La webserie/La fiera magnara: quando il cibo diventa letteratura, il viaggio di Marcello Teodonio tra le pagine dei grandi scrittori italiani . .In 'Memorie di un ottuagenario', cioè 'Le confessioni di un italiano', romanzo del 1858, Ippolito Nievo scrive: "La cucina di Fratta ed il suo focolare sono i monumenti più solenni che abbiano mai gravato la superficie della terra. Il Duomo di Milano e il tempio di San Pietro son qualche cosa, ma non hanno di gran lunga l'uguale impronta di grandezza e di solidità". Un luogo enorme, d'un indefinito numero di lati, che "s'alzava verso il cielo come una cupola e si sprofondava dentro terra piú d'una voragine". Nel '900 la cucina si rimpicciolisce ma non perde la sua importanza. Come dice Italo Calvino in 'Se una notte d'inverno un viaggiatore' "è la parte della casa che può dire più cose di te". E quella della Lettrice è "minuscola, attrezzata e disposta in modo da potertici muovere con praticità e senza troppi sforzi, cercando di non fermartici troppo ma anche di poterci stare non di malavoglia". . .Di Marcello Teodonio, critico letterario; a cura di Tecla Biancolatte .TUTTE LE PUNTATE
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