Roma, 28 lug. (askanews) - E' morto all'età di 92 anni lo scrittore e critico, Pietro Citati, per anni firma delle pagine culturali di Repubblica. Scrittore poliedrico, saggista e biografo letterario (Alessandro Manzoni, Kafka, Goethe, Tolstoj, Leopardi), era nato a Firenze il 20 febbraio 1930. Vari i lavori dedicati ai miti dei popoli antichi e della grecità (Omero innanzi tutto), alle dottrine religiose e filosofiche come l'Ermetismo. Per ricordarlo, ripubblichiamo un suo intervento del 2012 in occasione delle celebrazioni a Milano per ii 120 anni dalla nascita di Carlo Emilio Gadda, in cui Citati rifletteva sul suo rapporto con Gadda, sulla letteratura, le vita e la morte."Da ragazzo aveva letto dieci volte i Promessi Sposi con la semplice gioia di chi si disseta in montagna a una fonte di acqua chiara. Ora sul letto di morte chiese a Ludovica Ripa di Meana, a Giancarlo Roscioni e a me di rileggerglieli. Qualche giorno prima della morte gli lessi il meraviglioso ottavo capitolo. Disteso sul letto con la testa rialzata sui cuscini Gadda rideva nel suo grande corpo moribondo. Il riso che tante volte l'aveva salvato. Allora pensai che la letteratura è una cosa bellissima se conserva la vita quando la vita non riesce a conservarsi. Essa fa ridere di gioia in punto di morte".
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