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Rimini, 19 feb (askanews) - Sostenere e supportare la filiera della distribuzione del fuoricasa nel canale Ho.Re.Ca. promuovendo la crescita e la valorizzazione di un settore che rappresenta, per il Paese, un asset fondamentale a livello economico e sociale. È stato questo l'obiettivo della 13esima edizione dell'International Ho.Re.Ca. Meeting, evento annuale promosso da Italgrob, Federazione Italiana dei Distributori Ho.Re.Ca (acronimo di Hotel, Restaurant e Café) e unica associazione nazionale di riferimento per l'eccellenza dei consumi del fuoricasa. Il contesto è stato quello del "Beer&Food Attraction", la tre giorni ricca di eventi (18-20 febbraio) tenutasi presso l'Italian Exhibition Group - Fiera di Rimini e capace di riunire la più completa offerta nazionale e internazionale delle tendenze food & beverage del fuoricasa. Antonio Portaccio, presidente di Italgrob: Il fuoricasa è una caratteristica tipicamente italiana. Ci sono dati in costruzione, nel rapporto Censis, che ci danno un'indicazione chiara del benessere che il fuoricasa e la convivialità creano per gli italiani. Questo si traduce in termini di numeri, fatturati e consumi. Abbiamo avuto un rimbalzo importante nel 2022 dove si sono toccate punte molte importanti ma l'inflazione, nel 2023, ha condizionato pesantemente il mercato dando risposte in termini di fatturati mentre a livello di consumi sono stati registrati piccoli miglioramenti tali da farci capire che il mercato è flat. Quest'anno, sull'onda lunga dell'inflazione degli scorsi anni e con la riduzione del potere di acquisto delle famiglie, registriamo ancora un mercato caratterizzato dalla forte incertezza, lo scenario più difficile per potere fare delle scelte sia di breve che di medio-lungo periodo. L'auspicio che noi abbiamo come categoria è quello di portare su un tavolo di confronto e di dialogo tutti gli attori della filiera per far capire che il vero punto nevralgico deve essere la centralità del consumatore finale. Non abbiamo ancora il dato definitivo ma, nel 2023, il mercato in fatturato ha chiuso a un +8%, mentre a volumi a un +2%. In quest'ultimo abbiamo una controcifra importante dei primi due mesi dell'anno visto che, nel 2022, scontavamo ancora qualche situazione di restrizioni dovuti alla pandemia .Al centro del Congresso Horeca "Consumi e scenari nell'Italia che cambia", il ruolo sociale di un comparto che, andando nella direzione della "digitalizzazione" dei processi, contribuisce in maniera sostanziale al benessere della persona, ma anche le difficoltà del settore legate all'inflazione crescente e all'effetto della denatalità con conseguente saldo naturale negativo. Durante la conferenza, è stata presentata anche l'anteprima del terzo rapporto redatto dal Censis in collaborazione con Italgrob. Lo studio ha come finalità l'analisi del mondo del fuoricasa, il ruolo che esso svolge per il paese, le sue specificità e i rischi per l'intera filiera. Queste le parole di Alessandro Morelli, senatore e sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: Ricordiamo la grande opportunità che viene data alle famiglie meno abbienti e ai lavoratori con uno sgravio Irpef importante, un taglio del cuneo fiscale che arriva fino al 7%. L'auspicio è che le famiglie possano tornare ad investire nella famiglia e anche nel fuoricasa. Il settore dell'h tellerie e della ricezione sono un biglietto da visita dell'Italia, sia sul fronte del turismo che come presidio di controllo del territorio. È importante che si faccia anche cultura sul tema del cibo: la battaglia degli agricoltori italiani di queste settimane, insieme a quelli europei, ha portato a decisioni importanti del governo con un ulteriore sostegno a questo settore, nell'ambito della filiera che va dall'h tellerie fino ai nostri cafè, l'ultimo anello della catena. Tutto questo è fondamentale affinché il governo possa continuare a sostenere una filiera lunghissima e che fa dell'Italia uno dei campioni mondiali. Calo demografico? È necessario sostenere le famiglie perché possano decidere e scegliere di avere dei figli. Dal nostro punto di vista, l'obiettivo è a medio-lungo termine e serve fare una scelta di qualità: viste le eccellenze che l'Italia ha e che ci invidiano nel mondo, dobbiamo tornare a guardare alla grande qualità dei prodotti italiani e alla grande qualità dell'offerta di accoglienza italiana. Siamo a Rimini, la capitale del mondo dell'accoglienza .Una grande occasione per i manager del settore e i player del mercato per confrontarsi, scoprire e creare sinergie aprendo anche un dialogo con le istituzioni nel tentativo di sostenere un settore, divenuto oramai primo ambasciatore del Made in Italy che coinvolge circa il 6,1% di popolazione lavorativa italiana con più di 3.800 imprese coinvolte e ben 17 miliardi di euro di fatturato.

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