La nuova Giulietta non aveva un compito facile, dovendo sostituire una autovettura molto amata, la Giulia, e poco dopo la sorella maggiore, la "1750/2000", utilizzando una meccanica già esistente (quella della Alfetta) ed evitando di sovrapporsi commercialmente ad altri modelli in listino. Inoltre, studiata negli anni successivi alla crisi petrolifera (la preprogettazione e i primi disegni risalgono al 1973[2]), tutto il progetto fu improntato al massimo risparmio. Da queste premesse nacque una berlina a 3 volumi dal disegno fortemente a cuneo, con frontale basso e coda alta e corta (fu definita "a sedere d'anatra"). Pianale, motori e meccanica erano gli stessi della Alfetta. Per evitare che i due modelli si cannibalizzassero a vicenda (avevano anche lo stesso passo di 251 cm), la Casa di Arese decise di dare alla Giulietta una connotazione più economica, lasciando all'Alfetta, molto apprezzata e all'apice della carriera, il ruolo di berlina elegante. Nel complesso la Giulietta, per livello di allestimento, finiture e scelta di motori (partivano da 1,3 litri), si collocava un netto gradino sotto all'Alfetta. Al momento del suo esordio la Giulietta (novembre 1977) era disponibile in due versioni, che differivano tra loro per la cilindrata del motore (4 cilindri bialbero) e per l'allestimento interno. Alla base si collocava la "1.3", mossa da un motore di 1357 cm³ da 95 CV, mentre al top della gamma (anche per dotazioni) si collocava la "1.6", con motore di 1570 cm³ da 109 CV. All'interno spiccava, moderna e funzionale, la plancia, mentre all'esterno si trovavano i caratteristici paraurti integrali in metallo verniciati di grigio scuro (perdevano l'aspetto del metallo senza avere i vantaggi di peso e costo della plastica). Nel 1979 la gamma si arricchì della versione "1.8" con motore di 1779 cm³ da 122 CV e dotazione superiore alla "1.6". Nel 1980 arrivò la "2.0 Super", dotata di motore 2 litri di 1962 cm³ da 130 CV e caratterizzata da un allestimento speciale: verniciatura color visone metallizzato con strip oro, cerchi in lega, interni in velluto marrone con bordature beige
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