta il viaggio in treno di una coppia di comunisti che devono portare a termine una missione, nascondendosi dai fascisti. Un film claustrofobico, pervaso da un senso di angoscia, tra tradimenti e atmosfere cupe, dove la violenza è fisica e psicologica e non c'è umanità.Il regista, alla sua opera prima, ha detto di aver voluto fare questo film quasi come un monito all'Europa di oggi, per mostrare "la pericolosità di aderire a certe ideologie e di perdere qualsiasi occhio critico nei confronti di certe fedi politiche".Inoltre, ha spiegato Minucci, "volevamo fare un film profondamente diverso, nella forma e nel linguaggio, per la regia espressionista ma anche per la recitazione, l'intento era voler fare una seduta psicoanalitica personale del Novecento", ha raccontato. In "Europa Centrale", i protagonisti, interpretati da Paolo Pierobon, Tommaso Ragno, Catherine Bertoni de Laet, Matilde Vigna, Levente Molnar e Angelica Kazankova, si muovono sempre all'interno di un treno, aumentando la sensazione di claustrofobia. Il film è stato girato nel Museo dei Treni di Budapest, in carrozze originali anni '20 e '30, dove gli attori vengono ripresi spesso in primo piano."È un film profondamente mentale, psicotico e paranoide - ha spiegato ancora il regista - era fondamentale stare sui primi piani degli attori". La colonna sonora originale è stata realizzata da Zbigniew Preisner, famoso per essere uno storico collaboratore del regista Krzysztof Kieslowski. "È un coro che non va solo a commento ma dialoga - ha affermato Minucci - quindi momenti del coro si inframmezzano con le battute degli gli attori, tutto l'impianto è squisitamente teatrale".

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Trascrizione
00:00Presentato in concorso al 42esimo Torino Film Festival, Europa Centrale, di Gianluca Minucci,
00:09un dramma ambientato nei 1940 che racconta il viaggio in treno di una coppia di comunisti
00:14che devono portare a termine una missione nascondendosi dai fascisti.
00:18Un film claustrofobico pervaso da un senso d'angoscia tra tradimenti e atmosfere cupe
00:24dove la violenza è fisica e psicologica e non c'è umanità.
00:28Il regista, alla sua opera prima, ha detto di aver voluto fare questo film quasi come
00:32un monito all'Europa di oggi per mostrare
00:35la pericolosità di aderire e di perdere qualsiasi occhio critico nei confronti di
00:41fedi politiche e ideologie.
00:43Inoltre ha spiegato Minucci
00:45volevamo fare un film profondamente diverso a partire appunto dalla regia espressionista
00:51ma anche dalle recitazioni e questo era un po' l'intento di voler fare una seduta
00:59psicoanalitica personale del Novecento.
01:01In Europa Centrale i protagonisti, tra cui Paolo Piero Boni e Tommaso Ragno, si muovono
01:07sempre all'interno di un treno aumentando la sensazione di claustrofobia.
01:11Il film è stato girato nel Museo dei Treni di Budapest in carrozze originali anni 20
01:17e 30 dove gli attori vengono ripresi spesso in primo piano.
01:20E' un film profondamente mentale, psicotico e paranoide ed era fondamentale stare sui
01:26primi piani degli attori.
01:27La colonna sonora originale è stata realizzata da Zbigni Prezner, famoso per essere uno storico
01:34collaboratore del regista Krzysztof Kieślowski.
01:36E' solo un coro che va non solo a commento, quindi commo, ma anche dialoga, quindi i momenti
01:46del coro si inframezzano alle battute dei nostri attori, quindi tutto l'impianto è
01:50squisitamente teatrale.

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