• 4 mesi fa
Ruggero Tita e Caterina Banti parlano a Casa Italia all'indomani dell'oro nel Nacra 17 alle Olimpiadi di Parigi 2024, bis di quello di Tokyo 2021.

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Trascrizione
00:00Rogero Tita e Caterina Abbanti, un'altra volta campioni, avete vinto tutto, avete vinto l'Oro a Tokyo, vi confermate qui a Farigi, che sensazioni da questa medaglia?
00:10Sicuramente siamo contentissimi, diciamo che il secondo oro, quando abbiamo ricominciato dopo aver vinto il primo, sapevamo che sarebbe stata veramente la sfida più difficile
00:21e riuscire a portarlo a casa è veramente una grande soddisfazione.
00:26Caterina, come si costruisce e come si porta avanti una coppia così letteralmente imbattibile?
00:31Noi in realtà siamo imbattibili, credo che anche l'altro giorno Iorichiari che ci ha fatto la stessa domanda, il nostro unico punto di forza è una grandissima determinazione, una grandissima dedizione e spirito di sacrificio,
00:49una grandissima voglia di lavorare sodo, mettersi in gioco e lavorare in porta lontana.
01:00E l'altro segreto è il sugo di mamma Mirta?
01:03Quello sicuramente un pastettino alla volta, giorno per giorno, ha fatto il suo.
01:10Complicato riconfermarsi?
01:13Come ha già detto Ruggero è già stato difficile vincerne una, ci siamo rimessi in barca dopo Tokyo con l'obiettivo di vincerne un'altra, sono stati tre anni molto duri ma abbiamo raggiunto il nostro obiettivo.
01:26Penso che abbiamo bisogno ancora di qualche giorno per realizzare a pieno ma penso che entrambi ci siamo levati un bel peso dal petto.
01:34Penso che la pressione più grande non sia quella che arriva dall'esterno, quella che ti mettono la situazione che hai intorno ma è veramente quella che hai tu con te stesso,
01:45quella di dover almeno eguagliare il tuo risultato, almeno eguagliare il tuo te stesso di quattro anni prima e riuscendo a raggiungere quello devo dire che come dice Kata ci si toglie un gran peso.
01:58Ma con il rinvio, tutte queste ore d'attesa c'è stato un coefficiente di difficoltà ulteriore, come avete gestito?
02:05Quello fa parte della nostra regata, del nostro sport nel senso che le attese sono parte integrante della vela e purtroppo il vento la fa da padrone.
02:19Noi abbiamo i nostri escamotage per cercare di ingannare l'attesa e il tempo, a volte giochiamo a carte e invece quando siamo in acqua restiamo concentrati e guardiamo ogni raffica di vento,
02:31ogni situazione che ci può far capire che cosa sta cambiando nell'ambiente intorno a noi per vedere al meglio quello che succederà nei prossimi venti minuti.
02:40Quindi anche tanta calma interiore in quel momento?
02:43Assolutamente, ci siamo abituati, questa è la vela, ci può essere vento leggero, vento forte, lunghe attese, è così, fa parte del gioco.
02:53E avete già pensato al futuro?
02:55Dipende da che punto di vista, a veli con due in coppia? No, io smetterò, ho altri progetti ma sono ancora presto per parlarne.
03:06E' la spedizione più bella e più grande di sempre della vela, questa olimpica, che cosa vi sentite dire relativamente al fatto che questo movimento sta continuando a crescere e a mettere risultati?
03:17Sicuramente siamo molto fieri del fatto di aver portato il nostro supporto alla vela italiana, nel senso che è un movimento che sta crescendo,
03:28dopo il nostro oro a Tokyo abbiamo visto come tante cose, quelle su cui noi avevamo puntato, Caterina sulla parte fisica in particolare,
03:39abbiamo tuttora una cura estrema nei materiali, nella preparazione della nostra barca, ma comunque nel cercare di curare ogni dettaglio della preparazione,
03:51è una cultura che piano piano stanno abbracciando anche gli altri atleti e quest'anno siamo andati veramente vicini a vincere anche qualche medaglia in più di quelle che abbiamo realmente portato a casa,
04:05però questo è un segno che il movimento della vela italiana sta crescendo e sta crescendo molto forte e di questo non possiamo che esserne fieri.

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