(Adnkronos) - Il nodo rifiuti in vista del Giubileo e il nuovo termovalorizzatore. Intorno a questo ruota l'inchiesta di Spotlight, programma di Rainews24, dal titolo ‘Nel nome del Padre. Roma, i rifiuti e il Giubileo’ realizzata da Adele Grossi e che andrà in onda domani alle 19.30. "Presto a Roma inizieranno le celebrazioni del Giubileo per cui è atteso l'arrivo di almeno 33 milioni di pellegrini: le preoccupazioni più grandi riguardano non l'accoglienza o la sicurezza, ma i rifiuti che tutta quella affluenza aggiungerà a una situazione già emergenziale. C'è un commissario però nominato dal governo Draghi per l'evento ed è il sindaco di Roma che per risolvere il problema ha deciso di costruire un termovalorizzatore da 600.000 tonnellate di rifiuti. Peccato che sarà pronto dopo il Giubileo. Scadenze a parte però, sarà un investimento per i romani o un affare per pochi?", intorno a questo ruota l'inchiesta nella quale è stata data la voce alle varie parti tra le quali lo stesso sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
"Io sto facendo gli impianti", afferma proprio Gualtieri in un'anticipazione dell'inchiesta che approfondisce anche il tema del nuovo termovalorizzatore. "Vedendo i conti del bando l'inceneritore sarà piuttosto costoso, farà guadagnare tanti soldi a chi realizzerà questo impianto", afferma Stefano Ciafani, presidente di Legambiente. Sulla questione dei tempi di realizzazione, il deputato Jacopo Morrone, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari sottolinea: "Non sono pienamente soddisfatto per due ordini di motivi, primo perché sono abbastanza pragmatico e abituato ad avere delle date e termini certi che oggi non ci sono. Il termovalorizzatore è pronto nel 2026? Non lo so, probabilmente sì, probabilmente no, alcuni lavori non sono partiti". Infine nell'inchiesta si sottolinea che il terreno su cui verrà realizzato l'impianto è costato all'Ama quasi 7,5 milioni di euro a fronte dei 500mila che per quell'area erano stati pagati una ventina di anni fa. E' stato un buon affare? "E' stato il prezzo della stima ufficiale. Ci sono delle procedure di legge per determinare queste cose, quindi assolutamente sì", ha risposto Gualtieri.
"Io sto facendo gli impianti", afferma proprio Gualtieri in un'anticipazione dell'inchiesta che approfondisce anche il tema del nuovo termovalorizzatore. "Vedendo i conti del bando l'inceneritore sarà piuttosto costoso, farà guadagnare tanti soldi a chi realizzerà questo impianto", afferma Stefano Ciafani, presidente di Legambiente. Sulla questione dei tempi di realizzazione, il deputato Jacopo Morrone, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari sottolinea: "Non sono pienamente soddisfatto per due ordini di motivi, primo perché sono abbastanza pragmatico e abituato ad avere delle date e termini certi che oggi non ci sono. Il termovalorizzatore è pronto nel 2026? Non lo so, probabilmente sì, probabilmente no, alcuni lavori non sono partiti". Infine nell'inchiesta si sottolinea che il terreno su cui verrà realizzato l'impianto è costato all'Ama quasi 7,5 milioni di euro a fronte dei 500mila che per quell'area erano stati pagati una ventina di anni fa. E' stato un buon affare? "E' stato il prezzo della stima ufficiale. Ci sono delle procedure di legge per determinare queste cose, quindi assolutamente sì", ha risposto Gualtieri.
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